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La vera storia (o quasi) del Risorgimento


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Inviato
1 ora fa, Panurge ha scritto:

Comunque, con una certa fatica, ci siamo moltiplicati lo stesso

lo so, è uno sporco lavoro ma qualcuno dovrà pure farlo

Inviato
7 ore fa, melos62 ha scritto:

categoria genetica

Mi incuriosisce il tuo retroterra culturale, mi chiedo quale estrazione politico culturale ti porti a questi schemi mentali.

.

Se ho ben capito inquadri la (chiamiamola così) questione meridionale  in termini di contrapposizione / lotta di classe, immaginando un mondo in cui non ci sono Popoli, Tradizioni ecc ma semplicemente poveri e ricchi, sfruttatori e sfruttati.

.

E' senz' altro un modo per raccontarsi come sono andate le cose, ma francamente io credo che l' Uomo, specie quando scende in guerra, sia qualcosa di più di una  mera razionalità politico-economica, e che veramente  qualcuno, anzi, molti (certo non il me stesso di qui-ed-ora),  possa decidere che vale la pena di vivere e morire / ammazzare per la religione, per una bandiera, per un Re ecc ecc . Quindi del Risorgimento preferisco la interpretazione classica, quella di Popoli diversi ma affini che sono stati presi dalla smania tutta ottocentesca di essere Nazione, di essere uniti ecc ecc

.

Salvo poi scoprire, una volta unificati, che qualcuno aveva una posizione di vantaggio, e che questo vantaggio, passando i decenni, invece di ridursi, aumentava, mentre quell' amalgama complessivo che consentisse veramente (al di là delle pippe mentali sulla "Genetica") ai diversi Popoli di diventare un Popolo Unico tardava a formarsi

.

L' ammonimento che se ne dovrebbe cogliere è che nel presente processo di aggregazione europea sta succedendo (anzi è un bel po' avanti nel succedere) la stessa cosa ed i nostri nipoti  (no, non "geneticamente", perché non ho figli quindi non avrò nipoti) staranno qui tra cento anni a piangersi addosso e fare racconti televisivi su come e perché lo hanno preso (con rispetto parlando) nel **** quando ai tavoli delle trattative europee si favoleggiava del superamento di interessi nazionali ecc ecc

 

analogico_09
Inviato
18 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ahò, basta ora, fatemi finire la circolare. Giusto per alimentare altri focolai, preciso che sto ascoltando musica "di sottofondo". Tiè...

 

Non si attizzi il foco che acciccia la circolare di cui detto tra noi assai poco ci cale. Vhà

(vecchio pro-verbio gari_baldino) :classic_biggrin:

 

 

Inviato
38 minuti fa, audio_fan ha scritto:

Se ho ben capito inquadri la (chiamiamola così) questione meridionale  in termini di contrapposizione / lotta di classe, immaginando un mondo in cui non ci sono Popoli, Tradizioni ecc ma semplicemente poveri e ricchi, sfruttatori e sfruttati.

la mia risposta era palesemente ironica, perchè poteva sembrare che, citando gli avi le cui colpe sarebbero ricadute sulla discendenza, imbelle e lamentosa dopo tanto tempo, tu potessi alludere ad una innata e perciò genetica difficoltà dei sudisti a rimboccarsi le maniche. Tu parli di popoli diversi, in realtà, come spiega bene anche il geopolitico Dario Fabbri, l'italia ha un solo popolo dalle Alpi alla Sicilia già a partire dal medioevo, avendo in comune i fattori essenziali: religione e derivati culturali del cristianesimo, scala dei valori, cultura rurale. La lingua comune, se vogliamo, si è aggiunta solo a partire dal secondo dopoguerra. Ci sono altre nazioni, come il regno unito (sic) che hanno la stessa lingua ma sono divisi ancora oggi in popoli distinti e inconciliabili per sistema di valori (inglesi, Irlandesi, Scozzesi), per non parlare delle minoranze basche  e catalane in Spagna. Quindi l'italia sicuramente frammentata geograficamente, ma sostanzialmente già una nazione ben prima dell'unità, se si guarda al territorio (la penisola protetta da alpi e mare) e cultura sostanzialmente omogenea. Secondo te perchè tanti campani, calabresi e siciliani si sono eroicamente  immolati sul Piave per l'Italia, malgrado lo stupro subito dai piemontesi pochi decenni prima?

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
36 minuti fa, audio_fan ha scritto:

e ho ben capito inquadri la (chiamiamola così) questione meridionale  in termini di contrapposizione / lotta di classe,

non ci hai preso, quello delle lotte di classe è savgal

:classic_biggrin:

Inviato
48 minuti fa, audio_fan ha scritto:

Risorgimento preferisco la interpretazione classica, quella di Popoli diversi ma affini che sono stati presi dalla smania tutta ottocentesca di essere Nazione

Tu puoi credere ciò che vuoi, anzi il tuo parere è benvenuto.

