Ronnie e la questione dei Queen

[jakob1965]

@Plot ti esprimo il mio pensiero su questa questione che è lo stesso che ho da circa 30 - 40 anni cioè grosso modo all'epoca dei fatti:

 

1) Red Ronnie non mi è mai stato simpatico - molto altezzoso ai tempi - insomma si dava un tono e delle arie: gli riconosco però una certa conoscenza della musica dagli anni 70 in poi -ai tempi comunque non era un signor nessuno - anzi tutt'altro. Ora la coppia Red Ronnie - Crozza la trovo esilarante come De Luca - Crozza ed altre: puro spasso

 

2) Questa questione era ben nota negli anni 80 - i Queen sono un bel gruppo , sono cresciuto con " We are the champions " e " Bicycle "  e mi piacque molto anche la ballata connessa a Highlander - insomma musicalmente indiscutibili - bravi.

 

3) la questione " Sun City ":  qui la penso così:  Freddy Mercury era un uomo dalla sessualità esplosiva - prorompente direi - nel nostro mondo occidentale tanto vituperato ha potuto tramite il suo talento creativo (ne aveva eccome) vivere liberamente la sua sessualità anche promiscua e ne ha pagato le conseguenze con la vita - e questo quando l'outing non si faceva o era rarissimo: insomma non era diventato solo un cantante , un frontman, era anche diventato una icona della libertà/ delle libertà e della propria autodeterminazione personale se vogliamo anche.

 

Proprio per questo ai tempi (non ora) risultò di difficile comprensione la sua frequentazione in Sud Africa: ma come (sintetizzo)  rappresenti la libertà e poi vai nel regime più limitante della storia umana?

 

Questo fu il nocciolo della questione e molti (non solo Red Ronnie) se ne resero conto ai tempi - può essere egoismo, leggerezza o forse anche ingordigia. La volpe e l'uva non sono pertinenti

 

Un saluto

[Plot]

@jakob1965  post condivisibile al punto 1 e 2.

 

qui, un po meno

 

11 ore fa, jakob1965 ha scritto:

Proprio per questo ai tempi (non ora) risultò di difficile comprensione la sua frequentazione in Sud Africa: ma come (sintetizzo)  rappresenti la libertà e poi vai nel regime più limitante della storia umana?

Questo fu il nocciolo della questione e molti (non solo Red Ronnie) se ne resero conto ai tempi - può essere egoismo, leggerezza o forse anche ingordigia. La volpe e l'uva non sono pertinenti

Un saluto

 

"Anche la musica venne coinvolta: era proibito andare a fare concerti in Sud Africa! Le Nazioni Unite avevano creato una blacklist di oltre 200 artisti che si erano esibiti in quel paese violandone la direttiva, tra questi spuntano i nomi di: Frank Sinatra, Ray Charles, Cher, Beach Boys, Vienna Boys Choir, Dolly Parton, Liza Minelli, Johnny Mathis, Paul Anka, Chick Corea, Linda Ronstadt, Sha Na Na, Telly Savalas, Helen Reddy, Laura Antonelli, Valery e Galina Panov, Montserrat Caballé, Paul Anka, Black Sabbath, Status Quo, Rod Stewart e Elton John. E ne mancano molti altri… Visto gli illustri colleghi, anche i Queen decisero di entrare, senza volerlo, in questa ‘blacklist’… Una decisione che si rivelerà molto dolorosa!"

[Plot]

"Così, con questa consapevolezza, la band decise di affrontare questa serie di concerti come tutti gli altri, come dimostrano le dichiarazioni di Freddie: “Sono sicuro che il pubblico sarà fantastico. Abbiamo intenzione di suonare a Sun City, è un appuntamento importante. Elton John ci è stato ed è riuscito a richiamare una marea di gente, facendo un mucchio di soldi. E io sono nel giro anche per fare soldi […], è molto bello essere qui, mi divertirò!”

[jakob1965]

@Plot  ottimo approfondimento -  si diciamo che non fecero una grande figura ad andare lì - poi l'intelligenza e l'amore per il suo paese di Nelson Mandela impedirono una volta terminato l'apartheid , uno scontro violento. Bellissimo il film Invictus 

[Plot]

 

"Roger Taylor, quello più attento politicamente, cercò di chiudere la questione così: “I Want To Break free è l’inno ufficioso dell’African National Congress, mentre Another One Bites The Dust è uno dei brani più venduti tra le popolazioni di colore.”

 

Quindi nell’ottobre del 1984 i Queen avevano in programma ben 12 concerti a Sun City, un’area ludica piuttosto ampia, che viene spesso definita la Las Vegas del Sud Africa. A tal proposito, Paul Gambaccini, veterano presentatore TV e radio della BBC, disse nel 2011: “Sun City era un resort di livello internazionale in Sudafrica e la posizione quasi totalitaria della scena rock era che suonare in Sud Africa voleva dire in un certo senso appoggiare l’Apartheid.”

 

[Plot]

 

"Roger Taylor, quello più attento politicamente, cercò di chiudere la questione così: “I Want To Break free è l’inno ufficioso dell’African National Congress, mentre Another One Bites The Dust è uno dei brani più venduti tra le popolazioni di colore.”

 

Quindi nell’ottobre del 1984 i Queen avevano in programma ben 12 concerti a Sun City, un’area ludica piuttosto ampia, che viene spesso definita la Las Vegas del Sud Africa. A tal proposito, Paul Gambaccini, veterano presentatore TV e radio della BBC, disse nel 2011: “Sun City era un resort di livello internazionale in Sudafrica e la posizione quasi totalitaria della scena rock era che suonare in Sud Africa voleva dire in un certo senso appoggiare l’Apartheid.”

 

[Plot]

2 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

Bellissimo il film Invictus 

credo di averlo visto a tozzi e bocconi tanto tempo fa'..in sostanza non ci ho capito granche', ti ringrazio del suggerimento cinematografico

[Plot]

"20 Ottobre 1984: Termina questa serie lunghissima di concerti! I Queen si preparano a tornare a casa, inconsapevoli di ciò che li attenderà in patria. La gogna mediatica si era già messa in moto ed aspettava le sue vittime."

 

...chi avesse voglia di approfondire, posto il link intero per quanto riguarda l'affaire Sun City...

 

https://www.alessandrocarugini.it/blog/2019/07/31/i-queen-e-laffaire-sun-city/

 

Saluti

Plot

[jakob1965]

37 minuti fa, Plot ha scritto:

credo di averlo visto a tozzi e bocconi tanto tempo fa'..in sostanza non ci ho capito granche', ti ringrazio del suggerimento cinematografico

 

qua è più bravo di noi @analogico_09 sicuramente - a me il film è piaciuto molto anche perché parla di pace