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Ufficio Sos, attacco alla democrazia?


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mariovalvola
Inviato

Lo ripeto. Se ci sono le SOS, vuol dire che esistono. Il resto è dietrologia.

Che circolino oppure no, i fatti ci sono. Se una transazione viene etichettata così c'è un motivo e non sono fantasie.

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
54 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Ho interpretato anzi riportato ciò che hai scritto semplicemente.


La parte del post non quotata è questa:

 

 

Seguiti a mistificare, ciò che ho scritto non è quello che ci leggi tu. Ogni discussione diventa per te occasione di panegirico, di scatenare elucubrazioni mentali a tappeto. Io credo che tu abbia molta fantasia essendo privo di immaginazione. Fantasia è inventare a ruota libera ciò che non esiste, senza nessuna aderenza con la realtà, va bene per le forme di finzione, mentre qui non siamo al cinema, ne' in un cartone animato o in un racconto di harry potter.  L'immaginazione invece è limitata dalla realtà; non è possibile immaginare ciò che non esiste. (cit)

Inviato

@maurodg65 Mauro, sei un po' a senso unico, non concentrarti unicamente su quel troppo che scrivi, ma anche su quanto dicono gli altri... Devo ripeterti cose che ti ho già detto e che sono state già dette? Non trasformare ogni discussione in uno contro tutti... Abbi pazienza.

Inviato

https://www.ilriformista.it/killeropoli-spy-story-allitaliana-tutte-le-fughe-di-notizie-finite-sui-giornali-374038/
 

 

Killeropoli, spy story all’Italiana: tutte le fughe di notizie finite sui giornali

Paolo Pandolfini - 5 Agosto 2023

 

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Ormai quando una persona pensa alla Procura di Perugia la prima cosa che gli viene in mente sono le fughe di notizie.
Per non smentirsi, infatti, anche il fascicolo nei confronti del finanziere della Dna che ha effettuato gli accertamenti sul conto del ministro della Difesa Guido Crosetto,attualmente indagato per “accesso abusivo”, è finito sui giornali prima del tempo, costringendo l’altro giorno il procuratore Raffaele Cantone ad intervenire in tutta fretta “per alcune precisazioni e puntualizzazioni” con un comunicato stampa pur “nel doveroso rispetto del principio di segretezza delle indagini”.

Prima di questo episodio, l’estate scorsa, anche la richiesta di archiviazione del procedimento sulla Loggia Ungheria ed il contestuale stralcio, con conseguente iscrizione nel registro degli indagati di alcuni soggetti tirati in ballo dall’ex avvocato esterno dell’Eni Piero Amara, era finito integralmente sui giornali che avevano poi riportato il nuovo capo di imputazione, basato su dichiarazioni testimoniali non ancora contestate, all’epoca predisposto per Luca Palamara. Le accuse nei confronti dell’ex numero uno dell’Anm, invece di rimanere segrete, potevano essere lette sul Corriere e su Repubblica con due articoli fotocopia.

All’epoca Cantone, dopo aver letto i due quotidiani, fece sapere di essere molto indignato, essendo la “vicenda di una gravità inaudita”. In pochi, infatti, avevano avuto la disponibilità del fascicolo: Cantone, i suoi due sostituti coassegnatari, i pm Gemma Miliani e Mario Formisano, e il gip del tribunale di Perugia.

La polizia giudiziaria, ad iniziare dal Gico della guardia di finanza che aveva curato le indagini, non aveva ricevuto ufficialmente alcun atto. Gli accertamenti per capire chi fosse stato a passare gli atti al Corriere e a Repubblica andarono comunque a buon fine e la talpa venne individuata nel cancelliere Raffaele Guadagno di cui da allora si sono però perse le tracce.

