spersanti276 Inviato 1 Luglio 2023 Autore Inviato 1 Luglio 2023 5 minuti fa, analogico_09 ha scritto: E quale metterebbe per prime il sito? Queste: 1959 Malcolm Sargent 1964 Otto Klemperer 1966 Colin Davis 1974 Charles Mackerras 1976 Neville Marriner 1994 Stephen Cleobury 2004 Wolfgang Katschner 2008 Frieder Bernius 2008 Stephen Layton 2016 Jeffrey Thomas HONORABLE MENTION: 1982 Neville Marriner 1989 Andrew Parrott 1991 Hermann Max 1996 Masaaki Suzuki 1998 Ivars Taurins (highlights) 2000 Diego Fasolis 2006 Edward Higginbottom 2009 Philipp Von Steinaecker 2010 Jeanette Sorrell
luckyjopc Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 Per la bellezza dei cori dico christie con harmonia mundi. Per affezione il mio primo messia neville marriner con grandi voci di professionisti british su decca Poi harnoncourt su Sony suono impeccabile e non banale. Suzuki se si vuole gustare la voce da alto di yoshizaku mera ed una orchestrazione fiammeggiante. 1
analogico_09 Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 27 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto: Occhio che il sito da te linkato mi sembra piuttosto sbilanciato verso le interpretazioni tradizionali a scapito di quelle filologiche. Molto sbilanciato.., Hogwood è proprio escluso dalle liste, non che debba stare tra i primi.., ma laaciarlo fuori è impossibile! Con tali premesse non mi ci metto proprio a scartabellare i vari "classificati".., leggo dei bei nomi, degnissimi, altri sconosciuti, mai ascoltati.. con tutto il rispetto per un grande direttore nel suo "repertorio", in questa edizione di Otto Klemperer non c'è il fulgore del Messiah bensì il funero "legato" della marcia funebre... Poi si rianima un po' ma oramai è fatta.., il buongiorno si vede la mattina, il resto è tutto molto "normale".., sul solco dei criteri interpretativi post-romantici. Non c'è lo slancio musicale inestinguibile delle prassi interpretative "antiche" e barocche". Ed io voglio nel Messiah sentire Handel non la lirica ottocentesca.
Tronio Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 @spersanti276 per la precisione, dato che la "superclassifica" da te linkata riporta due differenti registrazioni di Marriner, io mi riferisco a quella "recommended" del 1976 su doppio CD Decca. https://www.amazon.it/Messiah-Comp-Handel-G-F/dp/B00000427H 1
Gaetanoalberto Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 Non riuscirei a farti un commento audiofilo. Entrambe tra le edizioni piú note, sono godibili, più austera forse quella di Marriner, piú piena e ricca quella di Hodgwood. Preferisco la seconda, ma sono un borsellato! 1 1
rock56 Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 Anni fa mi avevano suggerito la versione diretta da Mackerras, dovrebbe essere bella
spersanti276 Inviato 1 Luglio 2023 Autore Inviato 1 Luglio 2023 39 minuti fa, rock56 ha scritto: Anni fa mi avevano suggerito la versione diretta da Mackerras, dovrebbe essere bella SITE RATING: 10/10 SITE REVIEW: Mackerras's 1974 recording of the Mozart arrangement of Messiah may be the definitive article for this version; at least, definitive in that it feels the most German - there are strong Teutonic overtones to this performance, which needs to be heard to be appreciated. To place this recording next to, say, Michel Corboz's Messiah is to hear an amazing contrast in styles: Corboz's Messiah dances, Mackerras's thunders; Corboz's recording glides, Mackerras's marches; and yet, they both work in their way. Many, I think, prefer the more Germanic flavor of Mackerras's performance, and it's certainly a powerful performance - the soloists sound like proficient Wagnerians, with bass Theo Adam undeniably powerful, Peter Schreier a strong and commanding tenor; alto Birgit Finnilä richly