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Maternità surrogata, reato universale


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Inviato

La verita’ non detta (per paura di perdere consensi e la convinzione di trovarsi in sparuta minoranza rispetto al paese), e’ che per molti e’ proprio ingiusto punire l’utero in affitto, andrebbe depenalizzato, altro che reato estraterritoriale, e questa nuova sensibilita’ e’ venuta fuori con il wokismo.

 

Quindi, nel bilanciamento degli interessi, si sacrifica la diginta’ delle donne e si giustifica la mercificazione del loro corpo e l’oggettivizzazione di un bambino (ridotto ad un prodotto commerciale) in favore del diritto di avere un figlio da parte di coppie che, per malattie oppure per cause naturali non ancora ovviabili con la medicina (cioe’ essere nati maschi), non possono averli.

 

Magari in futuro questa sensibilita’ cambiera’, e quindi una diversa coalizione politica con una diversa sensibilita’ depenalizzera’ anche da noi l’utero in affitto, magari si potranno avere i figli senza affittare l’utero di una donna per 9 mesi stampandoli in 3d come gia’ si fa con la carne.

 

Per ora bisogna aspettare, ed accettare questa modifica normativa che non mi pare abbia nulla di “mostruoso”.

  • Melius 1
Inviato

Vorrei sapere quanti approvano il principio di punibilità per reato commesso all'estero quando non previsto come tale dalla legge locale.

mauriziox60
Inviato

Una coppia di amici assolutamente idonei per l'adozione ha dovuto attendere 7 anni per poi rivolgersi all'estero, India per la precisione, per adottare una magnifica coppia di fratellini. Ora, difettando di argomenti giuridici, io avrei legiferato in modo da rendere veloce e sana l'adozione e poi, forse, avrei anche rivolto il mio sguardo verso questo tema molto delicato e controverso. Quanto detto fin ora mi fa propendere per "una marcatura del territorio" da parte degli attuali governanti piuttosto che di una volontà di protezione nei confronti dei minori, delle gestanti "affittate" e di quanti vogliono un figlio a dispetto della loro incapacità procreativa.

  • Melius 2
Gaetanoalberto
Inviato

@Roberto MMagari non sono stato chiaro. Ti risultano processi italiani per  l'omicidio di Ilaria Alpi? 

Proseguendo: la pedofilia e la prostituzione organizzate di italiani all'estero, o comunque la consumazione di questi reati sono perseguiti anche se commessi all'estero. 

Effettivamente anche in questi casi è sotteso un giudizio etico di disvalore, che a questo punto equipara l'intento etico del legislatore rispetto alle diverse condotte della prostituzione e della maternità surrogata. 

Un conto è sancire la gratuitá, e son d'accordo, altro Vietare completamente ed ovunque la maternità surrogata, con conseguenti e prevedibili grossi problemi pratici. 

Per il resto, io ho scritto sul tema, senza riferirmi in particolare ai tuoi interventi

 

 

Inviato
21 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

quanti approvano il principio di punibilità per reato commesso all'estero quando non previsto come tale dalla legge locale

in questo caso io approvo.

6 minuti fa, mauriziox60 ha scritto:

idonei per l'adozione ha dovuto attendere 7 anni per poi rivolgersi all'estero

e infatti questo è un problema sul quale si dovrebbe intervenire. siccome non si interviene da anni

e da molti governi chiediamoci anche il perchè.

Inviato

L'utero in affitto non è un reato universale dal momento che in alcuni Paesi è ammesso e regolamentato, pertanto non dovrebbe essere punito se commesso da un italiano all'estero.

Inviato
7 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

. Ti risultano processi italiani per  l'omicidio di Ilaria Alpi? 

I processi Alpi, da Wiki

Il processo di primo grado[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 luglio 1998, Ionta formulò la richiesta di rinvio a giudizio a carico di Hassan, accusato di concorso in omicidio volontario aggravato; il 21 settembre giudice dell'udienza preliminare Alberto Macchia ne dispo se il rinvio a giudizio. 

Il somalo Hashi Omar Hassan, accusato degli omicidi Alpi e Hrovatin, davanti al tribunale di Roma nel 1998: condannato nel 2000 a 26 anni di reclusione, il suo processo venne rivisto nel 2015 portando l'anno seguente alla sua assoluzione.

