meridian Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 1 ora fa, 31canzoni ha scritto: Io ascolto tanto vinile, e lo sento bene, ma qui non è questione di cosa sia meglio, di cosa si preferisca. Ascolto dischi, cd e liquida per certi aspetti sono 3 sorgenti non confrontabili, al purismo al minimalismo (niente controlli di toni, niente equalizzazioni, si deve aggiustare con i cavi o cambiando mezzo impianto se non tutto) non credo più. Sono d' accordo solo in parte, chiaro che ogni tipologia di sorgente ha i suoi pregi, vantaggi, difetti, ma purismo e minimalismo non sono così deleteri, se si ha un' idea di cosa si vuole ottenere, il problema che spesso, con più sorgenti, dove va bene un sistema, va meno bene un altro , da qui le difficoltà a settare tutto come si deve . . Da qui il mio puntare ad una sola sorgente di buon livello, quella che , per me, per i miei ascolti, per i generi musicali che preferisco, mi dà il miglior rapporto qualità, prezzo, prestazioni, praticità e vastità di catalogo . . . Non sento nessuna necessità di aggiustare o cambiare mezzo impianto, men che meno con i cavi che quando sono di livello, fanno girare tutto al meglio, senza alcun buco o collo di bottiglia . . . 1 ora fa, 31canzoni ha scritto: Non credo nemmeno all'hires, alla fine credo nelle buone registrazioni. Perfettamente d' accordo, ci sono versioni di un lavoro penose, altre stratosferiche, molto dipende da chi ci mette le mani, purtroppo, e ci sono incisioni storiche, intendo di rock per esempio, di 50 - 60 anni fa, che rivisitate con attenzione e manico, vedi ad esempio i lavori di Wilson, rinascono a nuova vita . . . Purtroppo si è persa la lunga discussione in musica dei formati di qualità, ti assicuro che ho versioni su CD SHM flat, o su SACD , che farebbero impallidire e scomparire quasi ogni vinile, forse solo le prime stampe giappo ci stanno dietro . . . Li ricito, io ho questi lavori e i rispettivi CD standard, un solco incolmabile all' ascolto . . . Certo, non sono lavori per puristi di musica barocca o per quartetti d' archi, ma fanno toccare con mano cosa dei buoni riversamenti, partendo dai masters originali , senza manipolazioni e sapendo cosa fare, possono fare per contribuire ad un ascolto molto coinvolgente della musica . . . E permettimi, in un sistema digitale ben settato, non ce n' è per nessun vinile . . . Controindicazione, costicchiano se non presi nel momento dell' uscita sul mercato !! saluti , Dario
Robbie Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 3 ore fa, enzo966 ha scritto: Cosa si fa quando s'incappa in un disco tipo questo? Dal 5:15 è un'excalation di distorsione (stairway to distorsion) che si sente perfino su youtube e, dopo qualche decina di secondi, la distorsione rende il brano letteralmente inascoltabile. Lasciamo stare i rumori della polvere che, pure quelli, si sentono fin su youtube... Questo secondo me è IL PROBLEMA del vinile. Non capita sempre e per fortuna su dischi nuovi è raro, ma capita, in particolare quando il contenuto energetico è verso la fine. I pieni orchestrali a ridosso dell'etichetta, anche se non distorcono, comunque perdono dinamica e lucidità, c'è poco da fare. Per me che ascolto principalmente LP è l'unico aspetto che quando capita, sbassa davvero.
mozarteum Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 E anche il velo elettrostatico che sporca il suono e’ una brutta bestia
mozarteum Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 Ma in condizioni ideali di umidita’ con luna calante fuori i dischi si caricano meno e si ascolta bene. Per scegliere quale sistema attivare leggo ogni giorno Bernacca. Quindi: a tarda sera, liquida e digitale acquistano risoluzione e trasparenza di altissimo livello merce’ corrente pulita; nei giorni di umidita’ ideale si va di Lp. se c’e’ il sole si va al mare
mozarteum Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 Pero’ attenzione: nei vinili seri i solchi finiscono non a ridosso dell’etichetta (quindi grande ginnastica alza/siedi dalla poltrona ogni 15 minuti, fattore positivo da non trascurare) e con un braccio settato bene questa distorsione che voi dite non c’e’ o e’ irrilevante per l’orecchio umano
Robbie Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 5 minuti fa, mozarteum ha scritto: Pero’ attenzione: nei vinili seri i solchi finiscono non a ridosso dell’etichetta (quindi grande ginnastica alza/siedi dalla poltrona ogni 15 minuti, fattore positivo da non trascurare) e con un braccio settato bene questa distorsione che voi dite non c’e’ o e’ irrilevante per l’orecchio umano Ma nei dischi normali, no. Ho infiniti DG anni '70 che infilano le sinfonie più corte su una sola facciata. Arrivare a ridosso dell'etichetta è inevitabile. Però anche lì, l'originale anni '70 distorce, la ristampa odierna fatta bene no. Ma comunque me ne sbatto e quando li trovo a 3 euro nei mercatini continuo a prenderli lo stesso 😄
mozarteum Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 Alexis il paragone e’ stiracchiato. Il vino si basa sul gusto che e’ per definizione soggettivo, anche se la soggettivita’ diviene sofisticata man mano che si assaggia e si valuta. La scommessa dell’hifi invece e’ approssimare il verosimile. Esito a cui concorrono il posizionatore dei microfoni in primo luogo, chi registra, chi trasforma il suono in supporto e non da ultimo la cultura musicale e del suono di chi ascolta. Ora ci sono registrazioni ddd (quindi inesistenti in vinile) che suonano in modo straordinariamente fedele. C’era un thread in cui ne segnalavo molte. Quindi il discorso della prevalenza di un sistema in assoluto ha poco senso oggi.
