maurodg65 Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 https://www.open.online/2023/04/27/patto-di-stabilita-italia-cosa-succede/ Cosa succede all’Italia con il nuovo Patto di Stabilità: «L’Ue vuole 15 miliardi l’anno, addio riforme delle pensioni e dell’Irpef» Alessandro D’Amato27 Aprile 2023 - 05:17 Il ministro dell’economia Giorgetti è arrabbiato. I calcoli della Commissione e i pericoli per il bilancio. Il rischio Grecia evocato dall’ex Bce e la politica economica difficile Il nuovo Patto di Stabilità che la Commissione Europea ha presentato può entrare in vigore già all’inizio del 2024. E secondo l’ex Bce Lorenzo Bini Smaghi si tratta di «un commissariamento della politica di bilancio dei paesi ad alto debito. In particolare dell’Italia». In base alle simulazioni Ue all’Italia sarebbe richiesta – in linea con il Def – una correzione di bilancio fino a 15 miliardi l’anno per quattro anni. Oppure di 7-8 in sette anni. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti fa notare che con le nuove regole gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non risultano esentati. Ma c’è di più. Perché il governo Meloni aveva promesso riforme delle pensioni e dell’Irpef. Ma con queste regole, spiegano gli esperti, ogni tentativo potrebbe finire frustrato dalla mancanza di risorse. A meno di non tagliare. I calcoli della Commissione Con ordine. Sono i calcoli della commissione europea a dire che il fabbisogno annuale per il rientro dal deficit ammonta a 15 miliardi in quattro anni. Il Prodotto Interno Lordo è arrivato a 1.909 miliardi di euro nel 2022. Un taglio annuo dello 0,85% vale 16 miliardi. Quello di sette anni vede la percentuale scendere fino allo 0,45%. Ovvero 8,5 miliardi l’anno. Applicando le stesse proporzioni, in caso di procedura d’infrazione l’Italia sarebbe chiamata a versare multe per 950 milioni di euro ogni sei mesi. Fino a un massimo cumulabile di 9,5 miliardi di euro. Fonti europee dicono all’agenzia di stampa Ansa che si tratta di cifre legate alla cosiddetta traiettoria tecnica. La quale a sua volta è solo «il punto di partenza» delle discussioni che avranno singoli Paesi e Commissione sui piani pluriennali di rientro del debito e riforme. E, in ogni caso, si tratterebbe di un aggiustamento inferiore a quello richiesto all’Italia con le regole attuali. Il Def, inoltre, prevede un aggiustamento del 3,6% nel 2023 e dello 0,9% nel 2024. La rabbia di Giorgetti In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera oggi il ministro Giorgetticomunica un misto tra irritazione e realismo. «Il nuovo Patto di stabilità impone una rigorosa revisione della spesa, di tutta la spesa, compresi gli investimenti», spiega. E questo perché la spesa pubblica potrà crescere percentualmente negli anni a venire, in sostanza, meno di quanto sia cresciuta l’intera economia negli anni passati. E visto che l’Italia quasi non è cresciuta nell’ultimo decennio, la spesa dovrebbe restare molto compressa. A meno di non effettuare tagli su altre voci per privilegiare gli investimenti. «La spending review dovrebbe riguardare anche gli investimenti del Pnrr che hanno un impatto sugli obiettivi», aggiunge il responsabile di via XX Settembre. Si riferisce, spiega Federico Fubini, a quelli basati su prestiti europei (per circa 120 miliardi di euro) che entrano nel debito pubblico. «Questo vale a maggior ragione per l fondo complementare al Pnrr che dobbiamo finanziare al costo in interessi del debito italiano». E che vale circa 30 miliardi. Lorenzo Bini Smaghi e la Grecia L’ex consigliere della Banca Centrale Europea Lorenzo Bini Smaghi è ancora più caustico. «La Commissione sostiene che con il nuovo sistema vi è una maggiore titolarità politica dei governi nazionali perché a questi è data facoltà di indicare i percorsi pluriannuali di risanamento. In realtà, questi percorsi dovranno essere coerenti con le traiettorie tecniche fornite dalla Commissione stessa: se il Paese non si adegua viene messo automaticamente in procedura per disavanzo eccessivo. I mercati potrebbero reagire negativamente», ipotizza in un’intervista a Repubblica. Poi dice che «verrà effettuata un’analisi della sostenibilità del debito per decretare la plausibilità della riduzione. Ma questo strumento è molto complesso e poco trasparente: richiama al caso