Gaetanoalberto Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 Non è per sintetizzare, ma ciascuno dovrebbe essere sostenuto nel dargli l'opportunità di provare a fare quello cui aspira, senza troppi paletti che non siano dati all'accertamento, se necessario, di alcune competenze derivanti da una formazione di base. L'Italia, oltre ad avere evidenti problemi di occupabilitá e redditualitá del lavoro, e anomali squilibri tra redditi fissi e variabili, è un paese noto per la sua pessima mobilità sociale. Non si tratta di fare una classifica tra mestieri e professioni. P. S. Secondo la regola Briatore, il medesimo doveva fare il maestro elementare.
appecundria Inviato 29 Giugno 2023 Autore Inviato 29 Giugno 2023 30 minuti fa, melos62 ha scritto: falegname 30 minuti fa, melos62 ha scritto: azienda Roberto, l'azienda è fatta dell'imprenditore, non dal falegname. Il falegname ha la bottega e lavora da solo o al massimo con un apprendista. Se il messaggio fosse stato "giovani, lavorate nell'azienda di famiglia", penso che non sarebbe stato necessario il genio di Briatore a dirlo.
Gaetanoalberto Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 Il familismo aziendale e la difficoltà dell'imprenditore a pianificare la costruzione di una struttura aziendale di tipo societario, individuando un buon management, nonchè la scarsa attitudine alla pianificazione del trapasso (intendo il trasferimento della gestione), sono una delle tante cause delle piccole dimensioni e della fragilità del nostro sistema economico. Questa cosa dei figli che devono lavorare nell'azienda di papà è proprio una grande mentulata. 1
Questo è un messaggio popolare. appecundria Inviato 29 Giugno 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Giugno 2023 49 minuti fa, melos62 ha scritto: acredine preconcetta Trovo poco costruttiva questa abitudine di attribuire malanimo all'interlocutore. Anche buffa quando seguita da spericolate acrobazie interpretative per far dire a Briatore una cosa diversa da quella che ha detto. Lui ha semplicemente esposto un concetto da vecchietti alla bocciofila, una cosa che era obsoleta pure 100 anni fa ed è l'esatto opposto di ciò che si pensa da sempre nei paesi capitalisti. Non c'è nulla di male a dirlo, o forse la cultura del merito vale solo per i figli della upper class che non vogliono affamati competitor? 3
appecundria Inviato 29 Giugno 2023 Autore Inviato 29 Giugno 2023 27 minuti fa, extermination ha scritto: Ha anche aggiunto che non devono andare all'università. Evidentemente vede incompatibilità ( tra studio e lavoro manuale Vecchietti alla bocciofila della provincia di Cuneo che sognano un mondo semplice e comprensibile. Già se vai alla bocciofila di Dalmine i vecchietti sono molto più scafati. 1
appecundria Inviato 29 Giugno 2023 Autore Inviato 29 Giugno 2023 58 minuti fa, melos62 ha scritto: mestiere molto faticoso e usurante, Certo, però capisci che per fare 300k di utile netto devi piastrellare da solo tutto il Colosseo. Tutti gli anni. Con fattura e tutto il resto sono ventimila metri quadrati, sono 100 metri al giorno tutti i giorni per tutta la vita. 1
Gaetanoalberto Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 @appecundria Però noi abbiamo quella fantastica norma che consente di ritenere artigiane anche imprese non piccolissime. Il piastrellista bianco con immigrati al seguito insomma.
audio2 Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 un piastrellista in proprio difficilmente va sopra i 50/60 mila lordi annui ci sono le ferie, ogni tanto capita che ti ammali ci sono lavori particolari che prendi di più, ma anche il bagno del pensionato con piastrelle di seconda categoria dove la manodopera più di tanto non può essere altrimenti non prendi il lavoro. io personalmente non ne conosco sopra i 50 anni che non abbiano problemi articolari piccoli o grandi che siano. i falegnami è un altro discorso ancora, per fare le cose fatte bene da subito ci vogliono investimenti, macchinari ecc ecc e soldi invece se vuoi stare in piccolo già da giovane da solo non puoi perchè ci sono mille tipi di serramenti e meccanismi e mobili e menate varie, ci vuole una vita per imparare il mezza età per fare queste cose non prende un apprendista, non ci starebbe dentro con i costi, quando ha un lavoro più grosso cerca un aiuto come lui e vanno in coppia, ma alla fine ognuno per se ci sono un' infinità di motivi per i quali da noi le ditte grosse fanno fatica a crearsi, non è che uno così decide di fare lo gnomo a vita perchè gli piace.
audio2 Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 sto pensando a quelli che conosco io un piastrellista è figlio di piastrellista, ha un figlio maschio e mi ha detto che piuttosto di vederlo fare a sua volta il piastrellista gli rompe le braccia ( in senso figurato, almeno spero, qua non si sa mai ) dei falegnami vari, uno ha la ditta con tre dipendenti + figlio, forse il figlio continua un' altra ditta più grossa hanno due figlie che non sono interessate, è come se fosse già chiusa. idraulici ed elettricisti altro discorso ancora. quello che succede adesso è che se trovi ancora il 50/60enne che ti fa i lavoretti, aggiusti sistemi ecc ecc e tiri avanti se invece trovi solo le ditte strutturate dei 30/40 enni il discorso che ti fanno è che o si rifà tutto di sana pianta o niente, il che ha certamente anche una sua logica tecnica, il problema però sono i soldi vista la redditività bassa ed i costi non solo alti, ma proprio esplosi.
ascoltoebasta Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 1 ora fa, melos62 ha scritto: Provo a interpretare il pensiero del Briatore in modo privo di acredine preconcetta. .....E come si fa?
