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Melius Club

Thorens, meglio il 125 o il 126?


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Inviato
2 minuti fa, bic196060 ha scritto:

Leggere come ho letto qui, che "o pinco pallino oppure il resto è mediocrità" è oltre la disinformazione, è pura e semplice mix di grottesco e ridicolo. 

Da scolpire nella pietra 👍

  • Melius 1
Inviato

Mamma mia.... ...

La domanda è semplice, 125 Vs 126.

La risposta non è semplice perchè la serie 125 è composta da 2 versioni ufficiali ( la prima serie e l'MKII ) ed una serie nascosta, vale a dire tutte quelle macchine costruite nel periodo di transizione.

Trovi dei prima serie con diverse componenti del MKII e degli MKII che conservano elementi della prima serie.

Tanto per non farci mancare nulla....

.

Il 126 è stato fatto in 3 versioni diverse, PROFONDAMENTE diverse, elettronica e motori diversi.

Generalizzare i "problemi di elettronica" è sbagliato come parlare dei presunti giri incostanti...

 

Hai già un braccio da montare o vuoi i suoi TP originali?

La risposta determina fortemente la scelta, sul MKIII puoi montare quello che vuoi senza levette che "avanzano" ( i vecchi leveraggi...)

Vuoi lo stop a fine corsa ? ( circuito banalissimo e ben implementato da Thorens e che non incide minimamente ) la serie è un'altra e con un motore ed elettronica diversa...

Lo vuoi "lisco" con il suo braccio di serie ?

Per ognuno di questi possiamo discutere sui pro e contro, sono macchine anche molto diverse

Inviato
2 ore fa, long playing ha scritto:

@Bazza il tuo Lenco , esteticamente e' bello , mi piace come l' hai fatto. 

Comunque scusami se approfitto di questo post per integrare a qianto ho scritto in precedente mio post ( e non e' diretto specificatamente al tuo Lenco , peraltro mi pare poco modificato ) e cioe' : Mi piacerebbe che per tutti giradischi moddati , in particolare i Lenco , frutto per altro di tanto lavoro e passione per carita' lecita ed anche ammirevole , si facessero e si fornissero prove di misure e grafici ( ma la vedo un po' difficile). Proprio per avere dei dati concreti sull'effettivo "lavoro " e qualita' cui e' demandato per concezione un giradischi ovvero non introdurre rumori e vibrazioni o almeno il meno possibile ,  e d'interpretare il meno possibile "oltre" l'effettivo segnale dei solchi letto dalla testina. Il giradischi non deve  " suonare " , meno " suona " o meglio meno " risuona " e meglio e'.

Sui giradischi purtroppo c'è poco da misurare... LA velocità la regoli (e la vedi pure, se è regolare o se ha fluttuazioni) col disco stroboscopico, il rumore se c'è lo senti.... per il resto, devi entrare in una dimensione molto complessa utilizzando microaccellerometri, e svilupando teorie empiriche come fa chi progetta bracci e giradischi per lavoro.... ti consiglio di farti un lungo giro su questo sito che tratta solo di perni, bracci e vibrazioni e su quali influenze esercitano sul suono. Da anni Alex Korf progetta bracci e lavora per le ditte più famose, e da anni studia i fattori che cambiano il suono... fai un giro, è davvero fantastico  http://korfaudio.com/blog

Se no andrebbero benissimo i plasticoni japonesi anni 80, che sulla carta, oltre a pesare meno di 2 kili, erano assolutamente stratosferici!

Sotto ti allego qualche "Lenchino"

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Inviato

@bic196060

1 ora fa, bic196060 ha scritto:

Il td520 è IMO ancora migliore, poi dipende da bracci e sinergie. 

Ci puoi mettere inseme anche 320 , 2001 , 3001 , che sono praticamente uguali , stesse  strutture e matteriali ed apparati di sospensioni. 

Inviato
1 ora fa, ab1058 ha scritto:

vuoi "lisco" con il suo braccio di serie ?

