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Risposta in frequenza simile [in questo caso identica] e suoni diversi, perchè sorprendersi ?


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ilmisuratore
Inviato
16 minuti fa, Ggr ha scritto:

Ci saranno dei criteri entro i quali il nostro orecchio è selettivo no?

Io credo di aver capito a cosa si riferisce Max440

Il nostro orecchio è poco selettivo riguardo le grandezze monodimensionali, ad esempio un tono sinusoidale puro

Quando facciamo le prove di selettività facciamo scorrere appunto una serie di toni per poi individuare quello che produce discernimento, generalmente si ottengono risoluzioni tra il terzo/sesto di ottava

Nel mondo reale però non ascoltiamo toni puri, men che meno li troviamo dentro una registrazione

Un tono il cui spettro contenga due o piu componenti sinusoidali [e che quindi possa essere ottenuto sommando due o piu toni puri] si definisce complesso

La voce umana e un esempio di tono complesso, basta pronunciare una semplice vocale *A* per vedere quanto spettro viene associato ad essa

Sono esempi di toni complessi, il fischio di molti uccelli, e il suono prodotto dagli strumenti musicali

Se si osserva lo spettro dei suoni complessi [ovvero l'insieme delle componenti sinusoidali che lo caratterizzano] si potrà vedere come un suono complesso si caratterizzi per un certo numero di componenti di frequenza differenti

Tuttavia, la distribuzione delle componenti in frequenza sarà discreta: prese le due componenti piu vicine [ovvero piu simili in frequenza] non ce ne sarà alcun'altra nel mezzo
La quasi totalita dei suoni complessi che ci circondano è di tipo armonico

Quindi il nostro Max440 si riferisce presumibilmente alle componenti spettrali che caratterizzano il timbro, per numero e somma delle stesse
 

Inviato

Si. Il discorso è chiaro, e ben spiegato. Ogni suono complesso è formato da più frequenze. Ecco, io chiedo, stabiliamo la distanza di queste frequenze. Esempio, se ascolto un suono con la fondamentale a 50 hz, forse non serve analizzare anche i 52 54 56, perché probanilmente non sono in grado di distinguere un 52 da un 56. 

Inviato
52 minuti fa, Ggr ha scritto:

Ci saranno dei criteri entro i quali il nostro orecchio è selettivo no? Ovviamente parlo delle orecchie dei normodotati.

Che ne so, 1/3 di ottava. E analizziamo tutto con delle curve che siano udibili.?

Proprio stamani leggevo questo interessante 3d:

https://www.audiosciencereview.com/forum/index.php?threads/how-much-do-the-ears-really-smooth.19449/

Non so se i nostri esperti siano o meno concordi. Sembrerebbe che la curva psicoacustica di REW sia quella più indicativa di quanto un normodotato senta.

  • Thanks 1
ilmisuratore
Inviato
15 minuti fa, Ggr ha scritto:

Si. Il discorso è chiaro, e ben spiegato. Ogni suono complesso è formato da più frequenze. Ecco, io chiedo, stabiliamo la distanza di queste frequenze. Esempio, se ascolto un suono con la fondamentale a 50 hz, forse non serve analizzare anche i 52 54 56, perché probanilmente non sono in grado di distinguere un 52 da un 56. 

Credo che finalmente sia stato centrato l'obiettivo

Se fai scorrere un 50 hertz fino a 55 hertz probabilmente non riesci a fare distinzione

Fai una prova invece, tramite il generatore di REW seleziona multitone e riproduci in contemporanea 3 toni: uno da 50 hertz, uno da 52 hertz, e uno da 55 hertz

Noterai che, non solo la somma degli stessi produrrà tutt'altro suono, ma potrebbe innescarsi perfino un battimento

  • Thanks 1
ilmisuratore
Inviato
4 minuti fa, gianventu ha scritto:

Sembrerebbe che la curva psicoacustica di REW sia quella più indicativa di quanto un normodotato senta.

Se ricordi, quando postai per la prima volta la risposta in frequenza del mio sistema, spiegai anche le motivazioni dell'andamento che ha assunto

E' un andamento che si basa sull'inviluppo percepito dall'uomo, come dire: la risposta verso il medioalto non la vedi piatta a terzi d'ottava, ma la percepisci all'ascolto come se lo fosse

Ci sono studi sotto con i contro...zzi

  • Thanks 1
Inviato
35 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

La quasi totalita dei suoni complessi che ci circondano è di tipo armonico

Quindi il nostro Max440 si riferisce presumibilmente alle componenti spettrali che caratterizzano il timbro, per numero e somma delle stesse

Non cambia il concetto. Prendi una chitarra elettrica e col controllo di toni prova a modificarne il timbro. Il timbro cambia e cambia di brutto, è stata prevalentemente  modificata la rif dell'ampli. Lo stesso succede con la musica riprodotta.  Una rif caratterizzata caratterizza anche e soprattutto l'impostazione timbrica del sistema..

Inviato
12 minuti fa, gianventu ha scritto:

Sembrerebbe che la curva psicoacustica di REW sia quella più indicativa di quanto un normodotato senta.