La prima udienza dibattimentale si tenne il 18 gennaio 1999 presso la Corte d'Assise di Roma; il collegio era presieduto da Gianvittore Fabbri. Nel corso del processo, alcuni dei testimoni auditi lasciarono intravedere particolari inquietanti intorno ai possibili legami tra l'assassinio della giornalista e i presunti traffici illeciti di armi e di rifiuti tossici che sarebbero intercorsi tra Italia e Somalia. Il 10 maggio, il presidente del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato, Franco Frattini, intervenendo ad una trasmissione televisiva, rilevò come la questione dei traffici illeciti come possibile movente del duplice omicidio fosse "un elemento importante che sta emergendo".

Nel frattempo, tuttavia, poiché Gelle si era reso irreperibile, nel processo poterono essere utilizzate le dichiarazioni che egli aveva rilasciato nel corso delle indagini preliminari senza procedere all'esame testimoniale: sul presupposto che tali dichiarazioni fossero divenute irripetibili, infatti, esse fecero ingresso nel fascicolo del dibattimento (ex art. 431, co.1, lett. b) e c) c.p.p.). In tal modo, il principale accusatore di Hassan si sottrasse alla cross examination e le sue dichiarazioni poterono essere utilizzate dal giudice in difetto di qualsiasi contraddittorio con l'accusato, sebbene egli fosse sotto la costante vigilanza degli organi di polizia. Quanto ad Ali Abdi, dopo la deposizione fece ritorno in Somalia e morì alcuni giorni dopo.

La difesa, da parte sua, chiamò a testimoniare due cittadini somali, i quali asserirono che il giorno dell'agguato l'imputato si trovava presso Haji Ali, a duecento chilometri da Mogadiscio, per visitare un familiare gravemente malato.

La perizia della Polizia Scientifica, nel ricostruire la dinamica dell'azione criminale, stabilì che i colpi sparati dai Kalašnikov erano indirizzati alle vittime, poiché sparati a bruciapelo, a distanza ravvicinata; secondo una successiva perizia balistica, invece, i colpi sarebbero stati sparati da lontano, senza che l'omicida potesse avere consapevolezza dell'identità delle vittime.

Il 20 luglio 1999 Hassan fu assolto per non aver commesso il fatto: secondo il collegio, Hassan sarebbe stato offerto alla giustizia italiana dal presidente somalo Ali Mahdi "come capro espiatorio" per riallacciare i rapporti tra Italia e Somalia. Scrivono i giudici nella motivazione:

««[...] il viaggio di Abdi in Italia, su richiesta della Commissione Gallo, non era giustificato, dal momento che egli era estraneo alle violenze sui somali: sembra perciò fatto apposta per creare una situazione di contatto tra Abdi e Hashi. [...] Non sembra, infatti, dubitabile che Abdi sia stato fatto partire per l'Italia al solo fine di effettuare il riconoscimento di Hashi. [...] Il sospetto è ancora più aggravato dal fatto che alcune piste potrebbero portare a ritenere che la Alpi sia stata uccisa, a causa di quello che aveva scoperto, per ordine di Ali Mahdi e di Mugne (Presidente della Shifco, società a cui appartenevano i pescherecci, compresa la Faraax Omar sequestrata a Bosaso e su cui Ilaria stava indagando); appare quindi lecito il dubbio che Ali Mahdi possa avere avuto tutto l'interesse a chiudere le indagini offrendo come capro espiatorio una persona del suo stesso clan»

(Pagg. 78-79, 82-85 motivazione)

Hassan, tuttavia, non viene immediatamente scarcerato poiché, nel frattempo, si era aperto a suo carico un processo per violenza carnale, reato asseritamente commesso a danno di una sua connazionale in Somalia. Da tale capo d'accusa sarà assolto il 26 luglio 1999.

Il processo d'appello[modifica | modifica wikitesto]

Il processo d'appello per il duplice omicidio ebbe inizio il 24 ottobre 2000, presso la Corte d'assise d'appello di Roma; il collegio era presieduto da Francesco Plotino. Il secondo grado di giudizio ribaltò le conclusioni del collegio di prime cure: secondo i giudici dell'impugnazione, infatti, sia Gelle che Ali Abdi "sono da considerare attendibili ed entrambi hanno visto l'imputato a bordo della Land Rover prima della sparatoria"; Hassan, ritenuto responsabile del duplice omicidio volontario, con l'aggravante della premeditazione, fu condannato all'ergastolo. Venne inoltre disposta la misura della custodia cautelare in carcere, motivata sulla base del pericolo di fuga.

La Cassazione e il processo d'appello bis[modifica | modifica wikitesto]

La sentenza fu confermata dalla Corte di cassazione, salvo nella parte in cui riconosceva l'aggravante della premeditazione; la Cassazione dispone dunque il rinvio al giudice di merito per la nuova commisurazione della pena.

