stefanino Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 avere paura del nucleare e' come avere paura di prendere l'aereo non ha un vero fondamento razionale
gianventu Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 Pensare che un paese come il nostro possa raggiungere un'indipendenza energetico con il fotovoltaico e l'eolico, mi pare del tutto improbabile. Alla fine continueremo a dipendere dagli stessi che ci forniscono gas e petrolio e che stanno investendo decine e decine di miliardi di euro in immense megafarm di fotovoltaico. Hanno il sole 365 giorni l'anno, sterminati siti disponibili, capitali pressoché illimitati, e niente grandine. Anni fa lessi un intervista ad uno sceicco che, testualmente, diceva "Attendiamo con ansia il momento in cui si esauriranno le riserve di petrolio". Fate un po' voi.
Martin Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 1 minuto fa, gianventu ha scritto: un'indipendenza energetico con il fotovoltaico e l'eolico, Tra "indipendenza" e zero assoluto potrebbe esserci qualche condizione intermedia interessante ? Chiedo per un amico. 2
Amministratori Questo è un messaggio popolare. cactus_atomo Inviato 27 Luglio 2023 Amministratori Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Luglio 2023 @maurodg65 I tempi ed i costi per realizzare un impianto basato sulle rinnovabili sono decisamente mminori di quelli richiesti dal nucleare. non c'è solo il fotovoltaico ma anche ilsolare termodinamico. un impianto fotovoltaico può esser realizzato in tempi brevissimi e senza eccessive preoccupazione sulla localizzazione, un imoinato nucleare di qualsiasi taglia richiede almeno 15 anni (e tanti soldi) prima di entrare in funzione. nessun sistema da certezze ma sul nucleare le problematiche sono enormi, servono acqua, zone non soggette a rishio simico, tsunami o inondazioni, una sicurezza a prova di attentato. il nucleare per sua natura richiede un sistema centralizzato e se qualcosa a storto si rischia un blackout a catena, le rinnovabili invece sono distribuite, certo meno efficienti ma meno fragile, un po la logica di internet non esistendo nodi dove la produzione è concentrata anche dal punto di vista finanziario posso realizzare centrali rinnovabili scaglionandone la realizzazione nel tempo, questo con il nucleare non si può fare, bisogna far partire gli ordini con molto anticipo o nessuno potrà fornirti componentistica e combustibile quando ti serve. e lascio da parte il problema scorie e decommissioning che finora nessuno ha risolto, anche se le stime di costo per il decommissioning di una centrale (ossia messa in sicurezza e smantellamento a fine vita) sono considerati almeno apri a quelli di costruzione. un bel regalo per ch erediterà questi mammozzoni inutilizzabili tra 40 anni. la vita di una centrale è di 0 anni, poi si sa i politici possono provare ope legis a farla funzionre nhe per 60, ma per effetto delle radiazioni le strutture interne in acciaio e cemento si infragiliscono, persini la merkel ha fatto marcia indietro. non ho stime aggiornate ma un volt una centrle da 1000 MW aveva un costo stimato di 5 miliardi di euro, posto che ne servono non meno di 12 (stima per difetto) ed ammesso di trovare i siti dovremmo stanziare qualcosa come 60 miliardi di euro per avere energia tra 15 anni se va bene se ci serve energia subito il nucleare non va bene aggiungo che da quando la produzione di energia è stata privatizzata non si fanno più centrali nucleari perchè i privati nlo considerato un investimento incerto e a rischio, continua la franci (ma edf è statale) i paesi tipo russia ucraina cina dove certe decisioni se le accolla lo stato. i molti paesi tra cui l'itlia per i picchi si usano le turbigas, meno econmiche ma di pronta realizzazione ed adatte fornire i crichi di picco a seconda delle richieste 3
gianventu Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 1 minuto fa, Martin ha scritto: Tra "indipendenza" e zero assoluto potrebbe esserci qualche condizione intermedia interessante ? Chiedo per un amico. Certamente, e già mi risulta sia così. Non conosco però i numeri sulla nostra auto produzione di energia. Sono comunque investimenti giganteschi, le abbiamo le risorse? E varrebbe la pena investirle sul nostro territorio? https://www.hdblog.it/2019/04/25/dubai-parco-fotovoltaico-record/ : 12 miliardi di euro per fornire energia a 1,3mln di abitazioni. Nel deserto, non dimentichiamolo. Il che significa che da noi, con lo stesso investimento, riusciremmo a produrre forse 1/3 dell'energia prodotta da quell'impianto.
