ascoltoebasta Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 9 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Sempre dal basso della mia piccolissima esperienza, ho il. Sansui 907XR che ha un solo controllo: il loudness. Devo dire che ero abituato ad usarlo col mio primo ampli, entry level (au 315), ma nei successivi miglioramenti non ne ho piú sentito il bisogno. Non credo che nessuno possa "tacciarti" di voler sbandierare il tuo impianto magggico,eppure migliorando la qualità dell'impianto hai notato la differenza,anch'io quando avevo due impianti,con quello di fascia più bassa ascoltare a basso volume era "inutile",con l'impianto principale andava meglio,e migliorandolo ulteriormente,anche a basso volume si sente bene. 1
Huxley_A Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 @fabbe @naim in teoria la sfasamento dovrebbe riferirsi alla generazione spuria di suoni non in fase, ossia non previsti così in sede d'incisione originale. la mia ultima precisazione del non previsti non è peregrina in quanto nell'inisione vi sono comunque dei suoni in controfase che sono in genere quelli presenti nella differenza stereo (chi aveva fatto l'esperimento - usava negli anni '70 / '80 - delle ulteriori casse laterali / posteriori che facevano la differenza stereo prelevata dai morsetti postivi dell'ampli - sorta di surrond ante-litteram - sa di cosa parlo) e che servono a ricreare la sensazione di ambienza dell'incisione (in quanto trattasi di sonorità delle quali non si percepisce la direzione). Comunque, tornando ai suoni sfasati spuri, l'effetto potrebbe essere quello di rendere meno definita e più sfocata l'immagine stereo (non so se possano avere anche altri effetti); poi, certo, bisogna capire di che entità siano questi sfasamenti e quindi quanto incidano in concreto. A mio parere poi i problemi si poetrebbero avere in apparecchi di fascia medio - bassa sui quali in effetti è meglio non avere i controlli di tono piuttosto che averli fatti male. Certoche su un apparecchio di fascia medio alta i controlli di tonno dovrebbero essere fatti aregola d'arte. comunque io questa questine degli sfasamenti l'ho sentita riferita a molte parti di un impiant hifi (ad esempio, per caricamenti bass-reflex, per le rare casse a tromba con caricamento posteriore, per i cross-over passivi dei diffusori, come esiti del collocamento in ambiante dei diffusori, ecc., non l'ho sentito sui controlli di tono ma può starci). mi ricondo comunque che negli anni '80 7 '90 usci un equalizzatore della Yamaha che - sorta di antesignano dei moderni DRC (Dirac live, ecc.) - operava un controllo e compensazione della risposta in ambiente (soolo come livello tra le varie frequenze) mediante uanr ilevazione della risposta in ambiente effettuata con l'apposito microfono in dotazione. nonostante l'interezzante funzionalità me ne fu sconsigliato l'uso in via continuativa dato che - secondo un espneto venditore che consocevo, tutti i vari controlli (analogici9 delle bande di frequanza "seghettavano" il suono (non mi ricondo in che modo specifico e/o con quali conseguenze). 13 ore fa, naim ha scritto: Ci sarà sicuramente qualcuno anche qui nel forum in grado di farlo. Ad ogni modo, il mio è solo un tentativo un po' azzardato di spiegazione, attendo anch'io qualcuno più esperto in tal senso!
Gaetanoalberto Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 @A.D. Abbi pazienza, domanda sincera, io ho letto, ma non sono sicuro di aver capito (cioè in realtà non ho capito, ma non posso confessarlo che già c’è chi mi prende in giro malignamente). Due parole di breve chiarimentomper noi principianti ?
