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Bose 1800-1801: zampino di Binghamton?


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Inviato

Ciao a tutti,

giusto per non sentire troppo la mancanza del forum durante la pausa estiva, apro una discussione, forse ai più poco interessante, ma che, magari, può essere utile a qualcuno che, come me, è curioso di recepire informazioni.

Ho letto che questi finali della Bose (per inciso, il 1801 è anche esteticamente molto bello) hanno molto dei McIntosh; effettivamente, alcune cose, come i vu meter ed i trasformatori di uscita (a proposito, sarà vero che hanno i trasformatori di uscita?), richiamano i McIntosh: cosa c’è di vero?

Ciao Gianluca 

Inviato

Ciao c'è @dadox che ne ha parlato in una discussione qualche giorno fa, ora non ricordo in che sezione,forse vintage,un forumer richiedeva notizie perché aveva,o doveva acquistarne uno di questi ampli che a quanto pare sono effettivamente di derivazione Mac....

Saluti

Andrea

  • Thanks 1
captainsensible
Inviato

Non penso abbiano nulla a che fare con MC Intosch, mentre alcune versioni del 1800 era derivazione Carver.

 

CS

Inviato

@captainsensible Se lo si guarda attentamente a parte il color blu dei vumeters (sono color avorio alla Technics), le manopole ricalcano di molto quelle Mc. Non ne sono certo nemmeno io, ma di certo le voci sul "McIntosh mai nato" sono in giro da parecchio, e non parlo del periodo Internet, ma da mooolto prima. Sull'appalto con Carver per le versioni più recenti non é un mistero, ma in questo caso mi piacerebbe saperne di più, per averne conferma o smentita. Credo che solo gli addetti ai lavori della vecchia guardia di Bose potrebbe farlo.

Inviato

@dadox Grazie. Bisognerebbe capire la costruzione circuitale interna per capire se queste voci sono reali o meno.  

Inviato

@GFF1972 Appunto. Il problema é che anni fa non c'era la moda di apporre la firma sui circuiti in caso di "appalti". O perlomeno, forse su richiesta di chi commissiona i lavori...Se si osservano i 1800 (quelli Pro grigi) sono strettissimi parenti della controparte Pro di Carver. Circuitamente differiscono dalla presenza del "cassetto" posteriore estraibile che prevede la compatibilità coi diffusori Pro di Bose, che prevedevano l'inserimento di schedine per l'equalizzazione attiva e/o il taglio delle frequenze dell'hardware in caso di presenza di altoparlanti per le basse frequenze (schedina attiva apposita). Estrendo il cassetto si nota sulla piastra il logo Carver. A  parte questa feature presente nei Bose 1600/1800, si possono appunto considerare esteticamente parenti strettissimi, se non fratelli gemelli (colore a parte). 

PS:i finali Bose sono sempre stati comunque compatibili al 100% col resto del parco mondiale dei diffusori tradizionali. Bastava non abilitare, o privarli della schedina aggiuntiva (che era opzionale). Nel mio caso, ad esempio, il 1800 che ho avuto era "normale", a monte di esso il segnale per la 901 lo riceveva dal proprio equalizzatore attivo.

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