Per ognuno di questi possiamo discutere sui pro e contro, sono macchine anche molto diverse

Ok sul 125, mk1, mk2 di transizione, mk2.  Li riconosci molto facilmente, sia dalla sigla, mk1 o 2, sia dal perno del piatto che in fondo ha la biglia nel mk1 e nel trans, come il 124. Tutte le versioni, sia 125 che 126, venivano fornite sia con braccio e leveraggi che senza.  Li riconosci dal fatto che sulla destra mancano i controlli dell’alzabraccio sulla fascia anteriore.  Quelli senza sono più quotati e ricercati, ma sono per il resto identici a quelli con.  Ciò non toglie che il 126 sia, in tutte le sue versioni, più delicato in quanto la scheda elettronica è molto

piU complessa.  Inoltre ha un fondo di plastichina lèggera che francamente a me ha sempre fatto ribrezzo, anche se amo i gira neri come il 126.  Sul 127 non so nulla, mai avuto.  Bello e moooto ben suonante anche il 125 Long base.  Forse per la maggiore massa, o per i bracci da 12”, ha un bel suono ed è pure bellino, anche se è davvero ingombrante.  Ti metto una foto.   

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  • Melius 1
Inviato

@jammo per darti idea del mercato e dei costi.  Li trovi da 450-500, spesso in cattive condizioni (sono macchine costose che erano in radio o presso appassionati che le usavano a manetta) fino a prezzi folli, 1200-1400, che non valgono a meno che non siano straperfetti (e chi te lo dice?).  Il 125 nella foto, NUOVO MAI USATO , proveniente da un magazzino di una radio come stock di gira di scorta, con 2 plinti, originale e nuovo in rovere bianco, 3 basette di cui 2 non forate (una originale ancora da forare), revisionato da Audiokonica di Torino con tutte le velocità perfettamente in centro, cinghia nuova, braccio Bockrand Ortofon 319 e shell, ma senza cappa, non sono riuscito a venderlo a 900€ un anno fa.  Cioè si, ma dovevo consegnarlo e dettarlo a 400k di distanza.  Oppure C’’era chi voleva solo il braccio a metti 800€… ma pure no!   E la sostituzione di 4 condensatori più la taratura a oscilloscopio dei 3 trinerà di ogni velocità sono 160€ pagati…Per ora rimane lì a prendere polvere (nel domopack) e il suo gemello ogni tanto lo faccio girare sul secondo impianto.  Ma poi sentirmi la gente che ti dice “io lo voglio tutto originale” mi fa lievemente venire i nervi… Vuoi i condensatori vecchi di 40 anni? Non te li rimetto, sono andati, vuoi il plinto originale brutto enorme e ingombrante? Lo hai, Rimontatelo che non ho tempo da perdere.  Vuoi la cappa originale? Fattela fare!   Vuoi lo sme da 12” magari prima serie con canna in acciaio? Tira fuori 2600€ E lo trovi anche su ebay.  Il Ortofon Bockrand ne costa(va) 1200 e lo aspettavi 4 mesi.  Alla fine rimarrà lì con i tanti gira che non uso.  

Inviato

@Stel1963

3 ore fa, Stel1963 ha scritto:

Sotto ti allego qualche "Lenchino"

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Belli. Ma questi non sono piu' Lenco 75 , sono ben altro

 

3 ore fa, Stel1963 ha scritto:

Se no andrebbero benissimo i plasticoni japonesi anni 80, che sulla carta, oltre a pesare meno di 2 kili, erano assolutamente stratosferici!

Non nomencliamo gli eccessi...il plasticone da 2 chili piatto braccio e testina compresi , ha per forza dei forti limiti in tutto. 

