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Affitti brevi : scontro nel governo


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Inviato
13 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

Basterebbe requisire parte dell'enorme numero di casa a Roma del Vaticano per risolvere il problema….

Basterebbero e servirebbero delle norme che autorizzino a liberare immediatamente gli appartamenti occupati da gente “morosa” permettendo ai proprietari di ritornare immediatamente in possesso dell’immobile per affittarlo nuovamente, magari anche agevolando il recupero delle cifre non pagate, mentre sequestrare case appartenenti al Vaticano è dirigista allo stesso modo che sequestrarle ad un qualsiasi privato, pur solleticando i pruriti ideologici di molti.

  • Amministratori
Inviato

@Velvet il discorso sulla gentrificazione dei centri urbani è lungo e complesso e meriterebbe una discussione a parte. gli affitti brevi sono una parte del problema ma non l'essenza del problrma che ha radici e ragion complesse. in una economia privata in tutti i paesi del mondo sono stati tolti i voincoli alle destinazioni d'uso, se vai a budapest la vaci utca, la strada principale, che anche sotto il comunismo era un rigoglio di piccole attività tradiinali, oggi è una immensa ginseri da cui sono sparite anche le pasticcertie ungheresi (per trovarne una ti devi spostare in periferi): la stessa cosa è accadita a toma nelle trade cosiddette commerciali, via del corso, via cola di riienzo, viale libia, per non parlare dei divertimentific da cui il tssuto tradizionale è stao praticamente espulso in favore di bar pizzerie ristoranti discoteche e via discorrendo. per tornare a budapest, il caffè excelsior che con vari nomi è stao sempr aperto dalla prima guerra mondiale fino alla caduta del muro, è dtao comprato da una società americana che lo ha trasformato in un anonimo albergo. e vogliamo parlare dell'abergo in vetro e cemento costruito in mezzo alla foresta per fìdare i turisti la possibilità di affacciarsi sulle cascate di iguazu'? 

se si sceglie un modello "dirigistico" o un midello "laissez faire" bisogna accettarne le conseguenze. la guerr ai b&b non cambierà la gentrificazione al massimo la rallenterà, se non se ne capiscono le cause e se non si mettono in atto politiche coerenti per contrastarla. politiche coerenti vuol dire una legislazione che garantisca chi affitta (morosità sfratti tempi ri rilascio procedure cc ec ), che rend fiscalmente conveniente un affitto di lungo periodo in luogo di uno di breve o peggio di tenere la casa vuota, permettere di detrarre in tutto o in parte il ca9none di affitto agli inquilini (così che possano sostenere gli affitti richiesti eevitando il ricoro al nero), contrastare ila nascita di ulteriori divertimentifici, sostenere il commercio di prosimità con azioni posotive (che non sono i divieti). bisogna penaizzare chi lascia le case non abitate nei centri urbani (quante case a trastevere sono state comprate da stranieri che ci vanno saltuariament). la gentrificazione si contrasta riportando persone ma anche attività

serve una idea globale di governo delle città he non può basarsi su provvedimenti estemporanei punitivi slegati da una visione del problema da risolvere. come in hifi, prima capire coa nnnva, poi cosa voglio, poi eventialmente comprare

Inviato
9 ore fa, Jack ha scritto:

flusso di denaro come sempre dirime

Non tradisci le tue convinzioni economiche  anarco iperliberiste. :classic_biggrin:

Io, pur essendo liberista (non iper), penso anche che i fenomeni socio economici, in molti casi, debbano essere regolati e regolamentati. Le città sono governate e non hanno solo la funzione mercantlista, industriale o di difesa collettiva che indichi. Sono anche dei potentissimi luoghi di convergenza di interessi socio economici di altro tipo, di aggregazione, di elaborazione del pensiero e di cultura, di divertimento, di entertainment, di importanti relazioni sociali ecc. ecc. Quando il flusso di denaro, o altro, non solo non dirime nulla, ma porta a un loro snaturamemto, l'autorità (illuminata o quasi) interviene e regola i fenomeni. Nello specifico, così come non è possibile per esempio costruire come pare e piace, si regolamenta il numero dei B&B, ma anche degli altri n fenomeni che riducono le possibilità di sano sviluppo della città. 

