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Melius Club

Bus giù dal cavalcavia


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Inviato

Il procuratore di Venezia che si è già sbilanciato il che vuol dire che è cosa certa ha detto che ha graffiato la fiancata al guard rail per 50 m e che nel percorso non ha toccato nessun veicolo. Aveva tutto lo spazio per arrestarsi in sivirezza. Tutto cioè compatibile solo son un malore e ce ne sono tanti così, quanti si sono strusciati coi n.jersey delle autostrade in corsia di sorpasso e lì sono rimasti secchi al volante. Sarà così. Disegnini e buchi di 2 m al g.r. poco servono.

Inviato

@gbale ma perchè? Se non ci fosse stato il buco (di servizio o quel che sia) avrebbe continuato a scivolare lungo la protezione, non avrebbe fatto leva incocciando/rimbalzando contro il reinizio del guard rail e non sarebbe finito a testa in giù sotto. Disegnini etc servono per analizzare un incidente, fare un eventuale analisi retrospettiva dei problemi e avere un'idea su come risolverli, anche altrove. Da quando malore = per forza muoiono in 20?

  • Melius 1
Inviato

Mi pare impossibile che il bus passi perpendicolarmente dal buco di due metri nel guardrail ...  

Inviato
14 minuti fa, KnifeEdge ha scritto:

Da quando malore = per forza muoiono in 20

perché ti meravigli? Se l'autista ha uno schioppone e il bus con alcune decine di passeggeri, in qualche modo, va giù dal viadotto, ci saranno alcune decine di morti ... 

Inviato
13 minuti fa, wow ha scritto:

passi perpendicolarmente

se come pare si stava già strusciando sul muro quando ha trovato il buco si è infilato un pò di taglio, metti che i jersey non erano fissati a terra quindi non hanno tenuto più niente e ciao pepp

poi dicono che erano mancanti per la manutenzione: non so a casa mia se devi fare manutenzione li togli anzi li sposti fai quello che devi e prima di andare via li rimetti giusti.

Inviato
7 minuti fa, wow ha scritto:

perché ti meravigli?

Niente da meravigliarsi, giusto, ma stranamente si trova subito la pezza a colore, e problema risolto, però il buco stava li … senza che nessuno si preoccupasse, possiamo fare tutti le nostre supposizioni ma il fatto resta, se camminava su una strada sicura anche con lo schioppone non ci sarebbe stata una strage.

Inviato
3 minuti fa, floyder ha scritto:

però il buco stava li

logico che adesso cercano di minimizzare il problema del buco

Inviato

che passi perpendicolarmente su un buco di due metri ovviamente no, ma se c'era una discontinuità nel guard rail (non lo so ..) può benissimo darsi, come diceva @KnifeEdge , che senza, l'autobus magari avesse continuato a scivolare, .. chi lo sa?

Probabilmente con una barriera a norma, di quelle H3 o H4 che si usano oggi (nei giornali del luogo si legge che nel progetto di sistemazione in programma erano proprio specificatamente previste nel progetto in atto) il mezzo, che sembrava non andare a velocità elevatissima, sarebbe stato contenuto, .. ma ovviamente i periti si sbizzarriranno a fare analisi per mesi e mesi.

Comunque di situazioni di cavalcavia con quella tipologia di protezione, in voga fino a qualche decennio fa, ce ne sono ancora a migliaia in ogni città.

E per la messa a norma ci vogliono soldi che quasi mai ci sono, questa è la realtà.

Da quanto si legge da dichiarazioni nella stampa locale ( le prendo col beneficio di inventario, .. ma le ritengo credibili ) il progetto di riqualificazione della struttura, con modifica anche delle protezioni, costava 6 milioni di euro, ed era stato finanziato solo poco fa, dopo anni, con i fondi del Pnrr.

Non so se sia vero, .. ma lo ritengo credibile; se non ci sono fondi straordinari, normalmente un comune milioni e milioni di euro per sistemare e migliorare strutture, (che pure andrebbero sistemate), semplicemente non li ha.

Inviato

nel caso specifico comunqe venezia li ha e gliene avanzerebbero pure.

poi se prendono altre direzioni parliamone pure.

Inviato

Avendo tutte le batterie sul tetto potrebbe anche essere che si sia inclinato dopo aver strisciato sul guard rail e che si rovesciato sotto il peso delle batterie che ne hanno causato la caduta dal viadotto.

Inviato

Adesso mi è più chiara la dinamica. Non avevo capito che la foto del buco di due metri del guardrail fosse di prima dell'incidente. L'autobus si appoggiava, strisciando, al guardrail, a causa del buco si è leggermente intraversato, ha sfondato guardrail e ringhiera ed è caduto.  