dramatic, and soprano Edith Mathis bring a tragic pathos to her arias. The orchestra and choir are fully up to presenting this Messiah as an apocalyptic prophecy, delivering powerful instrumental and vocal colors to their sound, and bringing dynamic unity to the entire performance. Mackerras's tempi seem just right for this interpretation as well, with measured deliberation in every line that works beautifully. Granted, this recording will not appeal to baroque enthusiasts, or to those who wish simply to hear an English-language Messiah; but among all the recordings available, either in German or English, this recording is a passionate, vivid alternative, and ranks as one of the very best. VALUTAZIONE DEL SITO: 10/10 RECENSIONE DEL SITO: La registrazione di Mackerras del 1974 dell'arrangiamento mozartiano del Messiah potrebbe essere l'articolo definitivo per questa versione; almeno, definitivo in quanto sembra il più tedesco - ci sono forti sfumature teutoniche in questa performance, che deve essere ascoltata per essere apprezzata. Mettere questa registrazione accanto, per esempio, al Messiah di Michel Corboz significa sentire un sorprendente contrasto di stili: il Messiah di Corboz danza, i tuoni di Mackerras; Scivola la registrazione di Corboz, le marce di Mackerras; eppure, entrambi lavorano a modo loro. Molti, credo, preferiscono il sapore più germanico della performance di Mackerras, ed è certamente una performance potente - i solisti suonano come abili wagneriani, con il basso Theo Adam innegabilmente potente, Peter Schreier un tenore forte e imponente; il contralto Birgit Finnilä riccamente drammatico e il soprano Edith Mathis portano un pathos tragico alle sue arie. L'orchestra e il coro sono pienamente all'altezza di presentare questo Messia come una profezia apocalittica, offrendo potenti colori strumentali e vocali al loro suono e portando unità dinamica all'intera performance. I tempi di Mackerras sembrano giusti anche per questa interpretazione, con deliberazione misurata in ogni riga che funziona magnificamente. Certo, questa registrazione non piacerà agli appassionati di barocco, o a coloro che desiderano semplicemente ascoltare un Messia in lingua inglese; ma tra tutte le registrazioni disponibili, sia in tedesco che in inglese, questa registrazione è un'alternativa appassionata e vivida e si classifica come una delle migliori. 1
analogico_09 Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 Scusate ma ma non sarebbe meglio dire la versione che più ci piace a noi perchè semplicemente.., ci piace, rendendoci un po' "protagonissti" magri fallaci ma felici ed entusiasti delle nostre scelte con bona pace di quello che dicono le "riviste" le quali ben vengano ma con misura e, soprattutto quando in una tale classifica si "permettono" di non menzionare Hogwood! Mackerras è un grande handeliano (che non credo proprio possa non incontrare i favori degli appassionati del barocco- mackerras è "barocco" sotto copertura.., anche senza strumenti originali ed con alcune "defezioni" stiliste propriamente settecentesche, qualche "legato" di troppo degli archi nelle arie "accompagnate"), ma, mentre conosco alcuni oratori da lui diretti - immancabile l'Israele in Egitto - pur averndolo ascoltato due volte dal vivo, una delle quali in uno stupefacente Belshazzar, nonostante apprezzi anche ma più tiepidamente il Messiah versione Mozart , sento la mancanza del "suono" inglese molto più luminoso e aderente al carattere musicale dell'oratorio e di tutte le opere di Handel, così come Handel lo aveva pensato... Il tedeco le rende troppo "luterano", idioma più adatto a "bach"... Col tedesco i cori specialmente mi sembrano più "impastati"... si perde lo "swing" contrappuntistico e polifonico del sassone...
