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Melius Club

Alta fedeltà e musica dal vivo


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Inviato
6 ore fa, jj@66 ha scritto:

il violino deve suonare da violino, ma lo stesso brano suonato da due violini (e interpreti differenti) genera un risultato diverso

Ma il violino resta sempre un violino,  non diventa una sega elettrica o uno scacciapensieri ...

Qui bisogna ripartire dalle fondamenta,  altro che il cablaggio e le sottopunte 😆

  • Melius 1
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Inviato
10 ore fa, davenrk ha scritto:

riproduce un suono chiaro, aperto, brillante. Tutto come previsto.

Perché scrivi cosi?

Inviato
21 ore fa, emiliopablo ha scritto:

allora ti faccio una domanda in altri termini: 

quanto pesa - da zero a cento - la tua esperienza di ascolto di impianti rispetto alla tua esperienza di ascolti dal vivo nell'ottenere un buon risultato dal tuo impianto? ... 

Dunque, domanda complessa, per diversi motivi, tra cui, avendo io 61 anni, di musica in concerti ne ho ascoltata tanta, dei generi musicali che apprezzo, ma ho ascoltato anche tanti sistemi audio, anche di altissimo livello, e tutto ha contribuito a farmi maturare l' idea di ciò che io apprezzo e ricerco nell' ascolto della musica, e la strada da percorrere per arrivare a ciò . . . 

Oggi, dopo tanti anni di lavoro in locale musica, cura dei collegamenti, messa a punto delle elettorniche, attenzioni all' alimentazione e alla corrente elettrica, ed infine ai diffusori, credo di aver la possibilità di assaporare in buona parte, non penso al 100 %, che sarebbe impossibile, ma almeno all' 80 %, la tipologia di presentazione sonora che cercavo di ottenere da tempo . . . 

E' un percorso, alcuni magari lo fanno in pochi anni, io ce ne ho messi una dozzina, oggi direi che mi fermo per riascoltare parte della mia discografia con un altro approccio, e un equilibrio secondo me molto buono, con i limiti e i compromessi che ci sono, sempre, ma con la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro e una messa apunto attenta e ordinata, che porta i suoi frutti . . . 

La musica dal vivo ha una grande valenza, anche emotiva, ma la riproduzione sonora ha una dimesnione differente, pernsare di poter emulare l' asoclto live con uno stereo, per me è troppo ambizioso, mi nasta poter avere una sorta di veridicità e di verosomiglianza, che con le buone incisioni mi gratifica parecchio !

saluti , Dario 

 

Inviato
9 ore fa, 78 giri ha scritto:

sentire il suono dell'orchestra come dal vivo, cioè di m?!? 

 

Dillo a Wagner (un altro incompetente) per il golfo mistico 

Inviato
9 ore fa, Gici HV ha scritto:

Secondo me sì,riesce benissimo a farti distinguere gli strumenti, sempre se sei in grado di distinguerli,io no,tutto il resto sono sfumature...

 Come semplifichi però.. 

Inviato
17 minuti fa, maxnalesso ha scritto:

Ma il violino resta sempre un violino

In linea teorica si.

Ma un violino settecentesco non suona come uno moderno: non è un discorso di qualità, ma di tipo di suono. Un poco come gli strumenti antichi: che saranno pure gli originali dell'epoca, ma che, alle volte, suonano , al mio orecchio, non certo meglio di uno moderno.

Un clavicembalo , in un teatro, non suona come se fosse in un ambiente più piccolo ( e forse più consono al suo tipo di suono).

Così come a seconda dell'ambiente in cui sono utilizzati: un teatro "classico", una auditorium, una chiesa...

Alle volte le differenze sono davvero marcate.

Io ricordo sempre con grande emozione il meraviglioso suono delle viole della Mahler Chamber Orchestra diretta da Abbado.

 

Inviato
11 ore fa, Umby1 ha scritto:

il fine ultimo di un impianto dovrebbe essere la musica ,riprodotta nel miglior modo possibile per le tasche proprie.

Non secondo i propri gusti,non vorrei ripetermi ma un pianoforte deve suonare come un pianoforte e non come altro.

Sono elementi che darei per scontsti, in un Forum tematico come questo, ovvero i fondamentali devono essere rispettati, ma hai idea di quante tonalità timbrico dinamiche, e sfumature diverse, hanno le incisioni di pianoforte ?? 

