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Melius Club

L'ambiente conta meno dell'impianto


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Inviato
26 minuti fa, extermination ha scritto:

Va detto ( toccato con mano) che in riproduzione audio è frequente che determinati attributi percettivi ricevano dai diversi ascoltatori  pareri contrastanti

A mio parere per condizioni diverse di confronto. A me non è mai successo, col gruppo di amici e conoscenti con cui si ascoltava criticamente, di sentire considerazioni che non fossero molto simili se non coincidenti. Voglio dire che in condizioni di minimo controllo in generale si concorda. Non avrebbe senso il contrario. Di cosa dovremmo discutere allora?

Sempre che si parli di persone abituate all'ascolto di musica riprodotta ad un livello qualitativo minimo. Quello che ritengo il miglior impianto ascoltato ha ricevuto da tutti la stessa identica considerazione, nessun parere contrastante nemmeno a volersi impegnare. Non vuol dire avere tutti lo stesso gusto ma da li ad avere pareri contrastanti forse qualcosa è andata per il verso storto.  Altrimenti davvero è inutile discutere.

Inviato
1 ora fa, ascoltoebasta ha scritto:

cambia nulla,il suono di un violino in un impianto e ambiente per una persona è piacevole naturale e realistico,per un'altra è aspro e fastidioso,troppo presente etc,e ciò vale anche per le altre frequenze,ma se si vuole asserire il non vero c'è libertà di farlo

Cambia cambia .

Un uomo di Neanderthal potrebbe giudicare il suono di un violino fastidioso un  uomo acculturato invece meraviglioso e il suono è sempre quello.

Stesso discorso per il gusto nel senso di senso...

extermination
Inviato
26 minuti fa, grisulea ha scritto:

col gruppo di amici e conoscenti con cui si ascoltava criticamente, di sentire considerazioni che non fossero molto simili se non coincidenti. 

percorsi esperienziali simili - giudizi simili.

Quando andavo al top audio che ci si incontrava tra conoscenti ( e non) e si condividevano giudizi su ascolti comuni tra ascoltatori vicini di sedia ( sostanziale medesimo posizionamentose ne sentivano ( o ne venivano fuori) delle belle ( intendo dire che emergevano anche contrasti su singoli attributi)

Inviato

@senek65 l'immagine ti porta la linearità, sono collegati i parametri, nell'impianto domestico senza misure l'immagine nitida è l'unico benchmark che puoi avere, è condizione sufficiente per dire che l'impianto in 2 canali sta assolvendo al suo compito primario, la stereofonia non e' nata per essere lineare ma per creare un immagine, poi che  i due parametri vadano a braccetto è vero. Certo con il  suono si familiarizza è inevitabile. Alcune frequenze sono sono direzionabili, il numero di sedute accontentabili sono uguali in una sala grande o piccola, ma le late frequenza non sono mai un problema. 

Inviato

@enzo966 sono quelli che su 30 mq mettono i sub per riprodurre artefatti e rumore di fondo nelle registrazioni? 

Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

Quando andavo al top audio

Condizioni non ideali, variabili, caos, basta il disco sbagliato.  Ripassi mezz'ora dopo ed è tutt'altra musica. Al top il commento ricordo che era sempre lo stesso. Chissà come mai visti gli impianti.

Non dimenticare il bias e gli interessi. .

Io mi riferivo a condizioni controllate, posizione ideale, silenzio, disco gradito, tempo sufficiente per ascoltare tranquillamente.

extermination
Inviato
4 minuti fa, grisulea ha scritto:

Condizioni non ideali, variabili, caos, basta il disco sbagliato. 

Al di là di tutto ( caos compreso)  intendevo ascolti e confronti in real time sul medesimo sistema, medesimi CD, sostanziale medesimo posizionamento ( accostati/avanti dietro). Dunque giudizi non tanto sulla qualità globale del suono riprodotto ( spesso scarsa per ovvie ragioni) ma in special modo su singoli attributi, in real -time  reputati diversi.

ascoltoebasta
Inviato
3 ore fa, Dufay ha scritto:

Stesso discorso per il gusto nel senso di senso...

Non è mio interesse convincere nessuno,ma durante la prova eravamo tutte persone acculturate,uno era un importante tecnico di registrazioni professionali di jazz e prog internazionale,ma il medesimo suono,ripeto,davvero splendido,da alcuni non è stato preferito al proprio.

Inviato
3 ore fa, grisulea ha scritto:

. Solo che fino ad allora non aveva un riferimento.

