GoldenHeart78 Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 Ripeto, pur non avendo grandi competenze tecniche (anche se suono dal vivo in diverse band) io mi fido delle mie orecchie e ho fatto una semplice comparazione cd 2023 con cd 2010 (sia in cuffia che nel mio umile ma comunque sufficiente compatto Bose), riproducendo il medesimo brano immediatamente, a parità di volume. Purtroppo noto la nuova versione del mix migliore come sound intrinseco dei singoli strumenti ma nel complesso per me nettamente inferiore come esperienza di ascolto nei pezzi tirati: manca “il muro”, l’insieme, e le chitarre sembrano indietro, non mi mette “l’adrenalina” di prima, resto più freddo, mi coinvolge di meno. Forse perché paradossalm il basso è più fuori e definito, non so, dovrei rifare la prova ma è stata già multipla. D’altronde si sa, certi bootleg live possono risultare migliori come esperienza di ascolto dei dischi live in alta qualità… Alchemy di base fondava il suo fascino anche sul sano “casino” di certe versioni, qui per me attenuato.
loureediano Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 ALCHEMY Il CD meno usato della mia collezione. Perché io ho la primissima vesione in CD e lo reputo una schifezza totale come qualità tecnica. Si sente da schifo. Per cui questa nuova edizione mi pare un altro disco.
Progressive Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 1 ora fa, GoldenHeart78 ha scritto: le chitarre sembrano indietro In Alchemy dove senti le chitarre indietro? La batteria di Terry Williams suona alla grande, su Going Home - Theme From "Local Hero" pelle d'oca ma non solo, su Telegraph Road pelle d'oca a prescindere come su Private investigation, suonano molto bene. Alzando il volume la qualità non si perde, niente distorsione anzi più alzi il volume e più si gode, sembra di avvicinarsi sempre di più in prima fila. Sul pubblico anche a me non convince.
GoldenHeart78 Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 De gustibus, assolutamente. Devo dire che tra gli album degli Straits anche per me è fanalino di coda per numero di ascolti, pur adorando soprattutto le performance dirompenti di tre canzoni: Telegraph road, Sultans of swing, Once upon a time in the west (Tunnel of love per me superata dalla “nuova” del box, quella del ‘92), e amando anche la resa live di Two young lovers e Romeo and Juliet. Ci sta, ognuno ha il proprio percepito. Io mettendo su i nuovi cd rispetto alla versione 2010 (che ho gradito) ho sentito meno spinta/trasporto e volevo semplicem condividerlo.
GoldenHeart78 Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 @Progressive a basso / medio volume continuo a pensare manchi l’impatto rispetto alla versione 2010, non posso farci nulla. Prescinde dall’analisi tecnica in primis (lato mio). Sento che mi trasportano molto meno le parti rock, manca quella “magia un po’ garage”, lo trovo più moscio. Invito davvero a fare una comparazione quando entra tutta la band in Expresso love.
Progressive Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 59 minuti fa, GoldenHeart78 ha scritto: Invito davvero a fare una comparazione quando entra tutta la band in Expresso love. Sto riascoltando, non so come sia la versione 2010 ma qui per quanto riguarda questo nuovo mix ti do ragione, tra la fine di Industrial Disease e l'inizio di Expresso Love sembra mancare qualcosa, il fomento del pubblico? Industrial Disease è moscetta.
Progressive Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 Ecco... Sentite questa, l'impatto che hai qui, quella botta adrenalinica su Expresso Love manca sul nuovo mix ma come pulizia il nuovo mix lo trovo migliore, si riescono a percepire meglio gli strumenti, un suono più pulito, qui sembra un suono un po' impastato. Insomma se si analizza a fondo il nuovo mix di Alchemy non è perfetto. Edit: mi riferisco più che altro per come inizia, qui si sente il frumento del pubblico cosa che manca sul nuovo mix, hanno smorzato quell'entusiasmo della folla.
TetsuSan Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 4 ore fa, GoldenHeart78 ha scritto: a basso / medio volume continuo a pensare manchi l’impatto rispetto alla versione 2010, non posso farci nulla. Prescinde dall’analisi tecnica in primis (lato mio). Sento che mi trasportano molto meno le parti rock, manca quella “magia un po’ garage”, lo trovo più moscio. Considerazioni corrette fatte da un musicista......sennò non esisterebbero i produttori ed i fonici. Chissà come mai tutte le produzioni più o meno casalinghe dei musicisti esordienti ( e non solo ) oggi realizzate su Cubase o ProTools o altri software poi vengono date ai tecnici del mastering. Perché, caro @GoldenHeart78, in generale i musicisti ci capiscono poco di "sound complessivo". Non ne averne a male, sei in buona compagnia. Pensa che i peggiori dischi D.G. furono realizzati sotto la supervisione di Von Karajan, sommo direttore d'orchestra che di sound riprodotto non capiva una mazza.
BasBass Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 5 ore fa, GoldenHeart78 ha scritto: a basso / medio volume continuo a pensare manchi l’impatto rispetto alla versione 2010 Ovviamente, si chiama “compressione dinamica”.
