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Blomstedt, Bruckner e Santa Cecilia...cronaca di una folgorazione.


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Inviato

Lo scorso anno a Bolzano era in cartellone la 7a di Bruckner con Blomstedt. Purtroppo all'ultimo è stato sostituito .

Con le vostre impressioni su di lui  mi fate raddoppiare il rimpianto.

  • Sad 1
Inviato
2 ore fa, Max440 ha scritto:
12 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Chi "mente" tra i due, o tre, quatto..?

 Nessuno: parlano solo in modo differente, dicendo cose bellissime da diversi punti di vista ... 

Risposta esatta e direi scontata come la domanda. Ma io ho provato a dire come "parla" il mio nume tutelare della musicalità preferito, mi piacerebbe che qualcuno mi aiutasse a capire come "parla" il suo nume (dell'intoccabilita'?)  magari confutando le mie impressioni che  ho cercato di argomentare anche sul lascito discografico di quest'ultimo. Questa è la questione vera: andare oltre il 'fideismo". 

Inviato

@analogico_09 penso si sappia che Karajan e Celibidache non andassero d'accordo: 2 prime donne - 2 personalità molto forti e competenti - entrambi 2 signori del suono - uno per aver spinto ed avviato la diffusione della musica come forse mai prima , l'altro (magari vi è una connessione) con modalità esattamente opposte - mitici i video  delle sue lezioni dove parla di acustica.

 

Poi ci fu l'affronto di dare i Berliner a Karajan come erede di Furtwaengler invece che a Celibidache che si aspettava la nomina - da lì un grande dissidio.  Personalmente non penso sia argomento da partigianerie

Inviato
10 ore fa, mozarteum ha scritto:

e sfido chiunque a celebrare le virtu’ del lavoro, o poveri di spirito

Ho potuto raramente rinunciare a causa del lavoro ai concerti di classica, di jazz e di altri generi musicali, men che meno alle prove e ai concerti eseguiti dal coro e orchestra da camera cui facevo parte come cantore, alle lezioni di strumenti  che prendevo, agli incontri con amici per fare musica insieme per diletto, senza contare gli altri interessi culturali che prendevano altro tempo benedetto. Lavoravo come dipendente privato di alto livello contrattuale, e anche per questo riuscivo a mettere insieme il piacere con il dovere senza scontentare il " padrone" che non aveva nulla da dire sulla mia irreprensibilità. Il lavoro nobilita l'uomo quando non lo rende schiavo. 

Inviato
49 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

Personalmente non penso sia argomento da partigianerie

 Nessuno la mette sulla partigianeria a fronte dei contrasti tra i due direttori che riguardano il gossip e le questioni di "potere" non già la musica. La mia preferenza va a Celi per motivi squisitamente ed unicamente musicali. Karajan per me è un eccellente tecnico della direzione e un discutibilissimo interprete che si dava ad ogni repertorio anche a quelli a lui alieni, basti pensare con quale disinvoltura "storpiava" con il suo suono unico, il suo polso interpretativo unico,  Vivaldi, Bach e altri autori 'antichi" come se fossero romantici, dove pure per i repertori romantici tendeva ad uniformare un po' tutti gli autori (era nel pakketto marketing.., alla gente piaceva...) , mentre Celibidache è un musicista a tutto tondo, interessato ad ogni aspetto della musica e della musicalità non già alle forme di direzione autoreferenziali, autopromozionali, da  interprete integrale, severo, esigente  qual è non nell'affermare se stesso il proprio "narciso" alla Karajan, ma per seguire  il suo ideale musicale integrale,  coerente e sapiente. Non v'è lo do' per 10, non v'è lo do' per 100, questo è quant'offre la ditta Persichetti che non fallisce mai... :classic_cool::classic_biggrin:

Inviato
1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

Poi ci fu l'affronto di dare i Berliner a Karajan come erede di Furtwaengler


Indegno erede di un genio come Furt.
Già che siamo alla "storia" proviamo dare una ripassatina ciascuno libero ovvimante di interpretare a modo proprio ... paradossalmente lo stesso Hitler che apprezzava Furt benche il direttore non fosse iscritto al partito nazista, non amava Karajan che invece era iscritto alla svastica.