ferrocsm Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 42 minuti fa, Martin ha scritto: Chiedo per un amico. Allora mi sa che io e te siamo i più creduloni del forum: ho riportato una mia esperienza dopo aver fatto installare insieme ai miei colleghi il fotovoltaico sul tetto del capannone e lo facemmo grazie alla esperienza di una ditta concorrente in quel di Bologna con la quale a volte si collabora che ci illustrarono con tanto di carte alla mano quanto per loro fosse stato conveniente, una volta accertato appunto la convenienza anche per noi, li ho poi ordinati anche per casa mia, io quindi parlo per me e per l'esperienza che ho vissuto, poi ci grandinerà sopra, poi ci nevicherà sopra, poi inquineranno il doppio perché quei pannelli li producono in Cina ed è peggio che l'inquinamento del far funzionare una centrale a gas o quello che volete, ribadisco che noi non lavoriamo la notte e questo sicuramente aiuta, ribadisco che l'impianto essendo appena installato da soli tre mesi ha beneficiato di parecchie ore di luce, cosa che con l'inverno invece sarà un poco più penalizzante. A questo punto ci aggiorneremo quando saremo in pieno inverno e saprò essere più preciso. Per ora io sono molto soddisfatto, vedremo appunto dopo e grandine permettendo.
Membro_0023 Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 2 ore fa, loureediano ha scritto: i tetti sono ancora coperti dall'eternit perché non si sa dove metterlo Questa cosa non è vera. Si sa perfettamente come incapsulare l'Eternit e dove metterlo. I tetti sono coperti dall'Eternit perché persone e aziende spesso non hanno la possibilità economica di rifarli. Lo dico per esperienza personale e non per sentito dire. Se tiro fuori 140.000 euro, il tetto me lo rifanno nel giro di 2 mesi, smaltendo tutto a norma di Legge. Siccome i 140.000 non li ho, me lo tengo così.
gianventu Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 Adesso, ferrocsm ha scritto: con l'inverno invece sarà un poco più penalizzante A casa mia 16kw di fotovoltaico, prodotti a gennaio 270kw, prodotti a giugno 1800kw. Non è "un poco più penalizzante".
ferrocsm Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 6 minuti fa, gianventu ha scritto: Non è "un poco più penalizzante". Quindi tu non lo rifaresti?
wow Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 17 ore fa, audio2 ha scritto: anche galileo era 1 contro 100, anzi contro tutti gli altri Galilei era Lo Scienziato, i 100 superstiziosi negavano... Che paragoni...
audio2 Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 tra 100 o 200 anni vedremo chi aveva ragione, intanto segnati questo post.
kaos73 Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 13 ore fa, Paperinik2021 ha scritto: Mi domando e dico: come si fa col fotovoltaico in montagna, quando il tetto resta coperto di neve per un bel po' di tempo? Beh, il FV si installa generalmente su falde esposte possibilmente a S o quantomeno a SO e/o SE, con pendenze generalmente intorno ai 20°, a salire. La pendenza dei tetti, unitamente ad un buon irraggiamento, favorito da bassi tenori medi di umidità, ha come effetto un rapido scioglimento del manto nevooi su falde ben esposte, mentre a nord può permanere per mesi e mesi. L'inverno scorso presso la mia abitazione (1200 m) la neve sulla falda esposta a sud non ha praticamente mai "resistito" a più di una giornata di sole. Certo non si può dire sia stata una stagione particolarmente nevosa. Comunque avendo ristrutturato casa ho anche installato da poco (settimane) un piccolo impianto FV (attendo il perfezionamento dei contratti per la messa in funzione) ragion per cui terrò monitorata la situazione. In caso di necessità mi armerò di pala (sempre fuori dalla porta, da novembre ad aprile) e salirò sul tetto.
