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Melius Club

Attendibilità statistica audiofila nella valutazione della qualità di riproduzione


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Inviato
2 ore fa, scroodge ha scritto:

E poi cambia i componenti con componenti che gli piacciono.

Può anche raccontarsi e raccontarci che quello, e solo quello, è il suono giusto.

La realtà è, e resta una sola: è il suono giusto per LUI.

Spesso non lo è neanche per lui, solo che non lo sa o non può permettersene uno migliore. Prende quello che capita e se lo fa piacere, nel senso che altro gli pare peggio o irraggiungibile. Ma non è affatto detto detto sia il giusto per lui. A mio parere non lo è quasi mai. Tende a quello senza raggiungerlo. .

  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

E all'improvviso, buttassi nel cesso, quello che ho......:classic_biggrin: 

E' quello che facciamo tutti.

Da anni.

A volte andiamo pure a ripescarli

Come ho fatto io col mio primo giradischi ed il mio primo ampli di quando avevo 14 anni

Inviato
7 ore fa, aldofranci ha scritto:

Perchè l'anelito di prevaricazione del proprio gusto su quello degli altri la fa da padrone incontrastato.

Perchè solo lui, egli, l'eletto sa.

Sa quale è il suono giusto.
Ma il problema è un altro:

Per ciascuno di essi ce ne sono almeno 5 che ritengono di aver bisogno di loro

Inviato
24 minuti fa, scroodge ha scritto:

E quello che facciamo tutti

Una vita tra certezze consapevoli e incertezze inconsapevoli. 

  • Thanks 1
Inviato
27 minuti fa, grisulea ha scritto:

Spesso non lo è neanche per lui, solo che non lo sa o non può permettersene uno migliore. Prende quello che capita e se lo fa piacere, nel senso che altro gli pare peggio o irraggiungibile. Ma non è affatto detto detto sia il giusto per lui. A mio parere non lo è quasi mai. Tende a quello senza raggiungerlo

Tu invece lo sai…perché allinei la rf al punto d’ascolto. Il grafico ti dice che va bene e allora sei apposto. 

Inviato
7 minuti fa, extermination ha scritto:

Una vita tra certezze consapevoli e incertezze inconsapevoli. 

Stupendo.

Potrebbe essere pure rovesciata, e funziona lo stesso...

👍👍👍👍

  • Melius 1
Inviato

Alla fine prevale un pessimismo cosmico. 

Il maifai è un concetto democraticissimo ma anche inutile, un vicolo cieco della conoscenza per ragioni evidenti: perché se è "giusto" solo quello che piace, ognuno pensa ai caci suoi quando va bene...oppure pretende di sbatterli in faccia agli altri quando va male. 

L'aifai è un vicolo cieco da par suo, perché pretende di affermare un modello di accuratezza che:

1) anche quando ragionevolmente "oggettivo" è troppo noioso per smuovere passioni riferite molto agli oggetti e poco al loro scopo;

2) è almeno in parte elusivo sotto certi altri aspetti, perché tutta l'accuratezza di questo mondo serve a riprodurre essenzialmente non la realtà ma un artificio che pretende di rappresentarla. Ragion per cui molti obiettano, non senza qualche pallida ragione: "che me ne fotte di riprodurre la registrazione, a me interessa riprodurre la mia idea di suono (anzi di musica) che mi aspetto ci sia in quella registrazione". E così il maifai rientra dalla finestra...e come abbiamo visto non serve a una mazza, almeno come patrimonio di conoscenza collettiva. 

Insomma vendiamo tutto e dedichiamoci a collezionare conchiglie che è meglio. 

  • Melius 1
Inviato
36 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

Tu invece lo sai…perché allinei la rf al punto d’ascolto. Il grafico ti dice che va bene e allora sei apposto. 

il discorso vale anche per me, non sono escluso, anche avendo bene in mente cosa, resta sempre come arrivarci. Sei tu che pensi che schiacciando due tasti si compie il miracolo. Non è così. Ho però dei riferimenti che non sono e non possono essere solo le orecchie.

Inviato

Purtroppo decenni di depistaggi ( essenzialmente  propalati dal bravissimo e geniale HP e tutti i suoi figlioletti...) hanno deturpato il lume della ragione di una buona fetta di audiofili di varie generazioni. 

Il risultato è che a tutt'oggi si assiste a cose tipo: mi consigliate un cavo di alimentazione che non costi più di 200 euro ma che sia di qualità? 

Cioè follia pura, follia in senso severiniano, ovvero fede all'interno della quale si crede che le cose diventano altro da ciò che esse sono

Gli esempi abbondano 

Chi crede al suono dell'argento 

chi crede al suono dei fusibili 

Chi ama la zia, chi va a Porta Pia

ecc...

Questo per dire che mediamente l'attendibilità statistica audiofila nella valutazione della qualità di riproduzione fa cagare 

Inviato

Però ci si fan troppi problemi,è logico che ognuno di noi riterrà d'avere il meglio,per sè,fra ciò che ha potuto ascoltare,valutare e che può permettersi.

Inviato
17 ore fa, grisulea ha scritto:

Spesso non lo è neanche per lui, solo che non lo sa o non può permettersene uno migliore. Prende quello che capita e se lo fa piacere, nel senso che altro gli pare peggio o irraggiungibile. Ma non è affatto detto detto sia il giusto per lui. A mio parere non lo è quasi mai. Tende a quello senza raggiungerlo. .

Non vedo cosa ci sia di sbagliato in tutto questo.

A meno che l'hifi non corrisponda obbligatoriamente al preparare una macchina da corsa per un gran premio di F1 o a una questione di vita o di morte, direi che e' legittimo accontentarsi senza necessariamente conoscere tutto lo scibile audio.

