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L’ecoansia


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Inviato

Un notevoke potere contrattuale l'Europa lo ha: il potere di acquisto.  Potrebbe stabilire dei requisiti vincolanti per la importabilità dei prodotti cinesi, indiani ecc. Ovviamente ciò contrasta con la globalizzazione finora venerata, e soprattutto con il progetto di rendere inevitabile l'acquisto di prodotti cinesi ad alto impatto ambientale, vedi 2035. C'è troppa euroipocrisia per non alimentare un qualche sospetto. 

  • Melius 2
briandinazareth
Inviato
5 minuti fa, melos62 ha scritto:

C'è troppa euroipocrisia per non alimentare un qualche sospetto. 

 

Noncelodicono, c'è il complotto per distruggere l'Occidente... 🤣

Che poi a che pro? Chi ne v avrebbe vantaggio?

Sicuramente non la Cina... 

 

A parte le facezie  c'è soprattutto un grande equivoco sulla questione dell'auto elettrica che produrrebbero solo in Cina.

 

In Europa e negli USA è in corso la costruzione di diverse megafabbriche di batterie con sempre meno bisogno di litio e terre rare. 

 

Tra l'altro si considera il bisogno delle batterie senza considerare quanto sia più pervasiva, geopoliticamente pericolosa e spaventosamente inquinante la dipendenza dal petrolio e gas. 

Parliamo di almeno un ordine di grandezza diverso.

 

 

Magari dovremmo cominciare a cambiare approccio sulle rinnovabili e cominciare in modo massiccio a costruire quello che serve.

 

Inviato
9 minuti fa, melos62 ha scritto:

Un notevoke potere contrattuale l'Europa lo ha: il potere di acquisto. 

Appunto, oggi la vera ricchezza non è più la produzione ma l’accesso ai mercati occidentali avanzati dove ci sono gli acquirenti con maggior potere di acquisto, tutto il mercato della tecnologia che nei decenni passati aveva preso la strada della Cina ha come mercato di sbocco preferenziale la UE e gli USA ad esempio, senza i quali le produzioni, i numeri di vendita e quindi i fatturati non ci sarebbero, ragion per cui se realmente si volesse farlo si potrebbero imporre alla Cina dei paletti precisi in chiare transizione ecologica, oggi più che mai vista le questioni geopolitiche in ballo, paletti in mancanza dei quali le importazioni cinesi verrebbero bloccate.

Inviato
2 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

In Europa e negli USA è in corso la costruzione di diverse megafabbriche di batterie con sempre meno bisogno di litio e terre rare. 

Le scelte relative alle politiche economiche di un continente si dovrebbero fare in cui funzione di ciò che esiste ed è disponibile sul mercato o alla produzione e non sulle speranze tecnologiche per il futuro, quindi le batterie a cui accenni e che possano funzionare quantomeno come le attuali e che sarebbero da realizzare senza bisogno dei minerali delle “terre rare” esistono già o esisteranno forse in un prossimo futuro? 

Inviato
12 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Tra l'altro si considera il bisogno delle batterie senza considerare quanto sia più pervasiva, geopoliticamente pericolosa e spaventosamente inquinante la dipendenza dal petrolio e gas. 

Parliamo di almeno un ordine di grandezza diverso.

Questa è una supercazzola, sia perché sul versante energia le scelte vanno fatte sulla base delle alternative esistenti e concrete, ma ad oggi non sappiamo nemmeno come produrre l’energia sufficiente ad elettrificare qualsiasi cosa che è la situazione in cui ci servirebbero le batterie, cominciano a stabilire come produrremo l’energia necessaria per sostituire le fonti fossili e come la veicoleremo in rete e, solo dopo, preoccupiamoci delle batterie e della loro realizzazione, la stessa cosa avrebbe dovuto essere fatta per le auto elettriche, senza l’elettricità e la rete di distribuzione adeguata per alimentarle a cosa servono le auto elettriche? Non parlo dei numeri attuali ma dei numeri che vorremmo raggiungere, si costruiscono le case partendo dalle fondamenta e non dal tetto.

Inviato

Pianificazione che dovrebbe essere di medio/lungo periodo e svolta dalle autorità nazionali e comunitarie, in modo sistemico. Non lasciata alle iniziative imprenditoriali di grandi gruppi oligarchici che hanno altre finalità. 