Ma come dimenticare, poi, la clamorosa fuga di notizie sul Palamaragate avvenuta a maggio del 2019? Anche all’epoca Corriere e Repubblica, in compagnia del Messaggero, pubblicarono ad indagini in corso stralci dei colloqui registrati con il trojan inserito nel cellulare di Palamara. I responsabili non furono mai individuati.
Palamara, a tal proposito, fece anche denuncia a Firenze, ufficio giudiziario competente per i reati eventualmente commessi dai colleghi umbri.

La giudice per le indagini preliminari di Firenze Sara Farini, con un provvedimento del 27 gennaio 2021, aveva scritto sul punto che “sussiste senza dubbio il fumus commissidelicti del reato in iscrizione, considerata la circostanza – non controversa alla luce della documentazione prodotta dal denunciante e dalla scansione temporale dei fatti riferita in querela – della pubblicazione su varie testate giornalistiche di notizie ancora coperte da segreto investigativo”.

“Appare dunque configurabile – aveva poi aggiunto – la fattispecie di cui all’art. 326 c.p.: vi è stata una condotta di illecita rivelazione di dette notizie da parte di un pubblico ufficiale, allo stato non identificato, che, avvalendosi illegittimamente di notizie non comunicabili in quanto coperte dal segreto investigativo, riferibili ad atti depositati presso la Procura della Repubblica di Perugia, le ha indebitamente propalate all’esterno”.

Sulle indagini poste in essere per scoprire gli autori della fuga di notizie, sempre la giudice Farini aveva però precisato che “ad oggi non risultano compiuti atti di indagine volti quantomeno a circoscrivere la platea di soggetti che possono essere venuti in contatto con le notizie segrete indebitamente propalate all’esterno della Procura della Repubblica di Perugia”.

Dulcis in fundo, l’inchiesta sull’esame farsa del calciatore della Juve Luis Suàrez per ottenere la cittadinanza italiana. Anche quella finita sui giornali prima del tempo. A causa di ciò Cantone decise lo stop a tempo indeterminato dell’indagine coordinata dai pubblici ministeri Paolo Abritti e Giampaolo Mocetti. Si trattò di una decisione senza precedenti nel panorama giudiziario italiano che, secondo il capo della Procura di Perugia, era necessaria proprio a causa delle ripetute violazioni del segreto istruttorio.
Anche all’epoca Cantone si disse “indignato per quanto successo finora”.

Inviato
31 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Seguiti a mistificare, ciò che ho scritto non è quello che ci leggi tu.

No è quello che hai scritto tu e che hai tagliato dal quote. Ad ogni modo tutti volendo possono leggere ciò che hai scritto tu e quello che ho scritto io ed ognuno si farà la sua idea. 

12 minuti fa, Guru ha scritto:

Mauro,

@Guru te l’ho già scritto lassa perde’. 😉

 

P.S. Nel video è spiegato facile il punto, una parte almeno e sperem :

 

 

 

analogico_09
Inviato
54 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

No è quello che hai scritto tu e che hai tagliato dal quote.

 

Nulla di ciò che ho scritto porta a pensare quello che ci leggi tu ovvero le seguenti strumentali e farlocche fantasie.

 

9 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Non avevo il minimo dubbio, del resto la tua formazione politica ed ideologica a questo porta, il garantismo ed una tolleranza fuori scala usata solo per difendere criminali riconosciuti e condannati, per difendere chi distrugge piazze o viola la legge per motivi politici, ma solo se ne condividi l’ideologia, all’avversario politico invece invece imputi qualsiasi cosa, anche se non ha commesso reati od infrazioni, basta il sospetto per far scattare lo stigma sociale e politico ed invocare l’intervento della magistratura.

Grazie delle conferme che, a dire il vero, non erano neppure necessarie. 


Non è scritto da nessuna parte che le mia valorialità, la mia formazione civile mi porti a difendere  i criminali riconosciuti e condannati, e altre fesserie diffamatorie per le quali dovresti usare misura e controllo mentre ti piacere imbrogliare mentendo sapendo di mentire.