Magari se qualcuno cominciasse ad accettarlo invece di talebaneggiare sui forum si camperebbe tutti meglio (e, in ossequio al persistente trend su misuroni vs ascoltoni, ne guadagnerebbe molto il rapporto S/N nelle discussioni)

Inviato
17 ore fa, grisulea ha scritto:

Sei tu che pensi che schiacciando due tasti si compie il miracolo.

Non sono io.

Inviato
1 ora fa, Ashareth ha scritto:

Non vedo cosa ci sia di sbagliato in tutto questo.

Ci hai letto qualcosa di sbagliato? È una semplice affermazione, ne giusta ne sbagliata. Al limite non condivisibile. Tu sei certo che il suono che ascolti è il tuo preferito? Perché la questione era quella. Le altre considerazioni le hai aggiunte tu. Qualcuno ha scritto che ciascuno si sceglie il suono che gli piace, semplicemente dico che non è vero. Altrimenti nessuno farebbe cambi. Si vede che gli piace fino a quando ne sente uno che gli piace di più e poi ancora ed ancora. Perché gli piace di più il successivo? Cosa è realmente cambiato? Tutte le volte per lo stesso motivo e con la stessa sensazione? Per altri motivi ? Quali e perché? Io credo sia importante saperlo. O almeno cercare di saperlo. Non è una gara, la F1 non centra nulla, si tratta di capire o provare a farlo. Domani ti piace qualcosa più di ieri. Perché? Cosa provoca realmente questo cambiamento? Fino a che punto può essere valido? Quale è il punto in cui andando oltre la sensazione non solo non migliora ma peggiora? 

Inviato
19 ore fa, aldofranci ha scritto:

dedichiamoci a collezionare conchiglie che è meglio. 

Si fa presto a dire “conchiglie” … ma ciascuno ha la sua conchiglia ideale …  :classic_biggrin:

  • Haha 1
Inviato

Nel campo dell’hifi ci sono tante variabili che concorrono alla scarsa attendibilità di pareri e recensioni.
Giudicare un apparecchio hifi è già difficile per tanti motivi, che ti possono portare fuoristrada e far cambiare parere più volte. Intanto se sei assuefatto ad altri apparecchi da mesi e ne introduci uno nuovo, puoi restar spaesato e giudicarlo ingiustamente male. Poi c’è la variabile della differenza nella percezione acustica fra diversi individui. A questa si aggiunge la differenza nella percezione acustica dello stesso individuo, influenzata da stanchezza, stress, ansia, ore di sonno, ecc. Vi è mai capitato di accendere l’impianto 

a mattina dopo e pensare “ Ma ieri si sentiva meglio”?

Ecco, aggiungete poi che il 90% delle recensioni, anche professionali, nudano pareri assoluti e non in confronto a qualche altro apparecchio. L’unica maniera per far capire come suona qualcosa è paragonarla a qualcos’altro, in modo che chi legge la recensione, conoscendo qualcuno degli apparecchi menzionati, possa farsi un’idea ben precisa. Certo, l’ideale sarebbe che il confronto si facesse nello stesso momento; meno affidabili sono i confronti a memoria, magari con partner diversi.

A tutte queste difficoltà si aggiunge anche che probabilmente capita che qualche recensore non sia assolutamente imparziale e voglia spingere un apparecchio al posto di un altro.

Capite bene che se già fanno confusione i professionisti, figuriamoci gli appassionati, che peraltro ascoltano ciascuno in un ambiente diverso.

Ecco che spuntano pareri diametralmente opposti sullo stesso apparecchio.


Chi non è rimasto deluso dall’ aver comprato qualcosa in base alla recensione entusiastica ed esser rimasto deluso?

Inviato
43 minuti fa, PippoAngel ha scritto:

Si fa presto a dire “conchiglie” … ma ciascuno ha la sua conchiglia ideale

 il dac ancora ancora me ne frego, ma chi mi dice che la sua conchiglia è più bella della mia finisce veramente a schifìo

Inviato

Quante chiacchiere inutili tanto per cambiare.

Nella mia esperienza ci sono persone che naturalmente capiscono all'incirca come stanno le cose in audio senza nemmeno bisogno di chissà quali esperienze cioè trovano il nocciolo senza particolari difficoltà.

Il nocciolo che è sempre quello cioè la naturalezza nella riproduzione.

Per altri invece non c'è nulla da fare per quanto si sforzino.

Insomma ci sono i minidotati, i normodotati e i superdotati ma non ci sono misure per stabilirlo 

 

 

 

Inviato
1 ora fa, grisulea ha scritto:

Qualcuno ha scritto che ciascuno si sceglie il suono che gli piace, semplicemente dico che non è vero. Altrimenti nessuno farebbe cambi.

Il suono che si ascolta e' quello che piace in quel momento. Quando non piace piu' si cambia qualcosa nella speranza che possa piacere ancora. O che piaccia di piu'.

Molto spesso quello che si percepisce come miglioramento non lo e' magari nemmeno, sono spesso solo differenze tra un sistema e un altro: piu' un sidegrade che un upgrade. 

In genere si riesce a discriminare meglio quello che sicuramente non piace, quello che piace e' una zona molto piu' vasta e generalmente grigia.

Poi ovviamente dipende tutto da cosa uno cerca, da che sensibilita' ha nell'ascolto, e questo varia in maniera incredibile da persona a persona: ad esempio, io, in maniera totalmente talebana, non prendo nemmeno in considerazione commenti di chi non ascolta musica classica o non amplificata, tanto e' il mio snobismo! :-D  

Sono certo che quello che va bene per me non vada bene per altri. E viceversa.

Credo ci sia piu' o meno spazio per tutti in questo hobby, e capisco perfettamente come a fronte di uno stesso impianto ci siano commenti totalmente agli antipodi. 

 

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