Titian Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 6 ore fa, aldofranci ha scritto: diversi grossolani difetti. Mi elenchi tutti i difetti a parte la compressione per favore? Hai scritto compressione: la compressione (3-4 dB?) su questo prodotto è stata fatta per poter dare la possibilità ai loro clienti di ascoltare questo CD (ricordiamo che questa non è il master ma una elaborazione per un tipo particolare di clienti) senza dover cambiare il lolume d'ascolto spesso. Visto che la stragrande parte dei clienti non sono audiofili una certa compressione è giusta. Chi va ai concerti e si siede nelle posizioni ideali, per questo tipo di musica 12-15 fila, sa benissimo che lì la dinamica è nettamente diversa rispetto alle posizioni dove sono posti i microfoni. Quindi anche per questa ragione una certa compressione è più che giustificata. Certo che sentire a casa la dinamica come se si stesse a tre metri dal direttore fa salire la propria adrenalina su in cielo ma lo scopo di questo CD, come quasi tutte le registrazioni di musica classica, è di proporre l'interpretazione di composizioni di musica classica con una certa realtà interpretativa dal punto di vista musicale, dell'ascoltatore seduto in una posizione ideale per questa musica e non di fare una gara tecnica di misurazioni perfette dal punto di vista di gente a cui interessa solo numeri e il livello della propria adrenalina, anche se questa categoria di persone ogni anno aumenta in numero notevole perché l'interesse per questo genere di musica scompare. Anche se questo fosse un thread puramente tecnica, lo scopo dell'uso della tecnica non deve mai essere scordato. La tecnica lo si usa per raggiungere un'obiettivo, uno scopo di solito d'utilizzo, non per fare gare academici o da Guiness Book. 2
faber_57 Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 Possibile che pure di fronte alle prove (guardate il grafico che ho postato, per piacere) si continui a perseverare nell'errore? La compressione del disco di Chailly non è 3-4 dB, ma almeno 10, tanto da appiattire tutti i picchi. Ed il risultato è che il pieno orchestrale è tutto allo stesso livello (quasi mezzo brano senza dinamica) con l'orchestra ammassata al centro perché questo è il risultato. E' un fenomeno di distorsione facilmente rilevabile, e ingiustificabile con gli attuali mezzi di registrazione. Basta ascoltare Ozawa (che ha un inviluppo di tutt'altro tipo, anche se pure lì c'è un po' di compressione) per capirlo. Posto qui sotto il confronto tra i due canali sinistri: sopra Chailly, sotto Ozawa. Persino un musicista senza alcuna base tecnica riesce a capire che il brano di Chailly è stato adattato per l'ascolto in auto, probabilmente una 500 degli anni '60. In genere inviluppi così li rilevo nelle trasmissioni radiofoniche di concerti, ma almeno lì una qualche giustificazione c'è. 1
aldofranci Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 1 ora fa, Titian ha scritto: Hai scritto compressione: la compressione (3-4 dB?) su questo prodotto è stata fatta per poter dare la possibilità ai loro clienti di ascoltare questo CD (ricordiamo che questa non è il master ma una elaborazione per un tipo particolare di clienti) senza dover cambiare il lolume d'ascolto spesso. Visto che la stragrande parte dei clienti non sono audiofili una certa compressione è giusta. Titian c'è poco da menare il can per l'aia e pure per amsterdam: è ovvio che un sapiente uso della compressione è necessario anche nelle registrazioni di classica. Ma se questa è resa evidente, con un senso di schiacciamento e congestione quando il livello sale (come in questo caso) per me è un difetto grave. Sennò sarebbero tutte così e per grazia di dio così non è. Altro difetto "congenito" a microfonazioni come questa, probabilmente una xy molto ravvicinata (o forse una mid/side ma non credo), è una marcata tendenza alla monofonia e una resa scura e asfittica delle informazioni ambientali. Che per carità potrà pure piacere a qualcuno ma secondo me è una rinuncia a priori ad un'immagine spaziale minimamente plausibile. E io non sono di quelli fissati con la scena, consapevole che è sempre un compromesso e un'approssimazione. Purtroppo qua si accompagna anche ad una sostanziale assenza di prospettiva in profondità, la cosidetta terza dimensione, quindi anche qui un senso di schiacciamento. Ho detto degli archi che suonano piuttosto naturali, con buona resa delle inflessioni timbriche ecc. Ma come notava anche il recensore di Grammophone ottoni e legni, pur ben presenti, ne escono piuttosto opachi e denaturati, privi di quei fondamentali ornamenti timbrici che risiedono nelle informazioni di ambienza, Sulla dinamica sostanzialmente fallata c'è poco da aggiungere se non che unita alla monocompaibilità di cui ho detto, crea sui fortissimo la classica caratteristica di "ammasso al centro" che sa tanto di ancient recording. Se a qualcuno piace, anche qui, sono contento per lui ma non me la propini come "riferimento" perchè scusate ma rido molto. Invito anche te ad ascoltare la registrazione Gatti/Santa Cecilia, in cui si trova un per me perfetto equilibrio tra presenza e immanenza della compagine e resa della sala. Ed in cui tutti questi trappoloni vengono evitati. Vedi il nitore e il perfetto bilanciamento tonale e spaziale in tutte le sezioni dei fiati anche nei fff, che rappresenta sempre una sfida non banale quando si registrano pezzi come questo.