A.D. Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 7 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Due parole di breve chiarimento In pratica studi sul nostro udito hanno evidenziato diverse sensibilità alle varie frequenze da noi udibili, massima nella zona del parlato ( 500-3000hz circa, importantissimo per ascoltare e capire l'altro ) meno sotto i 500, ecc. Per approfondire dai un occhio qui https://it.quora.com/Cosa-sono-le-curve-isofoniche Esempio pratico è la correzione del filtro Dirac live che uso, dove le freq. da 30 a 200 sono esaltate ( +5 db a 30 scendendo a 0 db a 200 ) tra 500 e 5000 lineare, dopo 5000 e fino 20000hz diminuzione ( 20000hz a -3-4 db). 1 1
magoturi Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 @ascoltoebasta ci sono certi impianti moderni molto costosi che a basso volume suonano asettici ed altri meno costosi che suonano più rotondi e corposi, l'audiofilo ha la tendenza ad ascoltare molti brani vocali ed i loro impianti in effetti hanno delle voci spettacolari ed una gamma alta molto dettagliata però se aggiungi da giusta dose di basse frequenze ed il diffusore permette, per un fenomeno fisico e naturale,le basse frequenze tendono a fare arretrare la gamma media ma dal vivo e nelle sale prova ( ne so qualcosa io ....) è così almeno di non trovare una super voce ma il tecnico del suono tende sempre ad equalizzate il tutto....questo spiega perché l' audiofilo spesso sceglie degli ottimi diffusori da stand anche se leggo parecchi thread di utenti che vorrebbero aggiungere un sub... Al momento neanch'io, così come @Gaetanoalberto uso il controllo di toni o l' equalizzatore ma se mi va di ascoltare qualche bel brano non registrato bene non esito ad "attivarmi" per poterlo rendere più gradevole alle mie orecchie, del resto gli impianti hi-fi sono fatti per ascoltare musica al meglio, un po' come un'auto che non nasce allo scopo di dormirci o ascoltare musica all' interno ma come mezzo di trasporto...il resto viene dopo. Preferisco avere più controlli possibili ben bypassabili ed usarli all'occorrenza come arma di difesa . Al giorno d'oggi che si è proiettati sempre di più verso la musica liquida sconsiglio di comprare un ampli integrato con la sola manopola del volume e qualche ingresso ad alto livello, meglio un finale con gain regolabili cui collegare un ottimo apparecchio che consente di ascoltare musica liquida e radio internet. SALVO 2
magoturi Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 @Lucasan Purtroppo si tratta in ogni caso di myfi poiché quando ascolti non sai come in realtà sta suonando quello strumento....le variabili sono tante: marca e modello dello strumento,accordatura, esecutore, ambiente d'incisione, modalità di registrazione...questi sono gli sconosciuti parametri principali. SALVO 1
magoturi Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 @Roberto De Filippo concordo su tutto ma considera che i tecnici un tempo avevano a che fare con diffusori belli tosti, corposi, rocciosi...tutto il contrario della maggior parte degli attuali che sono prevalentemente asciutti anche perché di dimensioni fisiche esili e dotati di woofers velocissimi e di piccolo diametro..... SALVO
fabbe Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 @magoturi hai perfettamente ragione sul myfi! In barba ai puristi del segnale originale non esistono due impianti che suonano uguale. Per tanto se i toni di controllo non dovessero recare danni non vedo perché non dovremmo utilizarli. 1
Lucasan Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 @magoturi sono solo parzialmente d’accordo , molto poco parzialmente . Se si conosce la musica , se sappiamo come suonano gli strumenti , si può riuscire a creare una verosimiglianza , una credibilità musicale veramente alta , ed il my-fi sembra essere solo una banale scusa , l’alibi per sbagliare sapendo di sbagliare in passato ho ascoltato lettori Accuphase Pd77-78-85-700 ed erano ad esempio chiaramente una l’evoluzione del precedente , seguendo una logica , che è figlia di una ricerca di un certo equilibrio timbrico . Poi ci sarà pure chi preferisce il suono del 77 a quello del 700 , ma sbaglia semplicemente perché il 700 è migliore , riproduce con più naturalezza certi strumenti . E non può essere un giudizio sbagliato a far diventare migliore il pd77 , piaccia o no . Credo che molto dipende dalla personale cultura di ognuno di noi , e molto dipenda dai limiti economici di ciascuno di noi per poter accedere a certi componenti .
Lucasan Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 @Huxley_A I produttori giapponesi i componenti a cui ti riferisci li chiamano Consumer , non hifi .