mozarteum Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 Poi poi poi: in una sala moderna riflettente, il suono di un’orchestra ascoltato in posizione felice e’ smalto ferroso. 😀Lo si percepisce gia’ in quel bel momento in cui l’orchestra accorda gli strumenti prima dell’ingresso del direttore. Siccome le registrazioni di classica (dico classica perche’ e’ il genere che frequento giusto per esempio) sono in genere fatte nelle stesse sale in cui va il pubblico, le sonorita’ bene o male quelle devono essere se la filiera azzecca la sequenza. parliamo delle sale tipo berlino, roma, londra ecc. Sonorita’ di ferro smaltato quando suonano gli ottoni, di ferro ramato iridescente negli archi, di solida e corposa luminosita’ nei legni. Certo gli stessi suoni in altri ambienti (penso ai teatri ottocenteschi con palchi) suonano parzialmente diversi (meno interessante a mio avviso perche’ rimbalza meno verso lo spettatore). Ora quando la filiera funziona il risultato di verosimiglianza (non di vero perche’ i suoni che accadevano realmente durante la registrazione li conosce solo chi c’era) e’ assicurato in primo luogo dalla registrazione e poi a seguire dal resto (catena e ambiente). Ma non si puo’ dire che con il digitale non sia perseguibile una verosimiglianza. Sentite Un Abbado Rhim o un Boulez uccello di fuoco (grande orchestra) o l’organo di Bach nelle registrazioni di Simon Preston (banale 16/44) e ditemi quanti lp siano in grado di reggere il confronto. Quindi non e’ questione di superiorita’ in se’ di un sistema rispetto all’obiettivo di verosimiglianza. In genere queste discussioni sono viziate da un errore di metodo: si confronta il vinile col suo riversamento digitale. Mentre invece e qui ha ragione Alfonso il riferimento deve essere quello dellaverosimiglianza perche’ il raffronto col vinile e’ impossibile rispetto alle decine di migliaia di registrazioni digitali native.
Superfuzz Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 1 ora fa, mozarteum ha scritto: Alexis il paragone e’ stiracchiato Non è stiracchiato, è proprio sbagliato. Se proprio vogliamo immaginare un parallelo, il vino è la musica, non l’impianto, quest’ultimo casomai è il bicchiere, il decanter e magari la botte in legno o la vasca in acciaio... l’impianto è il mezzo, non il fine. Precisazione che dovrebbe essere banale.
alexis Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 @mozarteum questo per esempio è un disco che tutti dovrebbero tenere bene a mente, quando si parla di analogico allo stato dell’arte. Qui non di parla di timbrica o smalto per le unghie, ma di un vinile con un presenza scenica, un senso di immanenza tridimensionale che é superato solo dall’evento stesso. registrazione analogica tardiva, 1982, oltre la cortina di ferro, quando la produzione artistica e la ricerca tecnologica, entrambe di livello stellare, erano affari di stato, di autarchia, di orgoglio nazionale. Ho molti vinili eterna, dell’epoca giusta, e la qualità media è sempre altissima.. almeno fino all’avvento, ahimé.. del digitale.
mozarteum Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 Conosco.. ma ancora meglio il die Kluge di Sawallisch Emi di fine anni 1950 con la Philarmonia. ma appunto grandi registrazioni analogiche cui si affiancano grandi registrazioni di digitale nativo.
Montez Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 A casa mia confronto diretto con cd e vinile, stessi titoli: sacd marantz sa15 come meccanica e Hegel hd30 come convertitore, eat forte s, dynavector te kaitora, phono rcm sensor, se non avevo a disposizione la sezione analogica tutto era appagante ma quando commutavo la sorgente in tempo reale stessa traccia, la naturalezza dell' analogico veniva fuori tutta. La parte digitale mi sembrava come una bellissima donna ma frigida
mozarteum Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 Ecco li’ il solito confronto fra Lp e riversamento in digitale. niente non c’e’ verso di sradicare questo metodo
alexis Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 @mozarteum come registrazione non c’è confronto.. buona la versione di sawallisch, stellare quella di Kegel. Se non hai il vinile, non puoi sapere... ma comunque si trova con un po’ di fortuna. Quella in foto è LA versione da prendere, le ristampe successive assai meno belle. Mentre le versioni digitali.. meglio lasciar perdere.
mozarteum Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 Possiamo dire: a parita’ di livello qualitativo delle catene, l’analogico suona meglio del suo riversamento digitale (e puo’ essere vero se il disco e’ ok). Non possiamo invece dire tout court che l’analogico suona in se’ sempre e comunque meglio del digitale perche’ ci sono tanti digitali nativi che non hanno il corrispondente vinile e nondimeno sono molto realistici. E se il realismo e’ il fine ecco che il cerchio si chiude, almeno per me 1
Montez Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 @mozarteum non so, il confronto come lo faresti? 2 sorgenti, una dig e l'altra analogica più o meno dello stesso livello stessi brani
mozarteum Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 Adesso, alexis ha scritto: come registrazione non c’è confronto.. buona la versione di sawallisch, stellare quella di Kege Sawallisch le ho sia in Lp inglese che cd. Kegel in hr qobuz. Sono due grandi registrazioni la prima dal punto di vista artistico superiore
alexis Inviato 24 Aprile 2021 Inviato 24 Aprile 2021 Adesso, mozarteum ha scritto: Kegel in hr qobuz. Appunto. Regalati il vinile (del resto poco costoso) nella mia versione.. e poi ne riparliamo qui.. 🤗 la versione in digit è come un poster della monalisa appeso dal benzinaio in confronto a quelle del Louvre. ps una forte discriminante è anche la qualità del fono.. oggi testine e pre fono di punta hanno qualità impensabili anche solo 5 anni fa.
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