E' solo il primo passo, c'è almeno un'altra importante verifica da fare.

Inviato
1 minuto fa, grisulea ha scritto:

E' solo il primo passo, c'è almeno un'altra importante verifica da fare.

Immagino ce ne siano ben più di una, ma a quale ti riferisci in particolare?

ilmisuratore
Inviato
2 minuti fa, grisulea ha scritto:

Una rif caratterizzata caratterizza anche e soprattutto l'impostazione timbrica del sistema..

Questo non è stato mai messo in dubbio

Allo stesso tempo non può essere messo in dubbio il fatto che, a parità di modulo dello spettro, la risultante timbrica non potrà ripercorrere il medesimo risultato in quanto, sempre a parità di modulo dello spettro, si possono anche teoricamente [e praticamente] ottenere suoni e timbriche diverse

Il tuo discorso andrebbe in porto soltanto nei casi in cui non si analizza il modulo, ma lo spettro 

Inviato
47 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Quindi il nostro Max440 si riferisce presumibilmente alle componenti spettrali che caratterizzano il timbro, per numero e somma delle stesse

 Certo, e aggiungerei anche: 

non tutti gli strumenti sono accordati perfettamente a 440hz...

Per cui, se anche analizzassi tutte le note tra 20 e 20khz, poi trovo uno strumento accordato a 430 o a 442 (ce ne sono, anche in ambito di musica cameristica barocca), ed ecco che magari una analisi perfetta analizzando tutte le note con il pitch a 440 potrebbe non essere perfetta ad altre intonazioni.

Questo intendo, oltre ovviamente allo spettro armonico di ogni singola nota di ogni singolo strumento: vi rendete quindi conto di quante misure occorrerebbe fare per essere sicuri che un sistema sia perfettamente lineare?

Quello che sostengo io, è che spesso l'orecchio ci può azzeccare meglio di parecchie  misure fatte "un tot al chilo", tipo le analisi a terzi di ottava, che potrebbero non segnalare squilibri timbrici che invece un orecchio allenato ti becca senza problemi ...

Inviato
7 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Questo non è stato mai messo in dubbio

Lo è stato eccome.

Inviato
9 minuti fa, Max440 ha scritto:

non tutti gli strumenti sono accordati perfettamente a 440hz...

Irrilevante, quello sta nella registrazione non nell'impianto. Riproduci quello che ti arriva, se accordato ad altra frequenza quello sentirai.

 

9 minuti fa, Max440 ha scritto:

Quello che sostengo io, è che spesso l'orecchio ci può azzeccare meglio di parecchie  misure fatte "un tot al chilo",

Ma neanche per sogno ed infatti hai scelto diffusori con timbrica caratterizzata convinto che sia quella giusta. Guarda le misure di qualche megneplanar, vedrai cose che sfiorano l'assurdo. Altro che raihdo di cui hai scritto che c'è un limite a tutto.

Inviato
11 minuti fa, Max440 ha scritto:

Per cui, se anche analizzassi tutte le note tra 20 e 20khz, poi trovo uno strumento accordato a 430 o a 442 (ce ne sono, anche in ambito di musica cameristica barocca), ed ecco che magari una analisi perfetta analizzando tutte le note con il pitch a 440 potrebbe non essere perfetta ad altre intonazioni.

Assurdo. Ma cosa centra? E' musica riprodotta.

ilmisuratore
Inviato
11 minuti fa, grisulea ha scritto:

Lo è stato eccome.

L'ho messo in dubbio io ? 

ilmisuratore
Inviato
14 minuti fa, Max440 ha scritto:

Questo intendo, oltre ovviamente allo spettro armonico di ogni singola nota di ogni singolo strumento: vi rendete quindi conto di quante misure occorrerebbe fare per essere sicuri che un sistema sia perfettamente lineare?

Sicuramente non basterà una sola misura, ma non mischiamo l'accordatura della musica dal vivo con i segnali registrati di tipo deterministico

Un segnale/sistema lo spulci come vuoi

Inviato
14 minuti fa, grisulea ha scritto:

Guarda le misure di qualche magneplanar, vedrai cose che sfiorano l'assurdo

 A questo punto ho capito che di musica e di suoni degli strumenti musicali ne capisci proprio poco ...

Era un po' che l'avevo intuito, ma ora ne ho la prova certa.

Ti saluto e chiudo qui  i miei contributi a questo 3d

 

ps: ti salutano anche i felici possessori di magneplanar nel mondo (migliaia), che normalmente ci ascoltano musica classica e jazz (non musica amplificata dal vivo da monitor, che già dice tutto sulla "correttezza timbrica").

Bye,

Max

Inviato
2 ore fa, gianventu ha scritto:

Sembrerebbe che la curva psicoacustica di REW sia quella più indicativa di quanto un normodotato senta.

In effetti è quella che uso per fare le misure. 

Inviato
Adesso, Ggr ha scritto:

In effetti è quella che uso per fare le misure. 

E ti fa pure stare più tranquillo, riempiendo quegli orridi buchi...:classic_tongue:

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