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66 lavoratori attivi ogni 100 pensionati


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Inviato
Adesso, Velvet ha scritto:

Il sistema è destinato a collassare nel giro di pochi lustri se non si immettono nuovi lavoratori per alimentarlo.

Per rovesciare quei numeri servono nuovi investimenti privati e nuova aziende prima dei nuovi lavoratori, lavoratori che sono ovviamente necessari, anzi indispensabili, ma si deve partire dalle fondamenta e non dal tetto per ricostruire un tessuto economico sano.

 

3 minuti fa, Velvet ha scritto:

Oppure rassegniamoci ad azzerare le pensioni e il welfare.

Si azzererà di fatto senza bisogno di niente, con il default di Stato o dell’INPS se non cambierà nulla.

Inviato
10 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Per rovesciare quei numeri servono nuovi investimenti privati e nuova aziende prima dei nuovi lavoratori, lavoratori che sono ovviamente necessari, anzi indispensabili, ma si deve partire dalle fondamenta e non dal tetto per ricostruire un tessuto economico

Qui siamo ancora con le aziende che fuori hanno i cartelli "assumiamo operai". 

Per un italiano 1300/1400 euro x 13 mensilità sono pochi? Bene passiamo oltre. 

Inviato

Non e' bastato il COVID, bisognerà sperare in una moria di pensionati. Dopo vado con la doppietta dove giocano a bocce, almeno una dozzina li becco, qualche altro vada nei cantieri e faccia piazza pulita.

  • Haha 1
Inviato
3 minuti fa, Velvet ha scritto:

Qui siamo ancora con le aziende che fuori hanno i cartelli "assumiamo operai". 

Per un italiano 1300/1400 euro x 13 mensilità sono pochi? Bene passiamo oltre. 

Verissimo, ma serve un vero e proprio “cambio di passo” sul tema altrimenti non se ne esce, non basta coprire posti di lavoro che sono quelli che erano coperti fino a mesi fa, serve un deciso aumento di investimenti e posti di lavoro ad essi associati.

Inviato

Si certo ma se quelli vacanti nessuno ha intenzione di coprirli, intanto che si fa? 

O per lavorare attendiamo che un posto da cameriere monolingue ma dotato di pollice opponibile venga pagato almeno 2500 euro al mese ?

Antoniotrevi
Inviato

Secondo i dati Istat negli ultimi dieci anni si sono “persi” 580 mila italiani: come se, all’improvviso, fosse sparita la città di Genova.

Oltre il 60% degli emigrati si è diretto verso il Regno Unito, la Germania, la Francia e la Svizzera. Interessante è l’incidenza di laureati tra gli emigrati per ciascun Paese di destinazione: la percentuale di laureati si aggira tra il 21% e il 22%, un dato significativo, ma inferiore a quello dei laureati italiani che raggiungono altri Paesi. Segno che, vista la facilità di spostamento, questi Stati attraggono anche manodopera italiana poco qualificata. La maggiore incidenza di laureati si registra invece tra gli emigrati italiani che si stabiliscono nei Paesi Bassi (45,1%) e in Belgio (39,1%), caratterizzati probabilmente da posti di lavoro in grandi imprese, nelle Università e nelle istituzioni europee.

continua su: https://www.geopop.it/non-ci-sono-solo-cervelli-in-fuga-dallitalia-i-dati-sullemigrazione-negli-ultimi-10-anni/#
https://www.geopop.it/

Membro_0023
Inviato

Abbiamo distrutto il tessuto industriale del Paese, che tanto "avremmo fatto lavori più qualificanti".

Il risultato non poteva che essere questo.

E continuiamo ad ingrassare i Paesi esportatori, e a sostituire manodopera con macchine sempre più "intelligenti", tanto noi faremo altri lavori. Solo che nessuno sa quali. 

  • Melius 1
Membro_0023
Inviato

Io però trovo un dato nazionale un po' diverso: 22,8 milioni di occupati contro 16,1 milioni di pensionati. Che fa paura lo stesso, beninteso. 

Inviato
1 ora fa, keres ha scritto:

Non e' bastato il COVID, bisognerà sperare in una moria di pensionati. Dopo vado con la doppietta dove giocano a bocce, almeno una dozzina li becco, qualche altro vada nei cantieri e faccia piazza pulita.

Non ti conviene , dam reta 😉( 15 mt, rapido mirato),  non ci arrivi così alla pensione 😀IMG_20230507_153141.thumb.jpg.e9a33d78395753260b3ab8ca5232c46b.jpg

 

Antoniotrevi
Inviato

scuole professionali, dove ti insegnavano un mestiere . Come quello del fabbro. Occorrerebbero 

Membro_0023
Inviato

@Velvet a metà del primo articolo sono evidenziati i dati che ho scritto io. Controlla 

@Antoniotrevi non occorrono più i fabbri, quindi le scuole non servono. Adesso si butta e si cambia, che costa molto meno. 

Inviato

il sistema a ripartizione dipende totalmente dal numero dei “paganti” e delle cifre pagate.

Un sistema a ripartizione fatto a membro di segugio oltre a tutto il resto.

Inutile strapparsi le vesti ora che è troppo tardi.

Anche ad introdurre seri sistemi a capitalizzazione è troppo tardi.

Non fallirà finanziariamente ma il sistema continuerà a provocare un continuo abbattimento del tasso di conversione dei contributi versati ed un accorciamento del periodo di quiescenza.

In bocca al lupo

Discopersempre2
Inviato

Ma non è che fra i lavoratori/ occupati, hanno contato i "geometri" dei cantieri🤔😎?

Un discopersempre puntiglioso🙃.

Inviato
3 ore fa, Velvet ha scritto:

Questa è la drammatica cifra della Calabria.

Questo dato è emblematico del grande problema di questa regione, ovvero la fuga di giovani, molto spesso laureati e cmq istruiti che vanno a lavorare al nord o all'estero. In una regione di forte emigrazione con bassissimo numero di posti di lavoro è pleonastico scoprire che i pensionati siano molti di più degli occupati. 

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