 

 

Da wiki ...


Un argomento da sempre controverso è l'adesione di Karajan al partito nazionalsocialista: Herbert von Karajan aderì al NSDAP nel 1933 a Salisburgo, dove era nato, diventandone il membro numero 1.607.525. Per celebrare l'annessione tedesca dell'Austria compose l'Anschluss Sonate e accettò di dirigere dei concerti nelle capitali europee occupate per festeggiare il trionfo militare, cosa che del resto fece anche Wilhelm Furtwängler (come testimoniano numerosi filmati). Dopo una esecuzione del Tristano e Isotta di Wagner alla quale assistettero Hermann Göring, Joseph Göbbels e soprattutto Adolf Hitler, un critico berlinese parlò di «Das Wunder Karajan», il «miracolo Karajan». I nazisti, in particolare Göbbels, iniziarono a usare Karajan come strumento per mettere in difficoltà Wilhelm Furtwängler, che non prese mai la tessera nazista. Ben presto, però, i rapporti tra Karajan e i nazisti si guastarono: Hitler non lo amava, preferendogli Furtwängler.

Inviato

@analogico_09 l'altra sera ho rivisto il documentario sugli anni di Karajan alla Scala - bellissimo - diciamo che figure di un certo peso non la pensano come te ..

 

ma per carità lasciami perdere  - metto Karajan nella gerla dei bistrattati qui. Per la cronaca mi piace molto Celibidache.

 

In merito al nazismo dell' austro -tedesco - credo sono state scritte tonnellate di pagine in merito - credevo fosse un problema risolto 

Inviato
1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

l'altra sera ho rivisto il documentario sugli anni di Karajan alla Scala - bellissimo - diciamo che figure di un certo peso non la pensano come te ..


Gesù.., che fai.., chiami i pezzi da '90.., vuoi vincere facile.., mica siamo in guerra, ci si scambia giusto qualche idea...
Mi inorgoglisce il fatto che le "persone di un "certo peso" (molte delle quali probabilmente in sovra peso dovrebbero forse seguire una dieta alimentare) non la pensino come me che cane sono però sciolto, libero di pensare con la mia testa pensieri giusti o sbagliati ma di me medesimo.

E cmq, che cosa ti suggerivano questi personaggi di peso? Questo sarebbe interessante sapere, su cui confrontarsi nel merito musicale, suvvia, fatti ambasciatore...

 

1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

ma per carità lasciami perdere metto Karajan nella gerla dei bistrattati qui. Per la cronaca mi piace molto Celibidache.

 

ma chi te tocca... ci mancherebbe.., non ti toccherei neppure se Celibidache non dovesse piacerti.., il Karajan mettilo pure dove ti pare...  
 

1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

In merito al nazismo dell' austro -tedesco - credo sono state scritte tonnellate di pagine in merito - credevo fosse un problema risolto 


Queste faccende così controverse è difficile che si possano risolvere univocamente, ci saranno sempre dei punti di vista diversi, direi per fortuna, con buona pace delle "persone di peso" promotori spesso del pensierto unico.

Io mi sono limitato a riportare quanto dice Wiki riassuntivamente, qualcosa su cui avevo già letto e sentito dire non essendo ancora nato in quegli anni, ma questi aspetti meramente polemici, come già detto nell'altro post, non hanno nulla a che vedere con la musica diventano inutili e forvianti ai fini della discussione sui temi trattati. Quindi propongo di tornare in tema, al confronto sulle idee argomentando nel merito, lasciando da parte le partiginanerie tirate impropriamente in causa non dal sottoscritto.
Sta bene anche il breve giretto di boa gossipparo e tifoso, ma poi, detta da semplice partecipante alla discussione, bisognerebbe tornare a bomba, agli argomenti licenziando gli slogan, diversamente il topic rischia di finire nelle fresche frasche e la cosa non sta bene, soprattutto nei confronti di @Memé lo ha aperto con ben altre intenzioni.


 

  • Thanks 1
Inviato
4 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Questa è la questione vera: andare oltre il 'fideismo". 

 Non è per niente fideismo: è Arte, è piacere di ascolto, è empatia dell'Anima ... impossibile spiegare con le parole:  come descrivere un quadro a qualcuno che non l'ha mai visto... impossibile!