 

  • Melius 1
Inviato
39 minuti fa, wow ha scritto:

Nello specifico, così come non è possibile per esempio costruire come pare e piace, si regolamenta il numero dei B&B, ma anche degli altri n fenomeni che riducono le possibilità di sano sviluppo della città. 

Come regolamentiamo i tassisiti. L'effetto sarà quello di prezzi artificialmente alti, chi ha adesso il B&B avrà la strada spianata e oltre alla vendita dell'appartamento potrà vendere anche la licenza B&B a prezzi stratosferici.

briandinazareth
Inviato

le licenze no, per carità, non servono e sono solo controproducenti. 

 

Inviato
14 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

le licenze no, per carità, non servono e sono solo controproducenti.

Come fai a regolamentare se non metti una licenza e ne limiti i rilasci?

Inviato

@tomminno il problema è che ci siamo assuefatti al modo attuale di fare politica e che non abbiamo più una visione, non dico a lungo termine, ma almeno di qualche anno. Qualcuno si chiede cosa vogliamo per le nostre città? Non mi pare. Si inseguono le voglie e le pance. 

Vogliamo ridurre le rendite di posizione e vogliamo disincentivare il trasporto individuale? Tra le altre cose, si liberalizzano i taxi.

Vogliamo che la città continui a vivere e che non diventi la rappresentazione di se stessa? Incentiviamo certe buone pratiche e ne disincentiviamo delle altre, senza creare nuove rendite di posizione, per cui tra l'altro cerchiamo di raffreddare il mercato dei fitti a lungo termine, interveniamo sulla edilizia sociale, facciamo in modo che il locatore possa sgomberare facilmente il locatario moroso, tassiamo l'affitto brevissimo (il mordi & fuggi). 

Tra le altre cose occorrerebbe entrare nell'ordine di idee che il turismo massivo non è la panacea di tutti i mali per cui occorrerebbe intervenire anche sui numeri dei turisti che soggiornano contemporaneamente in una città, indipendentemente dalle politiche sui B&B ... 

Inviato
1 ora fa, wow ha scritto:

le altre cose occorrerebbe entrare nell'ordine di idee che il turismo massivo non è la panacea di tutti i mali per cui occorrerebbe intervenire anche sui numeri dei turisti che soggiornano contemporaneamente in una città, indipendentemente dalle politiche sui B&B ... 

Scusami ma stai cercando di spiegare delle palesi ovvietà che peraltro stiamo ripetendo da molte pagine a gente cui del destino delle città o del bene comune frega nulla. My Money, my panza, my vacanza sono l'unica lingua ammessa 

briandinazareth
Inviato
1 ora fa, wow ha scritto:

il problema è che ci siamo assuefatti al modo attuale di fare politica e che non abbiamo più una visione, non dico a lungo termine, ma almeno di qualche anno. Qualcuno si chiede cosa vogliamo per le nostre città? Non mi pare. Si inseguono le voglie e le pance. 

 

il fatto è che i politici con una visione di respiro un poco più ampio della bega quotidiana, affrontata a botte di slogan, non possono vincere le elezioni nello schema sociale e informativo attuale. 

 

1 ora fa, wow ha scritto:

Tra le altre cose occorrerebbe entrare nell'ordine di idee che il turismo massivo non è la panacea di tutti i mali per cui occorrerebbe intervenire anche sui numeri dei turisti che soggiornano contemporaneamente in una città


non lo è, ma non è neppure il diavolo. il fatto che la gente viaggi molto di più di un tempo è una cosa bella e positiva secondo me. inoltre economicamente tiene le città vive.

come tutte le cose con impatti andrebbe gestita, senza l'idea di tornare al buon vecchio mondo antico che non torna e con un progetto a lungo termine in mente.

ma qui purtroppo torniamo al punto precedente, perché non solo i politici vivono alla giornata, ma sono i cittadini che sono assuefatti a quel tipo di approccio...

  • Melius 1
Inviato

@wow interveniamo, interveniamo, interveniamo… però sei liberista non iper 😁😁

Inviato

@Jack tra il tuo anarcoturboiperliberismo e un dirigismo autoritario c'è  un'ampia gamma di sfumature😁

Inviato
15 minuti fa, wow ha scritto:

Vogliamo che la città continui a vivere e che non diventi la rappresentazione di se stessa?

