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Inviato

Nel momento in cui ci cade il morto, evidentemente, il sistema di controllo ( chiamiamo così tutto l'insieme) non ha funzionato. È pur vero che un rischio si può solo mitigare e non azzerare ma in ogni caso andrà fatta una nuova valutazione di quel rischio con tutto ciò che ne consegue in termini di impatti ed interventi.

A proposito di responsabilità, in ambito salute e sicurezza sul lavoro, i primi responsabili di noi stessi( al di là del datore di lavoro responsabile per legge) siamo noi stessi con le nostre sensibilità ed i nostri comportamenti.

Inviato

Sulla vicenda per come appresa dai "media" mi colpisce il fatto che le "telefonate" erano tra la dirigente in cabina e la scorta, cioè due colleghi di RFI, non col caposquadra dell'impresa che in teoria era il soggetto direttamente interessato a cominciare prima i lavori.   Anche nel'ipotesi che questi abbiano cominciato disattendendo le indicazioni della scorta (cosa gravissima e suscettibile di cancellazione dal registro dei fornitori qualificati)  non vi sarebbero tracce di successive telefonate per chiedere di dare il "rosso" in linea. 

Inviato

il problema è che se vuoi lavorare ti devi adattare, altrimenti per cosa credete che diano in subappalto i lavori

questo al netto del fatto specifico, ma in generale è così per tutto.

Inviato
8 minuti fa, audio2 ha scritto:

se vuoi lavorare ti devi adattare, altrimenti per cosa credete che diano in subappalto i lavori

Vero, ma le difformità (di solito) non si fanno sotto al naso del committente.   

Inviato

si, il committente che è proprio quello che spinge per fare più in fretta

  • Melius 2
Inviato
6 minuti fa, audio2 ha scritto:

il committente che è proprio quello che spinge per fare più in fretta

Più in fretta, a meno soldi e senza fare questioni. 

Questo chiede il committente ai terzisti e appaltati 

Inviato
19 ore fa, Velvet ha scritto:

Ma dai non esiste: non si parla di gestione ordinaria dei convogli, ma straordinaria con importanti e pericolosissimi lavori sui binari: perciò a me pare assurdo che il tutto dipenda da UNA telefonata.

Senza che vi sia nessuna tecnologia a sovrintendere il transito dei treni e la presenza degli operai sui binari che devono essere occupati e liberati nello spazio di un'ora e mezza (una finestra ridottissima di tempo).

Io ho macchine utensili che prevedono, per esempio, sulla chiusura automatica del portello sia l'adozione del comando a 2 mani , sia la presenza di barriere ad infrarosso. E il peggio che tipuò capitare è farti male a una mano o ad un braccio.

Inviato
58 minuti fa, audio2 ha scritto:

si, il committente che è proprio quello che spinge per fare più in fretta

mah, sono quasi 40 anni che lavoro per committenti più o meno shtatali e se c'è una cosa che pare non interessarli per nulla sono proprio i tempi: Più i manager sbraitano coi cronoprogrammi e più gli addetti se ne sbattono le palle e anzi, introducono giri a vuoto al solo scopo di rompere i c.glioni.  In primis proprio i vari e numerosissimi "addetti alla sicurezza".  Ovvie ragioni mi impediscono di fare nomi e inserire scrinsciotti, ma la situazione è attualissima(mi basterebbe andar a pescare da riunioni condotte mezz'ora fa) 

Diverso il caso dei committenti davvero privati, li il pepe al coolo c'è ma c'è anche la concordanza di interessi a far presto e una relativa minore immunità burocratica intesa come il complesso di procedure volte a deresponsabilizzare al massimo i vari anelli della catena, che è invece un dogma dello shtato e del parashtato. Con questi committenti in genere i passaggi di responsabilità (consegne cantieri) sono più chiari e netti.  (anche qui scusatemi ma non posso citare nomi e inserire scrinsciotti

Inviato
35 minuti fa, Martin ha scritto:

mah, sono quasi 40 anni che lavoro per committenti più o meno shtatali e se c'è una cosa che pare non interessarli per nulla sono proprio i tempi:

ESATTO.

anche perchè nelle peste, in questioni di sicurezza, ci finisce anche e soprattutto il committente.

  • Amministratori
Inviato

@maverick le ferrovie non sono un ministero, se i lavori di manutenzione non vengono eseguiti i treni non possono circolare oppure circolano rischiando il disastro.. cìè un circolo vizioso fretta prezzo basso che comporta rischi elevati. ovviamente nessuno è del tutto scemo e si prendono precauzioni per mitigare i rischi, ma con il tempo e l'abitudine il livello di attenzione inevitabilmente si abbassano. e' per questo che ci sono oltre alle procedure strumenti che segnalano in automatico l'insorgere di situazioni di pericolo, ops ho detto ci sono, dovevo dire dovrebbero esserci

Inviato
11 ore fa, Velvet ha scritto:

non mi pare che nel mondo ferroviario si faccia un grande uso delle tecnologie disponibili oggi.

