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Melius Club

La mia esperienza "Utopica" (Currentzis a Roma, 22 11 2023)


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Inviato
Il 26/11/2023 at 13:54, Stefano1911 ha scritto:

https://www.swr.de/swr2/musik-klassik/symphonieorchester/teodor-currentzis-chefdirigent-swr-symphonieorchester-100.html.

Il suo Mozart e' pure significativo, qui si anche trasgressivo, in particolare nella trilogia di opere Nozze-Don Giovanni-Cosi' fan tutte. Per la sua visione del Requiem, con gli straordinari complessi di MusicAeterna, qui e' il video del concerto di Salisburgo: https://www.youtube.com/watch?v=I4dSQozed2w.

Buon ascolto!

 

 

Grazie delle segnalazioni. Ho ascoltato ieri l'altro da Tidal il Requiem da Current e anche lì.., ci sarebbe tanto da dire ma mentirei se dicessi che non sia stato un ascolto "intrigante"...

Di sicuro Courrent fa pensare.., mentre sarebbe un guaio se dovesse dare  da pensare... :classic_smile:

Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

Grazie delle segnalazioni. Ho ascoltato ieri l'altro da Tidal il Requiem da Current e anche lì.., ci sarebbe tanto da dire ma mentirei se dicessi che non sia stato un ascolto "intrigante"...

Di sicuro Courrent fa pensare.., mentre sarebbe un guaio se desse da pensare... :classic_smile:

A Torino il 16 Marzo 2024 per Lingotto musica 😉

  • Thanks 1
Inviato
2 minuti fa, Stefano1911 ha scritto:

A Torino il 16 Marzo 2024 per Lingotto musica 😉

TORINO!! :classic_ohmy:

 

 

Inviato
11 ore fa, mozarteum ha scritto:

Max Currentzis e’ un interprete che in disco perde molto.

Quindi alzati dalla poltrona e vai. E’ stato a Brescia due gg prima

Sicuramente dal vivo garantisce esperienze diciamo multisensoriali :classic_smile:. Pero' davvero la Patetica in disco ha ricevuto meritatamente una valanga di premi e, se non vogliamo ritenerla la migliore in assoluto, puo' tranquillamente essere in qualunque discoteca insieme a Mravinsky e pochi altri. Di rilievo i concerti per piano di Shostakovich con Melnikov, la sesta di Mahler, il concerto per violino di Tchaikowsky (con quella altrettanto matta della Kopachinskaja!) abbinato ad una splendida Le Noces di Stravinsky.

Inviato
3 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Non so quali edizioni siano nelle tua discoteca, ma della quinta sinfonia, della sesta sarebbe possibile ascoltare il sublime ad esempio da Temirkanov, da Gergiev, e da altri interpreti già citati da @mozarteum, aggiungo Fricsay ed innanzi a tutti Evgeny Mravinsky l'autentico "vate" ancora ineguagliabile in questi repertori.

Mravinsky, Karajan, Celibidache, Muti, Petrenko (5a) :classic_smile:. Mi sono fermato li' perche' va bene tutto ma poteva essere sufficiente. Posto Mravinsky difficilmente superabile, e nell'incisione Pristine meglio che nella DDG:

https://www.pristineclassical.com/products/pasc396?_pos=1&_sid=8b3d803c2&_ss=r

forse Petrenko, a mio parere unico altro direttore che oggi fa saltare dalla sedia, e' quello che piu' e' stato in grado di esaltare queste partiture - sia 5a che 6a. Currentzis sta li', per qualcosa meglio per altro meno, ma difficile davvero stilare classifiche, peraltro sempre molto soggettive.

E' indubbio che tanto altro verra' in futuro e saremo sempre felici di sorprenderci un'altra volta!

Inviato
1 ora fa, Memé ha scritto:

Mi fa soprattutto piacere aver condiviso le stesse sensazioni e lo stesso stordimento.

 

Ho provato un desiderio "morale", insieme al piacere semplice e spontaneo, di lasciarti l'apertura delle danze, credendo di poter intuire, - dalle due parole già scambiate sul "nostro" in altro thred -  il tuo pathos per Current [abbrevio.., ogni volta che scrivo il suo nome devo sbirciare da qualche parte per essere certo che sia Courrentzis e non già Currentsiz così come ancora m'imbroglio con Listz e Lizst :classic_tongue:]. 

Simmetrico il piacere per la condivisione emozionale. Mentre con Brahms ero concentrato più di "testa", attento a come si "muovesse" il "fenomeno" che ascoltavo dal vivo per la prima volta, con Tchai la botta emotiva è stata invece molto forte.

A un certo punto l'ineffabile melodia(e) dell'Adagio cantabile mi è entrata così profondamente dentro, chissà in quali profondità dell'inconscio, da ridestarmi un episodio quasi dimenticato della mia infanzia, un piccolo grande momento  (la memoria della musica, come quella degli odori, è molto tenace).
Tra i primi leggendari sceneggiati televisivi, ""Padri e Figli, adattamento RAI dell'omonimo romanzo dello scrittore russo Turgenev andò in onda nel 1958.

Non me ne perdevo uno (Una tragedia americana, l'Isola del Tesoro, la Cittadella, ecc...) restai particolarmente colpito dalle musiche di detto sceneggiato. Ero un bimbo, sapevo nulla di musica ma quella "melodia" mi era entrata dentro come una sorta di leitmotiv che non mi abbandonava mai. Chiesi a mio padre e seppi che la musica era tratta da un lavoro di un certo "Caicoschi", un musicista russo (tema principale dell'Adagetto della quinta) . Chiesi il titolo e lui mi rispose scherzosamente: "le note musicali sono sette.., nulla di più facile da studiare ... e che il titolo della melodia fosse "il ritmo ha le corna"... :classic_rolleyes: lasciandomi di stucco ad elugubrare da solo su tali enigmi... In seguito capii.., ma vi risparmio le spiegazioni...