Cosa vuol dire città viva? Una città è viva e fiorente se c'è gente. Ad esempio a Firenze il centro è stato svuotato dai negozi storici per l'apertura di negozi delle note marche di moda uguali in tutto il mondo che sono arrivati con i milioni e non hanno avuto difficoltà a convincere i vecchi negozianti a sbaraccare. Adesso il centro di Firenze è solo un outlet come ce ne sono tanti in giro.
Non mi pare che si stia andando nella direzione del numero chiuso nelle città, qui vogliono allargare l'aeroporto nonostante ce ne sia uno internazionale vicino. Cosa aumenti a fare la capacità dell'aeroporto cittadino se non per portare ancora più turisti? Firenze non è Milano, ci si viene solo a vistiare la città.
Il turismo fa girare molti soldi, un po' difficile dire a tutti quelli che ci mangiano che c'è da ridurre la dimensione della ciotola.

  • Melius 1
Inviato

@wow ti ha risposto bene @tomminno

ho un’enorme domanda per girare tra il centro storico di Firenze, i musei e le chiese mò arrivate voi a dire che negli appartamenti ci devo mettere gente a 600€ al mese perché di più non può pagare e riportare Firenze al 1960? 

pe fa icché? a quale scopo?

Inviato
11 minuti fa, tomminno ha scritto:

Cosa vuol dire città viva? Una città è viva e fiorente se c'è gente.

Non sono d'accordo. La gente non basta. Ci vuole quel misto di "tessuto" e di genius loci che si sono formati nel corse dei decenni, dei secoli e in molti casi dei millenni. 

Firenze è stata storicamente città di turismo, ma fino a qualche anno fa non solo. 

Per il resto mi pare che tu sia critico come me o sbaglio? 

Ci ridurremo a dei "luoghi" nei quali, al netto dei monumenti, delle emergenze architettoniche e della trattoria della Sora Lella, ormai più finta della plastica, i turisti verranno a guardare altri turisti. Ma a quel punto basterà un metaverso qualsiasi ... 

  • Melius 1
Inviato
9 minuti fa, Jack ha scritto:

ho un’enorme domanda per girare tra il centro storico di Firenze, i musei e le chiese mò arrivate voi a dire che negli appartamenti ci devo mettere gente a 600€ al mese perché di più non può pagare e riportare Firenze al 1960? 

pe fa icché? a quale scopo?

Però non c'è bisogno di ridicolizzare i concetti altri per prevalere nel dialogo. Chi sta parlando di 600 euro al mese o di 1960? Penso che a buona parte degli abitanti di una città come FI, il turismo massivo sia un fastidio che non porta nulla in tasca, se non fastidi. Ci vuole equilibrio: una monocultura economica non è equilibrio se impedisce o ha soffocato altri tipi di culture economiche.  

 

  • Melius 1
Inviato

ma come lo determini l' equilibrio

se la città quello attrae vuol dire che va bene così

Inviato

Quindi una città attrae o genera, facciamo, gang e delinquenza e va bene così?

Cazzarola, mi siete diventati tutti tubo liberisti ... 

Inviato
Adesso, audio2 ha scritto:

ma come lo determini l' equilibrio

se la città quello attrae vuol dire che va bene così

@wow sintesi perfetta.

Va a vedere i centri storici, che gravitavano intorno al piccolo commercio, che non hanno attrattiva turistica più di tanto come sono messi. Non ne è tornato manco uno all’età dell’oro di cui vaneggiate. Sono solo abitati da gente che non può andarsene, spesso nuovi venuti a cui va bene poter avere case low cost sebbene non stato dell’arte. 

Persino lì qualcuno si azzarda coi b&b… vanno bene per trasfertisti e tecnici che vengono da fuori per un paio di giorni. Oppure ci sono vicino spazi naturali piacevoli. 

Il b&b è l’amz dell’ospitalità… amplia e moltiplica possibilità e denari. Per chi vuol permetterselo ci sono gli hotel lusso. È l’hotel popolare che è anacronistico e sparisce. 

Questi grandi sconvolgimenti economici sono ineluttabili. 

Che vuoi governare? ma per fare cosa soprattutto


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