1 ora fa, audio2 ha scritto:

metti che i jersey

non c'erano new jersey, ma solo un nastro di guardrail arrugginito (completamente fuori norma) e la ringhiera pedonale (anch'essa fuori norma credo). Se ci fosse stato il NJ (che in genere non è fissato a terra ma è legato agli altri elementi per garantire un minimo di assorbimento degli urti, per la stessa forma del suo profilo, probabilmente avrebbe fatto "rimbalzare" il pulmann all'interno della carreggiata. 

  • Melius 1
Inviato
8 ore fa, KnifeEdge ha scritto:

ma perchè? Se non ci fosse stato il buco

Perché avete fatto disegnini sbagliati ecco perché 

Inviato


Incidente di Venezia, che pullman elettrico era? Si tratta di un bus cinese, uno Yutong E-12 in flotta alla società la Linea, che collega il camping Hu a Venezia.


Incidente di Venezia: è un E-12 della cinese Yutong

 

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Siamo tutti in attesa di capire che cosa ha causato il gravissimo incidente nel capoluogo veneto. Saranno i periti nominati dal tribunale a stabilire che cosa ha originato le fiamme scaturite dal pullman, con una prima certezza: “Le batterie del pullman elettrico hanno preso fuoco con l’impatto“, ha spiegato il comandante dei Vigili del Fuoco di Venezia, Mauro Luongo. Diagnosi condivisa anche dalla locale Procura: esclusa quindi l’ipotesi che il bus si sia incendiato mentre ancora viaggiava sul cavalcavia. Si tratta di un mezzo quasi nuovo, del 2022, con 350 kWh di batterie collocati sul tetto, in una posizione ritenuta più sicura anche in caso di incidente. L’autonomia omologata è di 400 km. Il mezzo dell’incidente faceva parte di un lotto di 20 bus che, dall’ottobre 2022, sono stati destinati per 9 anni a coprire 9 linee della città metropolitana di Venezia. L’acquisto era stato perfezionato a seguito dell’aggiudicazione di una gara d’appalto del Comune. Dell’accordo con Yutong demmo notizia già nel 2019.

Batterie sul tetto con una struttura a sandwich

Le caratteristiche tecniche sono descritte sul sito ufficiale della Yutong. L’azienda cinese  sostiene che “il sistema che isola la batteria utilizza una struttura a sandwich sviluppata in azienda. Che può resistere alla combustione a lungo termine a 1.300 °C per più di 2 ore’. Permettendo così di difendersi efficacemente “dai rischi interni o esterni per la sicurezza”. Secondo Yutong, tutte le unit- batteria “soddisfano pienamente’ lo standard di test di sicurezza Eu Ece R100“. Quanto alle caratteristiche tecniche, l’E12 è lungo poco più di 12 metri e alto 3,3. Può essere ricaricato in 3 ore e mezzo e dichiara consumi contenuti per un mezzo di queste dimensioni, meno di 1 kWh per km. La capienza è di 87 posti, di cui 27 a sedere più una carrozzina. Tra le dotazioni tecnologiche, unsistema anticollisione automatico e telecamere interne e esterne. Tutta la diagnostica per la manutenzione viene monitorata da remoto dall’azienda costruttrice.

A Torino nel 2020 un contratto cancellato con Yutong

Tre anni fa la GTT Torino cancellò l’ordine per 100 bus elettrici costruiti dalla Yutong. La clamorosa decisione arrivò dopo una verifica della qualità dei mezzi. In ballo c’era una cifra importante: la gara valeva circa 72 milioni di euro,tra fornitura dei bus (48 milioni), manutenzione (11 milioni) e sostituzioni delle batterie (13 milioni). Il contratto prevedeva che i primi mezzi sarebbero arrivati nel capoluogo piemontese entro il 2 aprile 2021. Ma la verifica del processo di assemblaggio, compiuto dalla società pubblica di trasporti torinesi, diede esito negativo e il contrattofu risolto. Sarebbe arbitrario e ingiusto, però, collegare in qualche modo quella decisione con l’incidente di Venezia. Meglio lavorare i periti per avere un giudizio compiuto sulla sicurezza del mezzo cinese.