Solo che fino ad allora non aveva un riferimento...giusto, è  così che funziona. 

Tieni in conto però che il riferimento varia da soggetto a soggetto in relazione, come sottolineato più volte da Extermination , al percorso esperienziale.

Immagina quindi che qualcuno abbia avuto un percorso esperienziale con standard qualitativi ben più alti del tuo, ponendosi obiettivi abitualmente considerati insormontabili e posta quindi  l'asticella più in alto di quanto tu possa ritenere superabile, magari riuscendo agevolmente a saltarla.

Mettiamo che non si accontenti e la ponga quindi ancora più in alto e trovi ancora il modo di saltarla, non pensi che succederebbe la stessa cosa che è  successa al tuo amico per cui, valutando il tuo sistema, potrebbe altrettanto considerarti di bocca buona o nel migliore dei casi,  con riferimenti limitati?

È  roprio così che funziona, se e quando il cervello acquisisce un nuovo standard, non c'è  possibilità che tu possa costringerlo ad accettare per buono quello che un attimo prima sembrava risultare eccellente.

  • Melius 1
Inviato

A volte leonida  usa la logica molto bene come sopra .

Peccato che poi dica anche altre cose .

Mi ricorda un tipo conosciuto oggi simpatico e brillante ma ufologo 

Inviato
40 minuti fa, leonida ha scritto:

Immagina quindi che qualcuno abbia avuto un percorso esperienziale con standard qualitativi ben più alti del tuo,

Ma non ho nessuna necessità di immaginarlo, ho già sentito standard più alti del mio tanto da farli miei. Ma un conto è avere uno standard basso, cioè due scatolette in una cameretta che riproducono un pastrocchio ed un conto avere uno standard di buon livello. A quel punto la differenza è molto sottile e davvero ci si avvicina alla possibilità di preferire qualcosa rispetto ad un'altra anche se sulla carta magari di "poco" inferiore.

 

48 minuti fa, leonida ha scritto:

Mettiamo che non si accontenti e la ponga quindi ancora più in alto e trovi ancora il modo di saltarla, non pensi che succederebbe la stessa cosa che è  successa al tuo amico per cui, valutando il tuo sistema, potrebbe altrettanto considerarti di bocca buona o nel migliore dei casi,  con riferimenti limitati?

Lo penso, ma da nessuna parte sta scritto che il mio riferimento sia il mio sistema, mi sembri van che si preoccupa del mio sistema invece di leggere i concetti che vorrei esprimere. Comunque prima mi devi far sentire qualcosa che abbia un livello tale da far ritenere i miei riferimenti limitati. E che quasi tutti li ritengano tali rispetto ai miei, non solo immaginati e pensati da un singolo. Che non necessariamente riguardano cose in mio possesso, posso avere riferimenti migliori, li ho, già scritto sopra. Comincia pure a cercare. Buona fortuna.

55 minuti fa, leonida ha scritto:

È  roprio così che funziona, se e quando il cervello acquisisce un nuovo standard, non c'è  possibilità che tu possa costringerlo ad accettare per buono quello che un attimo prima sembrava risultare eccellente.

Ma naturalmente, il fatto è che lo standard massimo di riproduzione audio ha limiti insormontabili già a partire dalla registrazione. E questo limita molto la possibilità che la differenza tra un sistema ottimo ed uno eccezionale sia tale da far ritenere il primo improvvisamente diventato scadente. Non solo non esiste ma, come continuo a ripetere il vero limite, registrazione a parte, è l'ambiente dove le differenze diventano davvero importanti ma sempre di ambienti limitati si parla. Anche il questo caso raggiunto un certo standard un ottimo ambiente resta tale anche se ne esiste uno appena superiore. A questo punto considero anche io valida l'ipotesi di ascoltaebasta, diventa questione di gusti. Tu parti dall'ipotesi che al meglio non c'è limite. Non è così. Un conto è fare confronti con sistemi e/o ambienti palesemte scadenti in cui la differenza non è nemmeno questione di gusti, un altro confrontare sistemi di elevato livello. Non venire a chiedermi cosa stabilisce se un sistema fa parte di una categoria o dell'altra, lo sai bene, le misure.

1 ora fa, leonida ha scritto:

magari riuscendo agevolmente a saltarla.

Sei alle ipotesi pure. I limiti li conosco piuttosto bene. Raggiunti o approssimati i cinque o sei capisaldi che fanno di un impianto un buon impianto il resto è tutta fantasia. E su quella nessuno può farci nulla.