della Grecia del 2010-2012». Bini Smaghi spiega a Eugenio Occorsio che in queste condizioni sarà difficile per il ministro dell’Economia preparare il Def. «Rischiano di esserci più tensioni tra la Ue e le capitali – in particolare Roma – perché non sono chiari i criteri di valutazione: il pericolo è alimentare il risentimento nei confronti delle istituzioni Ue», conclude. E la politica economica? Ma i danni maggiori potrebbero arrivare alle riforme delle pensioni e delle tasse annunciate dal governo. Repubblica spiega che l’unica strada praticabile è quella di trovare risorse all’interno del bilancio. Ovvero sacrificando altri capitoli di spesa. Non solo detrazioni e deduzioni, come aveva immaginato il governo. Forse ci sarà bisogno di tagliare ancora il reddito di cittadinanza. In base al nuovo Patto europeo, «noi dobbiamo andare sotto il 3% di deficit e ci andiamo nel Def», dice al quotidiano Fedele De Novellis, economista e partner Ref Ricerche. «Il Pnrr consente di fare politiche di domanda e dare impulso alla crescita», aggiunge con il quotidiano Stefania Tomasini, economista e senior partner di Prometeia. «È questa la strada, se il governo vuole creare spazi per altre misure. Perché altro non c’è, a meno di voler tagliare la spesa o alzare le tasse. Stiamo già camminando sul filo e il Def è molto prudente nella discesa del debito che resta molto alto, al 140% del Pil. E lo stesso nervosismo delle agenzie di rating nei confronti dell’Italia non rassicura. Anche se non vedo un declassamento dietro l’angolo».
Jack Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 20 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Il nuovo Patto di Stabilità che la Commissione Europea ha presentato… … ma si è già discusso se il nuovo Patto è antifascista? e no eh, perchè senza dibbbattito antifascista non se ne fa nulla eh… 2
maurodg65 Inviato 27 Aprile 2023 Autore Inviato 27 Aprile 2023 @Jack di sicuro la nuova stretta sarà colpa del nuovo governo, su questo Messina discussione. Seriamente ritorna il mantra: “i pasti gratis sono finiti”.
Jack Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 ci rendiamo conto che la Politicanza non è in grado di tagliare la spesa pubblica che per metà non è manco cosidetto welfar di 16 miliardi su 1000? è come se una famiglia non sapesse tagliare 45€ su 30’000 che spende all’anno. Blaterano - tutti - da decenni di Spending Review per riuscire a trovare 45€ all’anno su 30’000€ di spesa. Il cappio cattocomunista - ma badiamo bene, antifasssista peró eh- è stato annodato così bene intorno al collo del paese che ora nessuno è in grado di scioglierlo… continua a stringersi invece… si stringe… si stringe… si stringe… 1
ferrocsm Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 @maurodg65 Però una curiosità bisogna che tu me la tolga: Berlusconi Salvini Meloni Calderoli Musumeci Fitto Casellati Nordio Durigon Sgarbi Santanchè etc etc facevano tutti parte di quei governi che allora criticavi, sono cambiati loro o sei cambiato tu dato che adesso non manchi occasione di tesserne le lodi? Poi non buttare la palla in tribuna scrivendo come tuo solito che tu votasti Calenda, perché ti metti sullo stesso piano di chi ci racconta la rava e la fava che lui non vota, ma se c'è da perorare la causa di questo governo eccotelo lì in prima fila, ma lui non vota. 2
maurodg65 Inviato 27 Aprile 2023 Autore Inviato 27 Aprile 2023 2 minuti fa, ferrocsm ha scritto: sono cambiati loro o sei cambiato tu dato che adesso non manchi occasione di tesserne le lodi? Non ne sto tessendo le lodi Ferruccio, ma da quanto questo governo è partito un fuoco di sbarramento che porta molti a criticare a prescindere, io di critiche oggettive ne ho lette poche, a partire dal PNRR ad esempio, la contrapposizione è stata prevalentemente ideologica. Poi scusami ma se la maggioranza attuale è la stessa di allora, su questo hai ragione, gli uomini e gli equilibri sono molto diversi, quindi direi che possiamo legittimamente aspettare e vedere che succede, questo thread ne è un esempio, alla fine la strada è tracciata e resta al stessa che avrebbe preso un governo diverso, a grandi linee almeno. 7 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: E quindi cosa ci daranno "graduidamende"? Un calcio nelle palle. Speriamo non “fortissimo”.
