dec Inviato 10 Giugno 2023 Inviato 10 Giugno 2023 1 ora fa, Bruce Wayne ha scritto: metto altra carne a cuocere: https://www.afdigitale.it/lalta-risoluzione-non-serve-le-prove/ Occhio che qui pullula di vegani 1
Antoniotrevi Inviato 11 Giugno 2023 Inviato 11 Giugno 2023 @giaietto il denon 1700 ne legge anche i dvd con sopra file a 24 bit .
ilmisuratore Inviato 11 Giugno 2023 Inviato 11 Giugno 2023 Copia-incolla da altro thread Se ci attenessimo all'operazione via software di downsampling e riduzione della profondità [dei bit] il formato a 16/44 non perderebbe nulla Fino a 22050 hertz troveremmo esattamente tutte le informazioni contenute nel formato hires, questo fino ad un livello di circa -90 dB in ampiezza, e direi che basta e avanza in quanto non esiste materiale registrato i cui livelli richiedano un numero così limitato di bit Dunque Nyquist e Shannon hanno matematicamente centrato con il loro teorema la buon riuscita del campionamento senza difetti Purtroppo, anche per via delle tecnologie impiegate in passato, qualcosa gli è sfuggita, ovvero che questo segnale avrebbe dovuto imbattersi con il variegato responso dei convertitori e filtri analogici, la cui resa cozza con l'operazione che avviene per via matematica Durante la conversazione e la ricostruzione del segnale analogico [che sono operazioni la cui base è l'interpolazione] si manifestano delle aberrazioni, sia nei segnali a basso livello, sia in prossimità del brickwall, ovvero in prossimità del taglio in altissima frequenza Questo, certificato con misure, produce distorsione nei picchi ad alta frequenza [anche da 13 khertz a salire] nonché una ricostruzione alterata dei segnali a basso livello Con alcuni DAC accade, con altri meno e con altri ancora anche nulla [ma l'ingegnerizzazione dei filtri di queste macchine è allo stato dell'arte] 1
SimoTocca Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 @ilmisuratore Assolutamente condivisibile e proprio per questo tuttavia, se si portano queste giuste premesse alle logiche conseguenze, risulta facilmementr comprensibile come la qualità audio in HiRes possa essere percepita come migliore. Migliore dove? Non sui 24 bit invece che sui 16! Ma proprio sulla frequenza di campionamento, che sposta molti degli artefatti, che a 44.1 Khz iniziano a 13 Khz, oltre la frequenza udibile, rendendolo quindi “non avvertibili” dall’orecchio umano. Questo ovviamente solo se la frequenza è “nativa” e non sottoposta ad upsampling, cioè se la registrazione originale nasce con freq. di camp. a 88, 96, 192.. o anche a 48 Khz, già parecchio meglio dei 44,1 Khz. Ed i filtri digitali, proprio quei filtri che fanno, e in pratica solo loro, la differenza fra un DAC eccellente e uno mediocre, hanno uno spazio “matematico” e reale per lavorare meglio. Così io ho capito conversando per qualche minuto con il patron della Berkeley Audio…
GianDi Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 archimago con un piccolo campione di audiofili ha dimostrato che è davvero difficile percepire le differenze http://archimago.blogspot.com/2023/05/results-internet-blind-test-of-24-bit.html io ho scelto di suonare i file a risoluzione nativa, con il controllo del volume nel dominio analogico. credevo fortemente nella differenza tra file 24 o 16 bit, o diversi filtri digitali, mi sono oggettivamente ravveduto. personalmente le uniche differenze "udibili" riesco a percepirle, in meglio, con i DSD; ma forse dipende dal mio vetusto dac....
