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Melius Club

Preamplificatori e misure.


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Inviato

Negli anni ho notato differenze sonore molto elevate tra i vari preampli che mi è capitato di provare.

Arrivo a dire, e lo pensiamo in molti, che sia il cuore dell'impianto. Ne ho avuto recentemente prova.

Non ho mai capito come si possa stabilire alle misure la bontà di queste elettroniche visto che sulle riviste esse sono praticamente uguali per tutti, cosa del resto comune anche ai dac in generale.

 

 

Membro_0021
Inviato
48 minuti fa, Dufay ha scritto:

Non ho mai capito come si possa stabilire alle misure la bontà di queste elettroniche visto che sulle riviste esse sono praticamente uguali per tutti, cosa del resto comune anche ai dac in generale.

@Dufay ti dirò: per me è molto più difficile realizzare un pre bensuonante con un' ampia banda passante che un finale di potenza. Ci vuole poco per strozzare la dinamica e l'estensione in un pre: a volte è sufficiente un'attenuatore di volume non all'altezza 

Inviato

Si ma quali misure attestano ciò?

Membro_0021
Inviato
8 minuti fa, indifd ha scritto:

il miglior pre è quello passivo

@indifd se si riesce a trovare la sinergia con il finale è una verità assoluta (Audio consulting docet)

Adesso, Dufay ha scritto:

Si ma quali misure attestano ciò?

@Dufay in effetti le misure di un pre sono scarne 

Inviato

Quasi non ci sono.

Ergo sono tutti uguali 

Gaetanoalberto
Inviato
1 ora fa, Dufay ha scritto:

Non ho mai capito come si possa stabilire alle misure la bontà di queste elettroniche visto che sulle riviste esse sono praticamente uguali per tutti,

Sangue e arena :classic_ninja::classic_biggrin:

Gaetanoalberto
Inviato
43 minuti fa, indifd ha scritto:

quale sesso hanno i pre? (

Questa è mondiale! Mi riservo faccina sorridente ufficiale ..!:classic_laugh:

Ultima Legione @
Inviato

.

12 ore fa, Dufay ha scritto:

Arrivo a dire, e lo pensiamo in molti, che sia il cuore dell'impianto.

.

Sono sicuramente tra coloro che lo pensano.

.

E questo sia che sia il delicato e critico Stage di preamplificazione in Tensione di amplificatore integrato (come del resto peró e onor del vero anche lo stage di uscita di un DAC o di un Pre-Phono) che un Preamplificatore con dignitá di oggetto a sé.

.

Per quanto riguarda poi la pretesa di banalizzare e ricondurre le infinite sfumature di Sound e e il temperamento Musicale di un Preamplificatore ad una sommatoria di misurazioni (pur da persona con una estrazione e una formazione tecnica) al pari della pretestuosa domanda del thread ......................"Perché a misure identiche dovrebbero corrispondere suoni diversi?" dico che é una vera utopia per non dire che é proprio una ............ ..........str@@$$##!!:classic_biggrin::classic_biggrin:

.

Mi sembra a tutti gli effetti come la pretesa di voter "misurare e quantificare" le differenze di Suono e magia Musicale tra un violino di Antonio Stradivari ed uno della Stentor!!

.

violini-stradivari-segreto.thumb.jpg.f2552addd1e94f86072b0c94a4312cab.jpg

.

  • Thanks 1
Inviato
11 ore fa, walge ha scritto:

A 100 km/ora ci vai con decine di auto ma ognuna trasmette qualcosa di differente rispetto ad un altra.

Allora ci vorrebbero "misure" sugli "utilizzatori", quando le praticherete su AR, avvisate il Franco please, grazie.

ilmisuratore
Inviato

Una registrazione contiene segnali di tipo deterministico e non c'è alcuna magia

Se si parla di individuare una differenza c'è la stessa difficoltà di come bere una tazzina di caffè

Per la magia effettivamente non è stato inventato un magicometro

Le riviste testano, come correttamente ha anticipato Walge  la parametria dichiarata dal costruttore e per farlo si utilizzano segnali standard su carichi noti, in questo caso 100 Kohm

Una volta portato a casa può cambiare le caratteristiche visto che è un circuito molto più complesso di un cavo

Un cavo di potenza se misurato a solo non si differenzierà da un altro in quanto la somma segnale  stazionario intercorre un circuito semplice  zout + Rcavo + zin favorevole e stabile nel tempo

Questo non si può dire se lo stesso cavo venisse inserito dentro un contesto formato da impedenze non favorevoli e a maggiore ragione con segnali non stazionari

Si sentono differenze tra preamplificatori una volta inseriti nel proprio impianto?