luckyjopc Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 Ho quel disco in dg anni 70. La rielaborazione mozartiana( in lingua tedesca) è importante ma preferisco l’originale
luckyjopc Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 http://www.handelforever.com/index2.htm dal venerabile sito handelforever si può ritrarre una discografia essenziale del messiah ed altre opere del caro sassone
Tronio Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 10 minuti fa, luckyjopc ha scritto: venerabile sito handelforever Grazie per la segnalazione: purtroppo è un sito davvero inguardabile e... "innavigabile"! L'ho chiuso di corsa prima che iniziassero a sanguinarmi le pupille. Sono pienamente d'accordo con @analogico_09: molto utili i riferimenti a siti enciclopedici (purché... accessibili!) da cui trarre spunto per reperire qualche ulteriore versione finora sconosciuta, ma personalmente trovo molto più interessante conoscere le preferenze dei "colleghi" forumer piuttosto che le classifiche di questo o quello sconosciuto recensore on line.
luckyjopc Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 @Tronio sì l’impaginazione è barocca anch’essa ma ti assicuro che il curatore del sito è handeliano di lungo corso, insieme ad altri appassionati lo ricordo in una omonima mailing list risalente a circa 25 anni fa. Quanto alla navigazione se hai un po’ di pazienza trovi la sezione discografia e tanti scritti interessanti su vita ed opere
analogico_09 Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 45 minuti fa, luckyjopc ha scritto: sì l’impaginazione è barocca anch’essa Poi ci do' un'occhiata.
spersanti276 Inviato 1 Luglio 2023 Autore Inviato 1 Luglio 2023 @luckyjopc E' illeggibile, una sofferenza per gli occhi.
luckyjopc Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 Non capisco l’ostinazione a non guardare i contenuti. Ritiro la proposta statev buon
jakob1965 Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 io ho questo e mi piace molto - m sembra anche ben inciso 1
spersanti276 Inviato 2 Luglio 2023 Autore Inviato 2 Luglio 2023 @jakob1965 Questa di Davis credo sia precedente (1966) a quella che indichi SITE RATING: 10/10 SITE REVIEW: For years, this 1966 recording by Sir Colin Davis was the standard bearer for Baroque enthusiasts; for one thing, it eschewed the mammoth, heavy forces that had come to define Messiah, Davis used smaller forces and lighter tempos, so, although the period-instrument renaissance was still decades away, it was this recording that was held up as what Messiah could and should be. And even today, it's a remarkably resilient performance, holding up much better than other recordings, either before or after. Davis used light, dancing tempi, creating a performance that felt far more joyful and brilliant than those of his then-contemporaries. The London Symphony Orchestra and Chorus sound fresh and lively, and the soloists were chosen for their apparent youth and vitality - tenor John Wakefield and bass John Shirley-Quirk are both brilliant, even if, (in my opinion) they have been surpassed stylistically by more recent talent. But its hard to argue with the force of contralto's Helen Watts fiery performance on "But Who May Abide The Day Of His Coming", Heather Harper's virtuoso singing on "Rejoice greatly, o daughter of Zion." Everything here sparkles and sings. Some have complained over the sound quality of Philips Duo release, and have lauded the UK remaster, but to my ears, they both sound splendid, and this performance is easily recommended as an inexpensive first choice for listeners, and an essential part of any Messiah collection VALUTAZIONE DEL SITO: 10/10 RECENSIONE DEL SITO: Per anni, questa registrazione del 1966 di Sir Colin Davis è stata l'alfiere per gli appassionati del barocco; per prima cosa, ha evitato le forze mastodontiche e pesanti che erano arrivate a definire Messiah, Davis ha usato forze più piccole e tempi più leggeri, quindi, sebbene il rinascimento degli strumenti d'epoca fosse ancora lontano decenni, è stata questa registrazione che è stata additata come ciò che Messiah potrebbe e dovrebbe essere. E anche oggi, è un'esibizione straordinariamente resistente, che regge molto meglio di altre registrazioni, sia prima