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Melius Club

Valerio Fioravanti scrive su L'Unità di Sansonetti


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7 minuti fa, Roberto M ha scritto:

L’associazione si chiama “nessuno tocchi Caino” proprio perche’ si occupa di Caino e non di Abele. Quelle gia’ ci sono.

Avrei delle perplessità circa l'opportunità che nel consiglio direttivo ci sia certa gente.

Nessuno tocchi Caino d'accordo ma non dimentichiamoci che Caino nella realtà italiana è il reietto non lo pseudo intellettuale che frequenta i posti giusti e le persone giuste e che con grande nonchalance, smessi  mitra e bombe, imbraccia la penna e predica pace e comprensione ostentando il proprio dramma con il ditino alzato. Un martire redento che parla di sè pisciandosi addosso narcisismo. No. 

c'e' un semplice errore di logica e la magistratura o il garante  dovrebbe intervenire proprio in uno stato di diritto, scontare la pena e anche redimersi non vuol dire cancellare tutto, tanto è che ad un omicida che ha scontato la pena e pure riabilitato non si concede comunque il porto d'armi, gli si vieta il diritto alla difesa? certo che no, ad un terrorista che ha fatto danni con le armi ma anche con la penna gli si vieta di scrivere, mi sembra il minimo, ci arriva un bambino di due anni, e non c'entra nulla con il diritto di espressione come non c'entra nulla il divieto del porto d'armi con il diritto alla difesa personale. Ma ripeto un bambino ci arriva. 

  • Melius 1

'Sta Costituzione una volta va bene e un'altra no.

Devono averla scritta a sighiozzo tra un panino e un bicchiere di vino (la felicità...).

Così garantista con un uomo della portata di Fioravanti, ma dubito che Innocent (!!) Oseghale (il 32enne pusher nigeriano, che ha avuto un giustissimo ergastolo per l'omicidio di Pamela Mastropietro, la diciottenne di Roma uccisa e fatta a pezzi a Macerata il 30 gennaio 2018) godrà mai dello stesso trattamento.

 

ps. per me potrebbero, anzi dovrebbero non essere più su questa terra.

 

 

@appecundria che scrive su un giornale sicuramente sovvenzionato come tutti, da contributo statali,  vale la pena ricordare che ci sono reati per cui c'e' l'inibizione dai pubblici uffici e impieghi, di certo non si mette un pedofilo che ha scontato la pena e pure riabilitato a fare  il bidello in una scuola elementare, ci arrivano tutti no?  possibile che un reclutatore estremista  e stragista possa scrivere in un giornale sovvenzionato da fondi pubblici? non è solo la questione di buon senso o di opportunità, ma proprio in termini giudiziari c'è un idiosincrasia che non mi torna. 

  • Thanks 1
claudiofera

@Berico insomma..te lo ricordi quel gran simpaticone di izzo in semilibertà (!) dietro a uno sportello di aiuto per persone fragili?..una onlus finanziata chissà da chi.....e infatti poi le ha auitate,eccome se le ha aiutate.....«Izzo è una persona che conosce il disagio, quindi poteva essere adatta a lavorare con le persone disagiate». Lo ha affermato il Presidente dell'Associazione «Città futura», Dario Saccomani, all'uscita questa mattina dalla Questura di Campobasso, dove ha incontrato gli inquirenti che indagano sul duplice omicidio in cui sono coinvolti Angelo Izzo e due giovani molisani.
Nell'associazione, Izzo lavorava durante il giorno, nei periodi concessi dal regime di semilibertà, occupandosi delle pratiche riguardanti gli utenti che si rivolgevano allo sportello.
Saccomani ha voluto rispondere ora alle polemiche sul fatto se Izzo fosse la persona adatta a svolgere tali mansioni. «Visto quello che è successo,ORA si potrebbe dire di no"

Servirebbe anche qui la possibilità di mettere una USB alla testa di tal Licio Gelli per scaricare la memoria originale.

Si saprebbe tutto.

(Avevo espresso lo stesso desiderio per kissinger e per andreotti...forse un giorno chissà)

 

14 ore fa, 31canzoni ha scritto:

non dimentichiamoci che Caino nella realtà italiana è il reietto non lo pseudo intellettuale

No no, Caino è il puro cattivo, quello che uccide Abele solo per gelosia. Si addice meglio a uno come Fioravanti che a un semplice reietto della società. 

14 ore fa, Berico ha scritto:

ad un terrorista che ha fatto danni con le armi ma anche con la penna gli si vieta di scrivere

...o, peggio, di tenere conferenze nelle facoltà universitarie, come è successo ad alcuni brigatisti rossi (che anche loro di carcere ne hanno fatto pochino). 


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