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Melius Club

Sognando Satie


Kouros

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Inviato

Questo piccolo pezzo di Brian Eno, di un disco acquistato molti e molti anni fa, che definirei "lunare", è stato uno degli incipit, insieme alle Cheap Imitation di John Cage, che molto deve a Satie, alla ricerca di molta della musica qui postata

 

Inviato

Ma la scelta vera è difficile e aggiungo questo ;)

 

Inviato

Copio incollo, su un disco, ascoltato e riascoltato a più non posso, che ancora oggi mi lascia un fascino e una attrazione difficilmente esprimibile

 

"....Cheap Imitation" è una riscrittura del "Socrate" per voce e pianoforte di Erik Satie, compositore che per tutta la vita Cage considerò un punto di riferimento. Dopo aver progettato una trascrizione per due pianoforti del "Socrate" per il coreografo Merce Cunningham, Cage si vide negare dall’editore di Satie il permesso di trascrivere l’opera e utilizzarla.
In questo caso l’ottusità editoriale venne sfruttata da Cage in maniera creativa; egli decise di riscrivere tutto il "Socrate" cambiandone le altezze, scegliendole in modo casuale attraverso il lancio delle monetine dell’I Ching, il "Libro dei Mutamenti" cinese.

Il risultato finale fu un autentico calco d’autore che rivisitava completamente la struttura originale del lavoro proiettandolo in una dimensione ancora più nuda e ascetica; con la consueta ironia Cage intitolò il pezzo "Cheap Imitation" ("imitazione a buon mercato").

Riducendo l’originale ad una singola linea e tagliando drasticamente le dinamiche, Cage ottenne un risultato dal fascino magnetico, che rapisce completamente l’ascoltatore grazie alla purezza ottenuta attraverso questa spoliazione estrema del tessuto strumentale...."

 

 

Inviato

John Cage e Brian Eno così come una valanga di musica "moderna" devono tanto a Satie.

 

  • 4 settimane dopo...
Inviato

Un'altra composizione di Emerson questa volta dedicata al Giappone dopo lo tsunami e terremoto del 2011

 

Inviato

Non poteva mancare il grande Battiato

 

Inviato

Un altro capolavoro del Maestro

 

  • 3 settimane dopo...
analogico_09
Inviato

Molto interessante l'excursus musicale vario riferibile più o meno "fantasiosamente" a Satie. Penso che le "radici" della sua musica siano ancora più antiche, risalenti ai secoli più "mistici"...

 

la "parsimonia" di note (chi lo chiama minimalismo) l'apparente immobilità, la tensione spirituale che si espande all'interno della psiche mentre l'espressione si fa elevata
 

 

 

Il chiostro nonastico "Ogivale" immagine del video.., sarà un caso ma ci vedo un rimando voluto all'architettura. Mi sono ricordato di un post che scrissi nel topic dedicato all'architettura nel quale pongo in relazione l'architettura , l'"acustica" e le "Ogives" di Satie nell'interpretazione del pianista olandese Reinbert de Leeuw che conferisce ai brani una particolare aura metafisica, tra le mie interpretazioni satiniane preferite, dell'intera opera di Satie.

 

Per chi fosse interessato...

 


 

  • Melius 1
Inviato

@analogico_09 De Leuww è stato di sicuro uno dei più famosi interpreti di Satie , molti lo criticavano perchè ampliava ancor di più gli spazi tra le note esasperandone la lentezza ma molti pensano che la musica di Satie deve essere suonata così.

Io nel mio piccolo quando suono Gnossienne e Gymnopedie a volte trovo che suonarle lente sia quasi più difficile che suonarle più veloci in quanto bisogna in un certo senso rimanere "sospesi" e seguire la musica invece di condurla.

Qui due esecuzioni una di De Leuww appunto e l'altra di Alessio Nanni, tutte e due molto belle.

 

  • Thanks 1
analogico_09
Inviato
11 ore fa, Kouros ha scritto:

De Leuww è stato di sicuro uno dei più famosi interpreti di Satie , molti lo criticavano perchè ampliava ancor di più gli spazi tra le note esasperandone la lentezza ma molti pensano che la musica di Satie deve essere suonata così.

 

 

Io sono tra quelli che  pensano che le opere di Satie debbano essere suonate e interpretate così. O perlomeno, credo che sia il modo più vicino alla poetica di Satie. De Leuww "trascende" il modo interpretativo corrente e post-romantico, entra in pieno nel '900 attraversato anche dal jazz, il secolo delle (ri)scoperte delle musiche "antiche" occidentali, e delle "esotiche", dei modi arabi, afro, orientali, indiani , zen..., qualcosa che va aldilà del new-agismo riduttivo e mistificatorio, commerciale, che  si farà moda mutuando dagli aspetti più superficiali delle musiche degli "altri" mondi che inizieranno ad avvicinarsi sempre di più tra di loro.
DeLeuww  quasi "ascetizza" Satie; dilata i tempi e amplia gli spazi all'interno delle frasi, come giustamente osservi, non per "rallentare" ma per trendere più "riflessiva" e musicalela frase stessa, attraverso l'arte del rubato, delle pause "empiriche", dei silenzi "sonori", facendo insomma ricorso alle note Inegalitès riallacciandosi in un certo qual modo alle prassi esecutive ed espressive della musica antica.

 

Molto interessante l'interpretazione di Alessio Nanni, di ottima tecnica ed espressione, però mi sembra resti più nell'ordine delle ottime cose mainstream. Si nota troppo il "lavorio" tecnico. E' una questione di dettagli agogici, di "nuance", sottigliezze che fanno le differenze caratteriali.

Il Satie di De Leuww mi "sfinisce".., ad ogni rubato sembra che mi si blocchi il respiro.. mi catapulta nella dimensione onirica, quasi un nuno stato di sur-realità... La frase di Nanni è più "romantica"... più "vista" e prevedibile,  fluisce più "facile"... 

analogico_09
Inviato

In un brano composto dal celebre direttore d'orchestra, violinista, pianista, compositore e arrangiatore rumeno naturalizzato francese, il quale ha in attivo diverse colonne sonore cinematografico di gran pregio, mi sembra di sentire influenze satiniane, in particolare per quell'incedere reiterato ed onirico del tema circolare e "minimal(ista)e.

Il brano si intitola "promenade sentimentale" tratto dalla colonna sonora del film DIVA di J.J. Beineix, un sentimental_thriller interessante, di suggestive atmosfere post-moderne, con una bellissima colonna sonora.

 

 

  • Thanks 1
Inviato

@analogico_09 Bellissimo! Beh se non è Satiniano questo non so cosa lo sia, mi ricorda il primo brano che ho postato in questo thread , quello di Keith Emerson .

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