garmax1 Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 Volevo riascoltare la versione di Alessandrini, ma su Qobuz e Spotify non è presente. Potete verificare anche voi per chi usa qualche piattaforma di streaming? Fortunatamente ho i cd 😃
garmax1 Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 2 ore fa, garmax1 ha scritto: Questa versione potrebbe piacerti, la conosci? Ho ascoltato questa versione che ho proposto prima, ma non mi è piaciuta per nulla. Strumenti, voci e coro striminziti , forse anche la registrazione non è un gran che. Invece ho trovato la versione proposta da @Don Giuseppe di J. Savall favolosa, coro strepitoso e con corpo come mi aspetterei di ascoltare (ma forse non sono abbastanza filologico😉)e poi anche per l'aggiunta delle antifone. ✌️ 1
Membro_0013 Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 Io ovviamente non ero presente nella Venezia dei primi del '600, ma se devo dire la mia sul modo di interpretare il Vespro della Beata Vergine, propendo per una resa "fastosa", senza cori striminziti né tantomeno a parti reali. Non dimentichiamo che ci si trovava in un luogo dove ancora si respirava l'aria dei "cori battenti" alla Gabrieli, in un contesto estetico dove lo splendore della musica religiosa "respirava" di concerto con la bellezza e l'ampiezza di spazi come la Basilica di San Marco. E ricordiamoci altresì che ci troviamo in un ambito cattolico, ossia nella predominanza della "teologia della gloria" più che della "teologia della passione" tipica del mondo protestante. E quindi ritengo inutilmente "francescane" certe edizioni che sacrificano lo splendore corale in nome della trasparenza dell'ordito... trasparenza che può essere benissimo ottenuta (come dimostra ampiamente quella che per me è l'edizione migliore per distacco, ossia quella di Jordi Savall) anche in abbinamento ad un suono corposo e denso. E' un errore, quello delle parti reali applicate alla musica religiosa veneziana, che è stato anche applicato ad un altro Vespro della Beata Vergine, quello di Cavalli (che tuttavia non nasce come tale, ma è "ricostruito" unendo vari vespri in un'unica esecuzione) da parte del Concerto Palatino diretto da Bruce Dickey & Charles Toet. Si tratta di un'esecuzione che "suona bene all'orecchio", ma è facilissimo comprendere, se si guarda alla storia e se si mette in relazione la musica con l'architettura, come a San Marco i Vespri NON si eseguissero in questo modo.
Membro_0013 Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 Poi, dato che siamo a Venezia e si parla di Vespri... e dato che il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi contiene quello che per me è il più bel Magnificat della storia della musica, mi piace condividere un altro Magnificat che - quasi 50 anni dopo - ne sfiora molto da vicino lo splendore, ma proiettando di molto in avanti la maniera di comporre musica sacra, e guardando al futuro per la coesistenza, nella medesima composizione, di sezioni cantabili e sezioni in stile severo. Un Magnificat la cui posizione storica è quella di anello di congiunzione fra due epoche della musica veneziana: quella di Monteverdi e quella di Vivaldi, ma che fa storia a sé a cagione della sua intrinseca altezza artistica. E' quello di Francesco Cavalli, tratto da "Le Nuove Musiche" del 1656. Ne esistono varie registrazioni, tra cui la più bella è secondo me quella della Dynamic diretta empaticamente da Bruno Gini, che ci fa davvero sentire - nel dialogo tra solisti e coro - come si possa ottenere un effetto di grandezza e trasparenza nello stesso tempo usando lo stile concertante. Se poi vi piacciono le fughe, attenzione a quanto avviene a partire dal minuto 9'35": una stupefacente fuga a 12 voci sulle parole "Esurientes implevit bonis"... ma è solo una delle tante perle di un capolavoro assoluto che merita di stare accanto a quello di Monteverdi.
analogico_09 Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 1 ora fa, Gabrilupo ha scritto: Fra i solisti c'erano due italiani: Marinella Pennicchi e Sandro Naglia (non credo fosse lui "l'enfatizzante😁", piuttosto uno fra Mark Tucker e Nigel Robson). Pennicchi e Naglia straordinari.., mi piace molto il timbro di Naglia! NO.., è il tenore Biondo" che apre l'opera declamando il primo verso del Salmo 70 "Deus, in adiutorium meum intende" con una verve operistica.., mentre è cantus firmus, gregoriano.. tra l'altro sembrerebbe che prunci ... meum indende ..., o sarò io che inDenDo male.., alla De Mita... 😄 😉
analogico_09 Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 Questa interpretazione di Gardiner live au Chateau de Versailles, coro ed orchestra "macchine musicali" oliatissime, ci mancherebbe.., è "lievemente" eccitata... "Music Hall"! 😅
luckyjopc Inviato 1 Maggio 2021 Inviato 1 Maggio 2021 Oltre al magnifico disco di mccreesh anche io invito ad ascoltare il savall del 1988, io ho un cofanetto forse naive che la contiene insieme alle sette ultime parole di cristo di haydn
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