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Percezione ed invarianza


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Inviato

@walge sì, in effetti alcuni sistemi tendono già di per se a non avere una risposta in frequenza non lineare (o, quantomeno non perfetta).

Gli ampli a valvole mi risulta che, a seconda del valore più o meno altro dell'impedenza in uscita (del trasformatore che è quindi un componente molto importante), tendano a seguire l'impedenza del diffusore determinando una risposta in frequanza sul carico reale non del tutto lineare. difatti, il valvolare dovrebbe essere accoppiato a casse di medio-alta efficienza e sopratutto dal carico facile (o quanto meno che non scenda troppo come impedenza).

Credo che questo sia dovuto al fatto che il valvolare non varia la potenza erogata al camniare del carico, a differenza dello ss (che, almeno in via teorica ma tutto sommato abbastanza anche in pratica la raddoppia tra gli 8 e i 4 ohm).

Poi si parla anche di abbinarli a casse ben smorzate, quindi a sospensione o ad accordi reflex ben controllati (qualcuno consiglia il B3 ma qui credo che non si possa generalizzare ritengo possano esserci reflex anche con altri accordi ma comunque ben smorzati)

Si assomma al tutto alla questione della contro-reazione (vista da alcuni come il diavolo ma che forse, per certi aspetti, un pochino ci vuole).

Personalmente non mi sembra male la soluzione che usa la Unison Research per i suoi diffusori (Max mini, ecc.), con un selettore che ne alza l'impdenza (mi sembra di 1,5 ohm in serie al cross-over, se ben ricordo) per meglio adattarli agli ampli valvolari (anche quelli prodotti dalla stessa Unison).

 

Mi chiedevo se le questioni di cui sopra riguardino di più i monotriodi single-ended e un po' meno i push-pull (in virtù delle generale maggiore potenza di quest'ultimi specie in modalità pentodo) o il problema ci sia in misura uguale per entrambi.

 

altre problematiche ancora (cme dette anche da te) su tutte le questioni commesse alle sorgenti analogiche.

 

Lungi da me puntualizzare i tuoi post chè sei molto più esperto di me (dell'ampli a valvole che possiedo - un push-pull - le misure le hai fatte tu su AR!), piuttosto ti chiedo qualche conferma e spiegazione in merito.

 

In effetti, sorgenti analogiche ed ampli a valvole un po' le odio e un po' le amo; hanno molti problemi e questioni tecniche e concettuali e le misure sono quel che sono.. però poi all'atto pratico non vanno male, anzì il suono soddisfa e piace. io sono del partito dei misurono e ritengo che le misure siano importanti, ci dicono se un'apparecchio ha i numeri per poter suonare bene (non che suona benesicuramente, ma se ha i numeri per poterlo fare) tuttavia non sempre le misure ci dicono tutto di un'apparecchio e quindi occorre l'ascolto, sia pure con la sua innegabile soggettività. (o meglio le misure potrebbero in una certa parte fdirci quasi tutto ma bisognerebbe creare un numero elevatissimo di prove di misura!). ma questo delle misure è un campo complesso già discusso in altri post. grazie. saluti.

 

 

 

Inviato
11 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

le informazioni spaziali dell’evento non escono se non abbiamo nell’ambiente d’ascolto riflessioni controllate. 

 

su questo dissento.

Le riflessioni di fatto non le puoi controllare anche perchè il microfono converte quello che gli arriva a prescindere dal dove e come ( sfasamenti vari).

E questo è difficile da stabilire

Le riflessioni le puoi attenuare, questo si; in una camera tendente all'assorbimento ( non dico anecoica ovviamente) probabilmente la registrazione ben fatta vine messa in evidenza con le sfumature anche se poi c'è di mezzo il sistema di ripresa e questo è un altro aspetto.

 

extermination
Inviato
3 minuti fa, walge ha scritto:

Le riflessioni di fatto non le puoi controllare

Diciamo che puoi intervenire sui livelli (dB) e sui ritardi ( ms) Chiamalo come vuoi.

extermination
Inviato
1 ora fa, Huxley_A ha scritto:

Che libro è?

Hoepli- manuale di acustica- F Alton Everest.

PS) meglio questo: UTET -Acustica musicale e architettonica - S. Cingolani e R. Spagnolo.

  • Thanks 1
Inviato
13 minuti fa, walge ha scritto:

Le riflessioni di fatto non le puoi controllare anche perchè il microfono converte quello che gli arriva a prescindere dal dove e come ( sfasamenti vari).

E questo è difficile da stabilire

Le riflessioni le puoi attenuare, questo si; in una camera tendente all'assorbimento ( non dico anecoica ovviamente) probabilmente la registrazione ben fatta vine messa in evidenza con le sfumature anche se poi c'è di mezzo il sistema di ripresa e questo è un altro aspetto.

