Questo è un messaggio popolare. Il_drugo Inviato 21 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Novembre 2023 Prima che ci fosse l'avvento di internet l' hi fi era un hobby diverso. Non c'erano "luoghi virtuali" di incontro, ma ci si incontrava nel negozio hi fi preferito e si facevano 4 chiacchiere con il negoziante e gli altri avventori. Si scambiavano opinioni, il negoziante ci faceva sentire l'ultimo arrivo o ci faceva assistere alle prove di ascolto di un cliente che doveva comprare un integrato o dei diffusori. Non si litigava mai per l' hi fi, di persona era tutto più amichevole. Lo scambio di vedute era sempre garbato. Si aspettava con fermento l'uscita del nuovo numero delle riviste hi fi cartacee, io allora ne compravo 2/3 al mese. Sempre Stereo dell'ottimo Mancianti (che fine ha fatto?) e Fedeltà del Suono, qualche volta Suono. Poi è arrivato internet. I primi siti di hi fi come Tnt Audio, il primo grande forum Videohifi e qualche newsgroup. Tanto da leggere, da esplorare e sperimentare. La scoperta di nuovi marchi non distribuiti e non pubblicizzati in Italia e le prime opportunità di acquisto diretto dal produttore estero. Anche le prime mode assurde amplificate da internet... Ricordate il T Amp? Il sito che lo ha scoperto ne prometteva miracoli, ma in realtà il coso si rompeva solo a guardarlo (anche solo mettere la piattina spellata faceva saltare i morsetti di plastica a molla) e anche le capacità di pilotaggio erano veramente minime. Eppure un recensore diceva di farci suonare delle Thiel... I primi mercatini di usato, gli acquisti di hi fi su ebay. E conseguentemente le prime lamentele dei negozianti che vedevano dimunuire le loro vendite perchè "si trova usato in rete" oppure "si prende on line su internet dall'estero a meno". Internet permetteva una maggiore diffusione di informazione e maggiore reperibilità di prodotti hi fi, ma in concreto le cose per il settore hi fi sono andate diversamente. Molti negozi hi fi hanno chiuso. Quelli rimasti guardano con sospetto chi entra per sentire qualcosa (tanto poi lo comprerà in rete....) rifiutando spesso un ascolto o si sono convertiti all'on line. Il settore hi fi (almeno in Italia...) è ora in crisi. I marchi sono moltiplicati, ma la qualità forse no. Nascono marchi come funghi. Prima a negozio poi paradossalmente c'era maggiore assortimento perchè i negozi andavano bene e non c'era paura di fare magazzino. Oggi a negozio disponibile si trova molto poco. I confronti tra audiofili? Peggiorati. Si litiga su forum o gruppi Facebook. Molti sfogano le loro frustazioni facendo i leoni da tastiera da dietro il computer. Si disprezza e si dileggia. E tutti in casa da soli davanti all'impianto. Una cosa buona, per chiudere con un pò di ottimismo questo post, internet ce l'ha data: lo streaming della musica liquida. Qobuz e Tidal permettono di sentire tanta musica, di conoscere nuovi artisti ed avvicinarci anche a generi diversi. Lo streaming della musica è la più grande rivoluzione in hi fi degli ultimi 50 anni. Basterà questo a salvare l'Hi fi? 7
Questo è un messaggio popolare. Dufay Inviato 21 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Novembre 2023 A me non pare sia cambiato tanto. Sempre le solto scemenze circolano 2 1
piergiorgio Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 5 minuti fa, Il_drugo ha scritto: qualche newsgroup. C'erano ben prima di siti e forum, il livello tecnico e di competenza di diversi utenti era molto elevato. 1
piergiorgio Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 9 minuti fa, Il_drugo ha scritto: Lo streaming della musica è la più grande rivoluzione in hi fi degli ultimi 50 anni. Basterà questo a salvare l'Hi fi? No, ma salverà la musica.