Centinaia differenti, a seconda del pianoforte, delle mani dell' esecutore, dei microfoni, della presa eseguita, e dei successivi passaggi fino al master finale . . . 

Io ho in casa almeno un migliaio di lavori in CD con il pianoforte, alcuni incisi in modo egregio, difficile che ci siano 2 proposizioni così sovrapponibili da farmi confondere ciò che sto ascoltando . . . 

Poi rimane che , le preferenze e gli approcci personali, possono far pendere giudizi e critiche più verso una o altra incisione e lavoro, ed anche questo fa parte del nostro hobby, la grande variabilità individuale di chi ascolta e percepisce musica, viceversa ci sarebbero pochi sistemi audio quasi tutti simili . . . !!

saluti , Dario 

  • Melius 2
Inviato
15 minuti fa, meridian ha scritto:

viceversa ci sarebbero pochi sistemi audio quasi tutti simili . . . !!

Esattamente  ...  esistono un milione di impianti diversi al mondo e non ce n’è uno che suona uguale all’altro, come, d’altronde, non ci sono due orecchie uguali. Ma, anche la musica dal vivo non è una e sola, come non lo è l’alta fedeltà. Questa, può essere solo una verosimiglianza di una delle tante variabili della prima.  

 

Inviato
Il 29/4/2021 at 21:45, emiliopablo ha scritto:

Bravo Diego.

Andiamo sul pratico. Vi faccio questa domanda: 

supponiamo di avere a disposizione degli ottimi componenti e un ambiente idoneo per allestire l'impianto. 

A chi vi affidereste per il set up? a un navigato appassionato o a un maestro d'orchestra? 

Naturalmente serve una conoscenza specifica, quasi un'arte, per assemblare buoni impianti: ma questo è nulla se non è guidato in primis da un'ottima sensibilità nei confronti della musica dal vivo.

Quindi io vorrei l'appassionato navigato, con un abbonamento a qualche Conservatorio e una passione per la musica.

Chiedo troppo? 😊

Inviato

La musica è libertà allo stato puro. Sono onde che fanno vibrare l'aria, emesse da infiniti strumenti deversi, ognuno con il proprio suono,  in una infinità di ambienti, e ascoltate da una infinità di orecchie. E noi cerchiamo di rinchiuderla in 4 parametri per poter dire che i nostri impianti sono più fedeli di altri. Se la musica potesse parlare, ci direbbe di farci meno pippe, e di mollare la velleità di credere di sapere come deve suonare. Lei suonerà sempre diversa, sempre libera, sempre come vuole, con buona pace di noi poveri utopisti.

Membro_0023
Inviato

@Ggr La tua è un'immagine romantica molto bella, ma sulla quale non concordo. La musica è studio, sudore e sangue. La musica è scritta, e persino misurata da un metronomo, analogico o digitale che sia. La musica è schemi, note, armonie. È Conservatorio. È strumenti accordati su frequenze esatte, è divisione dei tempi. La musica è composta da uomini, gli strumenti musicali sono prodotti da uomini e suonati da uomini. Che quindi sanno come deve suonare la musica. Se io suono il violino, sono io a decidere i suoni che devo estrarne, non decide lui da solo. 

  • Melius 1
Inviato
8 ore fa, diego_g ha scritto:

Quindi io vorrei l'appassionato navigato, con un abbonamento a qualche Conservatorio e una passione per la musica.

Chiedo troppo? 😊

Eccomi qua!  E non solo ho l'abbonamento,  ma c'ho pure il Diploma 😜

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, Paperinik2021 ha scritto:

Se io suono il violino, sono io a decidere i suoni che devo estrarne, non decide lui da solo

Concordo!  E sugli impianti HiFi non cambia molto: l'impianto produce un certo suono perchè "io" decido che deve suonare così,  per cui per renderlo verosimile (Alta Fedeltà a cosa?  al suono reale,  ovviamente! ) devo avere esperienza del suono vero.

Diciamo che,  sintetizzando, può esistere un musicista o appassionato di Musica senza conoscenza di impianti HiFi,  ma non può esistere un "esperto" di impianti HiFi senza una passione o conoscenza della Musica vera.

Questo aforisma dovrebbe chiudere la questione ... 😇

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

Ma veramente servono queste discussioni? Io pensavo di no. Pensavo che ormai si fosse capito che l'impianto è un lontano riproduttore dell'evento reale.

Un po' come un TV, per grande che sia finisce per sgranare.

Ma sul serio un impianto deve fare capire che strumento o strumenti stanno suonando?

