senek65 Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 @Paolo 62 una tigella è una tigella... vien bene anche se la fa un ugandese appena arrivato in Italia
Paolo 62 Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 @senek65 Penso che la concorrenza possa far abbassare i prezzi ai ristoratori "cari", sono i primi a chiudere. Per legge si interviene se ad esempio si fa pagare un'acqua minerale 100Euro.
Pink Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 @ferdydurke se i prezzi sono esposti, non vedo il problema, dove abito io (Appennino modenese) per mangiare gnocco e crescentine bevande comprese ci vogliono 30 euro a testa, l’anno scorso erano 25.
senek65 Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 @Paolo 62 ormai tutti i ristoratori son cari. Siamo al punto che è forse più "conveniente" spendere certe cifre per mangiare davvero cose fuori da comune, piuttosto che le solite cose a prezzi assurdi. 1
pino Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 Questa minoranza di ristoratori 'furbi',dell'ultima ora,porta nocumento a tutta la categoria di ristoratori seri. Se c'è già il coperto è da gran barboni far pagare il piattino.
senek65 Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 4 minuti fa, Pink ha scritto: mangiare gnocco e crescentine bevande comprese ci vogliono 30 euro a testa, l’anno scorso erano 25. Visto che un pezzo di gnocco fritto lo trovi a 50 60 centesimi, che è più o meno il costo di una tigella, fatevi un pò i conti. Anche perché non credo che servano tigelle e Pata negra o culatello.
ferdydurke Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 8 minuti fa, gbale ha scritto: E gli adulti che prendono menù Kids? Oggi ormai si vuole fare i giovani a tutti i costi 😯 1
pino Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 @gbale In giro trovi di tutto. Ma di principio se fai pagare il coperto,non dovresri far pagare la forchetta che cade o il piattino in più. Dovrebbero eventualmente apporre un cartello con la consumazione obbligatoria di almeno una portata.
ferdydurke Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 16 minuti fa, pino ha scritto: Questa minoranza di ristoratori 'furbi',dell'ultima ora,porta nocumento a tutta la categoria di ristoratori seri. Se c'è già il coperto è da gran barboni far pagare il piattino. Il cliente di solito non si lamenta mai con il ristoratore perché non ha nessun interesse a discutere per il conto, quando esce però spesso fa recensioni negative e sicuramente non torna mai più…per gestire un ristorante bisogna coccolare ì clienti, se li spenni con voci del conto assurde tipo i due euro del piatto puoi stare sicuro che duri poco…
Pink Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 @senek65 lo so, ma i ristoranti devono far quadrare i propri conti, se voglio spendere poco , le crescentine le faccio io in casa.
gbale Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 22 minuti fa, pino ha scritto: Se non hai fame che entri na fare nel ristorante Ci sono mille casi....io quando andavo a trovare mia mamma con uno o due dei figli mangiavamo sempre al ristorante, mai ba casa perché mia mamma non perdeva certo tempo a farci da mangiare. Delle volte mia mamma però aveva già mangiato per conto suo però ci seguiva al ristorante per stare insieme. Chiaro che unottantenne che ha già mangiato non prende altro, neanche il dolce. In una trentina di volte, vado a ricordo, solo una volta ci hanno fatto pagare il coperto per lei e solo perché avevo prenotato considerando lei. Per il resto mai. Dipende dai ristoranti e quelli che scelgo non elemosinano certo un piattino o sbuffano se uno guarda.
