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Circola una bufala, i sistemi di correzione digitale non sarebbero trasparenti


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captainsensible
Inviato

@audio2 no, hanno un risposta all'impulso eccellente ed una bassissima distorsione.

Non lo dico io, ma uno studio condotto da una università.

 

CS

captainsensible
Inviato
1 minuto fa, grisulea ha scritto:

sarebbe una pessima incisione (ce ne sono a cataste).

Ce ne sono a cataste di ottime, anche.

 

CS

Inviato
1 minuto fa, captainsensible ha scritto:

Ce ne sono a cataste di ottime, anche.

 

Certo ma non nate dalla ipotesi di equalizzare due scatolette come monitor.

captainsensible
Inviato

@grisulea ma non segui il ragionamento.

Ho estremizzato il concetto e tu ti attacchi alle Yamaha.

A casa tua ascolti come ascolta l'uomo nella Sala dello studio 1 dell'Abbey Road?

 

CS

Inviato

@captainsensible hai inserito la variabile più amata…le scatolette…

Ripropongo la domanda…se faccio suonare un contrabbasso….

Inviato
2 minuti fa, captainsensible ha scritto:

A casa tua ascolti come ascolta l'uomo nella Sala dello studio 1 dell'Abbey Road?

Non vedo perché dovrei farlo, se poi ascolto un disco fatto a Canicattì cosa succede? Meno introduci alterazioni e più sarai vicino a come il suono è nato. Non mi sembra qualcosa di non condivisibile. Gli studi più importanti stai certo che hanno rif flat, come tutti i monitor moderni. Quelli vecchi stai certo che erano equalizzati alla ricerca della rif piatta, almeno nel range del campo diffuso.

Inviato
28 minuti fa, captainsensible ha scritto:

Faccio un ulteriore esempio, estremo

Più che estremo è un esempio falsato: se il sound engineer sa fare bene il proprio lavoro apporterà al segnale registrato, che già di suo sarà stato acquisito con determinate accortezze in vista del risultato finale (le cui caratteristiche dovranno essere state definite a priori), tutti quei correttivi che riterrà opportuni e necessari per far ottenere all'ascoltatore quel determinato risultato in un ambiente domestico e con diffusori "normali" (ovvero non monitor da studio).

Non ha nessuna importanze che il suono che esce dai suoi monitor in studio sia o meno uguale a ciò che ascoltiamo noi dalla nostra poltrona, semplicemente perché non è MAI così.

Inviato
2 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

hai inserito la variabile più amata…le scatolette…

Spiegaci come fai a monitorare la gamma bassa con casse che non la fanno? Come fai a monitorare un lavoro nella sua interezza se sotto i 70 hz non senti quel che devi sentire? Spiegamalo. Non hai mai visto i monitor da studio principali incassati a muro? Perchè sono a filo? Per avere rif alla menga? Perché gli studi sono trattati? Per avere di nuovo rif alla casual?

captainsensible
Inviato

@grisuleanon succede nulla ma non tutte le sale regie sono uguali.

La risposta il frequenza piatta è una buona cosa ma molte sale regie non lo sono.

Se leggi le interviste a molti sound engineer, loro preferiscono mixare in studi che conoscono perché hanno una certa 'firma sonora' che prediligono.

 

CS

 

Inviato
8 minuti fa, Tronio ha scritto:

semplicemente perché non è MAI così.

Esattamente, il miglior modo per avvicinarsi è introdurre il minor numero possibile di alterazioni al segnale che arriva alle orecchie.

 

Inviato
42 minuti fa, captainsensible ha scritto:

 Faccio un ulteriore esempio, estremo, e poi mi fermo.

Supponiamo che sei un famoso sound engineer e che vieni chiamato a mixare l'ultimo disco di Madonna.

Ti pigli le tue NS10 (casse calanti a partire dagli 80 hz, qualcuno obietterà che non è un diffusore propriamente HiFi, ma l'esempio è appunto estremo), le porti in studio e ci mixi.

Decidi di aumentare di + 6 dB a 60 Hz per dare un pò più di vita al basso.

Poi dai il mix al tuo amico che ha un sistema linearizzato da 40 Hz in su.

Secondo te il tuo amico ascolta le stesse cose che hai ascoltato te ?

 

Si commetterebbe un errore

Vorrebbe dire falsare un risultato per colpa di una carenza del diffusore di monitoraggio, o perchè il sound engineer non ci ha capito una cippa

Se il basso è presente dal vivo e il monitor non lo riproduce verrebbe introdotto forzatamente e con un prodotto finale colorato

Per compensazione dei difetti [l'uno elimina l'altro] si potrebbe sentire anche bene su un minidiffusore con le stesse carenze del monitor, ma è un concetto sbagliato a prescindere

Inviato

Ma sotto ai bauli le hanno le punte?

Sarà casa di @audio2, bauli pieni di legna?

captainsensible
Inviato

@ilmisuratore errore o non errore, te non senti quello che sente lui.

È per fare un esempio.

Le NS10 vengono usate all'interno di un processo di produzione poi si ascolta anche con le cuffie.

 

CS

Inviato
3 minuti fa, captainsensible ha scritto:

La risposta il frequenza piatta è una buona cosa ma molte sale regie non lo sono.

Se leggi le interviste a molti sound engineer, loro preferiscono mixare in studi che conoscono perché hanno una certa 'firma sonora' che prediligono.

Infatti questo è il nostro problema. Che i professionisti non usino uno standard o almeno non lo usino tutti. Questo porta a risultati molto variabili tanto più variabili quanto più la fantasia di chi produce si è data allo sbando. Anche in funzione di questo, non avere uno standard anche nostro, porta ad un risultato ancora più casuale, alle variazione introdotte in registrazione si aggiungono le nostre. Sarebbe tutto semplice, studi con t60 simili, rif piatta o circa e noi diffusori con rif piatte o simili ed ambienti con riverbero, potendo, simile. Saremmo veramente vicini al suono come immaginato da chi lo ha voluto. Resta il fatto che i milgiori studi e le milgiori incisioni sono monitorate con rif circa piatte e senza o con poche  alterazioni ambientali.

Inviato
1 minuto fa, captainsensible ha scritto:

errore o non errore, te non senti quello che sente lui.

Ma si sentirebbe in modo sbagliato nella maggiorparte di impianti ad alta fedeltà

I sound engineer che conosco curano parecchio la linearità ed il controllo finale, e quando apportano delle modifiche lo fanno per minimizzare le differenze tra evento e riproduzione [lineare] 

Sarà il caso che alcuni dischi suonano male, se curati con il boost per compensare un difetto del monitor

captainsensible
Inviato

@grisulea si ma cambiano anche le recchie e lo stile di chi mixa.

Alla fine del processo c'è una persona.

CS

Inviato
4 minuti fa, grisulea ha scritto:

Anche in funzione di questo, non avere uno standard anche nostro, porta ad un risultato ancora più casuale, alle variazione introdotte in registrazione si aggiungono le nostre. Sarebbe tutto semplice, studi con t60 simili, rif piatta o circa e noi diffusori con rif piatte o simili ed ambienti con riverbero, potendo, simile. Saremmo veramente vicini al suono come immaginato da chi lo ha voluto.

Vacca bo' quante complicazioni

E mi che me pensavo che bastava azzeccare la combinazione giusta del verso delle prese di alimentazione 

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