Se intendi il microfono che fa le misure in ambiente sono d’accordo…ma il microfono in ambiente serve solo per misurare…una volta misurato lo devi letteralmente buttare…

Inviato

@Vmorrison

rileggendo il mio post mi rendo conto di non essermi espresso bene.

Se le posso attenuare evidentemente questo è una forma di controllo.

Volevo dire che le riflessioni sono non prevedibili ( la non invarianza) e di fatto non propriamente misurabili.

 

 

Walter

Inviato

@walge 👍 controllare/attenuare significa più che altro diffondere e in parte assorbire..

ilmisuratore
Inviato
36 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

le informazioni spaziali dell’evento non escono se non abbiamo nell’ambiente d’ascolto riflessioni controllate. 

Meglio dire che le informazioni spaziali contenute nella registrazione escono, ma verrebbero mascherate da un campo riflesso poco controllato 

captainsensible
Inviato
5 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

una volta misurato lo devi letteralmente buttare…

Aho perché? Col microfono si possono fare un sacco di cose...:classic_laugh:

 

CS

 

Inviato

@Huxley_A

l'uso dei valvolari è una arma a doppio taglio.

Può essere un vantaggio per alcuni versi ma un teribile svantaggio per altri.

Se prendiamo un ottimo pp con una impedenza di uscita contenuta ed una buona stabilità in funzione del carico grossi problemi non ci saranno ed ai morsetti di uscita troveremmo un risultato congruo.

L'andamento del modulo di impedenza e fase è forse uno dei punti deboli per un valvolare; per gli ss direi in misura molto minore.

Per gli s.e. ,normalmente privi di feedback,  il problema risiede nella impedenza di uscita che non è mai bassa e questo fa si che ai morsetti del diffusore troveremmo una risposta che sopratutto verso le basse non è lineare con un andamento variabile in funzione del modulo di impedenza del diffusore e questo, in alcuni casi rende l'ascolto forse un pò più gradevole con determinati accoppiamenti ed in stanze non troppo grandi

 

Questo in breve

 

 

 

ps: che ampli hai e che ho misurato?

 

Walter

Inviato
11 minuti fa, captainsensible ha scritto:

Aho perché? Col microfono si possono fare un sacco di cose

Hai ragione…meglio precisare, oltre che realizzare ambiziosi progetti elettroacustici se lo ritrovano nel letto😜non l’abbandonano mai…

Inviato

@extermination  Ok, grazie per le indicazioni!

Ogni tanto mi documento un po' (magari così non dico troppi strafalcioni sui forum :classic_biggrin:)

Inviato
1 ora fa, Vmorrison ha scritto:

invece tu che crei un sistema elettroacustico al lordo delle riflessioni dell’ambiente dove suoni pensi di fare meglio? 
Ecco il motivo per cui un diffusore va misurato in anecoica!

Come si può raggiungere l’obiettivo di avere un sistema

Insomma non vuoi capire. L'argomento del discutere non è quello che faccio io. Farei presto anche a farmi un due vie.  Se misuro in camera anecoica una tromba dei bassi non saprò mai come suona in realtà in ambiente, la riflessione del pavimento è fondamentale ed anche la laterale se abbastanza vicina rispetto alla lunghezza d'onda. Vorresti misurare una klipschorn in anecoica? Così come non saprai mai come si comporta una qualsiasi sezione bassi se non nello specifico ambiente.  Per il resto esistono anche  le finestrature.

Inviato
12 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

Se nel tuo caso appartieni a quel 10% di utenze ai quali cambiano i risultati delle misurazioni al variare dell'inquinamento della tensione di casa non devi prendertela 


Mai fatto alcuna misura ! 

Inviato
11 ore fa, grisulea ha scritto:

Le differenze. Ma noi vogliamo sentire meglio


Appunto . Dovete imparare ad ascoltare la musica e non i numeri !!!

extermination
Inviato
3 minuti fa, Lucasan ha scritto:

Dovete imparare ad ascoltare la musica e non i numeri !!!

Vedi che i parametri oggettivi (misure) correlano ( più o meno accuratamente caso x caso) con gli attributi percettivi ( ascolto).

Inviato
1 ora fa, grisulea ha scritto:

Insomma non vuoi capire. L'argomento del discutere non è quello che faccio io. Farei presto anche a farmi un due vie.  Se misuro in camera anecoica una tromba dei bassi non saprò mai come suona in realtà in ambiente, la riflessione del pavimento è fondamentale ed anche la laterale se abbastanza vicina rispetto alla lunghezza d'onda. Vorresti misurare una klipschorn in anecoica? Così come non saprai mai come si comporta una qualsiasi sezione bassi se non nello specifico ambiente.  Per il resto esistono anche  le finestrature

Sei un bassofobico…la musica è sopra…i bassi li mettiamo a posto dopo, se serve facendo misure, usando dsp del gatto, più sub con i gatti sopra risuonatori con i gatti dentro…altra cosa è progettare e creare un diffusore coerente alla ripresa microfonica. Poi non tirare fuori roba che…bassi a tromba le khorn…

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