Simo Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 E' giustissimo pagare le.rotture di palle extra che sono sempre più richieste credo in molti settori. La gente tra l'altro da dopo COVID sembra molto più pretenziosa e alterata. 1
maurodg65 Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 2 ore fa, ferdydurke ha scritto: Tutta questa arroganza da parte di ristoratori di basso medio livello si ritorcerà conto di loro e finalmente si farà un po’ di pulizia tra gli improvvisati e i professionisti…vedo ora per esempio: https://bologna.repubblica.it/cronaca/2023/08/12/news/maranello_tigelle_conto_chiosco-410856869/?ref=RHLF-BG-P17-S1-T1 Dal tuo link: “I commensali sono 13 adulti e 11 bambini; a fine cena il conto servito ammonta a 845 euro, ovvero 35 euro a testa, bimbi compresi, alcuni “molto piccoli”. …” Non sappiamo cosa è stato consumato però gli articoli sparati per creare il caso sui media ci sono: https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/gnocco-fritto-e-tigelle-a-peso-doro-no-avete-mangiato-tanto-de6995c1 Cena da 845 euro in un chiosco a Modena, è polemica: "Gnocco fritto e tigelle a peso d’oro". "No, avete mangiato tanto" Cena della discordia a Maranello, 845 euro per tredici adulti e undici bambini, scesi a 585 euro dopo le proteste dei clienti: “Cifre incredibili, farò denuncia”. La titolare: “Il prezzo tiene conto di 24 coperti” Maranello (Modena), 12 agosto 2023 – Tutto è partito come una normale cena in un chiosco a Maranello, pensata per trascorrere insieme una calda serata estiva e mangiare gnocco fritto e tigelle in compagnia. Una cena che però, al contrario, è stata rivoluzionata non appena è giunto il momento di pagare il conto finale: "un conto salatissimo – segnala uno dei commensali – eravamo in tredici adulti e undici bambini: a fine serata ci è stato detto che dovevamo sborsare 845 euro". Conto sceso a 585 euro dopo le proteste dei clienti, seppur questa cena sembra non essere stata ancora da loro "digerita". "Oltre allo gnocco e alle tigelle, c’era qualche tagliere, ma tutt’altro che ricco – continua – e soltanto per quanto riguarda il bere - cioè delle bottigliette d’acqua, delle bibite e qualche birra – abbiamo pagato 130 euro. Insomma, un salasso: quando ne siamo venuti a conoscenza, l’abbiamo fatto subito notare, perché ci sembrava un prezzo improponibile. Anche perché alcuni dei bambini che erano a tavola con noi sono molto piccoli e non mangiano di certo così tanto". A quel punto "la titolare dice di venirci incontro, togliendo così 260 euro. Il conto è stato diviso per tredici persone, escludendo chiaramente i bambini, quindi alla fine abbiamo pagato novanta euro a coppia. Comunque, per quanto mi riguarda, un prezzo esagerato per mangiare gnocco e tigelle in un chiosco – va avanti –. Anche in quel momento, mi sono insospettita: non ho capito nemmeno perché non siamo arrivati a una cifra tonda: su che base ha fatto questo sconto? Continuo a pensare che sia un qualcosa di assurdo. Avvertirò la finanza dell’accaduto". D’altra parte però, la titolare del chiosco riavvolge il nastro e dice la sua: "Una scena del genere non mi è mai successa in sedici anni di attività: sono arrivati alle 18 per prenotare gnocchi e tigelle, e alle 19.30 era tutto pronto per essere servito in tavola. Hanno mangiato di tutto e di più, senza limiti: questo significa che non ho portato tre o quattro tigelle a testa, ma molte di più, fino a che tutti non avevano la pancia piena. Il tutto, arricchito da numerosi taglieri di affettato, dodici in tutto. Senza dimenticarci poi del bere". Non solo. "In tavola comunque erano ventiquattro persone. E il conto è stato diviso per tredici: è chiaro che una coppia con un figlio solo, in questo modo, ha pagato ’tanto’. Ma una famiglia con tre bambini, invece, ha pagato molto poco. Alla fine ho abbassato il prezzo per quieto vivere, per concludere tutto il caos che si era generato, per nulla piacevole".
audio2 Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 poi bisognerebbe anche vedere le scene di persona a me in un bar è capitato di vedere che una lattina è stata fatta pagare di proposito 3 euro invece che 2 come da listino proprio per scoraggiare un cliente evidentemente sgradito. e io che faccio al barista, meglio una multa che altri problemi eh ? risposta: esatto.
