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Melius Club

Israele, 7 ottobre, cronaca di un attacco terroristico


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Inviato
26 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

I fenomeni umani hanno spiegazioni e se non ne capisci l'origine è molto più complicato risolverli.

 

È chiaro che quelle forme di  terrorismo possono attecchire dove ci sono le condizioni, una situazione come quella palestinese con un popolo che da tantissimo tempo vive in condizioni terribili e di totale ingiustizia è perfetta. se poi aggiungiamo che Israele ha aiutato Hamas per tantissimo tempo, il tuo manicheismo si mostra per quello che è: una cosa sciocca.

Ecco appunto ciò che scrivevo, CVD.

13 minuti fa, aldofranci ha scritto:

du palle

A chi lo dici, concetti semplici semplici che non passano.

 

Inviato
1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

A chi lo dici, concetti semplici semplici che non passano.

Senza offesa ma non sono semplici ma stupidi

Inviato
10 minuti fa, artepaint ha scritto:

ci donerà una terza versione (un accento spostato) del proprio "copia-incolla" non senza tralasciare un bel "senza se e senza ma"

Per il resto fattene una ragione, che ti piaccia o meno, vale quanto detto ai post 5678, 5694, 6121, 6125 comma ter, senza se e senza ma. 

Chi non metterebbe una firma su siffatta formulazione?

Inviato
18 minuti fa, senek65 ha scritto:

Io ti inviterei caldamente a fare i bagagli e partire alla volta di Telaviv per imbracciare le armi

non può, ci siamo arruolati insieme, armi e bagagli, nel battaglione azof e siamo in partenza

le armi sono in arrivo, ma il bagaglio è pronto

lui con la mitragliatrice, bravissimo a sparare a raffica

io addetto ai missili di precisione a lungo raggio

Inviato
5 minuti fa, maurodg65 ha scritto:
20 minuti fa, aldofranci ha scritto:

du palle

A chi lo dici, concetti semplici semplici che non passano.

I concetti già sono quello che sono, tu sei oltremodo scarso a farli passare.

E siamo ancora qua.

Inviato
1 minuto fa, senek65 ha scritto:

Questo modo di pensare, decisamente ottuso, è ciò che ha generato un conflitto che va avanti da 60 anni e che ha causato un'infinita scia di sangue e di morti.

Il terrorismo degli anni di piombo non è stato combattuto spiegando e giustificano le lotte di classe o qualsivoglia altra minchiata politica, ha visto il paese e le istituzioni unite condannare la violenza dei terroristi senza offrire giustificazione alcuna all’uso della forza e delle armi, lo stesso PCI nel momento stesso in cui le BR passarono alla lotta armata dalla semplice proposta politica, per quanto estrema, cessò qualsiasi tipo di rapporto con quelli che erano ormai divenuti dei criminali da combattere.

 

Inviato
5 minuti fa, aldofranci ha scritto:

I concetti già sono quello che sono, tu sei oltremodo scarso a farli passare.

E siamo ancora qua.

Oppure voi siete oltremodo “duri” nel recepirli per quanto semplici essi siano, punti di vista.

Inviato

https://www.ilfoglio.it/esteri/2023/10/25/news/l-autodifesa-di-israele-stretta-nel-cappio-degli-umanitaristi-5827172/
 

Smascherare le Nazioni Unite contro Israele

Jewish Lives Do Not Matter è lo slogan di chi vuole che Israele resti passivo dopo il pogrom

 

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Non so se Israele debba entrare a Gaza per difendersi da quelli che sono andai a sgozzare gli ebrei di confine in quanto ebrei, e se ne sono portati nei cunicoli, inneggiando al loro Dio, proclamando la librazione della terra dal Giordano al mare, un campione di un paio di centinaia, dai neonati alle quasi centenarie. Non so quasi niente e sono come tanti, ma non poi moltissimi, un’anima in pena. Ma devo constatare che a quasi tre settimane dal pogrom del 7 ottobre, l’eccidio più efferato dai tempi di Auschwitz e Treblinka, le cose si sono messe come segue. Israele colpisce dal cielo la Striscia di Gaza e usa gli approvvigionamenti di acqua, merci, carburanti e energia elettrica per imporre ai predoni il rilascio degli ostaggi. Una inaudita sofferenza si propaga in un’area densamente popolata di palestinesi, controllata e governata dai ceffi di Hamas da quattordici anni. Pesa la minaccia di trecentocinquantamila riservisti in armi alla frontiera. A Gerusalemme arrivano dichiarazioni di solidarietà dei governi occidentali in visita. Per il resto, ecco qui. Il quadro diplomatico-militare è fosco. Ribolle un secondo fronte al nord, con l’Iran che mena la danza. L’Iran dovrebbe essere sul banco degli accusati, isolato e in pericolo, perché Hamas e Hezbollah sono anche sue creature, invece è il soggetto di una coalizione internazionale della destabilizzazione del mondo che va dalla Cina alla Russia alla Corea del Nord. Avanguardie del dissenso contro i mullah manifestano per Israele o contro il terrorismo nelle città iraniane dove si fanno a pezzi libertà vita e capelli delle donne, mentre in quelle occidentali, e specie nelle Università americane dove si forma la classe dirigente di domani, va in scena la solidarietà anticoloniale con i palestinesi e in molti casi si manifesta una forte esplosiva terrificante ripresa dell’odio antiebraico e antisemita classico, al grido di morte agli ebrei. Jewish Lives Do Not Matter.

