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Melius Club

E' più difficile progettare/realizzare un amplificatore oppure un diffusore?


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Inviato
14 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Sarebbe interessante una statistica del tipo: quanti progettisti audio sono ingegneri?

qualcuno lo vedo all'opera e spesso sono disarmanti o ..... de coccio , nel senso che tanti non accettano il discorso influenza della componentistica o effetto negativo di certe opzioni

esempio , in ingresso , parlo di SS , dicono che porre un bjt o un fet cambia ben poco , idem se single o dual

se hai problemi di offset basta ricorrere a condensatori o schemi servo

Da un punto di vista funzionale hanno ragione , ma in audio non è così , cioè , non basta si accenda e spenga

chiaro , se la bontà o eccellenza non mi interessa

Interessante siano spesso irremovibili dalle loro convinzioni , anche se è un bene che un ing sia e ragioni così

Inviato
16 ore fa, captainsensible ha scritto:

Vmorrison i processori non hanno risolto tutto, ma fanno parecchio.

Guarda questi qua:

In casa hanno creta più danni che altro.

Inviato
17 ore fa, Vmorrison ha scritto:

@captainsensible sarà…io tutti sti diffusori che suonano bene con i processori attuali

Manco io ma basta avere fiducia nelle luminose sorti dell'audio processato 

 

Inviato
27 minuti fa, Dufay ha scritto:

Manco io ma basta avere fiducia nelle luminose sorti dell'audio processato 

Non si può leggere. Fai una cosa, togli il dsp ai tuoi e sentiamo come vanno. Io dico che a confronto faranno pena. Tu cosa dici? 

Inviato

Lo dico da sempre e ho ragione. In casa se non per cause di forza maggiore usare usare un processore escludendo la parte bassa anzi bassissima è una cosa assurda.

Se si cerca un suono fintamente vero o veramente finto va benissimo

Inviato
4 minuti fa, Dufay ha scritto:

escludendo la parte bassa anzi bassissima

In pratica e' irrinunciabile. Anche ben sopra la bassissima. Almeno nel 90% dei normali ambienti. 

Inviato
7 minuti fa, Dufay ha scritto:

Se si cerca un suono fintamente vero o veramente finto va benissimo

Non si può leggere. Tu non ascolti file digitali che passano da filtri digitali? 

Inviato

Il diffusore ha molte piu' variabili psicoacustiche rispetto ad elettroniche.

A parte di avere anche camere anecoiche che siano in grado sulla alla carta di aver progettato un diffusore con caratteristiche adeguate ,poi ci sono variabili dovute al posizionamento a riflessioni stazionarie ,e prove e prove per "aggiustare" il progetto.

Il diffusore infine deve essere collegato ad elettroniche che in base all'intrecciamento puo'' avere dei riscontri diversi.

 

 

 

Inviato
1 ora fa, jedi ha scritto:

elettroniche.

A parte di avere anche camere anecoiche che siano in grado sulla alla carta di aver progettato un diffusore con

Le camere anecoiche non servono più da almeno 35 anni.

Inviato

@captainsensible verissimo quello che scrivi…per la stessa motivazione non mi meraviglia il fatto che per tanti una khorn suona come una Tadr1

Inviato
4 minuti fa, Dufay ha scritto:

Le camere anecoiche non servono più da almeno 35 anni.

Questo le pensi tu perché la ricerca non è tua materia. 

  • Melius 1
Inviato
5 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

Questo le pensi tu perché la ricerca non è tua materia

No non serve più e basta.

La "ricerca" non si fa certo con la camera anecoica vera che si usa per alte cose.

Basta e avanzano le misure in simulazione che in effetti da oltre 30 anni fa ,ad esempio Audio review.

 

Inviato

Mi spieghi cosa ci si fa? Se non serve per misurare? Grazie 

Inviato

@Dufay

Questo non è vero.

Ma se uno estrapola dal contesto che scrivo solo una parte, è chiaro che il mio pensiero è fuorviante.

Ma va bene cosi'

Inviato

@Vmorrison

Lasciamo chi crede che le camere anecoiche non servano.

 

6 Luglio 2021

Claudio Pofi

Metodologia scientifica e robotizzata per Jupiter, tra le più sofisticate camere di ascolto e prova su progetto Dynaudio

In Danimarca c’è il laboratorio Dynaudio Jupiter con un grande robot, dove sono stati sviluppati i diffusori Evoke. Grazie al lavoro degli ingegneri e all’incredibile sala prove sono diventati la migliore linea mai realizzata. Progettazione, ascolto, messa a punto e test con ascolto effettivo portano via tempo ma consentono di raggiungere livelli di precisione e resa altrimenti impossibili.

Un ambiente di grandi dimensioni con un robot al centro potrebbe sembrare l’arma finale contro cui si scaglierebbe James Bond, ma qui il grande Giove offre una avanzata e diversa camera anecoica al servizio della misurazione più sopraffina. Un grande cubo che misura 13 metri per lato, e che costituisce il nucleo dell’edificio dedicato ai laboratori Dynaudio, con un elevatissimo grado di flessibilità per offrire misurazioni ad hoc a seconda del tipo di progetto. Lo specifico diffusore può venire misurato individualmente oppure si possono installare più altoparlanti contemporaneamente per simulare la configurazione audio domestica. Il braccio del robot che dispone di 31 microfoni effettua così una misurazione a 360° gradi, scoprendo pregi e limiti degli altoparlanti e dei risultati a seconda delle possibili posizioni.

La classica camera anecoica include montagne di materiale fonoassorbente in modo da abbattere quasi del tutto riverberi ed echi, battere le mani all’interno non genera alcun eco. Il fatto è che in tali condizioni si pongono dei limiti quanto a capacità di gestire al meglio l’intero spettro di frequenze, con maggior spazio a misurazione di medi e alti. La soluzione in Jupiter quella di impegnare un budget di gran lunga superiore, aumentando le dimensioni del locale e provvedendo al relativo trattamento acustico.

 

I 31 microfoni sono montati a intervalli di 6° gradi, misurando 180° gradi di suono in un unico passaggio, arco che può ruotare così come ruota il supporto su cui si trova l’elemento interessato al test, per una misurazione a 360° gradi grazie alla programmazione proprietaria Dynaudio. In tal modo è possibile accumulare dati che consentano di stimare con la massima precisione possibile il raggio d’azione di un driver.

Parte macchina ma anche parte di ascolto vero e proprio per giungere a un risultato che sulla carta potrebbe anche risultare identico, ma non alla prova dei fatti quando il segnale è percepito da orecchio esperto.

Tecnologia che ha abbassato i tempi di verifica, ma proprio in virtù di ciò è fondamentale avere una precisa scadenza per evitare che la rapidità di esecuzione dilati per contro i test spingendo a procedere a un livello di perfezionamento oltre il quale poi la differenza resterebbe una mera palestra per ingegneri che non farebbe più concreta differenza. Link a Dynaudio.


Ma ormai si dovrebbe essere abituati a certi discorsi solo per far polemica sterile

  • Melius 1
Inviato

@jedi Se non pubblicizzassi sponsorizzassi continuamente il tuo impianto saresti….😜👍

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