Questo è un messaggio popolare. magoturi Inviato 15 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 15 Aprile 2023 @Lucasan mah....io sono un tecnico del suono, ho suonato dal vivo chitarra e tastiera, cantato sia dal vivo che in teatro che in sala prova e mi ricordo che ci scambiammo una chitarra classica in albergo e riuscimmo a farla suonare in tre timbriche diverse e si trattava della stessa chitarra con noi seduti su un divano, figuriamoci fossero state tre chitarre diverse con tre esecutori diversi in ambienti diversi e con tecniche d' incisione diverse....vallo a beccare l' impianto che sta riproducendo più fedelmente.....! molto più semplice stabilire quello che ti piace di piu' che poi è il fine ultimo dell'ascoltatore....ecco il concetto di myfi anche a certi livelli di prezzo. SALVO 5
Roberto De Filippo Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 @magoturi hai sintetizzato un pistolotto che avevo scritto ieri sera ma mi sono rifiutato di pubblicare, non ho il dono della sintesi, e mi trovi perfettamente concorde sulla linea di pensiero. --- @Lucasan Purtroppo si tratta in ogni caso di myfi poiché quando ascolti non sai come in realtà sta suonando quello strumento....le variabili sono tante: marca e modello dello strumento,accordatura, esecutore, ambiente d'incisione, modalità di registrazione...questi sono gli sconosciuti parametri principali. SALVO 1
Roberto De Filippo Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 @Lucasan "Il problema più grande dell’hifi resta conoscere ciò che si vuole raggiungere , più ancora e prima di riuscire a raggiungerlo ." Ecco su questo siamo perfettamente d'accordo, ognuno persegue un suo suono e cerca di riprodurlo nel bene e nel male col proprio sistema audio, chi ci riesce e chi no, chi invece non cerca nulla ma ama cambiare, chi ancora crede che più spendo e più ottengo, ma alla fine sempre di un compromesso si tratta che lo si voglia capire o meno. Poi ognuno di noi è libero di fare e pensare ciò che vuole e ci mancherebbe altro.
Lucasan Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 Però il confine tra la ricerca del suono fedele oppure di quello che ci piace, può essere sottile. @Gaetanoalberto Esatto . Se sottile ,è auspicabile , se grande un alibi . Quando si parla di queste cose hanno tutti ragione e tutti torto .
Gici HV Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 @Lucasan @Roberto De Filippo Gente però citate meglio, in questa maniera non si riesce a capire chi afferma cosa..
Huxley_A Inviato 15 Aprile 2023 Inviato 15 Aprile 2023 @Lucasan 15 ore fa, Lucasan ha scritto: produttori giapponesi i componenti a cui ti riferisci li chiamano Consumer , non hifi . Perdonami ma la tua affermazione mi sembra un po' troppo categorica! il concetto di prodotto hifi non è recente e rimanda alle norme DIN e IEC degli anni '60 / '70; tali norme non erano comunque molto restrittive (ancorpiù tenendo conto dell'evoluzione odierna della tecnologia) e comunque, in via generale, tutti i prodotti riportati sui vari annuari e/o audioguide annuali dovrebbero essere considerabili hi-fi (come del resto recita il sottotitolo delle stesse che parle di hi-fi / alta fedeltà / hi-end, ecc.). una volta la dicitura hi-fi era indicata sugli apparecchi (vedi compattoni anni '70 grundig e philips) ora non più, credo lo si dia per scontato! Poi certo a livello di provocazione si può anche dire che non tutti i prodotti presenti negli annuari hi-fi supererebbero le norme DIn / IEC e non e detto che sarebbero quelli più economici a non farlo ma magari proprio alcuni di quelli più esoterici (che so i monotriodi sigle-ended) anche se in questo caso credo che le questione andrebbe un po' stemperata trattandosi di prodotti da utlizzare in contesti ed in abbinamenti particolari e comunque definiti e specifici. i prodotti non hi-fi sono quelli di medio basso costo venduti nelle guandi catene commerciali (radioline, portatili, cuffie, auricolari, ecc.) ormai del tutto prive di un settore hi-fi anche di fascia più accessibile. Non dimentichiamoci che la gente comune spende in un apparcchio audio (completo di tutto) meno (e già gli sembra di aver speso tanto) di quanto molti di noi spendono anche solo per un singolo componente! e che per molto sono bastevoli solo le cuffiette e/o l'audio del computer. La mia affermazione era semplicemente riferita al fatto che, mediamente, è più facile trovare pre-amplificatori e/o amplificatori integrati, anche in fasce di costo più alte, dotati di vari controlli (toni, loudness, filtri, bass-boost, balance, muting, ecc.) nella produzione