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Blomstedt, Bruckner e Santa Cecilia...cronaca di una folgorazione.


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Inviato

@analogico_09 dico un eresia se affermo che Celibidache lo trovo troppo lento? Ho ascoltato ora la sinfonia 9 e il secondo movimento, scherzo non mi ha trasmesso l'energia e la grinta che ho riscontrato ascoltando dopo un Blomstedt oppure su consiglio di @TitianWand. 

Chiedo anche ad altri amanti delle esecuzioni di Celibidache in cosa sbaglio?

Inviato
6 ore fa, analogico_09 ha scritto:

ma Celibidache resta il mio miglio "trip" musicale e spirituale senza il quale non potrei "vivere" nello stesso modo tale specifico

 Condivido in toto: Bruckner diretto da Celibidache è ultraterreno, non trovo altre parole.

E ringrazio @Titian per il suggerimento di Wand: ne avevo sentito parlare, delle sue esecuzioni di Bruckner, ma... mi sono dedicato ad altro.  Ora, appena possibile, lo ascolterò.

Buona Musica!

Max

  • Thanks 1
Inviato

Sto pianificando gli ascolti...Celibidache...poi Wand...poi Jochum...devo documentarmi prima..capire...contestualizzare, dedurre...

State facendo crescere questo thread dando tanti contributi, vi ringrazio. Bruckner merita di essere conosciuto a fondo e amato come merita. Ognuno di voi sta portando informazioni nuove ed interessanti, prendo nota e imparo. 

 come disse un (ALTRO) direttore che lo amava e interpretava egregiamente (indovinello, chi?):

 

 

"Bruckner non operava per l’oggi: nella sua arte

 pensava solo all’eternità e per l’eternità ha creato."

 

Buona serata

Memé

 

Inviato
6 ore fa, garmax1 ha scritto:

dico un eresia se affermo che Celibidache lo trovo troppo lento? Ho ascoltato ora la sinfonia 9 e il secondo movimento, scherzo non mi ha trasmesso l'energia e la grinta che ho riscontrato ascoltando dopo un Blomstedt oppure su consiglio di @TitianWand. 

Chiedo anche ad altri amanti delle esecuzioni di Celibidache in cosa sbaglio?

 

 

Non credo che la questione verta sullo sbagliare o dire eresie, il polso "temporale" (non ritmico, è un'altra cosa) di un'interpretazione potrà appire  troppo veloce o troppo lento in funzione di quello che è il nostro tempo musicale interiore.
E non esiste un tempo univoco. Poi magari si potrà  "speculare" sul fatto che un tempo troppo veloce potrebbe perdere per strada dei " pezzi" del linguaggio e della strutura musicale, dell'espressione, della poesia, mentre un troppo troppo lento potrebbe dilatare un po' troppo le cose, ecc, sempre secondo la personale percezione di ciascun ascoltatore e/o musicista. E la cosa dipende da caso a caso, non c'è una regola e una risposta univoca che valga per ogni opera e per ogni interpretazione. Poi c'è l'oggettività estetica per cui certe opere eseguite troppo veloci mal alloggiano, idem quelle troppo lente, per loro intrinseca struttura, ma è un altro discorso che ci porterebbe molto lontano...

Secondo me, rillacciandomi a quanto già scritto sull'interpretazione della settima di Bruck di mr. K,  la velocità generale di Karajan è frettolosa, ogni nucleo fraseologico, ogni segmemto compositivo, impostati diligentemente gli aspetti macrodinamici, soffrono di un'agogica tirata a lucido, epidermicamente avvolgente, priva di profondità, ripetitiva; il respiro della frase è corto - si mira alle raffinatezze sonore, con prevalenza di "legato" che smorzano l'impilso ritmico -,  nessuna sospensione metafisica, nessun rubato se non quelli più scontati, nessuna "inegalites" che che conferiscano "swing", pathos, duende al fraseggio: tutto fila liscio come un treno che deve arrivare in orario guidato dal grande "direttore" che pone se stesso  al centro dello "spettacolo" musicale e se perde durante il tragitto qualche "pezzo" pazianza...

Dico ciò in funzione di quello che è il mio personale tempo musicale interiore che mi porta a ritenere che tutto quello che manca in Karajan lo ritroviamo in Celibidache, un direttore/interprete che non ne fa una questione di tempo che non si abbia perchè sa bene come non mancare lui stesso al tempo che ci vuole per compiere il suo "miracolo" interpretativo.

 

  • Thanks 1
Inviato
20 minuti fa, Memé ha scritto:

Sto pianificando gli ascolti...Celibidache...poi Wand...poi Jochum...devo documentarmi prima..capire...contestualizzare, dedurre...

 

 

Se posso permettermi un suggerimento, prima potresti provare ad ascoltare le varie interpretazioni al "buio", senza sapere nulla di "loro".., come nell' amore (noi che siamo così innamorati dell'amore) e poi "studiare" per cercare di dare un riscontro/significato estetico "razionale" e "comunicabile" alle sensazioni provate con ogni distinta opera. Io in genere ho questo tipo di approccio con le musiche di primo ascolto, ogni altro ascoltarore avrà il suo altrettanto legittimo e più adatto al suo modo di conoscere e "sentire" al meglio la musica. 