Questo è un messaggio popolare. ascoltoebasta Inviato 21 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Novembre 2023 @Il_drugo Ciò che più mi manca sono i moltissimi rapporti interpersonali,le decine di persone conosciute che nel negozietto fornito di musica meno commerciale si scambiavano consigli,esperienze fino a divagare in altri argomenti,il proprietario,in alcuni casi divenuto amico,che scartava alcuni Cvinili e li riproduceva davanti ad una decina di persone/clienti che bevevano un caffè e socializzavano,insomma proprio la facile e naturale socializzazione è ciò che il presente ci sta negando, spacciandocela come nostra libera scelta.....e dubito che poter ascoltare milioni di brani seduti sul proprio divano possa degnamente sostituire un bene così prezioso. 4
Il_drugo Inviato 21 Novembre 2023 Autore Inviato 21 Novembre 2023 @Dufay a me invece pare che le scemenze siano aumentate...ma è così in tutti i settori . Un aumento bulimico di informazioni, molte delle quali veicolate da chi non è preparato per farlo. La qualità si è abbassata. @ascoltoebasta 13 minutes ago, ascoltoebasta said: proprio la facile e naturale socializzazione è ciò che il presente ci sta negando sono d'accordo con te. Ed è la stessa cosa che accade ai giovani che stanno più dietro al cellulare e al tablet che dal vivo con i coetanei. 13 minutes ago, ascoltoebasta said: e dubito che poter ascoltare milioni di brani seduti sul proprio divano possa degnamente sostituire un bene così prezioso. Sicuramente no 1
Questo è un messaggio popolare. campaz Inviato 21 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Novembre 2023 A me, appassionato quasi giovane , successe il contrario. Entrato un sabato pomeriggio in un negozio storico di Genova, era l'inizio degli anni novanta, ne scappai a gambe levate spaventato proprio dalla combriccola degli audiofili che lì si riunivano. Una via di mezzo fra i maniaci con l'impermeabile e gli iniziati di qualche setta. Per acquistare il mio primo impianto (giradischi Pro-Ject, pre e finale Audio Innovations, una bella coppia di Elac da pavimento, il lettore CD l'avevo già preso con il primissimo stipendio) mi rivolsi a un punto vendita in periferia dove i due proprietari mi riempirono di ottimi consigli fra cui quello... di non spendere troppo (eravamo pur sempre a Genova!) e procedere per gradi (a completare l'impianto ci misi un anno). Per prima cosa mi chiesero di descrivere l'ambiente di ascolto per poi guidarmi nella scelta. Ricordo di essere stato ripreso perché avevo portato un CD di Mingus in negozio, peraltro deserto, e l'avevo riprodotto ad alto volume: "Quando mai potrai ascoltare con quella pressione sonora in un appartamento?". Avevo poco più di vent'anni... quel venditore mi ha educato all'ascolto sostenibile! Ho invece trovato la maggior parte degli altri negozi, anche dopo essermi trasferito per lavoro a Roma, poco amichevoli e purtroppo segnati da un certo pregiudizio (o, per dirla in altro modo, da una forte puzza sotto il naso). Internet, a mio avviso, ha contribuito a far volare basso molti "pindaristi" lasciando spazio a voci non sempre in linea come quelle dei redattori di TNT. Possiamo, con un clic, sapere cosa ne pensano gli audiofili dall'altra parte del mondo e conoscere i pareri di chi ha già comprato. Possiamo approfondire quando leggiamo un giudizio (positivo o negativo) assoluto. Possiamo studiare, imparare, formarci un'opinione. Internet ci dà gli strumenti per pensare, anche nel nostro hobby, sta a noi non perderci nei meandri dell'inutile. E francamente preferisco i forum agli ascolti condizionati dalla suggestione, il vero nemico della nostra passione. Ho ritrovato on line molti buoni consigli simili, nei modi e nei contenuti, a quelli che mi davano quei negozianti 30 anni fa. m2c 4
Membro_0023 Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 1 ora fa, piergiorgio ha scritto: No, ma salverà la musica Non ci scommetterei 1 euro 1
captainsensible Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 La musica si salva da sola, visto che gente che continua a studiare la musica e suonare strumenti c'è sempre. Questo è un hobby che ha seguito il percorso degli altri (hobby). CS 1