Jack Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 2 ore fa, melos62 ha scritto: Provo a interpretare il pensiero del Briatore in modo privo di acredine preconcetta. Potrebbe voler dire che il figlio di un falegname ben avviato, potendo imparare un mestiere ricercato e subentrare agevolmente nella conduzione dell'azienda di famiglia farebbe una stupidaggine a non vagliare prioritariamente questa possibilità, scartandola per intraprendere uno studio universitario solo perché nominalmente più prestigioso dal punto di vista sociale. Se fosse così, ha ragione. Non tutti i laureati meritano o riescono a far carriera oppure sono fatti per una professione. Non è solo questione di reddito... eppure sembrava così ovvio… mah 1
Guru Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 Ho la sensazione che qui molti non conoscano la vita dei piccoli artigiani: io sì e vi assicuro che è gente che a fronte di buoni guadagni si fa il mazzo, e mentre molti stanno a scrivere fregnacce su melius club loro lavorano con pochi attimi di sosta. Cervello fino, scarpe grosse e tanto sacrificio. Io non mi sento di condannare i loro figli se preferiscono studiare e diventare magari insegnanti. Forse abbiamo caricato un po' troppo di aura romantica i lavori manuali, ma se tanti hanno abbandonato il lavoro nei campi e vogliono abbandonare quello artigianale di motivi ce ne sono tanti. Parliamo ad esempio del gommista, attività enormemente redditizia, tanto nero, che tra gli operatori legati all'automobile richiede meno capitale e preparazione... Credete sia un lavoro leggero a livello fisico e di orari? Non dimentichiamo poi che spesso sono i genitori, a ragion veduta, a fare il possibile perché i figli studino e facciano una vita migliore. E che il livello di istruzione medio vada di pari passo con la ricchezza di un paese non è certo una novità.
Idefix Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 3 ore fa, Savgal ha scritto: Ma lavori simili richiedono anni ed anni di apprendistato e duro lavoro. Qualcuno lo dica a Briatore. Probabilmente l'apprendistato in lavori...oscuri .... è più abbordabile.
Idefix Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 2 ore fa, appecundria ha scritto: Briatore & Friends pensano a mastro Geppetto che gli va a fare il lavoro per dieci euro e un bicchiere di vino hai dimenticato "con un panino, la felicità". Così ha davvero ragione lui.
Jack Inviato 29 Giugno 2023 Inviato 29 Giugno 2023 @melos62 oh melos lo sapevi che in verità siamo qui per imparare a capire topic ed apprendere cosa si deve scrivere? beh ora sapeviamolo neh
appecundria Inviato 29 Giugno 2023 Autore Inviato 29 Giugno 2023 Comunque il mio falegname sa coniugare i verbi e piazzare gli apostrofi, ma resta umile.
melos62 Inviato 30 Giugno 2023 Inviato 30 Giugno 2023 6 ore fa, appecundria ha scritto: Trovo poco costruttiva questa abitudine di attribuire malanimo all'interlocutore. Non l'interlocutore, in generale. Briatore non è simpatico in generale per una serie di motivi, tra cui la spregiudicatezza e l'assenza di finezza intellettuale coniugate con un brutale istinto commerciale e la capacità di raggiungere i propri obiettivi imprenditoriali, era l'unico personaggio di imprenditore italiano che poteva sostituire Trump nella versione italiana di quel format televisivo. Difficilmente si perdona il successo altrui, specie se è diverso da noi. Pertanto quando parla uno così, la prima cosa che si fa è pensare: vediamo che altra caxxata dice questo. Nel merito, conosco diversi imprenditori giovani che sono subentrati ai genitori nelle attività di famiglia, facendole crescere e ammodernare. Panettiere, elettricista, giardiniere. Sono diventate piccole aziende con dipendenti , i ragazzi sono diventati piccoli imprenditori artigianali, con alcuni dipendenti. Parlando con loro, si dicono contenti della scelta fatta, oberati dalla burocrazia e dalle tasse come tutti in Italia, ma si sono detti tutti realizzati e certo guadagnano più di un laureato impiegato dell'ufficio tecnico del comune o più di un insegnante statale. In Italia le aziende sono tipicamente piccole, è una caratteristica della nostra economia che ha cento ragioni storiche, culturali e politiche. Non farei il confronto col mondo anglosassone che è totalmente diverso. L'italia è una gerontocrazia, vige un socialismo camuffato che funziona in qualche modo grazie alla ricchezza di risorse e rendite, ma è un ambiente economico paludoso e viscoso, corporativo e familistico, difficile fare carriere solo per meriti. 1
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