Il processo d'appello bis si aprì il 10 maggio 2002 davanti alla corte d'Assise d'Appello di Roma, presieduta da Enzo Rivellese: il collegio concluse per la pena di 26 anni di reclusione, senza la premeditazione e riconoscendo le attenuanti generiche come equivalenti all'aggravante del numero dei partecipanti all'agguato (essendo 7 i componenti dell'agguato).

La revisione del processo[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 ottobre del 2016 la svolta. Secondo il sostituto procuratore generale analizzando le prove emerse nei confronti di Omar Hassan "ne deriva un quadro bianco senza immagini, senza niente". "E quindi - ha detto Razzi - la mia conclusione non può che essere una richiesta di assoluzione per non aver commesso il fatto". Il magistrato ha parlato di "inattendibilità" del teste Gelle. "Non esiste" ha sottolineato. Ashi Omar Hassan viene assolto dopo aver scontato 17 dei 26 anni che avrebbe dovuto scontare secondo la pena inflittagli. Il 3 luglio 2017, la procura di Roma chiede di archiviare l'inchiesta in quanto risulta impossibile accertare l'identità dei killer e il movente del duplice omicidio.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

in genere una legge la si approva per raggiungere un obiettivo reale o di facciata. Ora far diventare l'utero in affitto reato universale ha ovviamenr ecome obiettivo lo scoraggiare e rendere più difficile quella pratica. E' chiaro che una coppia etero può far risultare il concepimento tramite utero in affitto come concepimento naturale (anche se pure per loro le cose si comlicano, dovrebbero falsificare troppi documenti e non è detto che i locali acconsentano), personalmente io avrei iniziato con il rendere più facili le adozioni (è un vero assurdo che per la coplicazione della nostra legge un bambino italiano abbia bassissime possibilità di essere adottto, mentre chi vuole adottarne uno trova più semplice e veloce rivolgersi all'estero), andrebbe anche resoa possibile l'adozione da parte di single o di coppie non etero,. già queste misure ridurrebbero il ricorso all'itero in affitto. in concomitanza con questi provvedimenti l'utero in affitto potrebbe anche essere reato unive.

così com è formulata sembra una legge che voglia colpire le coppie non etero

ps nel momento che l'utero in affitto diventa reato universale è ovviamente anche più difficle per le agenzie di intermediazione agire alla luce del sole. Ma ricordo chetutta la PMA fino a pochi anni fa era fuorilegge ed era pure vietato parlarle, eppure chi voleva si rivolgeva alle cliniche low cost di spafna, gracia sudafrica e via discorrendo

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@Paolo 62 la pedofilia, la poligamia ed altro sono permessi in numerosi paesi, da appassionato di viaggi ho sempre evitato di andare dove lo sfrutameto dei minori per la prostituzione è non solo tollerato ma incoraggiato epubblicizzato. 

Inviato
14 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

non dovrebbe essere punito se commesso da un italiano all'estero

si ma guarda che viene o verrà punito qua se qua ci ritorni, se stai la non è che vengono

a cercarti.

Inviato

@audio2 Ritorna perchè attualmente non punibile. Se passerà la legge ci penserà due volte.

Inviato

magari non lo fa e si impegna per migliorare la legge sulle adozioni.

ma in realtà non lo vogliono fare ( migliorare le adozioni ) per tutta

una serie di motivi.

briandinazareth
Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:

per cui diventa “inutile” la norma penale

Certo, perché normalmente il codice penale si applica nei paesi dove vengono decise le norme.

 

Qui si pretende di perseguire anche una persona che vive in altri paesi perché cittadino italiano.

 

 

 

Inviato

E in questo sta il pericolo.

briandinazareth
Inviato
9 minuti fa, audio2 ha scritto:

si ma guarda che viene o verrà punito qua se qua ci ritorni, se stai la non è che vengono

a cercarti.

 

La norma non dice questo.

 

Il reato non vale solo se torni, anche se ovviamente diventa più difficile perseguirlo 

Inviato

per perseguirlo devono estradarti e poi tutto il resto.

comunque al di la delle tecnicalità che non conosco va bene così.

Inviato

Quale Stato che ammette l'utero in affitto estraderebbe un italiano che ne ha usufruito? Per tanto così, meglio nessuna punibilità, ne prenderebbero uno su mille se tutto va bene come per i pedofili che vanno a sfogarsi all'estero, che sono decine di migliaia. Quanti ne hanno condannati?


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