appecundria Inviato 21 Marzo 2021 Autore Inviato 21 Marzo 2021 11 minuti fa, nullo ha scritto: non è cambiato nulla dopo il riavvio Mica si è resettato il Paese 🙂
appecundria Inviato 21 Marzo 2021 Autore Inviato 21 Marzo 2021 6 minuti fa, Velvet ha scritto: differenza pratica Con la rottamazione, in presenza di difficoltà, paghi le tasse senza gravami aggiuntivi e, se vuoi, a rate. Con il condono non paghi. Chiamalo sofismo...
Velvet Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 4 minuti fa, appecundria ha scritto: Con la rottamazione, in presenza di difficoltà, paghi le tasse senza gravami aggiuntivi e, se vuoi, a rate. Con il condono non paghi. Chiamalo sofismo... Correggimi se sbaglio, ma il provvedimento in essere prevede la cancellazione delle cartelle emesse e lo stralcio completo della posizione debitoria fino a 5000 euro. Arispiegami la sofisticata differenza con un condono, che sono di coccio.
Panurge Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 @Velvet se almeno 3.000.000 di p. Iva marginali riuscissero a diventare bravi e ligi dipendenti il problema si autorisolverebbe, un bel pignoramento del quinto per risolvere le pendenze passate, per il futuro al massimo qualche multa non pagata, perché una ditta individuale o microimprese ci mette un attimo a creare qualche decina di migliaia di euro di impagato tributario e previdenziale , gli 800.000.000.000 in magazzino sono in buona parte nati così, più situazioni più cospicue ma con procedure concorsuali decotte e simili. Certo bisognerebbe fermarli prima ma se ti accertano adesso il 2015.....
extermination Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 Rottamazione Cartelle e condono fiscale: a cosa si applica Il Decreto Sostegno cancella le vecchie cartelle esattoriali fino a 5.000 euro emesse tra il 2000 e il 2010. Rottamazione Cartelle e condono fiscale: chi può usufruirne La cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali può essere applicata soltanto a chi ha un tetto di reddito fino a 30.000 euro (limite elevato a 50.000 per le aziende).
Velvet Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 2 minuti fa, Panurge ha scritto: perché una ditta individuale o microimprese ci mette un attimo a creare qualche decina di migliaia di euro di impagato tributario e previdenziale Ripropongo il quesito: ma allora i milioni di P.IVA di individui e società che pagano le tasse regolarmente (magari anche chiedendo prestiti per farlo) sono fessi o cosa? Capisco che non puoi (e non devi) accanirti contro il poveraccio o chi ha già perso tutto ma A) prima di rottamare cerchiamo di capire se c'è reddito/patrimonio o non c'è nulla B) evitiamo di sparare cartelle a casaccio giusto perché a fine anno il ministero e la GDF devono megafonare che grazie all'eroico lavoro degli accertatori lo stato ha recuperato ennemila milioni (di cui realmente esigibili, quanti?) C) al netto della pandemia che farà presto arrivare al pettine del fisco nodi grandi come montagne, che sia necessaria non solo una riforma fiscale ma una radicale riforma della macchina fiscale mi pare ovvio da anni.
leoncino Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 Cosa cambia rispetto ai precedenti, arriveranno prima? Io ne dubito.
extermination Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 I crediti che per semplicità potremmo definire per tutta una serie di ragioni " spazzatura" ( tra i quali anche tutti quei crediti con azioni di recupero diseconomiche) vengono in prima battuta svalutati e poi cancellati e portati a perdite anche dalle " imprese" non vedo dunque perché lo stato ( vedi agenzia delle entrate) debba tenere aperti " contenziosi" della durata di decenni...che portano al/il nulla ( anzi no a spreco di tempo e risorse pubbliche che sarebbe bene impiegare in cose con un minimo di sostanza)
newton Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 10 ore fa, mozarteum ha scritto: intanto t'hanno fatto verde
audio2 Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 38 minuti fa, Velvet ha scritto: prima di rottamare cerchiamo di capire se c'è reddito/patrimonio o non c'è nulla anche già verificato, perlomeno in parte, ma se non c'è polpa dove attaccarsi uno poi finisce che si attacca al c. e fine dei discorsi. 38 minuti fa, Velvet ha scritto: evitiamo di sparare cartelle a casaccio l' ade è brava a trovare errori minimi o a pescare problemi su chi la dichiarazione l'ha presentata ma poi non riesce a saldarla, non su chi fa nero totale, e/o sconosciuto al fisco, probabilmente o spesso pure senza codice fiscale. 38 minuti fa, Velvet ha scritto: che sia necessaria non solo una riforma fiscale ma una radicale riforma della macchina fiscale mi pare ovvio da anni. pare ovvio a tutti o quasi tutti, ma intanto non si fa, nell' attesa della folgorazione sulla via di damasco. uno degli scogli è la riforma del catasto, al momento infattibile nel modo più totale, poi il il ribilanciamento dirette/indirette, poi il sistema delle deduzioni/detrazioni e solo come ultima cosa finale la rimodulazione delle aliquote, che sarebbe pure il meno.