che dopo. Davis ha usato tempi leggeri e danzanti, creando un'esibizione che sembrava molto più gioiosa e brillante di quelle dei suoi allora contemporanei. La London Symphony Orchestra e il Coro suonano freschi e vivaci, e i solisti sono stati scelti per la loro apparente giovinezza e vitalità - il tenore John Wakefield e il basso John Shirley-Quirk sono entrambi brillanti, anche se (secondo me) sono stati superati stilisticamente da talento più recente. Ma è difficile discutere con la forza dell'esibizione infuocata di Helen Watts del contralto in "But Who May Abide The Day Of His Coming", il virtuoso canto di Heather Harper in "Rallegrati grandemente, o figlia di Sion". Tutto qui brilla e canta. Alcuni si sono lamentati della qualità del suono del rilascio di Philips Duo e hanno lodato il remaster nel Regno Unito, ma alle mie orecchie suonano entrambi splendidi e questa performance è facilmente consigliata come prima scelta economica per gli ascoltatori e una parte essenziale di qualsiasi Messiah collezione La tua: SITE RATING: 8/10 SITE REVIEW: According to reports at the time, Sir Colin Davis was persuaded to record this version of Messiah with The Bavarian Radio Symphony & Chorus after a performance in Munich, where the public, reportedly unaware of Messiah (is that even possible?) gave a rapturous response - and so, pulling together the same forces, this expansive recording was made. Strangely, it's fallen completely out of print, and listening to it, this Messiah is a strange throwback in many ways to the large, operatic performances of the 1950s. The soloists all hail from the opera arena, and have distinctly 'large' voices - the Barvarian Radio Symphony and Chorus are similarly huge, giving this performance the most mammoth personalities of any of Davis's Messiahs. It has a granduer and power that many recordings lack, and will easily appeal to those anti-baroque musicians who rail against period-instrument performances. Davis also pulls some surprises, such as having "And With His Stripes" sung acapella! The tempos are hot and cold - with some very slow movements strongly contrasting with lightning-quick choruses. Although I still would not rate this performance as highly as Sir Colin Davis's 1966 recording, it's easily on par, performance-wise, with his 2007 recording. Worth seeking out for those who like their Messiahs large and grand in the best Romantic tradition. VALUTAZIONE DEL SITO: 8/10 RECENSIONE DEL SITO: Secondo i rapporti dell'epoca, Sir Colin Davis fu convinto a registrare questa versione di Messiah con The Bavarian Radio Symphony & Chorus dopo un'esibizione a Monaco, dove il pubblico, secondo quanto riferito, all'oscuro di Messiah (è possibile?) diede una risposta estatica - e così, mettendo insieme le stesse forze, è stata realizzata questa registrazione espansiva. Stranamente, è completamente fuori stampa e, ascoltandolo, questo Messiah è uno strano ritorno al passato per molti versi alle grandi esibizioni operistiche degli anni '50. I solisti provengono tutti dall'arena dell'opera e hanno voci distintamente "grandi" - la Barvarian Radio Symphony e il Coro sono altrettanto enormi, dando a questa performance le personalità più mastodontiche di qualsiasi Messia di Davis. Ha un potere e una potenza che mancano a molte registrazioni e attirerà facilmente quei musicisti antibarocchi che si scagliano contro le esibizioni di strumenti d'epoca. Davis ha anche qualche sorpresa, come avere "And With His Stripes" cantato a cappella! I tempi sono caldi e freddi - con alcuni movimenti molto lenti in forte contrasto con ritornelli fulminei. Anche se ancora non classificherei questa performance tanto quanto la registrazione del 1966 di Sir Colin Davis, è facilmente alla pari, dal punto di vista della performance, con la sua registrazione del 2007. Vale la pena cercarlo per coloro a cui piacciono i loro Messia grandi e grandiosi nella migliore tradizione romantica.
jakob1965 Inviato 2 Luglio 2023 Inviato 2 Luglio 2023 @spersanti276 infatti quella precedente la ho su disco: me la ero fatta regalare da bambino per un Natale dai miei zii - bellissima ed incisa bene - su CD ho quella più recente che è bella pure lei 1
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