Titian Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 10 minuti fa, faber_57 ha scritto: Possibile che pure di fronte alle prove (guardate il grafico che ho postato, per piacere) si continui a perseverare nell'errore? ma lo vuoi capire che nelle file 13-15 e più indietro quei picci non li senti o semmai pochissimo durante i fortissimi a lunga durata, in questo caso diversi minuti. Certo che a quella distanza il pieno orchestrale rimane allo stesso livello. Se sei a qualche metro certo che li senti se il tuo orecchio non fa prima una reazione di autodifesa, cosa che molti dimenticano. Lo vuoi capire che lo scopo è la musica sentita ad una certa distanza e non avere grafici perfetti??? Lo capisco benissimo che quello non è quello che si sente dalla posizione dei microfoni. Certo la registrazione dell'Ozawa è una ripresa da più vicino forse file 5-6 a dipendenza a che volume si ascolta. Fra l'altro l'interpretazione dell'Ozawa ha caratteristiche diverse proprio nella gestione della dinamica e bilanciamento delle sezioni orchestrali. 1
aldofranci Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 7 minuti fa, Titian ha scritto: ma lo vuoi capire che nelle file 13-15 e più indietro quei picci non li senti o semmai pochissimo durante i fortissimi a lunga durata, in questo caso diversi minuti. Certo che a quella distanza il pieno orchestrale rimane allo stesso livello. Ma che stai addì
mozarteum Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 Eccellente il disco di Gatti. Il senso dell’osservazione di alcuni e’ che si’ un po’ di compressione e’ necessaria per un ascolto domestico ma c’e’ modo e modo. ozawa e gatti in effetti sono stati ripresi molto bene
mozarteum Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 Quello che manca pero’ alla musica riprodotta con o senza compressioni e’ la naturalezza della progressione dinamica. Che vordi’? Vordi’ che nel procedere dal piano al fortissimo non devono sentirsi “salti”. Spesso e’ come se invece si avvertisse l’apertura della manopola dei microfoni verso una maggiore captazione. Questa l’impressione il piu’ delle volte
Titian Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 20 minuti fa, aldofranci ha scritto: Ma come notava anche il recensore di Grammophone ottoni e legni, pur ben presenti, ne escono piuttosto opachi e denaturati, privi di quei fondamentali ornamenti timbrici che risiedono nelle informazioni di ambienza, Intendi questo passaggio "The Decca album is recorded at a high level and is bass-heavy, but the brass attack is blunted and much woodwind colour goes missing in action."? La tua traduzione è un poco personale direi. Il "bass-heavy" non è certo perché la registrazione è "recorded at a high level!" Che da lui poi abbia effetto sui "woodwind colour goes missing in action" può benissimo darsi, ciascun impianto reagisce diversamente. Certo che l'acustica della sala di registrazione ha impatto su molte cose. Ma anche l'interpretazione e si sa che il Chailly ha certe preferenze.
faber_57 Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 @mozarteum Io la compressione "buona" spesso la sento come un coitus interruptus sul pieno orchestrale, quando ti aspetti ancora qualcosa ed invece nisba, ci si ferma lì . Una specie di freno che scatta con una certa grazia lasciandoti a bocca asciutta. Come è difficile spiegare a parole le sensazioni...
password Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 7 minuti fa, mozarteum ha scritto: che nel procedere dal piano al fortissimo non devono sentirsi “salti”. L' audiofilo vo sentì er botto, altrimenti l'impianto non è veloce, è come in pista, ci vuole il calcio in cxxo. 1
aldofranci Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 7 minuti fa, Titian ha scritto: La tua traduzione è un poco personale direi. Non mi pare proprio e comunque non faccio traduzioni, interpreto mediando con le sensazioni che insistono nella mia povera capa. Come fai tu e chiunque altro peraltro.
faber_57 Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 1 minuto fa, Titian ha scritto: Certo che l'acustica della sala di registrazione ha impatto su molte cose. L'acustica della sala con quella compressione non ha nulla a che fare. Lì si vede proprio l'intervento del compressore tarato per non saturare, oppure (peggio ancora) in post-produzione. Mi piacerebbe che qualche vero esperto di registrazioni ci spieghi il come e perché di un lavoro simile: perché sono sicuro che non è dovuto ad imperizia tecnica (sono professionisti veri, questi) ma a precise scelte. Magari di Chailly stesso, perché no.
mozarteum Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 L’audiofilo e’ insofferente a ogni piano e pianissimo. Si sveglia dal torpore solo con gli sbalzi dinamici. E’ un effetto collaterale della “piedinite” la malattia per la quale se la musica non fa battere il piede non e’ musica. 1
Titian Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 44 minuti fa, aldofranci ha scritto: Ma se questa è resa evidente, con un senso di schiacciamento e congestione quando il livello sale (come in questo caso) per me è un difetto grave. Lo sai a che punto il livello non dovrebbe salire o secondoi te deve continuare a salire sempre?
aldofranci Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 1 minuto fa, Titian ha scritto: Lo sai a che punto il livello non dovrebbe salire o secondoi te deve continuare a salire sempre? Ma che domanda è?
Titian Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 @aldofranci tu hai scritto "quando il livello sale": e come fai a sapere che il livello deve salire e quando?
aldofranci Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 1 minuto fa, Titian ha scritto: tu hai scritto "quando il livello sale": e come fai a sapere che il livello deve salire e quando? Abbi pazienza, se hai argomenti usali. Se devi usare sofismi insensati con me caschi male perchè i loop che ne nascono poi mi annoiano. Se non ti è noto il concetto di compressione, non dico in senso tecnico perchè è evidente, ma neanche in senso percettivo non so che farti.
Titian Inviato 23 Ottobre 2023 Inviato 23 Ottobre 2023 @aldofranci evidentemente non sai quado il livello deve salire quindi la tua frasi non ha senso: "Ma se questa è resa evidente, con un senso di schiacciamento e congestione quando il livello sale (come in questo caso) per me è un difetto grave." Negli ultimi poco più di 2 minuti il livello non deve salire a meno che il direttore non segua la partitura e già poco più della metà del pezzo si arriva quasi al culmine.
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