Poi ci sono fior di critici che spendono fiumi di parole per descrivere un intermezzo di Brahms suonato da Pogorelich, o una ballata di Chopin suonata da Zimerman, o una sonata di Beethoven eseguita da Gilels...: beati loro che sono capaci!  Io, senza l'ascolto, non saprei proprio cosa dire, e anche dopo, non potrei che suggerire di... "andate ad ascoltare"

Bye,

Max

  • Melius 1
Inviato

@analogico_09 magari io vado a slogan ma cerco di evitare ( magari per età) le fissazioni

Ridurre la vastità di Karajan ai suoi concerti brandenburghesi per poi esprimere giudizi non critici ma direi assatanati, lo ritengo una fissa

Tutto qui

Ti consiglio di vedere il documentario su skyarte appunto sul suo periodo scaligero 

Molto interessante e culturale 

Ciao

 

Inviato

@Max440  Questo è "populismo", chiaro che le parole siano malate di limiti e che non possono "spiegare" la musica, e non solo la musica, nessun'altra arte, ma le parole che servono ad esprimere dei concetti, delle idee (siamo fatti anche di testa, non solo di pancia) possono aiutare a comunicare a scambiar le sensazioni provate con la musica, o con la pittura, a definire la forma estetica dell'opera musicale ed artistica in generale, a comprendere i linguaggi, le grammatiche, le sintassi, le tecniche da poter condividere grazie alla "parola" testuale, creando in tal modo l'"empatia" nel riconoscerci nell'immaginario estetico ed espressivo comune e condiviso.
La stessa musica - benchè astratta e immateriale, ha bisogno delle "parole" che sarebbero le note nelle varie combinazioni, le "parole" delle melodie e delle armonie, le "parole" del linguaggio dei tempi e dei ritmi musicali,  ecc. 

Senza "parole" nessun arte sarebbe possibile, come non sarebbe possibile ogni tipo di comunicaziopne umana già che con il silenzio si potrà unicamente esprimere le proprie private emozioni a se stessi, non ad altri.

Quando uno si limita a dire di una musica, o di una architetture ecc fruite: "mi sono molto emozionato" e basta, non dice nulla nemmeno a se stesso e la risposta più volenterosa che potrebbe ricevere è "sono contento per te  della tua emozione" aggiungendo eventualmente, nel caso.., "mi sono emozionato anch'io", cosa bellissima e legittima dopo la quale però se non c'è altro da dire, se non si cerca di comunicare con il linguaggio della parola - della quale molti umani da tempi immemori fanno un'arte, espressione poetica, religiosa, estetica, ecc - è  fine della discussione, ciascuno resta a bearsi cogriolandosi propria emozione che nessuna altro potrà capire e senza capire non nasce l'interesse, l'empatica, il piacere dello scambio delle idee a cui l'emozione dovrebbe sottendere .
Perfino al capone che si emozionava e piangeva quando andava ad ascoltare l'opera musicale italiana a Chigago, poi cercava di "spiegare" agli altri la sua emozione usando il linguaggio del mitra.., un forma di "linguaggio" anche quello... meglio del silenzio a cui era votato ab aeternum il destinatario della mitragliata di Scarface... :classic_biggrin:

 

 

 

Inviato
1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

magari io vado a slogan ma cerco di evitare ( magari per età) le fissazioni

Ridurre la vastità di Karajan ai suoi concerti brandenburghesi per poi esprimere giudizi non critici ma direi assatanati, lo ritengo una fissa

Tutto qui

Ti consiglio di vedere il documentario su skyarte appunto sul suo periodo scaligero 

Molto interessante e culturale 

Ciao

 

 

jakob, sarò pure un fissato passi pure l'assatanato 😈 - che però, ti vedo distratto, motiva la sua "possessione" attraverso argomenti musicali, giusti o sbagliati, e non con le tifoserie da roma e da lazio... - ma parlare di "vastità" dei Brandeburghesi di Karajan "aromanticizzati" con lui che si "pavoneggia" al pianoforte, orrore! , nell'accezione che tu sicuramente intendi assegnare al termine, significa essere rimasti alla preistoria dei suoni della natura che saranno stati più musicali delle interpretazioni della tua fissazione non per questo non rispettabile anche se tu non rispetti la mia.., quando a fare una musica non ancora ritenuta tale erano verosimilmente i suoni della natura spontanei non sovrastrutturati di prima e anche dopo la venuta dell'essere umano non ancora "karajanizzato".