:classic_smile:

Inviato
38 minuti fa, Memé ha scritto:

come disse un (ALTRO) direttore che lo amava e interpretava egregiamente (indovinello, chi?):

W. Furtwangler forse? 

  • Melius 1
Inviato
40 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

la velocità generale di Karajan è frettolosa,

Eppure avevo accuratamente evitato di citare K... 😂

Comunque ho compreso che per il mio tempo musicale interiore Celi è lento 

Inviato
9 ore fa, analogico_09 ha scritto:

7ma di Brucken diretta da Wand con Kolner R. S. O. NDR S. O. dal grande cofanetto "The Great Recondings" 28 cd con diverse integrali dei più grandi autori

Io ho trovato su Qobuz anche un disco con le sinfonie più eseguite (4 5 7 8 e 9)con i Berliner Philharmoniker Screenshot_20230912_230608.thumb.jpg.652fa4e3d6328d43b204a96a8439b315.jpg

  • Melius 1
Inviato
32 minuti fa, garmax1 ha scritto:

Io ho trovato su Qobuz anche un disco con le sinfonie più eseguite (4 5 7 8 e 9)con i Berliner Philharmoniker 

 

 

Se le trovo su Tidal  gli do' un'aqscoltata. ;)

 

Inviato
45 minuti fa, garmax1 ha scritto:

Eppure avevo accuratamente evitato di citare K... 😂

Ma Mr. K lui sta sempre in mezzo.., è il direttore che ha registrato più dischi di tutti i suoi colleghi... :classic_laugh:

 

Prova ancora a vedere se con Celì il tuo ritmo interiore di fronte a tanta bellezza si elasticizza un po' di più.. .

 

  • Haha 1
Inviato
7 ore fa, garmax1 ha scritto:

Chiedo anche ad altri amanti delle esecuzioni di Celibidache in cosa sbaglio?

 

Non è questione di sbagliare, agogicamente è sempre stato una "lumaca".

Ma anche Giulini tendenzialmente lo era.

Solo che il secondo non perdeva mai intensità pur nei tempi dilatati, Celibidache a tratti era sulle nuvole (infatti non l'ho mai amato troppo, anche se il genio non si discute).

  • Thanks 1
Inviato
55 minuti fa, aldofranci ha scritto:

Non è questione di sbagliare, agogicamente è sempre stato una "lumaca".

Ma anche Giulini tendenzialmente lo era.

Solo che il secondo non perdeva mai intensità pur nei tempi dilatati,

 

 

 

Neppure Celibidache perde di intensità e di coesione musicale, tutt'altro, nei momenti di maggior(e)"stasi" contemplativa crea delle espansioni sonore e agogiche che toccano le profondità dell'animo unane elevandosi verso le supreme altezze del Cosmo, ben oltre le "nuvole".

Prova ne siano queste "progressioni" dilatate e "meditative dell'Adagio. Feierlich langsam, doch nicht schleppend che si susseguono raggiungendo il sublime musicale toccando punti di straziante, religioso, estatico, trascendentale lirismo.

Il tempo, nell'arte, nella musica, non si misura esattamente, come nelle cose della vita, come tutti gli altri elemeti dell'agogica e della dinamica il grande interprete deve rendere un'intenzione/impressione antinaturalistica e antirealistica di tempo lento e veloce,  di piano e di forte, di  crescendo e diminuendo: l'arte è artefizio, invenzione, immaginazione, il tempo musicale non si misura con l'orologio né con il metronomo.

Ho segnato il punto d'inizio dell'adagio

 

 

Inviato
6 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

nei momenti di maggior(e)"stasi" contemplativa

 

A me a tratti cala un po' il sonno. 

Inviato

@aldofranci  Beh.., dispiace pèer te ma più che venirti a rimboccare le coperte...

  • Haha 2
Inviato

Non ti dispiacere, c'è tanto altro da godere oltre le stratosfere di Sergiu. 

Che è un genio indiscutibile, un vero ascetico dell'interpretazione musicale, ma in Bruckner ogni tanto mi perde per aria. 

Inviato
36 minuti fa, aldofranci ha scritto:

in Bruckner ogni tanto mi perde per aria. 

 

Quando è così inseguilo e appiccicagli un tip top ... :classic_rolleyes:

Inviato
8 ore fa, garmax1 ha scritto:

W. Furtwangler forse? 

 Quel poco che ho ascoltato di Furtwangler è stratosferico: ti trascina in un vortice di musica come pochissimi altri direttori hanno poi saputo fare dopo di lui ...

E poi avete citato Giulini, un altro "genio" che ha parlato con "i suoi tempi" all'umanità, con lentezza certamente, ma con altrettanta profondità e intensità... certamente è sul lato opposto della luna rispetto ad un Bernstein (per fare un esempio). Ed anche Giulini ci ha lasciato una nona di Bruckner che è tra le migliori in circolazione ... :classic_love:

  • Melius 1

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