Non ho il polso  di come funziona  nel dettaglio oggi anche se ,da quello che leggo dai giornali, le procedure di cui  viene contestata l'omissione  ( operare senza il preventivo nulla osta che è successivo all'interruzione della circolazione e la messa in corto dei  binari a monte del cantiere) sono le stesse  che erano in essere anche  25 e rotti  anni fa .

 

 

11 ore fa, Velvet ha scritto:

Il treno invece pare essere ancora un po' ottocentesco come sistema (a parte forse le TAV).

Ripeto non ho il polso esatto  dei sistemi attualmente usati ma

ottocententeschi però , a naso, non direi proprio ( sta cosa dei fonogrammi poi  mi sa tanto di preistoria delle ferrovie  più che di attualità) considerato che sono  spariti i dirigenti movimento dalla stragrande maggioranza delle stazioni e che tratte anche lunghe vengono gestite da un DCO ( ho un conoscente che lo è  nella stazione di  Bologna) da remoto.

 

11 ore fa, Velvet ha scritto:

Ma certo, hai perfettamente ragione sulla responsabilità che certi ruoli comportano. 

Sai che ho maturato l'idea, nel corso degli anni, che se ognuno facesse semplicemente il suo in ogni ambito con coscienza ed onestà, anche senza strafare, questo paese andrebbe avanti  con "un filo di gas" .

  • Melius 1
Inviato
9 ore fa, Martin ha scritto:

Sulla vicenda per come appresa dai "media" mi colpisce il fatto che le "telefonate" erano tra la dirigente in cabina e la scorta, cioè due colleghi di RFI, non col caposquadra dell'impresa che in teoria era il soggetto direttamente interessato a cominciare prima i lavori.   Anche nel'ipotesi che questi abbiano cominciato disattendendo le indicazioni della scorta (cosa gravissima e suscettibile di cancellazione dal registro dei fornitori qualificati)  non vi sarebbero tracce di successive telefonate per chiedere di dare il "rosso" in linea. 

Io non ci trovo nulla di strano Martin;  RFI manda un dipendente  sul posto a controllare i lavori e la loro esecuzione e trovo normale che si interfacci con un suo dipendente che è quello che " dovrebbe" coordinare e vigilare  sui lavori in appalto.

Questo a meno che non emerga che  mettere a rischio gli operai della ditta in appalto è prassi comune in RFI , al  fine di portarli  a termine nei tempi senza farsi scrupoli riguardo alla sicurezza.

Da quanto leggo , poi magari mi sono perso dei pezzi, l'unica telefonata e quella ( registrata) mentre il responsabile cantiere di RFI chiede il nulla osta ma  purtroppo , in simultanea, arriva il treno in ritardo che falcia gli operai.

Quindi cosa intendevi per successive ....a che?

Inviato
2 ore fa, andpi65 ha scritto:

Quindi cosa intendevi per successive ....a che?

Pare vi siano state telefonate nelle quali la dirigente movimento abbia negato l'autorizzazione ai lavori precisando che dovevano passare ancora 2 treni. Detto questo la scorta in linea non doveva consentire agli operai di occupare i binari. E' estremamente improbabile che gli operai abbiano cominciato i lavori senza autorizzazione diretta della scorta, e qualora fosse avvenuto, quest'ultima doveva comunque richiedere il blocco della circolazione, telefonata che non c'è stata (per quanto sappiamo dai media) 

  • Melius 1
Inviato
25 minuti fa, Martin ha scritto:

Pare vi siano state telefonate nelle quali la dirigente movimento abbia negato l'autorizzazione ai lavori precisando che dovevano passare ancora 2 treni. Detto questo la scorta in linea non doveva consentire agli operai di occupare i binari. E' estremamente improbabile che gli operai abbiano cominciato i lavori senza autorizzazione diretta della scorta, e qualora fosse avvenuto, quest'ultima doveva comunque richiedere il blocco della circolazione, telefonata che non c'è stata (per quanto sappiamo dai media) 

Ok, ora mi è più chiaro Martin cosa intendevi dire.🙂
 

 

Inviato

Sentito di sfuggita il TG3, pare vi siano nuovi pesanti elementi al vaglio dei giudici.

Inviato
19 ore fa, andpi65 ha scritto:

l'unica telefonata e quella ( registrata) mentre il responsabile cantiere di RFI chiede il nulla osta ma  purtroppo

Le tefonate sono state 3, e tutte e tre le volte era stato negato il via ai lavori.

Ma al di là di tutte le considerazioni su gli errori umani, sulle penali e quant altro, pensare che non esista un sistema di blocco automatico che impedisce al treno di transitare ove ci siano lavori è folle.

Inviato

Esiste un video, la vittima più giovane ha ripreso l'inizio lavori a Brandizzo in cui si sente Massa dire "ragazzi iniziate quando arriva in treno vi avverto e vi spostate" 🫣

Il video era stato caricato su Instagram dal giovane Laganá ma non pubblicato.

Inviato

cioè siamo all' avviso vocale

treno treno

e questi si dovevano spostare


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