Ho visto nel corso della mia vita lungamente trascorsa in stretta compagnia della musica, di tutte le musiche del mondo e di ogni tempo, diversi docufilm su Karajan e su tanti altri musicisti, sui quali ho pure molto letto, probabilmente anche quello che mi suggerisci, ma oramai il giudizio, come il leggendario "dado", è tratto. E poi non ho sky... :classic_rolleyes:

Tra l'altro, benchè utili ai fini dell'apprendimento di qualche nozione, credo che non bisonerebbe credere in quel che ci viene insegnato e realizzare se stessi.

E' la frase da scolpire nel marmo che il grande Celibidache pronuncia a conclusione di una sua lezione più che magistrale (nota)* tenuta a dei giovani nel 1974. Una frase in cui mi sono ritrovato afferrandone finalmemte il significato  che mi  premeva inconsciamente dento, grazie alla lezione Maestro al quale tuttavia, come da sua "avvertenza", non "credo"...

Ho segnato già il minuto di riferimento, il video partirà a pochi secondi dalla fine, ma ne raccomando vivamente la visione integrale, una lezione di musicalità imperdibile, il genio della musica parla anche delle ragioni per cui non accettava i dischi, detto a stringere... Prendendo spunto da questo video, molti anni fa ne nacque una lunga ed interessantissima discussione, di quelle memorabili che non avrebbero meritato il rogo (vale per tutte le altre discussioni, ovviamente)

 

 

 

(*) nota- questo è quanto scrive sulla lezione un fruitore del video nei commenti.

Maestro! Ho avuto il privilegio di ascoltare una sua presentazione dei "Quadri di una esposizione" . Lentissimo, Largo, sottovoce. Così come lo fu la overture di Guglielmo Tell, di Rossini. La mia costernazione fu enorme. Lei già molto anziano, seduto, con gesti semplici, appena appena, un accenno, uno sguardo. Pulsazione pura in cui i silenzi e le pause rendevano ogni nota unica. Non era più musica. Era la sua vita. Le sarò grato per sempre.

  • Thanks 1
Inviato

Leggo con interesse e curiosita' le diverse e contrapposte valutazioni, su come un direttore sia diversamente valutato come il veicolo più o meno "appropriato", della giusta manifestazione e di questa o quella composizione, di questa o quella sinfonia; come spesso leggo il direttore di "riferimento", o diciamo il direttire da "10"
A mio avviso, per la musica , affatto cosa astratta e immateriale (quelle sono solo le parole e i pensieri che in relazione all'arte e alla musica  sono poco piu di un mimo) ma invero assai concreta e fisica, questa sensazione, di rapimento, o folgorazione non è in fondo dissimile alla sensazione di rapimento che puo generare un gesto atletico "perfetto", che come un aquila nel silenzio carpisce comunque anche l'ignaro e incolto spettatore, perché  per risonanza risuona anche in lui lo stesso stato di grazia che è del compositore, poi del direttore di orchestra e poi del pubblico, in un moto sincronico. Questo stato di "grazia" riconosce se stesso e riusona all'unisono nel "rito" musicale. È qualcosa effettivamente di inspiegabile, altro che populismo, eppure come qui si legge produce degli effetti di "folgorazione". Ciò che segue è solo meraviglia, un "ohhhh" di stupore sommesso, interiore, o plateale come in uno stadio. Cambia il mezzo espressivo ma in fondo ciò che si cerca, a mio avviso, sono proprio questi "gesti" guidati dalla mano di Dio; anche la musica in questo è solo un veicolo una porta di accesso a questa trasmissione "silenziosa" dell'inumano;

 



Ps...ma che anche Celibidache ha letto pure lui Plotino quando dice che bisogna "realizzare te stesso"? Ma quindi ascolto Celibidache che diviene se stesso? O ascolto Bruckner che nel comporre perdeva se stesso in una unionie metafisica? E quindi cosa cambia nel caso di Karjan che interpreta "sempre se steso"? ;)