  • Melius 2
Inviato
2 ore fa, briandinazareth ha scritto:

Chi ne v avrebbe vantaggio?

quelli che si sono presi i valigioni pieni di soldi.

in contanti.

briandinazareth
Inviato
32 minuti fa, audio2 ha scritto:

quelli che si sono presi i valigioni pieni di soldi.

in contanti.

 

Facciamo conto che tutta la UE sia corrotta, naturalmente non è così ma siamo italiani e per noi è abbastanza naturale, visto il livello di corruzione e di vicinanza alla mafia di molta classe politica.

 

Però in questo caso manca il mandante, perché la Cina ha da perdere in maniera enorme in caso di grave crisi economica della UE, gli Usa pure.

 

Insomma chi avrebbe corrotto tutti, scienziati compresi, per inventarsi o esagerare la crisi climatica?

briandinazareth
Inviato
2 ore fa, melos62 ha scritto:

Pianificazione che dovrebbe essere di medio/lungo periodo e svolta dalle autorità nazionali e comunitarie, in modo sistemico. Non lasciata alle iniziative imprenditoriali di grandi gruppi oligarchici che hanno altre finalità. 

 

Ci manca solo il dirigismo sovietico...

 

Invece dovremmo sfruttare la voglia di fare soldi degli imprenditori e creare le condizioni per le quali possano investire in modo enorme sulla transizione ecologica.

Inviato
15 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Ci manca solo il dirigismo sovietico...

Invece dovremmo sfruttare la voglia di fare soldi degli imprenditori e creare le condizioni per le quali possano investire in modo enorme sulla transizione ecologica.

La Transizione ecologica ad oggi funziona solo con i contributi a fondo perso, leggi SB, o con gli obblighi di legge, che sono il prossimo step per il prossimo futuro, gli “imprenditori” che investono lo fanno per quello, ma io sono d’accordo con te quindi togliamo pure qualsiasi contribuzione pubblica, totale o parziale, e vediamo cosa succede agli imprenditori che investono sulla transizione ecologica.
Io sono per il liberismo, ma i contributi a pioggia che chiedono tutti i gruppi ecologisti sono alla base del business della transizione ecologica, non è forse dirigismo quello di pagare percentuali elevatissime o la totalità del bene relativo alla transizione ecologica al cittadino? Non è forse indicare la strada da seguire alle imprese? 

Inviato
5 ore fa, maurodg65 ha scritto:

affrontare in solitudine ed in avanscoperta questa questione non serve a nulla se non a castrarsi nell’immediato

La falla, di questo tipo di argomentazione è quello di non riuscire a capire che una conversione green fatta in tempo e con cognizione di causa non è una castrazione, perché indipendentemente dalla CO2, l'adozione di una serie di comportamenti virtuosi, di cura per il territorio, di razionalizzazione dei trasporti e dell'uso dell'energia, non una castrazione ma un risparmio, un vantaggio sotto una serie di punti di vista e una nuova opportunità economica.

Paradigmatico il discorso delle auto elettriche. Quando, come collettività, riusciremo a spostarci utilizzando energia gratuita e non inquinante (lascia perdere le obiezioni banali dei cacadubbi, la rete che non reggerebbe il carico, la discontinuità delle fonti rinnovabili, la carne sintetica, la farina di insetti), ci castreremo oppure risparmieremo, ci ammalaremmo di meno, renderemo i nostri spazi più vivibili, saremmo meno dipendenti dai nostri fornitori, ecc. ecc. ecc.? 

  • Melius 1
Inviato
1 minuto fa, wow ha scritto:

La falla, di questo tipo di argomentazione è quello di non riuscire a capire che una conversione green fatta in tempo e con cognizione di causa non è una castrazione, perché indipendentemente dalla CO2, l'adozione di una serie di comportamenti virtuosi, di cura per il territorio, di razionalizzazione dei trasporti e dell'uso dell'energia, una castrazione ma un risparmio, un vantaggio sotto una serie di punti di vista e una nuova opportunità economica.

Paradigmatico il discorso delle auto elettriche. Quando, come collettività, riusciremo a spostarci utilizzando energia gratuita e non inquinante (lascia perdere le obiezioni banali dei cacadubbi, la rete che non reggerebbe il carico, la discontinuità delle fonti rinnovabili, la carne sintetica, la farina di insetti), ci castreremo oppure risparmieremo, ci ammalaremmo di meno, renderemo i nostri spazi più vivibili, saremmo meno dipendenti dai nostri fornitori, ecc. ecc. ecc.?