Jack Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 31 minuti fa, ferrocsm ha scritto: perché ti metti sullo stesso piano di chi ci racconta la rava e la fava che lui non vota, ma se c'è da perorare la causa di questo governo eccotelo lì in prima fila, ma lui non vota. o ferro ma ti ossessiona proprio sta cosa eh 😆😆 è come dire che un ginecologo gay non può parlare di vulva perché non la tromba 🤣🤣🤣 ecco fai conto che sto cercando di curarti l’infezione alla vulva senza essere parte in causa… at capè? 2
appecundria Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: «Il nuovo Patto di stabilità impone una rigorosa revisione della spesa Oh che guaio!
P.Bateman Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 Adesso si accorgono che stare al governo è meno semplice che stare all'opposizione. 1
maurodg65 Inviato 27 Aprile 2023 Autore Inviato 27 Aprile 2023 7 minuti fa, appecundria ha scritto: Oh che guaio! Io ne sono felice, altrimenti non ne saremmo usciti.
maurodg65 Inviato 27 Aprile 2023 Autore Inviato 27 Aprile 2023 2 minuti fa, meliddo ha scritto: Adesso si accorgono che stare al governo è meno semplice che stare all'opposizione. Più che altro quei vincoli sono una garanzia nel caso in cui, disgraziatamente, il PD vincesse delle elezioni politiche nel prossimo futuro.
Questo è un messaggio popolare. P.Bateman Inviato 27 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Aprile 2023 1 minuto fa, maurodg65 ha scritto: Più che altro quei vincoli sono una garanzia nel caso in cui, disgraziatamente, il PD vincesse delle elezioni politiche nel prossimo futuro. Il PD è il partito che più volte ha dovuto rimediare ai buchi lasciati da Berlusconi e compagnia cantante, non rovesciamo la storia. 1 4
Jack Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 1 minuto fa, maurodg65 ha scritto: Più che altro quei vincoli sono una garanzia nel caso in cui, disgraziatamente, il PD vincesse delle elezioni politiche nel prossimo futuro. 🤣🤣 se le vincesse con la svizzerotta altroché… ma i compagni la terranno lí a dire scemate da opposizione solo finché ci sarà da stare all’opposizione appunto, dovesse balenare un ritorno in sella la fanno fuori in dieci minuti Se anche senza vincere il Piddí fosse riuscito ad entrare in un governo anche raffazzonato, come quelli dell’ultima legislatura, Bonaccini avrebbe stravinto il congresso. 1
ferrocsm Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 43 minuti fa, Jack ha scritto: ecco fai conto che sto cercando di curarti l’infezione alla vulva senza essere parte in causa… at capè? Sai che c'è @Jack c'è che di questo periodo tutti paiono ginecologi se si discute di vulva, ingegneri edili se si tratta di rifarti il terrazzo, dottori in agraria se chiedi come mettere a dimora le patate nell'orto, veterinari se chiedi consiglio sul tuo cane e del perché stia via un mese da casa quando è in fregola, ingegneri del suono se chiedi a che distanza devi stare dai tuoi diffusori e più di qualche volta ti viene il sospetto che quella laurea sia stata conseguita alla stimata e prestigiosa università di Internet e io siccome non mi fido di internet e non mi fido neppure di chi ci scrive sopra e vanta titoli di ginecologia vulvaria. E siccome avrai capito la mia diffidenza, capirai pure che diffido di chi pontifica di politica dall'alto del suo chiamarsi fuori perché lui non vota e non sarà mai per colpa sua. Sul resto invece ti considero persona affidabile tranne che in politica e tutti i suoi derivati. Neppure di Mauro e delle sue repentine retromarce però mi fido se sempre di politica discutiamo.
maurodg65 Inviato 27 Aprile 2023 Autore Inviato 27 Aprile 2023 21 minuti fa, meliddo ha scritto: l PD è il partito che più volte ha dovuto rimediare ai buchi lasciati da Berlusconi e compagnia cantante, non rovesciamo la storia. La fai facile, il PD non è più lo stesso di allora ormai, oggi è arrivata la Schlein ed è diventato il partito di demagoghi e populisti che fa da contraltare ai demagoghi e populisti di altri partiti, oggi è il partito della spesa pubblica e della tassazione di tutto per poter “redistribuire”, in sostanza nella situazione in cui siamo sarebbe una iattura.
Guru Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 Effettivamente a guardarla bene Schlein ha una certa somiglianza con Stalin...
Martin Inviato 27 Aprile 2023 Inviato 27 Aprile 2023 Urge un patto fiscale straordinario: A chi estingue "tutti & subito" la sua quota di debito pubblico, flat-tax 8% a vita.
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