Echi tremendi della tragedia si fanno sentire nella Cisgiordania. I paesi arabi non riescono a formalizzare alcuna decisione di mediazione credibile, e nemmeno a condannare le imprese terroristiche di Hamas, che fanno impallidire l’epoca beata dei dirottamenti aerei e degli agguati agli atleti olimpici. L’Onu è dalla parte di chi soffre a Gaza, Guterres è compassionevole verso le povere vittime che hanno fatto il pogrom, e agisce per gli aiuti umanitari, quanto agli ostaggi si rimette al buon cuore di chi li ha rapiti e li detiene, rilasciando dal suo rubinetto secco, secondo convenienza, un paio di doppie nazionalità qui, un paio di mezzi morti e torturati lì, e facendo trapelare nuove generosità in cambio del fermo all’invasione di terra e della sospensione dei bombardamenti. Il pallino sembra a tratti nelle mani di quegli stessi che il 7 ottobre hanno realizzato il pogrom e deliberatamente provocato una reazione che arranca. I media sono tutti lì, con l’Onu e le Ong, a tifare per i derelitti, immemori di altre derelizioni e incuranti del significato per i capi dei derelitti della Striscia di passarla liscia. Si inneggia con toni risorgimentali all’idea dei due stati, come se da questo carnaio potesse essere ora finalmente legittimato quello stato palestinese che è la soluzione razionale che il capo del governo di Israele, l’unico a non aver fatto una guerra con i vicini, non vuole per la sua estrema, inciprignita, corrotta cattiveria. Di questo passo sarà il 7 ottobre la data di inaugurazione della casa sospirata dal valoroso popolo palestinese. 

Gli americani di Joe Biden inviano due portaerei e un generale esperto in guerre urbane, lo stesso che in molti mesi ha riconquistato Mosul con l’aiuto determinante dei Curdi, al prezzo necessario ma sottaciuto di diecimila morti civili, drammatico complemento delle guerre casa per casa. Puntellano il diritto all’esistenza di Israele, e con generosa dedizione, ma consigliano prudenza, cercano di inserire bene il Qatar, altro padrino di Hamas, nella trattativa per gli ostaggi che i predoni gestiscono a loro modo. I debordamenti-stampa del New York Times ci informano sui dettagli traumatici della possibile catastrofe di una guerra tra le macerie e i cunicoli, senza risparmio di dettagli sul pericolo di perderla. E comunque affermando una verità ormai considerata indiscutibile da commentatori e analisti benintenzionati: non si può sradicare nella guerra asimmetrica un nemico intrattabile e elusivo come Hamas, punto. Passare ad altro, e aspettare. I riservisti che si esercitano e aspettano, in questo quadro, rappresentano non solo il riflesso di autodifesa democratica e patriottica di una nazione aggredita, circondata, odiata di un odio etno-razziale senza speranza, no, sono anche il corpo economico e sociale di un paese paralizzato. E alle loro spalle, si suggerisce con resoconti sempre più fitti, c’è uno scontro nel governo di Gerusalemme e tra il governo e lo stato maggiore.

A poco meno di tre settimane tutto è cambiato. Ma non a vantaggio della giustizia e dell’autodifesa degli aggrediti, degli straziati. Una rete che si chiama umanitarismo, Realpolitik, visione storica lungimirante, diplomazia o come altro volete chiamarla, tende a stringersi come un cappio sulla testa sconvolta di un paese descritto in preda all’ira incontrollata, che bisogna portare per mano alla strategia dell’attesa e del futuro negoziato, mentre chi ha perpetrato il pogrom comincia a muovere i suoi fili tra le marionette. Non si reggono troppi fronti, e quello di Israele sta diventando una scomoda verità, un intruso nello scorrere from behind delle cose, come ha ribadito il nichilista elegante Barack Obama. Non so, lo dico sul serio, che cosa deve fare Israele adesso, ma so che l’andazzo intorno al suo martirio non è quello giusto.