Martin Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 Porto un esempio reale di effetto del fotovoltaico: Il sito di installazione è una stazione radio posta a quota 2500m e originariamente alimentata da gruppo elettrogeno e batterie, per un consumo di gasolio annuale di poco più di 2000 litri, da rifornire con elicottero. Si doveva eseguire inoltre la revisione generale del motore diesel a cadenza compresa tra 30 e 36 mesi (in pratica lo si sostituiva) e delle batterie ogni 8 anni circa (prevista) Nel 1997 abbiamo installato 2,4kWp di pannelli per sperimentarne l'efficacia in funzione di economizzatore. I risultati (dopo 27 anni di esercizio effettivo) sono: Consumo annuale medio sceso a 650 litri di gasolio, intervallo di manutenzione diesel passato tranquillamente a 60 mesi (prudenziale, la soglia di manutenzione a pari difetti sarebbe maggiore) e batterie passate tranquillamente ad un intervallo di vita tra 12 e 15 anni. Certo, non abbiamo ottenuto l'indipendenza energetica. Ah, dimenticavo: Dopo 27 anni i pannelli in pieno sole danno ancora 52A come il giorno del collaudo. 1
Velvet Inviato 27 Luglio 2023 Autore Inviato 27 Luglio 2023 Bisognerebbe distinguere convenienza economica (del FV) al netto di eventuali incentivi, resa totale e rientro economico in quanti anni da un lato. E tutto ciò che attiene a durata dell'impianto, rischio deperimento per agenti esterni, eventuale decadimento prestazionale, resa ridotta nei mesi invernali e di maltempo dall'altro. Secondo me il FV è una eccellente stampella ma non si può pensare ad un'autonomia basata su di esso (anche qui, al netto di dove e come vengono fabbricati i panelli con conseguente impatto ambientale globale, che non è trascurabile). 1
Martin Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 25 minuti fa, gianventu ha scritto: 16kw di fotovoltaico, prodotti a gennaio 270kw, prodotti a giugno 1800kw. Il rapporto tra i due dati è corretto, ma sono entrambi bassi come valore assoluto. Che diceva il dato di progetto ? qual è l'esposizione del campo fotovoltaico ? Un orientamento sud anche imperfetto dovrebbe dare almeno il doppio.
tomminno Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 3 ore fa, maurodg65 ha scritto: come ipotizzano molti sostenitori della svolta Green senza penare che un Paese deve essere in grado di garantire l’energia ai cittadini per svolgere le loro attività domestiche e lavorative, senza demandare ad essi tale compito. Boh io questi discorsi non li capisco, come se per ogni impianto FV attivato venisse ridotta l'energia prodotta da una centrale a gas. L'energia prodotta dall'impiantino casalingo è in aggiunta a quella delle centrali, che se è vero che vanno in crisi con gli impianti di aria condizionata (da capire se è vero o la solita notizia fake), sicuramente impianti FV diffusi alleggerirebbero la rete da tale incombenza lasciando le centrali a gas a funzionare per alimentare altoforni invece che condizionatori del 15-18.
tomminno Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 2 ore fa, stefanino ha scritto: Nucleare 0,07 Eh beh certo la tanto bistrattata Chernobyl ha fatto ufficialmente solo 4000 morti. Lo vogliamo chiamare disastro? Uno tsunami fa ben di peggio. Fukushima mi pare 1 solo morto ufficiale.
tomminno Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 1 ora fa, gianventu ha scritto: A casa mia 16kw di fotovoltaico, prodotti a gennaio 270kw, prodotti a giugno 1800kw. A me 6kW attivati il 13 Gennaio hanno prodotto 244kWh a Gennaio mentre a Giugno 985kWh. Per 16kW mi aspetterei molto di più, esposizione?
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