SimoTocca Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 @GianDi Eppure mi pare di averlo ripetuto fino alla noia: la vera grande differenza fra HiRes e file 16/44 la dá la frequenza di campionamento, quando è superiore a 44,1 Khz del formato red book. Quindi i maghi, i maghetti & co (e lasciamo a Harry Potter tutta la magia del mondo..) dimostrano semplicemente…l’esistenza dell’acqua calda! La differenza non la fa la lunghezza della parola, i 24 bit invece dei 16 bit, ma la frequenza di campionamento nativa! Sono passato obbligatoriamente al CD, dal giradischi professionale EMT e dai vinili di mio padre, perché da ragazzo trovavo solo musica in CD! E, lo sottolineo, l’unica cosa che mi ha fatto lamentare del CD è stata la discreta “sensazione di artificiosità” sulle frequenze acute degli strumenti naturali che sono abituato ad ascoltare in sala da concerto tutte le settimane da una vita… Ovvero gli archi, e in particolare i violìni, e il pianoforte… Mai lamentato della dinamica (i 16 bit possono contenere l’escursione dinamica di una grande orchestra senza problemi) … ma solo della sensazione di artefatto sugli acuti.. Con l’avvento dell’HiRes, specie quello a 24/96, per me il capitolo “lamentazioni sul digitale” si è chiuso definitivamente: solo grandi soddisfazioni di ascolto! È vero che con alcuni grandi DAC recenti che mi sono “messo in casa” anche i file a 16/44 suonano adesso discretamente bene, proprio grazie ai filtri digitali ben studiati, come si diceva poco sopra, ma la sofferenza con i file 24/96 purtroppo mi balza all’orecchio, subito, e dico purtroppo perché il mio è un limite.
GianDi Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 @SimoTocca .... quindi sui 24/96 la differenza la fanno ... i 96 khz della frequenza di campionamento io fino a poco tempo fa ero convinto che il passaggio da 16 a 24 bit fosse la vera differenza, se non altro per la disponibilità dei numerosi master.
ilmisuratore Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 2 ore fa, SimoTocca ha scritto: proprio sulla frequenza di campionamento, che sposta molti degli artefatti, che a 44.1 Khz iniziano a 13 Khz, oltre la frequenza udibile, rendendolo quindi “non avvertibili” dall’orecchio umano. Incidentalmente capita quando il DAC introduce rotazioni di fase e distorsione in prossimità del taglio, ma il segnale da convertire deve avere un ampiezza sufficientemente alta [almeno in prossimità dello 0dBFS] cosa che non ricordo esattamente Piu tardi dò un occhiata per vedere se trovo i valori
Titian Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 Il 22/5/2023 at 09:19, Berico ha scritto: dalla musica la classica in hi-res mi da una scena più definita, e nei pieni orchestrali più dettagli Sì mi trovi d'accordo, al primo ma anche secondo momento una cosa spettacolare, positiva ma questo non mi dà l'impressione di percepire il suono più in direzione "realtà" intendo "naturale". E perché per me dovrebbe essere importante? perchè mi "disturba" dalla concentrazione della musica, aumentando l'attenzione su cose tecniche come caratteristiche sonore (spettacolo della riproduzione). Difficile spiegare, il flusso musicale percepito si rompe, l'algamazione degli strumenti è minore, diminuendo la percezione che gli strumenti stanno suonando insieme, stanno discutendo insieme in un discorso musicale, non ciascuno dice qualcosa per conto suo e tutti insieme. Non sto con questo dicendo che non bisognerebbe sentire le caratteristiche sonore di ciascun strumento in un'orchestra, anzi certe caratteristiche bisogna sentire e in certe regioni della scena / palcoscenico e certi, forse molti, sistemi li eliminano creando un miscuglio completo o dispergendoli dapperttutto. Devo dire però che io non ho fatto nessun confronto fra la stessa registrazione in hi-res e 44.1 quindi i miei confronti sono forse non relevanti o almeno solo in relazione al materiale di registrazioni diversi.
Membro_0023 Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 Il 22/5/2023 at 17:00, mozarteum ha scritto: Per me nessuna differenza Io sulle risoluzioni dichiarate dai provider di streaming, non metterei la mano sul fuoco. Neanche l'unghia.
Titian Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 Il 22/5/2023 at 17:00, mozarteum ha scritto: Nelle piu’ recenti registrazioni di hires nativo, su qobuz si puo’ sentire anche la corrispondente versione in 16/44. un giorno o l'altro dovrò farmi un sistema streaming. Non perché lo vorrei e penserei di approfittarne ma per seguire e capire le vostre discussioni.