Ggr Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 L'hi fi al tempo di internet, è una gran cosa. Certo, occorre saper dare il giusto peso a chi, e a cosa scrive, ma ci sono anche appassionati competenti e seri, e si riconoscono subito, e personalmente mi hanno aiutato tantissimo. Poi ci sono i comportamenti personali, ad esempio io, se vado in un negozio che mi fa ascoltare ciò che voglio, e trovo quello che cerco, lo prendo li, anche se su internet potrei trovarlo a meno. Sarò anche scemo, ma il rispetto per il lavoro degli altri, per me è sacro. 2
antonew Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 1 ora fa, Il_drugo ha scritto: Qobuz e Tidal permettono di sentire tanta musica, di conoscere nuovi artisti ed avvicinarci anche a generi diversi. Lo streaming della musica è la più grande rivoluzione in hi fi degli ultimi 50 anni. Basterà questo a salvare l'Hi fi? Al limite potrà esser utile a chi ascolta musica senza paturnie audiofile (la stragrande maggioranza di fruitori). 18 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: Non ci scommetterei 1 euro esatto , parlando delle royalties degli autori è un pò come asserire che il Bangladesh è leader dell'economia sostenibile. 1 ora fa, Il_drugo ha scritto: Non c'erano "luoghi virtuali" di incontro, ma ci si incontrava nel negozio hi fi preferito e si facevano 4 chiacchiere con il negoziante e gli altri avventori. Si scambiavano opinioni, il negoziante ci faceva sentire l'ultimo arrivo o ci faceva assistere alle prove di ascolto di un cliente che doveva comprare un integrato o dei diffusori. per fortuna capita anche oggi 32 minuti fa, campaz ha scritto: Per acquistare il mio primo impianto (giradischi Pro-Ject, pre e finale Audio Innovations, una bella coppia di Elac da pavimento, il lettore CD l'avevo già preso con il primissimo stipendio) mi rivolsi a un punto vendita in periferia dove i due proprietari mi riempirono di ottimi consigli fra cui quello... di non spendere troppo (eravamo pur sempre a Genova!) e procedere per gradi (a completare l'impianto ci misi un anno). Per prima cosa mi chiesero di descrivere l'ambiente di ascolto per poi guidarmi nella scelta. sei stato trattato con rispetto e professionalità. 32 minuti fa, campaz ha scritto: Ricordo di essere stato ripreso perché avevo portato un CD di Mingus in negozio, peraltro deserto, e l'avevo riprodotto ad alto volume: "Quando mai potrai ascoltare con quella pressione sonora in un appartamento?". Avevo poco più di vent'anni... quel venditore mi ha educato all'ascolto sostenibile! probabilmente avranno avuto più esperienza di te, non credi? 32 minuti fa, campaz ha scritto: Ho invece trovato la maggior parte degli altri negozi, anche dopo essermi trasferito per lavoro a Roma, poco amichevoli e purtroppo segnati da un certo pregiudizio (o, per dirla in altro modo, da una forte puzza sotto il naso). m2c una rondine non fa primavera, ma due ... un pò di autocritica no, eh ? Magari ora, visto che all'epoca eri giovane! 32 minuti fa, campaz ha scritto: Internet, a mio avviso, ha contribuito a far volare basso molti "pindaristi" lasciando spazio a voci non sempre in linea come quelle dei redattori di TNT. Possiamo, con un clic, sapere cosa ne pensano gli audiofili dall'altra parte del mondo e conoscere i pareri di chi ha già comprato. Possiamo approfondire quando leggiamo un giudizio (positivo o negativo) assoluto. Possiamo studiare, imparare, formarci un'opinione. Internet ci dà gli strumenti per pensare, anche nel nostro hobby, sta a noi non perderci nei meandri dell'inutile. E francamente preferisco i forum agli ascolti condizionati dalla suggestione, il vero nemico della nostra passione. Ho ritrovato on line molti buoni consigli simili, nei modi e nei contenuti, a quelli che mi davano quei negozianti 30 anni fa. e chi sarebbero queste voci!! Non hanno un volto ,né una rispettabilità da dimostrare. Dall'esser bacchettati , con intento educativo, e rispondere sparandole grosse su chi invece un minimo di credibilità, perché quantomeno ci mette la faccia, dovrebbe avercela, lo san far tutti. Le 'suggestioni 'poi di cosa? Di uno che le cose te le fa sentire o di chi ti racconta l'ascolto immaginario? La crescita ,al limite, sarebbe nel rispondere ai primi , e non certamente nel cercare un comodo scudo in chi la pensa come noi.