Progressive Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 È un bene che ci siano uscite ben fatte come questa, rispettose della dinamica, c'è troppa musica ipercompressa soprattutto nel Rock. Gran pezzo Expresso Love. Onda sonora 2023 (Alchemy)
BasBass Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 @Pink No infatti, assolutamente, mi riferivo all’edizione del 2010 citata sopra e preferita da @GoldenHeart78, la percepisce con maggiore impatto perché i suoni registrati ad un livello più basso sono riprodotti ad un livello più alto a causa della compressione dinamica (diversamente su un sistema non in grado di riprodurre una gamma dinamica estesa non li sentiresti), ergo tutto suona più forte e hai l’illusione che suoni meglio.
GoldenHeart78 Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 Io son felicissimo dell’ottima dinamica del nuovo mix (avevo già controllato sul sito dr…), a patto però che non si penalizzi l’esperienza di ascolto. La mia delusione è nata spontaneamente dall’ascolto di qualcosa che conoscevo e che ho trovato per la prima volta migliorato come qualità di strumenti e voce ma maledettamente “giù di corda”. Inoltre come sapete meglio di me la dinamica è una parte importante del tutto, non il solo parametro. Ad esempio, i pezzi precedentemente editi di “On the night” suonano meglio nel nuovo box, con più “up and down” sonori, ed è bello. Sto solo dicendo tra le righe che secondo me su Alchemy il tastierista di Mark si è perso qualcosa, mentre il lavoro di Ainlay del 2010 lo reputo globalmente superiore come “resa live”. Anche perché sinceramente nel box 2023 noto delle aree di miglioramento in tutte le parti mixate ex novo da Fletcher: - Alchemy > quanto condiviso circa l’impatto dei brani rock (compresa la chitarra troppo alta di Lindes che “guasta” Telegraph) - Rainbow 79 > concerto inedito fantastico, ma chitarra di David Knopfler troppo sotto rispetto a quella di Mark e al basso, mentre in Live at the BBC 1978 gli strumenti risultano ottimamente bilanciati (disco non mixato da Fletcher). Avere la chitarra ritmica un po’ più alta in Rainbow avrebbe anche aiutato a “coprire” alcune imprecisioni che fa Mark in diversi assolo, unico piccolo neo del concerto, pressoché da manuale. - On The night > buono che Fletcher abbia lasciato più naturali e meno “prodotti” i brani live inediti ma anche qui sento alcuni problemi coi volumi (rispetto alle tracce già edite il volume dei mix non è omogeneo/le frequenze non sempre bilanciate). Spesso si è costretti ad alzare il volume delle 7 fantastiche tracce inedite perché voce, rullante ecc, risultano più “sotto” rispetto ai brani semplicemente rimasterizz noti dal 1993. Saranno pure meno compressi degli altri brani, ma così il disco pare un po’ - perdonate l’espressione - “una scarpa e una ciabatta”. In sintesi, ritengo che Ainlay (o un altro professionista) avrebbe potuto fare meglio su questo cofanetto. E lo dice un fan del mix di Fletcher su “Real live the roadrunning”, cd/dvd dal vivo di Knopfler con E. Harris del 2006 che adoro.
Progressive Inviato 4 Dicembre 2023 Inviato 4 Dicembre 2023 Sapete che dr riporta l'edizione del 2010? Sul sito non viene riportata quell'edizione. Ma chi l'ha ascoltata oltre a GoldenHeart78?
Progressive Inviato 4 Dicembre 2023 Inviato 4 Dicembre 2023 Un live dalla grande qualità audio per me è questo "Live At Berkeley" non avrà i grandi numeri del cofanetto dei Dire Straits (non ricordo il dr) ma sentite che impatto che ti dà, c'è definizione, pulizia... Musica differente da quella dei Dire Straits ( più audiofila se vogliamo quella di Mark Knofler e Company) ma credo di capire o quantomeno di condividere in parte GoldenHeart78. 1
GoldenHeart78 Inviato 4 Dicembre 2023 Inviato 4 Dicembre 2023 @Progressive concordo appieno! Bellissimo quel live, ce l'ho (solo in cd standard naturalmente...) e si sente alla grande! Che meraviglia anche i dischi di Hendrix... ho una decina di album tra studio e live (edizioni trattate da E. Kramer al mix). Anche Winterland 68 uscito nel 2011 mi piace parecchio.
Progressive Inviato 4 Dicembre 2023 Inviato 4 Dicembre 2023 @GoldenHeart78 vabbè ... Piccolo off topico 😁 Anch'io ho la versione in cd. Dei tre dischi in studio di Endrix in versione CD le ho ascoltate più o meno tutte, anche quelle ritenute più audiofile ma l'impatto che mi danno le masterizzazioni di Kramer non me le ha date nessuno, ha saputo mettere le mani dove c'era bisogno, la compressione c'è nel senso che qualche db è stato tolto ma nei dischi Rock del passato c'è bisogno di una compressione (sempre con criterio) per ridare splendore all'album.
Progressive Inviato 4 Dicembre 2023 Inviato 4 Dicembre 2023 Altro live ben suonante per me (e qui finisco il mio off topic) è questo "Ten Yeats After - Live At Fillmore East 1970" (edizione 2001). L'impatto sonoro è simile al disco di Hendrix. Edit: però alla compressione bisogna dare anche un limite, valori eccessivamente bassi non va bene, dipende anche dal disco, i Dire Straits non hanno bisogno di un'eccessiva compressione.
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