La formazione politicante sia in te così come l'ideologismo schierato e fazioso che ti porta compulsivamente a trasfroarei le discussioni politiche del forum in manifesti propagandistici postati a raffica prendendo le pubbliche pagine come se fossero di una tua personale agenzia stampa da usare a gratis.

Cambia canale per le tue sceneggiate.., qui non vengono apprezzate-.

  • Melius 1
Inviato
4 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Nulla di ciò che ho scritto porta a pensare quello che ci leggi tu ovvero le seguenti strumentali e farlocche fantasie

Si certo.

4 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Non è scritto da nessuna parte che le mia valorialità, la mia formazione civile mi porti a difendere  i criminali riconosciuti e condannati, e altre fesserie diffamatorie per le quali dovresti usare misura e controllo mentre ti piacere imbrogliare mentendo sapendo di mentire.

Veramente quella parte è solo una mia conclusione sulla base delle discussioni fatte qui sui più disparati argomenti, dal G8 a Cospito, sul terrorismo degli anni di piombo alla miriade di altre in cui il garantismo ed lo giustizialismo per te seguivano linee molto diverse da che personalmente. sono quelle dettate dalla logica e dai diritti individuali costituzionalmente garantiti, ma come hai scritto quello “deviato” sono io quindi probabilmente quello “giusto” sarai tu. 
Ora per quanto mi riguarda stop, abbiamo inquinato il thread a sufficienza quindi se vuoi discutere dell’argomento del thread benissimo mentre in caso contrario buon divertimento.

Inviato
3 ore fa, tomminno ha scritto:

Ma le parcelle erano secretate? No perché poteva anche essere stata qualche lingua lunga all'interno di Leonardo.

Infatti dovranno stabilire se quell'accesso ai dati era anomalo o meno e poi se la soffiata ai giornali è arrivata da li. 

Credo che il dato se non segreto sia comunque riservato, non penso sia legalmente possibile l'accesso alle scritture di qualsiasi società da parte di chiunque. 

Inviato

ma alla difesa, in periodi come questi che quando hanno nominato il governo chi doveva sapere già

ben sapeva, chi doveva venire altrimenti indicato, una come la trenta ? 

 

Inviato
5 minuti fa, carmus ha scritto:

 

Il problema di questa faccenda, come di quell’altra, sta tutto nell’ opportunità politica di nominare come ministri persone che hanno un palese conflitto d’interesse a svolgere quell’incarico.

 

E quale sarebbe il palese conflitto di interessi del Ministro in questione? 
Questo ovviamente al netto del fatto che la vicenda che ha originato il thread non vede indagato il ministro, che è già stato “passato al setaccio” dalla magistratura per le segnalazioni delle banche per le transazioni, ma un finanziere con un’ipotesi di reato che dovrebbe far accapponare la pelle a chiunque si definisca democratico, liberale e garantista. 

Inviato

 Tu non li puoi vedere i conflitti… mi sembra ovvio. Non mi rivolgevo a te@maurodg65

  • Melius 1
Inviato
3 minuti fa, carmus ha scritto:

Tu non li puoi vedere i conflitti… mi sembra ovvio.

 

18 minuti fa, UpTo11 ha scritto:

Quello di Crosetto, poi, era un segreto di Pulcinella: il suo conflitto d’interessi di capo dei costruttori d’armi che diventa ministro della Difesa era noto a tutti, anche a lui, che proprio per quel motivo l’estate scorsa negava di ambire a quel ministero.


Questa è la legge sul conflitto di interessi, quale punto sarebbe stato violato e soprattutto perché nessuno è intervenuto? Basterebbe poco se una disposizione di legge fosse stata realmente violata a chiudere la questione, invece si sparano frasi a casaccio per spostare l’attenzione da un problema potenzialmente grave ad un ministro del Governo che nella questione è parte lesa.

