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Gran Galà e Hi-Fidelity


albicocco.curaro

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captainsensible

Sulle lenti fotografiche sicuramente ci sono le eccellenze, ma ci sono lenti relativamente economiche ed alla portata del semplice amatore che vanno meglio di lenti costose di 30 anni fa.

Il fatto è che si vincono i concorsi fotografici anche facendo le foto con l'iphone.....

 

CS

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1 ora fa, fabbe ha scritto:

ma onestamente, quanti audiofili ascoltano l’impianto con quattro dischi in croce spendendo un sacco di soldi per le invenzioni del guru di turno.

Quanti ? Lo sai oppure lo citi perché è uno dei tanti punti “inventati” da uno dei tanti “anti-guru di turno”?
Io non lo so, i pochi audiofili che conosco hanno librerie che definire “ben messe” … ovviamente non posso garantire che poi ascoltino sempre gli stessi album ! 

  • Melius 1
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albicocco.curaro

@captainsensible OT: adesso ci sono degli ottimi fissi molto economici, tipo i Nikon 35 e 50 mm 1.8 e altri di varie marche.

I concorsi fotografici sono una aberrazione. La fotografia è espressione non competizione.

Sulla elevata qualità della fotografia con smartphone concordo. La tecnologia è andata avanti. Se la passione è esprimersi con la fotografia anche uno smartphone è sufficiente.

Se lo scopo è il mezzo con cui una immagine viene riprodotta allora assistiamo alla rincorsa all' ultimo modello per vedere foto senz'anima.

 

In Topic: gli impianti monumentali, inutilmente costosi, sono una aberrazione. La tecnologia è andata avanti, a costi molto contenuti si può ascoltare non bene, benissimo.

Per questo nelle fiere HiFi non si sognano di allestire salette con prodotti entry level. Sanno benissimo che i catafalchi di alluminio un tanto al chilo e diffusori in massello e pelle potrebbero uscirne con le ossa rotte.

Se l'hobby è l'ascolto della musica, intesa anche come ricerca e scoperta, oggi basta davvero poco per ascoltare benissimo. Impianto essenziale e quintali di dischi.

Se il fine invece è come la musica viene riprodotta allora è necessario avere, oltre un ambiente dedicato, le giuste competenze: essere un musicista, un ingegnere del suono, o almeno frequentare assiduamente concerti di musica non amplificata eseguita in luoghi acusticamente attendibili.

 

Eppure nelle fiere insistono nel far ascoltare le differenze tra cavi (ante Covid al Roma Hi Fidelity in una saletta fecero ascoltare le differenze tra i cavi di potenza di un noto marchio. Al salire del listino aumentava la qualità, questo almeno veniva fatto credere. Il guru, un negoziante, dimostrava ed il pubblico annuiva. Anzi gli scolari più bravi facevano a gara per cogliere le differenze).

Segno che è un hobby costoso finalizzato all'inseguimento di ciò che non esiste praticato da una maggioranza a digiuno di musica eseguita dal vivo.

 

 

 

 

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ascoltoebasta

Secondo me ci si alimenta di fandonie a proprio piacimento,ognuno di noi ha la possibilità di far confronti tra prodotti ottimi nella loro fascia d'appartenenza e altri più costosi e poi scegliere,non so chi abbiate conosciuto o conosciate,ma io negli anni con più di una cinquantina di audiofili mi son confrontato,l'80% di essi era interessato ad ascoltare al meglio la musica relativamente a ciò che la loro disponibilità economica consentiva,sono stato addentro anche al mondo della musica suonata e registrata,perlopiù in ambito prog e jazzrock,e i musicisti appassionati anche di ascolti avevano impianti decisamente validi,altri dedicavano quasi tutto il tempo a provare,comporre e registrare e in casa avevano un impianto che fungeva da passatempo,come il miglior pasticcere che in casa propria ha un forno identico al mio e al vostro.

  • Melius 1
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@fabbe questo è quello che hanno fatto la prima volta gli audiofili che conosco io (pochi): l'obiettivo è mostrarti il loro impianto nelle "migliori condizioni" (cosa che faccio anch'io appena ci conosciamo).

Passata questa fase iniziale si è "sempre" passati ad ascoltare musica e l'impianto è passato in secondo piano ed emergono prepotentemente i diversi gusti musicali / modalità di ascolto della musica (e qui si apre "un mondo" ...).

A questo punto direi che:

- io ho avuto una botta di culus e conosciuto i pochi audiofili "buoni"

- gli audiofili "paranoici" che descrivi non sono poi così diffusi (una volta passata la prima fase dimostrativa)

Certo è che il modo di ascoltare la musica di tutti quelli che conosco (e ci metto anche due parenti stretti musicisti con impianti veramente "orrendi") è talmente "personalizzato" ... non c'è ne sono due simili (non dico uguali, simili ! ): si va da quello che "guai a te se salti un brano dell'album perché così ha voluto l'artista" ... a chi interrompe la riproduzione per sottolineare un accordo (a me viene un "nervoso" ...)

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