aledo Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 Buongiorno, sono Alessandro e questo è il mio primo post. Premetto che le mie conoscenze in materia audio sono molto basiche, direi da neofita, per cui confido nella monumentale cultura audiofila di molti forumer! Il problema che vi chiedo di aiutarmi a risolvere è il seguente. Ieri ho passato una mezza giornata a dimare puntine su giradischi Thorens td 125 mkII con braccio SME 3009 e, in questo caso, ortofon 2M black. Ad un certo punto mi punge vaghezza di controllare, con l’apposito attrezzino, il parallelismo fra braccio e vinile non sulla canna ma sullo shell (audio technica LH15),e qui sta la sorpresa. Con la canna parallela lo shell è molto inclinato, punta in alto. Per trovare il parallelismo fra shell e vinile devo alzare molto il braccio che, necessariamente rimane molto inclinato dall’alto verso il basso; come si può vedere dalle foto. A questo punto suppongo di dover prediligere il parallelismo shell-vinile, lasciando il braccio che va a “beccare” davanti. Ma, vi chiedo, è normale? E cosa comporta questa anomalia? Ringrazio anticipatamente chi avrà la pazienza di leggere questo lungo post.
cesare Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 Se controlli le istruzioni della testina, dovrebbero esserci delle indicazioni al proposito: 9 volte su 10 dicono che la superficie di appoggio superiore della testina, quindi quella inferiore del portatestina, deve essere parallela al disco. Per cui la tua regolazione è quasi sicuramente corretta (dico quasi perché non conosco le Ortofon). Perché il braccio stia molto alto dietro è un po’ strano, anche se la foto mi dice poco perché sicuramente c’è un effetto prospettico. Da come dici, è come se il portatestina non fosse ben allineato al braccio ma puntasse in alto.
daniele_g Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 Non so se sia normale con quel braccio, forse lo shell è un po’ storto (dalle foto non capisco quanto); comunque hai fatto la scelta corretta: l’importante è che la sommità della testina sia parallela al disco.
daniele_g Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 Ingrandendo la prima foto, si ha l’impressione che il connettore della testina non sia parallelo al braccio, come se l’attacco fosse impreciso.
aledo Inviato 2 Maggio 2021 Autore Inviato 2 Maggio 2021 Grazie per gli interventi. @cesare si, infatti, l’impressione è proprio che canna e shell non siano allineati. Eppure il connettore SME è nuovo poiché di recente il braccio è stato restaurato da Simone Lucchetti di Audiosilente, fra i vari interventi è stato anche sostituito il connettore. @daniele_g Infatti, come ho scritto sopra, sembrerebbe che lo shell sia disassato rispetto alla canna
aledo Inviato 2 Maggio 2021 Autore Inviato 2 Maggio 2021 @daniele_g ti riferisci al collare del braccio dove si inserisce lo shell o connettore dello shell?
senna Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 L’angolo che il cantilever forma nei confronti della superficie del disco quando è osservato lateralmente, VTA, è un parametro di importanza fondamentale per l’estrazione delle informazioni contenute nel solco. Dovrebbe approssimare il più possibile quello assunto dal bulino incisore nella realizzazione del master, ma purtroppo ogni casa discografica ne utilizza uno specifico, oltretutto variabile nel corso del tempo e da incisione a incisione. Per moto tempo è stato utilizzato un angolo di 15 gradi, successivamente l’angolo di incisione fu aumentato, fino a oltre 20 gradi. Pertanto, nell’impiego di testine progettate per un angolo di tracciamento di 15 gradi, il posizionamento perfettamente orizzontale della canna del braccio suggerito da molte fonti è errato per difetto e non di poco. Ancora più importante del VTA è l’angolo assunto dallo stilo nei confronti della superficie del disco, in funzione della conformazione del cantilever, detto SRA. In pratica la piegatura del cantilever in corrispondenza della base dello stilo, che varia da costruttore a costruttore, da modello a modello di testina e dal posizionamento dello stilo sulla sua base. Quindi il parallelismo tra la canna del braccio e la superficie del piatto ha ben poco a che vedere con l’angolo di tracciamento più efficace in termini di qualità sonora. la perfetta ortogonalità delle superfici è soltanto un punto di partenza per ottenere le migliori prestazioni sonore dal sistema braccio, testina, giradischi. La regolazione fine va fatta ad “orecchio” con piccolissimi spostamenti su è giù del braccio fino a trovare il suono migliore, normalmente raggiunto la giusta altezza, si avverte una assenza totale di distorsione, soprattutto nei solchi + interni, un scena più a fuoco e meglio dimensionata.. .
aledo Inviato 2 Maggio 2021 Autore Inviato 2 Maggio 2021 @senna Ciao, grazie per la spiegazione. Sono assolutamente d’accordo sul fatto che, al di là di strumenti e strumentini per la regolazione, l’orecchio è il giudice definitivo. Pero’, se ingrandisci la seconda foto postata , vedrai che l’albero del braccio è davvero molto alto, un po’ troppo forse.
daniele_g Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 @senna tutto vero, ma in concreto, se l’angolo di incisione varia da casa discografica a casa discografica e pure nel tempo, per non parlare di altri parametri come lo spessore del disco, cosa fai ? regoli ogni volta il VTA a orecchio sul singolo disco ? vorrei fosse chiaro che la domanda non è polemica, è per capire (e magari regolarmi di conseguenza).
P.Bateman Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 Potrebbe dipendere dallo shell non Sme e perciò allineato diversamente dalla canna?
aledo Inviato 2 Maggio 2021 Autore Inviato 2 Maggio 2021 @meliddo Si certo, potrebbe essere. Ho anche lo shell originale Sme, ma non lo uso perché è veramente troppo leggero. Ho scelto questo AT perché un po’ più peso (15 gr), per aggiungere un po’ di massa a questo braccio altrimenti molto leggero. Ho anche messo un contrappeso maggiorato, anche se questo non c’entra niente con la massa del braccio, in modo da potete usare anche puntine che necessitano di più peso per tracciare
leoncino Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 In teoria è una regolazione basilare e si sente pure, in realtà è una chimera ottenerlo, come giustamente detto andrebbe regolato disco per disco. pertanto si usa il parallelismo come comproimesso. Nel giradischi il compromesso è la regola.
aledo Inviato 2 Maggio 2021 Autore Inviato 2 Maggio 2021 Certo, si trova una regolazione media che sia soddisfacente in tutte le condizioni, altrimenti solo per il fatto di avere vinili da 120, 140, 180, 200 gr sai che sbattimento ! Il mio dubbio nasce non da questo, ma dall’evidente disassamento che c’è fra shell e canna
bear_1 Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 .....mah io userei il braccio per quello che è stato progettato... possibilmente con la propria shell. Poi uno fa quello che vuole in base alle proprie convinzioni
daniele_g Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 4 minuti fa, bear_1 ha scritto: .....mah io userei il braccio per quello che è stato progettato... Cioè ? Non mi è chiaro cosa intendi
aledo Inviato 2 Maggio 2021 Autore Inviato 2 Maggio 2021 16 minuti fa, bear_1 ha scritto: mah io userei il braccio per quello che è stato progettato... possibilmente con la propria shell. Poi uno fa quello che vuole in base alle proprie convinzioni Si, mi sembra giusto. Ho solo provato ad “appesantirlo” un po’ per renderlo più versatile e poterlo usare con più puntine
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