Antonio guarda che va benissimo, ma tutte quelle scelte devono essere economicamente e socialmente sostenibili, le auto elettriche hanno necessità che, elettrificando tutto l’elettrificabile, si produca e distribuisca l’energia elettrica sufficiente, a produzione zero di CO2 ovviamente, per alimentare il tutto altrimenti non se ne esce, poi fintanto che l’elettrificazione non sarà avviata e non vi saranno garanzia sui costi per l’utenza e la disponibilità con quale raziocinante scelta chiunque comprerebbe un auto elettrica? Costi a parte ovviamente che senza contribuzione non starebbero in piedi…quindi benissimo l’aspetto ecologico, l’ambiente, anche l’elettricità per il trasporto pubblico che però resta un’opzione solo per le grandi città, ma scendiamo nel mondo reale perché l’economia non si muove inseguendo le utopie ma il business ed il business senza soldi dello stato regge? Perché la transizione green funzionerà solo arrivando a quel punto, altrimenti sarà un flop.

 

10 minuti fa, wow ha scritto:

non una castrazione ma un risparmio,


Scusami Anto’ questa però non sta in piedi. 😁😉

Inviato
4 ore fa, melos62 ha scritto:

quali se ne stracatafottono delle emissioni di co2.

Guardate che i cinesi se ne fottono molto meno di quanto la propaganda vorrebbe farci credere, sia perché i danni da inquinamento alla popolazione si stanno avvertendo da qualche decennio e basta pensare alla gestione del covid per capire che, per una serie di motivi, non ultimo per una questione di ordine pubblico, la salute pubblica è tenuta in seria considerazione, secondo perché stanno subendo numerosi eventi catastrofici dovuti alla estremizzazione degli eventi climatici. Fatto sta che i cinesi, che particolare non secondario, hanno un tasso di inquinamento pro capite minore di quello di usa ed Europa, contano di ridurre le emissioni di CO2 prima delle scadenze fissate nelle varie conferenze. 

 

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
4 minuti fa, wow ha scritto:

Fatto sta che i cinesi, che particolare non secondario, hanno un tasso di inquinamento pro capite minore di quello di usa ed Europa, contano di ridurre le emissioni di CO2 prima delle scadenze fissate nelle varie conferenze

 

Questo aspetto non viene considerato,  eppure la Cina sta avviando enormi progetti in quella direzione

Inviato
3 ore fa, briandinazareth ha scritto:

parte le facezie  c'è soprattutto un grande equivoco sulla questione dell'auto elettrica che produrrebbero solo in Cina.

Per esempio:

- il litio che per il momento è uno dei componenti principali per la realizzazione di accumulatori di energia è abbondante e abbastanza distribuito. Se non sbaglio i principali estrattori di litio sono australiani e canadesi. I cinesi sono bravi a "raffinarlo". Stanno di fatto sorgendo mega factory in occidente nelle quali produrremo accumulatori indipendentemente dai cinesi. 

- la ricerca nel settore degli accumulatori è estremamente attiva. Si sta scommettendo sulle cosiddette batterie (ricaricabili) a flusso nelle quali gli elettroliti contenenti una o più sostanze elettroattive disciolte fluiscono attraverso una cella elettrochimica che converte l'energia chimica direttamente in energia elettrica. Gli elettroliti sono stoccati esternamente, generalmente in vasche e vengono pompati attraverso la cella (o celle) del reattore, sono presenti anche sistemi basati sulla forza di gravità. Le batterie di flusso possono essere "ricaricate" rapidamente sostituendo l'elettrolita liquido (come riempire il serbatoio dell'auto con motore a combustione interna) mentre simultaneamente si recupera il materiale esausto per poter essere ri-energizzato. 

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Batteria_di_flusso

 

Insomma, ho l'impressione che gli eventi evolvono molto più velocemente di come molti forumer riescano a non aggiornarsi ma, al contempo, a sparare sentenze... 

  • Melius 2
Inviato
3 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Appunto, oggi la vera ricchezza non è più la produzione ma l’accesso ai mercati occidentali avanzati dove ci sono gli acquirenti con maggior potere di acquisto,

Ti sbagli Mauro, la vera ricchezza è l'accesso ai mercati cinesi con le nuove tecnologie. 

appecundria
Inviato
4 ore fa, melos62 ha scritto:

Questa contraddizione può alimentare la perplessità dei cosiddetti negazionisti.

Infatti è falso.


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