Allora queste differenze saranno misurabili, quantificabili, classificabili e tutto quanto c'è da sapere nel segnale

Che poi il cervello trasformi in magia o stregoneria è un altro paio di maniche 

 

 

  • Melius 1
Inviato

Differenza tra sensazione e percezione in psicologia

Di Redazione Studenti. 26 Ottobre 2022

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Differenza tra sensazione e percezione in psicologia: riassunto del capitolo del Manuale Psicologia Generale

CALENDARIO SCOLASTICO 2022-23

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DIFFERENZA TRA PERCEZIONE E SENSAZIONE

 La sensazione 

La psicofisica è lo studio della relazione fra le caratteristiche fisiche degli stimoli e la nostra sensazione, ovvero la nostra esperienza psicologica. La catena psicofisica è formata da:

stimolo: è una qualsiasi sorgente di energia fisica che provoca una risposta a livello sensoriale e si distingue in:

stimolo distale: che colpisce la sensazione;

stimolo prossimale: che attiva la sensazione, diversa dall’elaborazione dello stimolo.

La sensazione: è l’attivazione degli organi di senso specifici stimolati da una fonte di energia fisica; percezione: è l’elaborazione, l’organizzazione e l’interpretazione degli stimoli da parte degli organi di senso e dal cervello.

Differenza tra sensazione e percezione — Fonte: Getty-Images

 Le soglie assolute 

I metodi psicofisici vengono utilizzati per determinare le soglie assolute, ovvero la minor intensità di stimolo necessaria affinché uno stimolo sia percepibile.

Con soglia si intende il confine, cioè il valore liminare, tra gli stimoli che riusciamo a cogliere, ovvero i valori sovraliminari e gli stimoli che pur essendo presenti non si riescono a cogliere, ovvero i valori infraliminari.
Il metodo più comunemente usato è il metodo dei limiti, in cui lo sperimentatore presenta al soggetto una serie di stimoli in scala ascendente o discendente fino a che il soggetto non segnala di non sentire più lo stimolo.

Un consiglio in più

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Ci sono tre tipi di soglia assoluta:

sogliainiziale: il limite inferiore, ovvero la minore intensità di uno stimolo percepibile;

soglia differenziale: minima quantità di cambiamento dell’intensità di uno stimolo;

sogliaterminale: il limite superiore sopra del quale non percepiamo più nulla, se non dolore.

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LA PERCEZIONE

 

La percezione è il processo attivo e costruttivo di elaborazione di uno stimolo, ovvero le sensazioni raccolte dagli organi sensoriali e inviate al cervello vengono codificate, organizzate, riconosciute e interpretate.

 Realtà fisica e realtà percepita 

La realtà fisica è vedere il mondo com’è, mentre la realtà percettiva è il mondo come viene percepito.

La possibilità di osservare e organizzare una figura in modi diversi indica che non rispondiamo semplicemente in modo passivo allo stimolo visivo che perviene alla nostra retina: al contrario cerchiamo di organizzare attivamente e di comprendere ciò che vediamo.

La realtà che viene percepita non è la realtà fisica ma il risultato di un processo psicofisico chiamato catena
psicofisica, che è costituita:

stimolo fisico o distale: stimolazione fisica prodotta dalla molteplicità di radiazioni di vario genere e
intensità presenti nel mondo fisico come l’energia luminosa e sonora;

stimolo prossimale: parte di energia dello stimolo distale che viene raccolta dai recettori e avvertita
dal nostro organismo.

 

 Teorie sulla percezione: elaborazione top-down e bottom-up 

La percezione di divide in due stadi, uno stadio primario in cui hanno luogo i processi visivi primari come l’intensità, la lunghezza d’onda, la frequenza spaziale e il movimento i quali hanno il compito di descrivere e individuare le caratteristiche fisiche dello stimolo e uno stadio secondario, definito anche elaborazione cognitiva il quale fa ricorso alle conoscenza in memoria e consente il riconoscimento e l’attribuzione di un significato.

Le modalità con il quale avviene il confronto con le tracce mnestiche sono:

elaborazione top-down: la percezione è guidata da alti livelli di coscienza, da esperienza, aspettativa e motivazione. La nostra percezione è influenzata dalle nostre aspettative nonostante due stimoli siano esattamente uguali;

elaborazione bottom-up: consiste nel riconoscere ed elaborare informazioni che riguardano le singole componenti degli stimoli. Una percezione iniziale avviene quindi al livello di riconoscimento delle caratteristiche e dei pattern di ciascuna delle sequenze.

Inviato
1 ora fa, Ultima Legione @ ha scritto:

...... ..........str@@$$##!!:classic_biggrin::classic_biggrin:

.

Mi sembra a tutti gli effetti come la pretesa di voter "misurare e quantificare" le differenze di Suono e magia Musicale

A me basterebbe sapere quali misure bisogna o bisognerebbe fare per distinguere un pre demmerda da uno buono.

Senza tirare fuori balle.

Cosa si deve misurare e come 

Inviato
5 minuti fa, Dufay ha scritto:

me basterebbe sapere quali misure bisogna o bisognerebbe fare per distinguere un pre demmerda da uno buono.

Puoi provare con questo..

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Inviato
2 minuti fa, Gici HV ha scritto:

Puoi provare con questo..

Per essere più precisi bisognerebbe chiedere all'istituto tecnico galileo ferraris di torino se ne hanno uno un po più preciso, è da poco cambiato non vorrei fosse vecchio

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