C'erano/esistono ancora i sopravvissuti plasticoni che gia' da 5 o 6 chili , ben pensati e fatti  con intelligenza ti fanno sentire i dischi in modo soddisfacente , e appunto come dici tu ,  girano precisi e senza fluttuazioni utilizzando lo stroboscopio ed all'ascolto ,  utilizzando le orecchie ( almeno le mie...) non emettono nessun rumore. Mi sto ascoltando proprio ora (ingannando il tempo in attesa della partita di stasera dell'Inter a tirargli i piedi da Juventino...🤣) un disco favoloso regalatomi pochi giorni fa ,  stampa doc tedesca anno 1982 new old stock del grande vibrafonista Milt Jackson , registrazione di gran livello e di cui esiste solo la versione in LP , col mio " bel " JVC DD quartz look ( su cui ci ho montato una "bella " AT 100 , meno di 100 euro ma che ti fa divertire da matti ad osservare , con discrezione..., l'espressione della faccia di alcuni amici in occasione di qualche ascolto da me abituati a testine di alto bordo...) , con i suoi " bei 5 kg " di peso eppure imperturbabile , silenzioso e precisissimo , io stesso l' osservo mentre gira e suona e penso... E Sta suonando il disco ,  a mio parere ,  in modo veramente encomiabile e soddisfacente , non ho da lamentare pressocche' nulla. Tieni presente che lo stesso disco l'ho ascoltato anche sul bel giradischi SME model 12 A-V  con braccio SME V e testina Dynavector DV DRT XV  dello stesso mio amico che ha voluto regalarmi in  occasione di una ricorrenza il bel disco suddetto , anche lui e' rimasto positivamente impressionato e sorpreso dalla buona resa del ben meno pretenzioso JVC con lo stesso disco. Non vogliamo dire ne io e ne tantomeno il mio amico possessore di un giradischi della levatura dello SME , che il ben piu' modesto JVC sia migliore oppure sia equivalente...ma...certamente ne io e neppure lui come ha dichiarato abbiamo " sofferto le pene dell'inferno "  , voglia di spegnere tutto oppure patito una " crisi di astinenza mortale" da SME 12/SME V/Dynavector DRT ascoltando lo stesso disco ed altri dischi con il JVC.

  • Melius 1
Inviato
8 minuti fa, oscilloscopio ha scritto:

la prima cosa importante è la corretta sinergia fra tutti gli apparecchi che permette di ottenere ottimi risultati anche con componenti modesti. La seconda conclusione è che il grosso limite è l'ambiente ee che è inutile prendere apparecchiature di alto o altissimo livello se poi l'ambiente non è in grado di metterne in risalto le qualità

concordo al 110 per cento

  • Thanks 1
Inviato
39 minuti fa, oscilloscopio ha scritto:

la prima cosa importante è la corretta sinergia fra tutti gli apparecchi

E' la seconda....la prima è l'ambiente

  • Melius 2
oscilloscopio
Inviato

@ab1058 si concordo, ma invertendo l'ordine degli addendi il risultato non cambia...:classic_biggrin:

Inviato

@oscilloscopio

1 ora fa, oscilloscopio ha scritto:

la prima cosa importante è la corretta sinergia fra tutti gli apparecchi che permette di ottenere ottimi risultati anche con componenti modesti.

Certamente.

 

1 ora fa, oscilloscopio ha scritto:

La seconda conclusione è che il grosso limite è l'ambiente ee che è inutile prendere apparecchiature di alto o altissimo livello se poi l'ambiente non è in grado di metterne in risalto le qualità.

Innegabile.

 

E poi vorrei ribadire , a mio parere , nel complesso giradischi/braccio/testina , la testina e' fortemente la piu' influente. Il gira JVC  medio/economico con l'AT 100 , la Shure V15 , la AT 155 per fare tre es. ha una bella e sorprendente resa rispecchiando piuttosto bene la qualita' delle testine ,  se ci  metti per es. tanto per stare sul marchio l'AT 91 ed altre di pari livello , anche se con piccole differenze meglio o  peggio fra esse , il suono finale dell'impianto inevitabilmente sminuisce di un bel po' e si sente ampiamente , evidenziando le minori qualita' della testina.

E non e' che se metti un AT 91 sullo SME 12 , l'AT 91 cambia suono divenendo un'AT 155 oppure un'AT VM 760...Timbro , estensione.,  dettaglio ecc . rimangono pressocche' gli stessi e non e' che se l'inventa lo SME 12 e glieli aggiunge. Quello che puo' fare di piu' lo SME 12/braccio SME V o altra coppia di pari alto livello e' quello di mettere un'AT 91 di svolgere il lavoro nel miglior modo possibile e che puo' far preferire certi tipi di questi abbinamenti per alcuni ascoltatori ,  ma che non basta  per farla suonare come una AT VM 760 montata su un giradischi piu' modesto come livello ma comunque dignitoso.