No dai! Non ci credo! Ancora con questa cretinata!

Io li distinguo anche da una radio Tivoli o da dispositivo Alexa.

Al TV ho collegato all'uscita audio delle casse da computer della Creative, pensate che se vado su un canale di musica classica non senta gli strumenti, anche il timpano si sente che è un timpano.

Ieri era ospite su Rai Tre Augias di quello che era il suo programma e parlando della sua presenza alla riapertura dei concerti ha detto più o meno che era sorpreso di come si sentiva dal vivo dopo tanto ascolto tramite impianto eh che mai da nessun impianto può sentirsi come dal vivo.

Io sono perfettamente d'accordo.

Per sentire meglio e più forte che con i dispositivi che ho nominato basta poco.

Più estensione verso gli estremi li ottengo con diffusori che lo possono fare, intanto dovrebbero essere flat almeno fino ad certo volume da 20 a 20.000 Ha.

Ma ci sono pochissimi diffusori che sono in grado di farlo.

La stragrande maggioranza di noi si illude di sentire come dal vivo.

Ma si sa l'audiophilo si sa che è il più grande degli illusi.

Inviato
8 minuti fa, terlino ha scritto:

Ma veramente servono queste discussioni? Io pensavo di no. Pensavo che ormai si fosse capito che l'impianto è un lontano riproduttore dell'evento reale.

 A me pare chiaro che l'impianto riproduce e credo a tutti qui -

La discussione per me verte su altro: c'è un riferimento - c'è anche solo teorico, un traguardo da raggiungere? Per me sì e il traguardo è l'idea che ognuno di noi ha dell'evento reale e quello (per una certa data ora e ambiente) è una costante - è uguale per tutti - mi spiego: andiamo tutti alla Scala ad ascoltare l'Aida. quell'evento - quel suono è una costante - è una serie di parametri fissi (e qui concordo che posizionandosi differentemente all'interno della sala, il suono cambia leggermente). Ognuno di noi la ascolta , la digerisce e crea un ricordo del suono - una memoria; questo ricordo è individuale , è personale - poi tornati a casa  cerchiamo di riprodurre non l'evento reale (impossibile ma Lapalisse è sempre lì che si gira) ma il ricordo che abbiamo.

 

Ciò non toglie che un riferimento da dove è partito tutto c'è eccome. Poi vi sono i percorsi musicali di ognuno di noi:

 

- chi ascolta molto forte perché è abituato così e trova piacere a mettere musica a cannone 

 - chi magari non cerca la forza e la potenza ma piuttosto l'accuratezza  etc...

Inviato

In merito all'opera: chi cerca nell'opera le sonorità di un orchestra sinfonica per me commette un errore concettuale:

l'opera è un insieme di teatro + musica orchestrale + il canto. 

 

Quindi abbiamo un palcoscenico , abbiamo i cantanti che vi si muovono e cantano - i cantanti bisogna sentirli: sono potentissimi ma non sono degli x-men: gioco forza l'orchestra che ha un ruolo spesso quasi secondario , non deve avere un suono dominante: bisogna sentire i cantanti, le arie etc... mi pare ovvio. Wagner se non ricordo male si occupò molto di questo equilibrio e soprattutto della sincronia tra questi elementi - cantanti e orchestra devono vedere e coordinarsi sugli stessi attacchi. Fece inoltre (ahimè non ci sono mai stato) una buca con una conformazione particolare anche per " deviare " il suono verso il pubblico. Spesso nell'opera di Wagner vi sono  lunghissimi e sofferti canti di singoli o coppie in atteggiamenti meditativi - bisogna sentirli bene. 

Inviato

@terlino

Generalizzi troppo.

Io ad esempio sono drammaticamente consapevole della distanza che separa qualunque impianto, e il mio in particolare, dalla realtà.

Ho già detto innumerevoli volte in questo Forum che quando solo sento gli strumentisti accordare i loro strumenti prima del concerto, mi viene voglia di buttare il mio amato impianto dalla finestra, tanta è la differenza 😁.

Proprio per questo, però, vivo la mia passione per l'hi-fi con moderazione e senso del relativo, invece di impazzire alla rincorsa di qualcosa di inattingibile.

Ciò detto, pur nella consapevolezza di quella che sarà una "riproduzione in scala", la mia guida è la verosimiglianza col reale, che quindi devo conoscere e tipizzare dentro di me, per avere un benchmark.

  • Melius 1

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