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Melius Club

Quanto pensate di essere obiettivi nel giudicare il vostro impianto


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1 ora fa, Berico ha scritto:

Io mi sono divertito con il simply two e mi diverto ora, un po’ meno per questioni di tempo, con il simply italy senza cercare il livello assoluto

 

https://instagram.com/bonesrecords_?igshid=NjIwNzIyMDk2Mg==

 

Sei tu? :classic_biggrin:

Mighty Quinn
7 minuti fa, mariovalvola ha scritto:

le misure classiche siano un univoco e potente indicatore qualitativo di un ampli. È solo parzialmente vero.

Come dire che affermare che non esiste l'asino che vola, cosa che è supportata da secoli anzi millenni di scrupolose osservazioni, è solo parzialmente vero 

 

 

mariovalvola
6 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Come dire che affermare che non esiste l'asino che vola, cosa che è supportata da secoli anzi millenni di scrupolose osservazioni, è solo parzialmente ver

Lo sai che questa moda delle misure mirabolanti decontestualizzate è già finita male tanti anni fa.

 

2 minuti fa, eduardo ha scritto:

ma dovresti farla a chi ha introdotto l' Ongaku nella discussione

ho seguito la discussione perchè pareva interessante.

Appena è spuntato il nome Ongaku, citato per caso mi pare, si sono riversate orde di sotuttoio e di gurdacheprezzi...da lì non se ne esce più....

  • Haha 1
5 minuti fa, eduardo ha scritto:

dovresti farla a chi ha introdotto l' Ongaku nella discussione

Pensando che fosse ancora un motivo di distinzione, invece è andata male. A nulla sono servite le pezze d'appoggio portate a sostegno... Tant'è che anche anche i rappresentanti dell'hi end l'hanno bocciato. 

Come dicevo qualche giorno fa a @FabioSabbatini, quel robo è andato fuori moda da un pezzo. 

17 minuti fa, mariovalvola ha scritto:

Lo sai che questa moda delle misure mirabolanti è già finita male tanti anni fa.

Tanti anni fa, ma oggi siano ad oggi. Molto meglio comunque della moda delle misure scadenti. Quanto amplificatori bidone sull'altare del no alla controreazione. Quanti oggetti modesti dal suono smorto e fiacco, cupo, poco dinamico, senza ritmo e verve, con scarso controllo. Ho rivalutato di molto gli ampli giap anni 80 dopo alcuni confronti recenti. 

9 minuti fa, nexus6 ha scritto:

nome Ongaku, citato per caso mi pare, si sono riversate orde di sotuttoio

Personalmente, non.me ne frega niente dell' Ongaku, ma chi l' ha citato non l' ha fatto per caso ma addirittura ci ha costruito sopra una serie di interventi che non finiva mai, magnificandone la supposta superiorità su tutto il mercato degli amplificatori.

Altro che fenomeni sotuttoio, qui il fenomeno è uno solo, e l' atteggiamento non è neanche nuovo

  • Melius 1
  • Thanks 1
Mighty Quinn
13 minuti fa, one4seven ha scritto:

quel robo

Quel robo è sempre stato un pessimo amplificatore

Ma proprio scarso

Molto peggio di robetta da poco 

Ma na roba da competizione

Unico merito, e gli va riconosciuto, sono stati bravi a pompare il blasone con misticismo da santone e prezzi esoterici

Una intuizione storica e direi innovativa gli va dato atto e anzi onore al merito

Quando ce vo ce vo

Poi quelli che se la sono bevuta, vabbè, è un altro discorso

 

 

mariovalvola
49 minuti fa, grisulea ha scritto:

Tanti anni fa, ma oggi siano ad oggi. Molto meglio comunque della moda delle misure scadenti. Quanto amplificatori bidone sull'altare del no alla controreazione. Quanti oggetti modesti dal suono smorto e fiacco, cupo, poco dinamico, senza ritmo e verve, con scarso controllo. Ho rivalutato di molto gli ampli giap anni 80 dopo alcuni confronti recenti. 

Non può che farmi piacere. Tu apprezzi quel tipo di ampli e non ho motivi per criticati.

È il denigrare quello che non si apprezza che risulta stonato. 

Io posso affermare che l'ampli che mi ha stupito di più come contrasto dinamico, era un giocattolino da 8W pieno di ferri al Ni e privo di feedback. Con solo DHT. Aveva parecchi semiconduttori per accendere in corrente ogni filamento. ( Coleman ).

Non è nulla di certo. È solo un mio discutibilissimo punto di vista come non sono certezze assolute neppure le esperienze diametralmente opposte.

Correlare poi certe sensazioni a delle asettiche misure, richiede doti non indifferenti.

Di cacca, ne esiste con e senza feedback.

@mariovalvola

Il problema  non è se le misure servano  o no ma se chi parla ha la competenze per interpretarle ed usarle nel modo corretto. 

Davanti ad un progettista di elettroniche ho visto tanti fenomeni non capirne granché e chiedere delucidazione del perché le misure  erano così per poi restare in silenzio senza  saper controbattere alle sue affermazioni.

 

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