 

Inviato

https://www.open.online/2023/10/05/mestre-incidente-batterie-pullman-elettrici/
 

Le batterie dello Yutong E-12

Il bus, in base alle caratteristiche enunciate dal costruttore, è particolarmente adatto al servizio urbano ed extraurbano con emissioni zero allo scarico. Il Futon E-12 può essere ricaricato in 3 ore e mezzo e permette consumi ridotti, meno di un kilowatt per chilometro. La capienza totale è di 87 posti, di cui 27 a sedere più uno per persone in sedia a rotelle. Tra le dotazioni tecnologiche, un sistema anticollisione automatico e telecamere interne e esterne. Tutta la diagnostica per la manutenzione viene monitorata da remoto dall’azienda costruttrice. Yutong dice che i pacchi batterie del bus E-12 sono dotati di un dispositivo che protegge dai cortocircuiti e garantisce un adattamento del sistema multilivello. In caso di sovraccarico esterno anomalo o di cortocircuito, il circuito guasto può essere disconnesso in tempo. Il sistema che isola la batteria utilizza un struttura a sandwich sviluppata in azienda che può resistere alla combustione a lungo termine a 1.300 °C per più di 2 ore. Secondo l’azienda, tutte le unità batteria soddisfano pienamente lo standard di test di sicurezza Eu Ece R100.

Le ricerche e gli studi

Le ricerche e gli studi sostengono però che complessivamente le auto elettriche sono più sicure di quelle tradizionali per gli incendi. Il National Transportation Safety Board degli Stati Uniti ha pubblicato uno studio specifico due anni fa. Il 15% degli incendi scaturiti da incidenti è stato imputabile a fiamme provenienti da un veicolo che ha preso fuoco per guasto o incidente. Di questo 15% solo lo 0,2% è relativo a un’auto elettrica. Guardando ai dati percentuali si scopre che ogni 100 mila auto vendute i casi di incendio inerenti veicoli a benzina arrivano a 1.529,9, quelli delle ibride a 3.474,5 e quelli delle elettriche a soli 25,1.

L’incendio inestinguibile

Massimo Guarnieri, docente del dipartimento di ingegneria industriale dell’università di Padova, responsabile del laboratorio di ingegnerizzazione dei sistemi di accumulo “Eescolab”, ha spiegato che «le batterie al litio purtroppo possono prendere fuoco e quando questo accade è estremamente difficile estinguere le fiamme fino alla consumazione completa delle sostanze combustibili». Quando si connettono più batterie assieme, come avviene in un mezzo a trazione elettrica, è sempre possibile un fenomeno chiamato runaway termico. Ovvero il surriscaldamento di un accumulatore che si estende rapidamente anche agli altri. Se questo accade il mezzo si incendia completamente. «Lo abbiamo potuto constatare anche in veicoli di altissima qualità, come automobili Tesla. È un fenomeno raro ma noto da oltre 20 anni e che si può prevenire solo con una ottima progettazione dei sistemi di controllo termico», spiega l’esperto.

Il rogo del bus

Relativamente al caso del bus, Guarnieri ritiene più probabile che l’incendio sia scaturito da scintille avvenute dopo l’urto a causa della rottura dei compartimenti di isolamento delle varie sostanze chimiche, dal litio al cobalto al manganese, tutti elementi altamente reattivi. «Quando si incendiano accumulatori di questo tipo l’intervento dei vigili del fuoco è utile soltanto ad isolare il focolaio da altri corpi potenzialmente incendiabili. Ma è quasi impossibile che il fuoco si spenga senza aver prima esaurito tutto il contenuto delle batterie», conclude.

 

Inviato

A me sembra una dinamica non giustificabile se non con colpo di sonno o malore. Ha strisciato per 50 mi senza frenare o contro sterzare,come si spiega? Ed è patetico che salvini si scagli contro i bus elettrici quando nel suo feudo regionale se ne acquistano decine

Inviato
5 minuti fa, luckyjopc ha scritto:

Ha strisciato per 50 mi senza frenare o contro sterzare,come si spiega?

Quello è un rettilieneo, è inspiegabile come il guard rail non possa aver mantenuto in carreggiata il bus, lo spazio tra i guard rail è stato “spiegato” dall’amministrazione comunale ed è regolarmente presente per la manutenzione e non giustifica il ribaltamento del mezzo che si è rovesciato di fianco “appoggiandosi” sul guard rail.

Inviato

Ma Salvini deve fare Salvini.

Magari prima di dire che potrebbe essere colpa delle batterie al litio(ricordiamo che il suo partito è contro l'elettrico),e quindi sempre le sue bestialità' ,non sarebbe meglio aspettare le indagini che si faranno?

Ma purtroppo(o per fortuna) se questo ministro ha sempre cavalcato il piu' bieco populismo per sparare le sue esternazioni, basta d'aglio il suo giusto peso ,ossia il nulla.

 

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