  • Melius 2
Inviato
1 ora fa, Ombak ha scritto:

A mio avviso, per la musica , affatto cosa astratta e immateriale (quelle sono solo le parole e i pensieri che in relazione all'arte e alla musica  sono poco piu di un mimo)


Corri sempre avanti, giovane "novizio" a stracapire (pur non quotandomi direttamente) La musica è immateriale ed astratta fintantochè  "dorme" nella partitura (l'ho tante volte suggerito, ma tu non sapai perchè sei nuovo - o lavato con perlana?) dopodichè diventa energia del suono in grado di esprime questo mondo e l'altro, la pura energia che spinge alla poesia, alla gioia, al dolore, al gioco e al "lavoro", alla danza e ai silenzi immoti dei corpi e dello spirito, all'estasi e al tormento, alla vita e alla morte, all'umano e al trascendente. Ci fa anche diventare aquile, farchi, volendo anche cornacchie... :classic_rolleyes:
Così potremmo riassumere i tuoi graziosi "ornamenti" concettuosi da libro stampato (sicuramente non copiato, ci mancherebbe) che grav(it)ano intorno alla sostanza semplice delle cose già discusse e condivise, alle quali por lo tanto già apparteniamo.

 

1 ora fa, Ombak ha scritto:

È qualcosa effettivamente di inspiegabile, altro che populismo, eppure come qui si legge produce degli effetti di "folgorazione"

 

Parlavo di "populismo" proprio in funzione del fatto che la musica è "folgorazione" e non (solo) ordinario intrattenimento festaiuolo, e che sia anche "inspiegabile" ci avvicina di più al fatto che potremmo definirla anche immateriale ed astratta dove chi potrà mai sostenere che l'astrazione e l'mmaterialità siano privi di vita e di energie? Proviamo a guardare alle cose con maggior coerenza e semplicità senza fare i voli pindarici delle parole in giravolta che se le porta via il vento. E' ovvio che la musica - la più asemantica delle arti - con tutta la sua immaterialità ed astrattezza pregna di energia sia in grado di colpire l'anima, la mente e le viscere in modo diretto, prelogico e cosciente, al vari livelli, capacità e (incapacità) fruitive.

 

Inviato
9 ore fa, Memé ha scritto:

In sintesi: siamo un branco di ignoranti, inibiti pigroni? :-D Sembrava, ve'?

 

 

Cara Memè.., dici che io padroneggio le parole ma guarda un po', tu mi lasci (spero provvisoriamente) senza, a fronte di uno scritto che andrebbe letto e "mweditato" attentamente. Ora non posso, da una prima sommaria lettura estrapolo quanto nel quote che mi ha più immediatamente colpito e sulla quale vorrei anticipare una breva risposta.

 

No, non credo che siate  (mumble muble... ... siate, voi.., quindi io.., sarò forse un ercolino  contro tutti 👍 oppure un calimero 🐧 solitario e bistrattato? ma non vorrei  rispondere a una domanda con una domanda) non credo che siate un branco di ignoranti, inibiti, pigroni, e nemmeno che vi puzzino i piedi... :classic_biggrin: insomma a me non sembrava e non sembra nulla di tutto questo.

Anzi, non mi pongo proprio il problema, scrivo come so fare per cercare di esprimere al meglio le mie idee, i miei pensieri e sentimenti sugli argomenti condivisi, e lo faccio con la stessa passione che provo con la musica, quando l'ascolto e quando la fecevo, ora molto meno, in maniera "speculativa", critica,  ma anche istintuale, impulsiva, tendo a non separare la mente dal cuore e nemmeno dalla coratella.., credo sia tutto collegato e inscindibile, credo di essere a volte fin troppo "sincero" e a fianco scoperto.

Sono così come sono e intendo rimanere me stesso, come immagino tutti quanti gli altri, scrivo cose condivisibili o meno ma solo quello che vado cercando dentro me stesso.