Velvet Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 20 minuti fa, audio2 ha scritto: l' ade è brava a trovare errori minimi o a pescare problemi su chi la dichiarazione l'ha presentata ma poi non riesce a saldarla, non su chi fa nero totale, e/o sconosciuto al fisco, probabilmente o spesso pure senza codice fiscale. Certamente. E' più semplice attaccarsi all'errore in ciò che ti viene presentato sotto il naso da uno che ha l'insegna sulla strada piuttosto che alzare il sedere e cercare chi fa del proprio meglio per risultare invisibile (ma spesso è invisibile solo a chi non vuole vedere). 20 minuti fa, audio2 ha scritto: solo come ultima cosa finale la rimodulazione delle aliquote, che sarebbe pure il meno. Perfettamente d'accordo. I veri problemi sono altri, e ben più difficili da risolvere. Partendo dalla macchinosità del sistema contributivo per finire al continuo variare -sempre all'ultimo minuto- di regole che di anno in anno mettono in croce contribuente e consulenti. 1
newton Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 Ma poi questi "sostegni" sono giusti? Cioè a che titolo si sostiene una partita iva? come contribuente? come lavoratore? (in tal caso la sperequazione con altri tipi di lavoratori mi pare colossale), con intento assistenziale? (allora bisognerebbe capire il bisogno non il calo di ricavi). Io francamente non l'ho capito. Ho capito che sono dal 2 al 5%, del fatturato perso, giusto? Cioè, se uno ha bisogno non bastano e se uno non ha bisogno è un'elemosina indegna per chi ha pagato centinaia di migliaia di euro di tasse e contributi negli anni.
audio2 Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 6 minuti fa, newton ha scritto: Cioè a che titolo si sostiene una partita iva? a titolo che gli hai impedito di lavorare, diritto costituzionalmente garantito.
mauriziox60 Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 7 minuti fa, newton ha scritto: Ma poi questi "sostegni" sono giusti? Cioè a che titolo si sostiene una partita iva? La domanda è legittima! Nel mio caso - lavoro nel turismo e quindi mi fermo a questo settore - credo si parta dal presupposto che l'industria turistica che quota circa il 12% del PIL italiano debba essere salvata in vista di una agognata riapertura dei flussi. Se lasciata massacrare dalla pandemia, il rischio è che strutture ricettive, ristoranti, tour operator, etc, possano essere fagocitati da operatori esteri (per esempio cinesi, che già fanno incetta nel nostro paese e nel mondo) spostando importanti occasioni di profitto - e tasse - fuori dell'Italia se non dell'Europa.
mozarteum Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 49 minuti fa, newton ha scritto: intanto t'hanno fatto verde ?
briandinazareth Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 1 ora fa, Panurge ha scritto: se almeno 3.000.000 di p. Iva marginali riuscissero a diventare bravi e ligi dipendenti il problema si autorisolverebbe secondo te perché questo non capita in italia?
newton Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 25 minuti fa, mozarteum ha scritto: ? L’icona nuova
newton Inviato 21 Marzo 2021 Inviato 21 Marzo 2021 26 minuti fa, mauriziox60 ha scritto: La domanda è legittima! Nel mio caso - lavoro nel turismo e quindi mi fermo a questo settore - credo si parta dal presupposto che l'industria turistica che quota circa il 12% del PIL italiano debba essere salvata in vista di una agognata riapertura dei flussi. Se lasciata massacrare dalla pandemia, il rischio è che strutture ricettive, ristoranti, tour operator, etc, possano essere fagocitati da operatori esteri (per esempio cinesi, che già fanno incetta nel nostro paese e nel mondo) spostando importanti occasioni di profitto - e tasse - fuori dell'Italia se non dell'Europa. Giusto. Ma il 3 o 4 % del fatturato perso negli ultimi 12 mesi salva solo chi si salverebbe lo stesso temo
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