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Melius Club

Tecnologie e/o misure per progettare dei buoni amplificatori


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Mi spiace ma secondo me chi si affida solo alla tecnica e alle misura non progettera' mai un buon amplificatore musicale e veritiero. Secondo me non servono larghezze di banda da 0 a milioni di hertz oppure accoppiamenti in DC o altri ritrovati ma del manico e delle strategie empiriche ricavate nel corso dei longhi anni di esperienza unite ovviamente alle misure e alla tecnologia. Solo questi costruttori che seguono questo approccio gli unici a sapere produrre ottimi ampli e non solo chi si affida solo a misure e tecnica difficilmente otterrà prodotti musicali. Voi come la pensate? 

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https://melius.club/topic/16834-tecnologie-eo-misure-per-progettare-dei-buoni-amplificatori/
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Per esempio ci sono marchi che mettono condensatori elettrolitici al tantalio nei punti strategici del segnale per stabilizzare il circuito oppure alimentatori sopradimensionati e la cosa sembra funzionare all'ascolto e non solo in teoria

@salvatore66 I condensatori al tantalio sono una bomba ad orologeria, a me ne è scoppiato uno in un pre phono ed ha mandato distrutto il trafo di alimentazione, per fortuna durante il fattaccio ascoltavo un cd. ma se fosse successo sul pre avrei danneggiato finali e diffusori, oltre al pre. che suoni bene chissene, io cerco anche affidabiòità da oggetti che nessuno ti regala. una buona alimentazione fa sempre bene, non credere che le alimentazioni tirate per il collo siano una scelta tecnica, sono una scelta economica.

diceva confucio che la teoria senza pratica resta sterile ma la pratica senza tworia porta al disastro. le misure sono come i risultati delle analisi cliniche, vanno lette assieme e occorre capirle al di la dei valori standard. ma nulla si progetta senza misure e senza una solida base teorica

Come al solito la generalizzazione non è mai utile

Conosco tecnici amanti della musica che seguendo i test al banco ed gli ascolti ottimizzano il progetto

E una questione anche di sensibilità personale ovviamente

 

Che poi ci siano progetti come dire “asettici” ci può stare

Dal mio punto di vista non posso fare a meno di testare al banco ma tengo sempre in considerazione ciò che  mi dicono dopo un ascolto

 E vi posso dire normalmente i due fattori coincidono 

Ovviamente non è semplice

Ed un condensatore o un resistenza non cambiera mai la faccia di un progetto ben dimensionato

 

Walter

  • Melius 2

@captainsensible

la questione è differente dato che nell’audio poi le sensibilità sono diverse tra le persone 

E queste non sono misurabili 

Personalmente ho una schiera di amici ai quali faccio sentire cose 

mi regolo secondo le impressioni fino a quando c’è una buona congruenza di giudizi 

E verifico sempre al banco

 

 

Le prove di ascolto, per fare una sorta di * accordatura*, credo le facciano tutti.

Però dopo che si è messo in pratica tutte le pratiche di buona tecnica.  Alimentazioni ben dimensionate, simmetrie dei circuiti, evitare accoppiamenti capacitivi, dimensionamento e tolleranze dei componenti, ecc ecc, altrimenti sempre di accrocchi staremo a parlare.

Le misurazioni in campo audio equivalgono all'uso imprescindibile di un navigatore satellitare in cerca di un indirizzo dentro una citta sconosciuta

Il navigatore ci guiderà e, non appena si arrivati a destinazione, si scende e si suona il campanello

In soldoni, l'ascolto finale di un elettronica lo si fa per ricevere pareri  soggettivi in quanto gli utilizzatori avranno gusti e preferenze tutte diverse

Se l'alta fedeltà [nuda e cruda] dovesse basarsi sulla realizzazione di apparecchi perfettamente neutri e fedeli, manco sarebbe perfino necessario ascoltarli

Quando le distorsioni si piazzano sotto il livello di udibilità dell'uomo non è necessario perdere troppo tempo, ma il mercato lo si conosce bene, in quanto esiste una grossa fetta di preferenze che non mirano direttamente all'alta fedeltà, ma ad una sorta di altà fedeltà *condita* e/o *aromatizzata*

Credo sia piu difficile progettare un apparecchio aromatizzato in quanto il dosaggio del condimento deve mantenere anche una certa razionalità affinchè non sconfini nel *cattivo gusto*

 

 

Può essere ma secondo me quelle che tu o altri dicono apparecchiature neutre non sono mai veritiere o musicali. Questo e' il senso della discussione si ci avvicina di più alla realtà con l'esperienza e il manico che non con la nuda tecnica, non so se sono stato chiaro 

@ilmisuratore

28 minuti fa, salvatore66 ha scritto:

quelle che tu o altri dicono apparecchiature neutre non sono mai veritiere o musicali

Sono fedeli[ssime] alla registrazione per cui, se la registrazione è musicale, non vedo perchè non dovrebbe esserlo il risultato sonoro

Secondo me l'educazione all'ascolto ha subito negli anni una pesante sconfitta, e poi, se un impianto non suona musicale non sempre dipende dalla somma delle apparecchiature neutre, ma dalla somma di una serie di potenziali problemi

@salvatore66 Mi hai fatto ricordare Giussani, non progettava elettroniche ma solo crossover, aveva tanta esperienza da vedere i dati di due altoparlanti e ti sparava grossomodo a mente il valore dei componenti a mente, ma per progettarli alla fine si avvaleva di misure e programmi creati da lui, e l'ultima verifica la faceva ad orecchio lui e i suoi amici/fidati.

Per rispondere alla tua domanda, le marche serie lo fanno tutti, la base la si può fare solo con strumentazioni e tecnica, il "controllo" ad orecchio, che fanno tutte le marche serie, è quello che da risultati più "incerti".

Se puoi fammi un esempio di marca e modello che secondo te è fatto "solo" a tavolino.

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