 

1 ora fa, Dufay ha scritto:

A volte leonida  usa la logica molto bene come sopra .

Si a parole è molto bravo, la sua logica non farebbe una piega se applicabile alla pratica, la pratica invece dice che le sue sono solo ipotesi ed anche scarsamente probabili. Ma la logica quella c'è tutta. Del resto ho detto la stessa cosa, i presupposti, le basi del confronto, erano però completamente diversi.

Mighty Quinn
Inviato
5 ore fa, Dufay ha scritto:

uomo di Neanderthal potrebbe giudicare il suono di un violino fastidioso un  uomo acculturato invece meraviglioso

Ma tra un Neanderthal e un Acculturato, dal punto di vista, diciamo, antropologico, un Dufay dove si colloca? 

Inviato
14 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:
5 ore fa, Dufay ha scritto:

meraviglioso

Ma tra un Neanderthal e un Acculturato, dal punto di vista, diciamo, antropologico, un Dufay dove si colloca

Una via di mezzo 

Prima ascoltavo questo non certo roba da femminucce audiophile.

 

Screenshot_2023-06-06-19-35-23-219_com.aspiro.tidal.jpg

Inviato
2 ore fa, grisulea ha scritto:

parole è molto bravo, la sua logica non farebbe una piega se applicabile alla pratica, la pratica invece dice che le sue sono solo ipotesi ed anche scarsamente probabili.

Attraverso quale conoscenza deduci che la mia logica non sia applicabile alla pratica?

Attraverso quale conoscenza deduci che le mie siano ipotesi scarsamente probabili?

Mentre io posso intuire il risultato dell'applicazione delle tue conoscenze, tu non puoi neanche immaginare,  per oggettiva assenza di conoscenza, di quale tecnologia e relative tecniche io disponga e quali risultati per conseguenza possa ottenere.

Evidentemente le tue deduzioni  scaturiscono dalla tua assoluta convinzione che la riproduzione musicale ed in genere l'elaborazione  sonora siano esclusivamente governate da acustica architettonica ed elettroacustica.

Non lo sono, stanne certo, anche se sono l'unico ad affermarlo, ma sei liberissimo di credere che si tratti di una boutade.

 

Nulla di strano d'altronde, la finalità della vostra conoscenza , per vostra orgogliosa ammissione si ferma alla certezza della modalità della vibrazione del timpano.

Di quello che succede dopo, cioè  del processo di traduzione dello stimolo in suono, tabula rasa, non vi riguarda in quanto non rappresenta la finalità delll'elettroacustica.

E poi, troppo bizzoso il comportamento del cervello,  troppe variabili, troppo complicato ogni tentativo di razionalizzazione del processo di elaborazione in relazione alle variabili condizioni ambientali.

Decisamente molto più semplice definire "suono" il segnale emesso da diffusori e strumenti musicali, due piccioni con una fava in questo modo, il suono diventa magicamente misurabile ed il fisico elettroacustico acquisisce automaticamente lo status di esperto suonologo.

 

 

Inviato
6 ore fa, Dufay ha scritto:

Peccato che poi dica anche altre cose .

Il meglio è  nelle altre cose, quelle che ti appaiono impossibili,  quelle che definiresti magie, quelle che assieme a tantissime altre,  ti spiegherebbero ad esempio, il perché tu sia arrivato all'apparentemente bizzarra conclusione per la quale un impianto possa contare, ai fini del risultato acustico, più dell'ambiente in cui sia installato.

 

Ad esempio, su un recente thread,  un riscontro pressoché unanime sull'incidenza negativa del tavolino e relative apparecchiature contenute, se posto al centro fra i diffusori. 

Misurando con o senza il tavolino al centro non emergerà  probabilmente alcuna indicazione che possa giustificare le sensazioni negative riportate, e per cui sia preferibile posizionarlo a fianco o addirittura in altro ambiente,  e lo stesso concetto è  applicabile al televisore posto al centro del sistema, abitualmente coperto nell'ipotesi che interagisca sul segnale come superficie riflettente nonostante le esigue dimensioni rispetto all'intera parete altrettanto riflettente sulla quale è abitualmente posizionato. 

 

 

 

 

 

Inviato
1 ora fa, alexis ha scritto:

apri un qualsiasi testo di antropologia culturale scoprirai che è improprio definire i Neandertaler come subumani, era infatti una comunità umana già molto ben organizzata, curava i feriti e assisteva i vecchi e malati

Avevano confidenza solo con i violini di pietra però

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