maurodg65 Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 https://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/mercati/2023/08/02/news/nel_2023_consumi_fuori_casa_in_aumento_nonostante_lincertezza_per_i_rincari-409839236/amp/ Nel 2023 consumi fuori casa in aumento, nonostante l’incertezza per i rincari 02 Agosto 2023 alle 17:01 Nella Penisola, due terzi degli operatori intervistati si aspettano nel 2023 un aumento ulteriore dei listini e dei prezzi al consumo compreso tra il 5 e il 10%. I dati dell’approfondimento di Bain & Company Italia realizzato in occasione del Rapporto annuale ristorazione curato da Fipe-Confcommercio Vento in poppa per il settore HoReCa. Se il 2022 si è rivelato un anno di stabilizzazione per il settore della Ristorazione – con alcuni trend strutturali (come lo smart working e i servizi di delivery) legati alla pandemia che rimarranno, seppur ridimensionati e normalizzati - il rallentamento della crescita economica nel 2023 non sembra condizionare significativamente il settore fuori casa, il cui giro d’affari è atteso in (lieve) aumento quest’anno. Insomma, il settore è solido e sta recuperando terreno dopo il Covid, ma non mancano le ombre legate all’inflazione. Due terzi degli operatori intervistati si aspettano nel 2023 un aumento ulteriore dei listini e dei prezzi al consumo compreso tra il 5 e il 10%. E’ quanto emerge dall’approfondimento di Bain & Company Italia realizzato in occasione del Rapporto Annuale Ristorazione curato da Fipe-Confcommercio. Se, da un lato, dopo il lockdown e con lo smart working, è stata rilevata una riduzione della spesa per colazioni e pranzi consumati fuori casa, dall'altro è stata notata una forte inclinazione verso uscite serali per aperitivi e cene, in una prospettiva di consumo esperienziale, sociale e di gratificazione personale. Inoltre, durante il weekend, si registra un incremento di pasti consumati fuori casa e takeaways. Ancora più interessante è l’evoluzione della tendenza di consumare bevande alcoliche in club, bar o ristoranti che, tra il 2021 e il 2022, ha visto un aumento notevole, passando da un 15% a un 25%, con picchi del 40% in Spagna e in Italia. “I consumatori - spiega Sergio Iardella, senior partner di Bain & Company – preferiscono risparmiare su altri beni e servizi anziché rinunciare a socialità e convivialità. Tuttavia, nonostante le prospettive positive per il canale fuori casa, ci aspettiamo che l’inflazione che sta caratterizzando la prima metà del 2023, ci accompagni anche per il resto dell’anno, generando potenzialmente alcune conseguenze: aumento dei prezzi al consumo, ampliamento del divario tra segmenti premium e value, potenziale contrazione della spesa nel fuori casa qualora la riduzione della capacità di spesa dei consumatori comprima ulteriormente le spese discrezionali. In questo contesto, è fondamentale che i protagonisti della ristorazione adottino strategie mirate a mitigarne l’impatto”. Secondo più dell’80% degli operatori HoReCa intervistati, sia l'industria dei beni di largo consumo che gli esercenti sembrano aver sofferto sensibilmente l'aumento dei costi che hanno potuto solo parzialmente mitigare trasferendolo ai consumatori finali tramite un incremento dei prezzi. “Guardando al resto dell’anno, gli operatori dell’industria non prevedono ad oggi una contrazione dei consumi significativa nel canale a fronte della pressione inflattiva. Lo scenario del 2023 rimane cautamente positivo, con la maggioranza degli intervistati che prospetta - per l’anno in corso - una crescita del segmento nell’ordine del 5-10% rispetto al 2022", continuaAaron Gennara Zatelli, partner di Bain & Company. Inoltre l'aumento del turismo nel nostro Paese sta determinando effetti positivi sul fuoricasa: il ritorno del turismo internazionale, infatti, sta portando una spinta ai volumi. Inoltre, l'elevata presenza di turisti stranieri ha fatto aumentare la spesa per consumi HoReCa, con un maggiore interesse verso le esperienze premium del settore. “Per far fronte all’attesa turbolenza nel settore del fuori casa e affrontare il potenziale riassetto competitivo che interesserà questo mondo, i principali attori dell’industria devono lavorare su tre aree fondamentali: offrire un’esperienza di consumo ben definita, adottare una gestione più consapevole del conto economico del locale e accogliere la sostenibilità come pre-requisito per competere", conclude Iardella.
pino Inviato 12 Agosto 2023 Inviato 12 Agosto 2023 @maurodg65 Discorso coerente. L'esperienza di consumo da offrire è però a volte attuata in modo molto arbitrario e discutibile. Come al solito il mercato sarà regolato dalla domanda e dall'offerta,tolti i due mesi di pienone,poi la vedo dura mantenersi a galla il resto dell'anno per chi maltratta i clienti coi prezzi non correlati al cibo ed al servizio.
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