SimoTocca Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 Un limite, ma reale e non legato all’effetto Placebo. Mi capita spesso di “superare” un esame di test a doppio cieco, senza volerlo, perché magari sbaglio a cliccare e faccio partire un album in 16/44 anziché il corrispondente a 24/96, su Qobuz in streaming può capitare e mi è infatti capitato! E me ne sono accorto…dopo una manciata di secondi di ascolto! L’ultimo caso, per me dimostrativo, è stato con l’album di Harnoncourt, il Requiem di Mozart, la sua prima registrazione, con gli strumenti antichi originali o copie, col suo complesso Concentus Musicus Wien. Su Qobuz è uscito l’album rimasterizzato a 24/192… e sono corso ad ascoltarlo! Bello..mi sono detto, ma.. porka paletta, i violìni mi suonano ancora un po’ “freddini” e innaturali, così come le voci femminili di soprano del coro… E allora ..preso da dubbio..ho controllato la data di registrazione… che mi pareva analogica nativa perchè di fine anni ‘70 … e quindi bene..rimasterizzata a 24/192 doveva suonare parecchio meglio che in CD…che ho come perte di un cofanetto.. E..invece no! No, la registrazione è dei primissimi anni ‘80, la prima registrazione Teldec in DDD! Una registrazione quindi in digitale nativo 16/44 probabilmente… i 192 Khz dell’album Warner su Qobuz erano probabilmente frutto di UpSampling.. E allora sono andato a controllare sull’altro sito di streaming che ho, HRA, un sito particolarmente “serio” che non accetta di pubblicare i file “pompati artificialmente” con aria fritta e… sorpresa! Ho verificato che l’album della Warner è in realtà rimasterizzato a 24/44… i 192 sono solo aria…! Insomma.. un esame “doppio cieco” che ritengo di aver superato brillantemente..
Titian Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 Il 23/5/2023 at 22:20, SimoTocca ha scritto: Ti ricordo che l’unico lavoro scientifico validato da una rivista ufficiale, da un risultato finale diverso dal tuo punto di vista, e cioè risulta (con prove scientifiche) Potresti postare il link della descrizione esatta del lavoro scientifico? Grazie
SimoTocca Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 @Paperinik2021 Ho appena dimostrato quanto hai detto con le immagini screenshot che lo provano. Però..ecco..almeno nella musica classica, con registrazioni recenti, questa è più una vera eccezione che una regola! E… me lo dice in genere il mio orecchio… di cui mi fido.. oltre alla logica… Però, certo, è evidente che “non basta” il numeretto! 24/96 o 24/192, se poi in realtà il sovracampionamento è “sul nulla” nativo!
SimoTocca Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 @Titian già fatto in altra lunga discussione… che dovrebbe essere ancora presente dopo “il rogo”.. Se non la trovi, segnalamelo che vado a ricercarlo e te lo posto qui! Peraltro tutti quei lavori di comparazione in doppio cieco hanno come “vizio di partenza” che mettono sullo stesso piano file 24/44 con file 24/88 o 24/96 o 24/192… è quindi sono prove in doppio cieco che confrontano cose sbagliate! Ma, pur in questa maniera l’unica ampia metanalisi, cioè uno studio che mette insieme i risultati dei numerosi studi già fatti, dá un risultato abbastanza chiaro ed evidente..
SimoTocca Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 @Titian 11 minuti fa, Titian ha scritto: un giorno o l'altro dovrò farmi un sistema streaming. Non perché lo vorrei e penserei di approfittarne ma per seguire e capire le vostre discussioni. No, fossi in te non lo farei… Correresti il serio rischio di non tornare più indietro! Proprio come è successo a me… iniziato per curiosità.. e mai più ritornato sui miei passi! E te lo dice uno che, come te, va ai concerti di musica dal vivo almeno 2 volte la settimana!
Membro_0023 Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 6 minuti fa, SimoTocca ha scritto: se poi in realtà il sovracampionamento è “sul nulla” nativo! E' questo il mio dubbio. Se non si sente la differenza, c'è un inghippo, molto probabilmente.
SimoTocca Inviato 13 Giugno 2023 Inviato 13 Giugno 2023 Adesso, Paperinik2021 ha scritto: E' questo il mio dubbio È un dubbio legittimo! Senz’altro.. Ma ecco, in genere basta l’orecchio per scoprire l’inghippo..! Inghippo che fra l’altro in genere non conviene alla case discografiche… perché abbastanza facile da smascherare… prima o poi! Con conseguenze disastrose: vedi quello che è successo a MoFi con i vinili a 50 euro l’uno dichiarati full analogue… e da tutti i critici vinilisti (come Fremer) esaltati come splendidi… salvo poi scoprire che la fonte erano file HiRes in DSD..!! 1
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