 

https://leg16.camera.it/561?appro=659#:~:text=Il quadro normativo sui conflitti di interesse&text=Composta da dieci articoli%2C la,attività economiche di rilevante portata.

 

Composta da dieci articoli, la legge 20 luglio 2004, n. 215 affronta il tema dei conflitti di interesse che possono riguardare determinati titolari di incarichi pubblici i quali siano, al contempo, titolari di attività economiche di rilevante portata.

Inviato

Dal link del precedente post

Definizione di conflitto di interessi

La legge individua quindi le situazioni in cui si determina il conflitto di interessi  (articolo 3).
Esso sussiste quando il titolare di cariche di Governo partecipa all’adozione di un atto – anche formulando la proposta – o omette un atto dovuto:
trovandosi in situazione di incompatibilità ai sensi del precedente art. 2, ovvero
avendo l’atto o l’omissione un’“incidenza specifica e preferenziale” sul patrimonio del titolare, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, o delle imprese o società da essi controllate, con danno per l’interesse pubblico.
A fini interpretativi, giova rimarcare che:
la situazione di conflitto non concerne (solo) l’adozione di atti, bensì la partecipazione a tale adozione: può dunque trattarsi di deliberazioni collegiali ovvero di atti conseguenti all’adozione di un procedimento al quale il titolare di cariche di governo prende parte, anche attraverso la formulazione della proposta;
la situazione di conflitto può derivare anche da un’omissione, quando essa abbia ad oggetto un atto dovuto (non sembra dunque rilevare l’omissione di un atto qualora residui un margine di discrezionalità in ordine alla sua adozione);
l’incidenza patrimoniale dell’atto o dell’omissione deve essere non solo specifica ma “preferenziale”.
l’incidenza dell’atto o dell’omissione può riguardare non solo il patrimonio (personale) del titolare, coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ma anche quello delle imprese o societàda essi controllate. Il concetto di “controllo” è definito mediante rinvio all’art. 7 della L. 287/1990.
Ai sensi dell’art. 7 citato, si ha controllo:

nei casi contemplati dall’art. 2359 c.c., il quale considera controllate le società in cui un’altra società:

dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria;

dispone di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria;

esercita un’influenza dominante in virtù di particolari vincoli contrattuali;

in presenza di diritti, contratti o altri rapporti giuridici che conferiscono, da soli o congiuntamente, e tenuto conto delle circostanze di fatto e di diritto, la possibilità di esercitare un’influenza determinante sulle attività di un’impresa, anche attraverso:

diritti di proprietà o di godimento sulla totalità o su parti del patrimonio;

diritti, contratti o altri rapporti giuridici che conferiscono un’influenza determinante sulla composizione, sulle deliberazioni o sulle decisioni degli organi.

Il controllo è acquisito dal soggetto che sia titolare o beneficiario dei rapporti giuridici suddetti ovvero che, pur non essendo titolare o beneficiario, abbia il potere di esercitare i diritti che ne derivano.

Al di fuori delle ipotesi di incompatibilità, per le quali l’insorgenza del conflitto è in re ipsa, il conflitto è configurato, come si è detto, in termini di “incidenza specifica e preferenziale” sul patrimonio del titolare e degli altri soggetti individuati: assume dunque rilievo la sola natura patrimoniale degli interessi. Ulteriore condizione che deve ricorrere perché si abbia conflitto è la sussistenza di un danno per l’interesse pubblico in conseguenza dell’atto.

La sussistenza di una situazione di conflitto di interessi (potenziale, deve intendersi) fa sorgere nel titolare della carica di governo l’obbligo di astensione di cui all’art. 1.

Viene ribadita la validità delle norme generali poste a tutela della concorrenza (articolo 4), stabilendo, tra l’altro, che la violazione del divieto di atti e comportamenti che costituiscano o mantengano una posizione dominante nel settore delle comunicazioni (ai sensi dell’art. 2 della L. 249/1997 e dell’art. 14 della L. 112/2004) è sanzionata anche quando sia compiuta dall’impresa facente capo al titolare di cariche di Governo avvalendosi di atti posti in essere dal titolare medesimo. Resta altresì ferma, in presenza dei rispettivi presupposti, l’applicabilità delle norme civili, penali, amministrative e disciplinari vigenti.