Inviato
9 ore fa, Bazza ha scritto:

ed il fatto che l'ho riverniciato

A me il tuo Lenco, in quel colore teutonico e professional, piace molto

  • Thanks 1
Inviato
50 minuti fa, oscilloscopio ha scritto:

la testina gioca un ruolo primario.

Su questo dissento in parte.  Anzi dissento con concordia!   Per me vi sono 2 cose, in un sistema full analogico basato agli LP, che determinano in modo preponderante il risultato finale.  (Ma poi sono tutte, d’all’ampli al tavolino, ma 2 sono principali) 1) l’ambiente, sempre difficile da cambiare, mentre le casse le cambi adattandoti all’ambiente.  2) il braccio, anch’esso un po’ complesso da cambiare, mentre la testina la cambi, come le casse, per adattarti al braccio.  Il braccio ha una sua impronta sonica ben caratteristica, che può permettere o impedire alla testina di esprimersi.  Non solo, la può assecondare, contrastare, far risaltare, sminuire etc.  Mi piace molto sperimentare, ed a volte alcuni abbinamenti sono assolutamente sorprendenti, e qualche volta del tutto inaspettati.  Ne cito 2 tra tutti, il braccio Mission Cyrus con la Goldring E1 rossa, testina modestissima che su quel braccio raggiunge livelli molto alti, e la Shure V15 III sul l’ortofon 319 da 12”, braccio stupendo con la SPU e con la denon 103, che in teoria non dovrebbe proprio andare con la v15, ma che in vece la fa suonare come non mai.  Giocare con una trentina di testine è una quarantina di bracci è un’esperienza illuminante che fa capire quanto sia il braccio a determinare il suono della testina.  Proprio come dici tu, è una questione puramente di sinergia!!!!

Inviato

@Stel1963

35 minuti fa, Stel1963 ha scritto:

Ne cito 2 tra tutti, il braccio Mission Cyrus con la Goldring E1

Molto interessante. E se ben ricordo un tempo addietro la dicesti gia' proprio tu questa cosa...o ricordo male...? 

Mi interessa perche' avendo questo braccio mi piacerebbe acquistarla e verificarlo.

35 minuti fa, Stel1963 ha scritto:

testina modestissima che su quel braccio raggiunge livelli molto alti,

Ecco , su questo punto vorrei capire di piu'. In effetti la Goldring E1 e' su base dell'AT 91 , infatti ha anche lo stilo conico .

Mi sembra diverso pero' il cantilever che non e' quello nero in fibra particolare ma di alluminio. Dovrei pensare che la Goldring abbia fatto effettuare delle personalizzazioni all'Audiotechnica su questa serie ?  Dato cio' questi livelli alti di prestazione in cosa si manifestano ? Anche in estensione frequenze e dettaglio ? Potrei mai pensare che farebbe meglio e di piu' in questo ambito rispetto ad un'AT 100 ? Ma hai verificato cio' con la " rossa " E1 senza provarci anche le sltre due E2 ed E3 oppure  hai verificato confrontando sul braccio Cyrus sia la E1 che le altre due?

Inviato

@long playing la Goldring E3 è una delle mie 2 testine muletto che ogni tanto uso x le prove, anni fa quando la presi, e.. dopo averla rodata per una quarantina di ore mi meraviglio molto x come suonava bene, secondo me è un vero affare. 

Inviato
1 ora fa, ferdydurke ha scritto:

A me il tuo Lenco, in quel colore teutonico e professional, piace molto

Grazie ! La piastra è stata rifatta del suo colore originale ( colore rifatto in carrozzeria usando lo spettro fotometro che lo ha portato al 98% si somiglianza, non sono stato in grado di trovare nessun riferimento al colore originale ), il plinto l'ho scelto io, mi piaceva rimanere sul grigio..

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