Berico Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 internet ha cambiato tutto, anche l'hi-fi. L'audiofilo è più volubile e lo è anche il mercato, c'è fretta, fretta di comprare provare non capire e rivendere per ricomprare, dall'altra parte i produttori fanno a gara a sfornare prodotti. ad avere recensioni, feedback, like, chi tiene il passo sta aperto altrimenti chiude, le elettroniche hi-fi sono diventate di consumo non più durevoli, anche se lo sono, ma durano poco in casa. Poi certo l'aspetto sociale è cambiato ovviamente, un negozio e un forum sono cose differenti. Tante informazioni ma anche tanti truffatori. Prima si era meno informati ma più saggi oggi si è sapientoni ma anche più testiculi. Fatta eccezione per l'acustica ambientale e la musica in streaming , internet non ha dato una grossa mano. 1
Questo è un messaggio popolare. Fabio Cottatellucci Inviato 21 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Novembre 2023 5 minuti fa, Berico ha scritto: le elettroniche hi-fi sono diventate di consumo non più durevoli Beh, gli apparecchi hi-fi sono sempre stati parte dell'elettronica di consumo; siamo noi che a un certo punto ci siamo inventati che fossero anche altro perché gli abbiamo attribuito un valore affettivo convincendoci che contenessero la nostra gioventù. 3 1
Berico Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 1 minuto fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Beh, gli apparecchi hi-fi sono sempre stati parte dell'elettronica di consumo; siamo noi che a un certo punto ci siamo inventati che fossero anche altro perché gli abbiamo attribuito un valore affettivo convincendoci che contenessero la nostra gioventù. questa è un osservazione interessante , anche se certi prezzi venivano e vengono giustificati sia per la bontà del prodotto sia per la sua durata. 1
Questo è un messaggio popolare. Capa Inviato 21 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Novembre 2023 5 ore fa, Il_drugo ha scritto: Lo streaming della musica è la più grande rivoluzione in hi fi degli ultimi 50 anni. Sarà che ormai, come quasi tutti qui, sono "diversamente giovane" ma mi permetto di dubitare. Così come il "permette di scoprire nuova musica" ... seguendo i consigli delle piattaforme trovare qualche brano (non mi permetto nemmeno di dire "qualche album") decente è un'impresa, se va bene, dope intere mezze giornate a saltellare qua e la ... e alla fine mi ritrovo ad ascoltare quella che ho già su CD o LP ... 4
Membro_0023 Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 16 minuti fa, Berico ha scritto: internet ha dato una grossa mano Si, a sbagliare. I gruppi di Facebook sono strapieni di incompetenti che dispensano a piene mani consigli ai novizi, spingendoli a sbagliare più volte. O qualcuno crede che in un gruppo con 45.000 iscritti ci siano anche solo 50 veri conoscitori della materia?
Berico Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 1 minuto fa, Paperinik2021 ha scritto: Si, a sbagliare. I gruppi di Facebook sono strapieni di incompetenti che dispensano a piene mani consigli ai novizi, spingendoli a sbagliare più volte. O qualcuno crede che in un gruppo con 45.000 iscritti ci siano anche solo 50 veri conoscitori della materia? se che volevo scrivere non ha dato un grossa mano? ad eccezione per l'acustica ambientale un universo poco trattato nei negozi primo di internet. 1
Membro_0023 Inviato 21 Novembre 2023 Inviato 21 Novembre 2023 1 minuto fa, Berico ha scritto: ad eccezione per l'acustica ambientale un universo poco trattato nei negozi primo di internet. Anche qui ci sarebbe molto da discutere
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