Il riferimento alla L. 112/2004 è stato introdotto nell’articolo in esame dal successivo D.L. 233/2004, che ha inteso adeguare e coordinare alcuni passaggi della L. 215/2004 con il dettato della L. 112/2004 (così detta “legge Gasparri”), che regola l’assetto del sistema radiotelevisivo e introduce, in particolare, il concetto di “sistema integrato delle comunicazioni”.

Il decreto-legge, nello specifico, ha novellato la legge in esame in soli due punti (artt. 4 e 7) con il dichiarato intento di introdurre richiami alla “legge Gasparri” o in sostituzione di norme superate, o in aggiunta a norme che restano in vigore, ma che sono divenute insufficienti a regolare le funzioni previste dalla legge sul conflitto di interessi in materia di comunicazione.

Obblighi di dichiarazione

Chi assume la titolarità di cariche di Governo ha l’obbligo di rendere note(articolo 5) all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (così detta “Anti-trust”):

l’eventuale titolarità di cariche o attività incompatibili;

tutti i dati relativi alle attività patrimoniali di cui sia titolare, o di cui sia stato titolare nei tre mesi precedenti.

Il termine per la presentazione della dichiarazione, complessivamente pari a 90 giorni, è sdoppiato in 30 giorni per la dichiarazione delle situazioni di incompatibilità, e in ulteriori 60 giorni per quella concernente le attività patrimoniali. Si precisa inoltre che tra le attività patrimoniali da dichiarare sono comprese le partecipazioni azionarie. Le successive variazioni dei dati patrimoniali sono anch’esse oggetto di dichiarazione.

Gli obblighi di dichiarazione sono estesi al coniuge ed ai parenti entro il secondo grado.

Le dichiarazioni sono rese anche all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, quando le incompatibilità o i dati patrimoniali afferiscano a settori di sua competenza. Le dichiarazioni incomplete o non veritiere o la mancata effettuazione delle dichiarazioni stesse costituiscono reato.

Le due menzionate Autorità di garanzia provvedono agli accertamenti di competenza, con le modalità di cui ai successivi artt. 6 e 7, entro i 30 giorni successivi al ricevimento delle dichiarazioni.

Inviato

Aggiungo una considerazione:  nel mio lavoro, che non è certamente delicato come quello dell’antimafia, usiamo un sistema informatico che ci consente di operare a seconda del nostro profilo, quindi io non posso, ad esempio, usufruire di alcune funzioni di chi mi è superiore. Ora mi stupisco che la stessa cosa non funzioni  in un settore come quello di cui si parla e quindi questo finanziere potesse accedere a tali informazioni se non fosse autorizzato. 

  • Melius 2
Inviato

@maurodg65 Quando parlo di opportunità politica non mi riferisco a leggi; per il mio modo di vedere uno può essere la persona più onesta di questo mondo ma se ha svolto o ha interessi in un determinato settore non può svolgere un ruolo così importante e determinante per lo stesso. Se lo fai poi ne paghi le conseguenze perché le parti avverse prima o poi ti attaccano proprio su quello. 

Inviato
Adesso, carmus ha scritto:

Quando parlo di opportunità politica non mi riferisco a leggi

Se parli di conflitto di interessi parli di leggi, se parli di opportunità politica parli di opinioni e le opinioni valgono quello che valgono, visto che dicono siano come le palle ed ognuno c’ha le sue. (Cit.) 

Ora vorrei capire quale sarebbe la motivazione per la quale, per opportunità politica, il Ministro Crosetto avrebbe dovuto rifiutare l’incarico, puoi spiegarmelo?

 


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