Scrivo pro e mai contro, scrivo per me e per cercare di contribuire al meglio alla vita del forum, non intendo fare proseliti, il mio è un atteggiamento laico non cerco approvazione ma non apprezzo che mi si fraintenda dove la mia scrittura è chiare e il concewtto altrettanto, specialmente quando il fraintendimento è strumentale. Non di rado percepisco qualche ostilità che viene anche esplicitata contro il buon senso e il regolamento.  Non mi preoccupo se vi sia sia chi ne sappia più o meno di me, non lo considero proprio, sarebbe un degno di presunzione, chi sono io per giudicare, classificare gli altri? Siamo in un forum di discussioni, siamop parole, io dico la mia solitaria o confrontandola con latre parole. Credo , Memè che mi stia un po'  sopravvalutando.., mi carichi di "responsabilità" che non sento di avere, non pretendo di avere ragione ma mi aspetto di essere capito, non gà condiviso, quello è facoltatitvo,  sulle cose della musica in un forum frequentato da appassionati di musica che si confessano anche musicisti o ascoltatori conoscitori di musica dove le mie osservazioni non sono così ermetiche o lunari.., iniziatiche o esoterche; il mio linguaggio è chiaro, il mio concetto idem, quindi a volte devo purtroppo constatare che il fraintendimento o le risposte avulse a quello che è la specifica querstione affronata siano strumentali. Non è un problema mio e del mio "modo", se ciò possa creare contrarietà od ostilità in chi contesta le mie argomentazioni senza motivare le sue.

Ma non capita spesso, le tensioni che paventi qui in Musica sono molto occasionali, in genere si mantiene un tono di civile convivialità. Poi se le code di paglia si infiammano sarà  colpa della miccia accesa male e inutilmente.., quando questo dovese capitare)
Detto fuori dai denti, oramai siamo in una sorta di flusso di coscienza, io rispetto e ammiro chi si pone con semplicità e modestia, due valori alti e nobili, che intenda contribuire alla discussione con una sola frase significativa, avendo molto più da imparare da loro che da chi si pone chi si pone con arroganza o supponenza pronto a criticare gli altri senza contribuire con dei contenuti costruttivi propri.


Ora mi dispiace che questa mia franchezza possa creare imbarazzi in voi , che abbia destato in te una sorta di "campanello d'allarme", ma è tutto sotto controllo, siamo qui praticamente ogni giorno, a regnare è largamente la pace dei cuori e delle menti.., ma detto onestamente, non intendo crearmi i sensi di colpa che non mi appatengono per non dover tornare anch'io, come te, ai turbamenti dell'infanzia quando ero già felice in musica e già "criticavo" , ovvero "valutavo", le bande che suonavano nella cassarmonica nella piazza del paese mio quando avevo ancora i calzoncini corti e mio nonno mi portava con se ad ascoltare i repertori in genere operistici... se un clarino poco poco stonava per punizione chiamavo a raccolta la banda  degli amichetti più teppistelli di me e cominciavamo a mangiare fette di limone proprio sotto la sezione dei clarinetti.., certe stonature.., fu lì che fu inventa la dodecafonia.., altro che scoimbirg... 🤣

Dai, Meme.., questo è solo veloce passaggio per rompere il giaccio, la complessità del tuo scritto merita un riscontro più articolato; al più presto spero tornando semiserio di poter riprendere il dilettevole spasso in questo stesso ameno loco... Notte! 🙂

 

Edit: finito di vedere il mio film sono tornato per cercare di completare un po' la mia risposta ma ci sono ancora delle osservazioni tue che vorrei riprendere, sta essendo interessante questo confronto allo "scoperto", non esattamente un lavare i panni in Arno, ma insomma... In ogni caso credo che nella sostanza io abbia già sintetizzato la mia idea a confronto con la tua , senza legnate e stridori di lame... 😄 ci mancherebbe , anzi col piacere dello scambio proficuo e costruttivo e la speranza di aver soddisfatto le tue curiosità  su questo losco individuo che sta scrivendo, infatti non è questione di avere ragione o torto bensì di capirsi.

Ora crollo dal sonno, a presto, spero.

  • Melius 1
Inviato

@Memé complimenti- scrivi ed argomenti molto bene - con grazia ed equilibrio 

  • Thanks 1
Inviato
Cita

 

@jakob1965   Fore sarebbe meglio lasciare che si sia Memè - che si rivolge a me - ed io a seguitare questo "incontro" a due, senza claque o tifoserie... Grazie della delicatezza.

 

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