giapponese ed un po' in quella USA; a titolo di esempio potrei citare Accuphase, Luxman (per certi aspetti anche Leben) e le serie più pregiate dei marchi generalisti (tipo Sony serie ES ed altre) quest'ultime vitiperate in passato ed ora un po' rivalutate; per la produzione USA Mc-intosh. Poi certo non mancano illustri esempi datati di poche possibilità d'interneto (per la produzione jap potrei citare Audio Note, Audio Teknè e Kondo). L'emergente produzione coreana di qualità semprerebbe rifarsi alla filosofia delle maggiori possibilità di controllo (vedi Hi-fi Rose). Alla fine credo che sia semplicemente una questione di impostazione e/o filosofia costruttiva del produttore 8de resto meglio così, di modo che gli acquirenti hanno comunque piu possibilità di scelta). L'odierna produzione europea (inglese ma anche italiana, tedesca, francese, ecc.) mi sembra abbracciare maggiormente l'impostazione minimalista anche in apparecchi di costo più accessibile. Resta poi da valutare cosa si intende per consumer (che sarebbe a dire un podotto destinato ad un mercato di massa e comunque perutilizzatori privati e non professionali) versus hi-end (prodotto definitovo che mira alle prestazioni assolute indipendetemente dai costi). Accuphase, Luxman, McIntosh possono essere intesi come prodotti consumer di "lusso" (e di sicuro hi-fi) oppure anche come componenti hi-end ma credo che la sostanza non cambi più di tanto, si tratta sempre di componeti di un certo impegno e costo (certo in altri paesi a reddito più alto saranno sicuramente più accessibili ma proprio di massa non credo). e poi se vogliamo estremizzare è ormai tutta l'alta fedentà che non è più di massa ma è diventata un settore di nicchia!
Lucasan Inviato 16 Aprile 2023 Inviato 16 Aprile 2023 Accuphase, Luxman, McIntosh possono essere intesi come prodotti consumer di "lusso" (e di sicuro hi-fi) oppure anche come componenti hi-end ma credo che la sostanza non cambi più di tanto, si tratta sempre di componeti di un certo impegno e costo (certo in altri paesi a reddito più alto saranno sicuramente più accessibili ma proprio di massa non credo). e poi se vogliamo estremizzare è ormai tutta l'alta fedentà che non è più di massa ma è diventata un settore di nicchia! @Huxley_A Considera che il reddito medio giapponese è 10/11 volte quello italiano , come dire che un integrato Accuphase è come se un italiano lo pagasse anche meno di 1000 euro , nuovo ovviamente . Considera poi che i prodotti Made in japan , hanno un listino in Giappone assai inferiore dei listini europei per via di importatore , distributore negoziante ,,,, che ci devono trarre profitto e trasporto + iva . Anche da noi il cocomero costa 50 centesimi al kilo e da loro circa 5 euro/kg .
giaga Inviato 16 Aprile 2023 Inviato 16 Aprile 2023 21 ore fa, Lucasan ha scritto: Se si conosce la musica , se sappiamo come suonano gli strumenti , si può riuscire a creare una verosimiglianza , una credibilità musicale veramente alta , ed il my-fi sembra essere solo una banale scusa , l’alibi per sbagliare sapendo di sbagliare Scusami ma dissento, nel senso che quello che affermi essere VERA hifi, cioè "riuscire a creare una verosimiglianza , una credibilità musicale veramente alta" conoscendo musica e suono degli strumenti, è comunque Myfi, la tua Myfi. Vedi, anche io conosco la musica e suono in un gruppo e quindi credo di conoscere bene il suono del mio strumento e quello dei miei compagni di gruppo e, con il mio impianto hifi, cerco di ricreare quelle sensazioni-emozioni. Che poi ci riesca usando toni, equalizzatori, loudness, Dirac, spostamento diffusori, trattamento dell'ambiente e quant'altro piuttosto che con una catena dove ogni elettronica è priva di qualsiasi possibilità di intervento (e quindi per arrivare a quella che ti soddisfa ne avrai cambiate a iosa) è esattamente la stessa cosa, si tratta sempre di Myfi. Se pensi di aver raggiunto lo scopo (sentire la VERA musica) usando elettroniche che non permettono personalizzazioni, in realtà ti sei affidato alle scelte del progettista che ha implementato nella macchina la SUA visione dell'hifi che, nel caso coincide con la tua, ma è sempre Myfi. Perché se tu mi invitassi a sentire il tuo impianto non è detto che io resterei sbalordito a sentire davvero gli strumenti, come del resto è vero il contrario se io ti invitassi a sentire il mio di impianto; eppure entrambi siamo sicuri di sentire la vera miglior riproduzione strumentale. Facciamocene una ragione, è sempre Myfi, l'importante è che ci piaccia e ci dia emozione. 1
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