DI GIULIANO FERRARA

  • Thanks 1
Inviato

Va bene chiudo qui, non interverrò più, buon divertimento.

  • Haha 1
Inviato
27 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Oppure voi siete oltremodo “duri” nel recepirli per quanto semplici essi siano, punti di vista.

No sei scarso tu ed è ridicolo il divieto anzi l'anatema a non cercare spiegazioni, su qualsiasi fatto umano.

E' un precetto tanto oscurantista quanto infantile che non può trovare terreno di coltura dentro una comunità con QI medio quantomeno adeguato al vivere civile, come è il posto che ci ospita.

Ma anche se non ti considero certo una cima sono sicuro che non occorre che te le spieghi queste cose, le sai benissimo.

Né tu accetteresti mai un espediente dialettico così rozzo e stupido, solo che qua devi metterci un po' di candore misto a malafede: perchè sai benissimo che almeno parte delle spiegazioni non ti piace e non risponde alla tua visione del mondo, pur sapendo che è fondata e pure necessaria.

Solo che se ripeti sto mantra ogni due post, in una sorta di autismo comunicativo senza arte né scopo, puoi aspettarti solo due tipi di reazione:

1) o ripetute e variegate perculationes

2) o qualche sporadica mandata a fangala, per sopravvenuta stanchezza.

Quindi è un'esercizio senza scopo.

  • Melius 2
Inviato
3 ore fa, maurodg65 ha scritto:

L'aeronautica israeliana afferma di aver sganciato quasi 6.000 bombe sulla stretta striscia di terra nella prima settimana di guerra, più del tasso annuale delle forze americane nella loro operazione contro lo Stato islamico nel 2014-17

6.000 bombe a cui vanno aggiunte tutte quelle dei 10 giorni seguenti

e le autorita palestinesi minimizzano il numero dei civili uccisi parlando di appena "6.546 vittime tra cui 2.704 bambini"?

Inviato
50 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Il terrorismo degli anni di piombo non è stato combattuto spiegando e giustificano le lotte di classe o qualsivoglia altra minchiata politica, ha visto il paese e le istituzioni unite condannare la violenza dei terroristi senza offrire giustificazione alcuna all’uso della forza e delle armi, lo stesso PCI nel momento stesso in cui le BR passarono alla lotta armata dalla semplice proposta politica, per quanto estrema, cessò qualsiasi tipo di rapporto con quelli che erano ormai divenuti dei criminali da combattere.

Se non comprendi l'immensa differenza tra i due fenomeni,  allora non c'è speranza. 

E comunque anche all'ora si cercava di comprendere il fenomeno per evitare, una volta sconfitto,  che si ripetesse.

 

P.s. esisteva pure il terrorismo nero. 

Inviato

a conferma che fuori Gaza, oltre a uccisione di civili,  c'è stata battaglia, alcuni miliziani catturati fanno dichiarazioni, concludendo "ci hanno ingannati"

"A Gaza, chiunque porti un ostaggio riceve un sussidio: un appartamento e 10.000 dollari" -"Le istruzioni erano di rapire donne anziane e bambini" -"Sgombrare le case e rapire quanti più prigionieri possibile" -"Abbiamo fatto fuori una ragazza di 15 anni, ci siamo fatti un selfie con lei" -" Il suo corpo giaceva sul pavimento, le ho sparato. Il comandante mi ha urlato perché stavo sprecando proiettili" -"Abbiamo finito e poi abbiamo bruciato 2 case"

I terroristi che hanno invaso Israele hanno ricevuto istruzioni chiare ed esplicite di uccidere e rapire civili tra cui anziani, donne e bambini. - Gli alti comandanti dell'ala militare di Hamas sono rimasti, protetti in appartamenti nascosti, mentre mandavano i loro uomini a combattere, morire o essere arrestati in Israele.

PS: vi ricorda qualcuno o qualcosa a nord del mare Pontico ??  

Inviato
11 minuti fa, senek65 ha scritto:

per gli Afrikaans

Anche per gli USA.

Inviato

Sto guardando Sky TG24, stringa ultima ora,TRA POCO L'INTERVENTO DI NEYANYAHU ALLA NAZIONE.

Inviato
5 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Bruno la questione è già stata archiviata per quanto attiene alle responsabilità di Israele che non ci sono,

Amen. 

Ora parliamo della fe55a... 

(ma non vi siete rotti di combattere con lo schemino:  Critica ai bombardamenti indiscriminati israeliani e invocazione dei diritti umani dei palestinesi -> antisemita ->complici di Hamas? 

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