Quello che sarebbe meglio evitare è la psicanalisi dell'interlocutore con diagnosi di disonestà intellettuale. 

Inviato
23 minuti fa, melos62 ha scritto:

avendo in comune i fattori essenziali:

Sulla cucina però sono indeciso 😋

Inviato
2 minuti fa, appecundria ha scritto:

Sulla cucina però sono indeciso

bagnacauda= visitors

Inviato
1 ora fa, audio_fan ha scritto:

Mi incuriosisce il tuo retroterra culturale, mi chiedo quale estrazione politico culturale ti porti a questi schemi mentali.

.

Se ho ben capito inquadri la (chiamiamola così) questione meridionale  in termini di contrapposizione / lotta di classe, immaginando un mondo in cui non ci sono Popoli, Tradizioni ecc ma semplicemente poveri e ricchi, sfruttatori e sfruttati.

vorrei girarti la medesima domanda: come hai fatto a pensare che io possa avere una lettura marxista del fenomeno? 

Gaetanoalberto
Inviato
1 ora fa, appecundria ha scritto:

psicanalisi dell'interlocutore con diagnosi di disonestà intellettuale

Epigrafica

Gaetanoalberto
Inviato
2 ore fa, audio_fan ha scritto:

interpretazione classica, quella di Popoli diversi ma affini che sono stati presi dalla smania tutta ottocentesca di essere Nazione,

Non vorrei contraddirti, ma questa non è per niente l’interpretazione classica.

È una distorsione, sempre senza offesa neh, sia dal punto di vista storico che culturale.

Esattamente quel pensiero che, almeno nei miei interventi, si contesta.  

Non so, i coreani, i gli Usa prima dell’unificazione, i tedeschi dei diversi staterelli preunitari, i cinesi delle diverse aree, come li chiameresti se non col nome che li accomuna?
La barzelletta degli stati nazionali, quando non utilizzata per fini aggressivi verso altre nazioni, ha portato dapprima conflitti, ma poi benessere e sviluppo.

Nei miei ricordi, popolo è l’insieme dei cittadini, qualunque ne sia l’origine, nazione un gruppo accomunato dalla lingua, spesso dalla religione, e appunto da elementi comuni che in Italia esistono da secoli. Gli italiani cosí erano chiamati dalle monarchie occupanti, e così spesso si autodefinivano.

Che poi nazione e stato non sempre coincidano, è appunto il fenomeno alla base della formazione degli stati nazionali.

Gli italiani stanno oltre, in canton Ticino, un tempo in Istria, un tempo in Savoia.

La storia dall’Europa dei popoli o delle regioni, tema piuttosto recente, puó essere interpretata quale forma di rispetto delle identità di cui ciascuno pensa di far parte, oppure come strumento per la frammentazione delle identità secondo fini politico economici.

Questa frammentazione, alimentata sapientemente da chi dal divide et impera spera di trarre vantaggio, spesso si scopre sostenuta finanziariamente da fonti (ospitate, visite, fondazioni, comitati, associazioni di amicizia italo russe che dir si voglia)  vicine a potenze che hanno tutto l’interesse a indebolire l’Europa, è un po’ uno dei veleni che circolano pericolosamente.

La stessa filosofia che si cercava di contestare nelle sue scelte partigiane, in cui si condisce l’interesse di aree di potere, rivestendolo di inesistenti profili etnici.

Inviato

L'ideale sarebbe stato uno stato confederale, i Borboni stavano lavorando ad un progetto di questo tipo, mentre i Savoia (e gli sponsor inglesi e americani ) avevano interesse invece all'annessione del regno delle due sicilie ed alla sua spoliazione insieme a quella dello stato pontificio. Le terre confiscate sono state usate per comprare i notabili locali, i mafiosetti furono promossi a tutori dell'ordine pubblico per conto dei nuovi padroni. Quindi ci sarebbero dei motivi per essere leggermente incaxxati noi ex duosiciliani? 

Inviato
2 ore fa, melos62 ha scritto:

la penisola protetta da alpi e mare

Avrei qualche dubbio per quanto riguarda il mare.

Inviato
3 minuti fa, vizegraf ha scritto:

Avrei qualche dubbio per quanto riguarda il mare.

Nel senso di confini naturali, le migliaia di torri di avvistamento per difendersi dai predoni saraceni confermano i tuoi dubbi

Gaetanoalberto
Inviato
19 minuti fa, melos62 ha scritto:

Quindi ci sarebbero dei motivi per essere leggermente incaxxati noi ex duosiciliani? 

Odio la vostra sintesi. Facile dopo che io mi spolpo i polpastrelli....

Gaetanoalberto
Inviato
13 minuti fa, vizegraf ha scritto:

il mare.

Ai tempi qualche difficoltà la metteva. A giudicare dai morti affondati, pure oggi...

Inviato

Borboni-lavorare 😂😂😂😂

Non sono io, è il gin tonic, bello carico. 


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