Insomma quel "tema" musicale mi era entrato nell'anima, uno dei primi e più potenti stimoli che mi portarono ad amare la musica, insiema ai canti di chiesa: matrimoni, funerali, processioni, litanie e rosari, bande e affini, mi andava bene tutto purchè cantasse e/o suonasse...

Dopo la premessa.., durante il concerto è stato come tornare indietro nel tempo nel ritrpovare con una vividezza impressionante le pure sansazioni spontanee non mediate di allora.., la sensazione di stupore e di sorpresa alla risposta di mio padre che mi stimolava ad ascoltare la musica elargendomi anche qualche elementare infarinatura grammaticale che mi fecere capire che sebbene le note fossero dolo sette, le combinazioni erano infinite.., mentre non ho mai scoperto perchè il ritmo dovesse avere le "corna"... :classic_dry:meglio così, mi stava bene, non volevo anzi sapere, ci deve sempre essere qualcosa di segreto e misterioso nella vita del fanciullo e dell'adulto, aiuta a essere immaginifici.

Insomma, pur avendo ascoltanto ennemila volte la sinfonia in questione, l'altra sera, l'esecuzione di Current(zis!) deve avermi fatto un effetto "stupefacente".., mi sentivo infatti un po' come "drogato".., sospeso in un etere di beatidudine e di acuta, misteriosa "nostalgia"... Come si fa a mettersi a fare l'analisi critico-formale di qualcosa dell'arte, dell'immaginifico più poetico che ti va rivivere certe sensazioni e stupori della psiche che vanno ben oltre il provare le "automatiche" emozioni.

Viva CourrentZIS! 😊😅
 

Scusate l'OT autoreferenziale legato tuttavia al tema trattato... 


 

 

  • Melius 1
Inviato
20 ore fa, Stefano1911 ha scritto:

Petrenko

 

 

Anche lui, vero! Diciamo che ciascuno ha qualcosa di proprio da dare e altro da non dare.., è il gioco della vita, la perfezione non esiste e credo non sia auspicabile (per questo non la vorrei auspicare neppure per Current...). Ma in una tale riunione di geni della interpretazione ciò  che manca (secondo noi) ad uno, si piglia dall'altro.., una sorta di cooperativa della creatività democratica, generosa, ricca e nutriente!

:classic_biggrin:

 

cmq leggo che, se non lavato con perlan, sei "novizio"., quindi, battute a parte: benvenuto! :classic_smile:

 

Inviato
1 ora fa, Memé ha scritto:

Come hanno già detto bravura e interpretazione da fuoriclasse, aggiungo anche una dolcezza quasi modesta per un musicista, che nel bis solistico ha dedicato la ciaccona alla moglie (presente e musicista anche lei) per il suo compleanno. Sicuramente sono stata entusiasta di vederlo prendere il posto della spalla nella seconda parte del concerto e restare quindi in scena facendo "gruppo" e onorando TEODOR <3 con il quale era evidente ci fosse un rapporto umano oltre che professionale. Molto probabilmente non diventerò una sua seguace assidua, come invece accadrà per Currentzis, ma era perfettamente integrato nel contesto musicale Utopico e lo ha onorato senza ombra di dubbio.

 

 

Grazie anche di aver ricordato questo e pisodio di nobile sentimento e bellezza, anche il meraviglioso BIS.., non avevo capito che fosse dedicato alla moglie, in piccionaia la voce si sentiva appena e io capisco ancora a "vapore" l'inglès... :classic_smile:

Inviato
8 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

cmq leggo che, se non lavato con perlan, sei "novizio"., quindi, battute a parte: benvenuto! :classic_smile:

Non conoscevo Melius e incuriosito nonché sollecitato dal post iniziale mi sono iscritto. 😉

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, Stefano1911 ha scritto:

la Patetica in disco ha ricevuto meritatamente una valanga di premi e, se non vogliamo ritenerla la migliore in assoluto, puo' tranquillamente essere in qualunque discoteca insieme a Mravinsky e pochi altri. Di rilievo i concerti per piano di Shostakovich con Melnikov, la sesta di Mahler, il concerto per violino di Tchaikowsky (con quella altrettanto matta della Kopachinskaja!) abbinato ad una splendida Le Noces di Stravinsky.

concordo in pieno e aggiungo le Sacre: ritmi e sonorità sorprendenti e registrazione da paura!

Inviato

Sacre sentita al Konzerthaus l’anno scorso impressionante come poi il bolero e il concerto di Rach con la Andeeva. Grandiosa e inesorabile esecuzione.

ma anche la Sagra di Makeela ad Aix a luglio. 
Ecco Makeela e’ un altro da tener presente. Currentzis e’ meticoloso perfezionista, Makeela e’ un tornado.

E torniamo alle classifiche che azzardai: Petrenko, Blomsdedt, Sokhiev Currentzis, Makeela Thielemann, Sahni, Honeck, oggi sono questi i big che lasciano il segno nei concerti veri

Inviato

@Stefano1911 concordo.

 

Aggiungo che mi piacerebbe vedere un Petrenko indipendente dalla partitura, cosa che ancora non mi è mai capitata. Currentzis Brahms seguiva, il russo invece lo ha danzato ad occhi chiusi senza nulla davanti. Apprezzo moltissimo. 

Non capisco perchè Petrenko non si butti mai di memoria. Comunque indubbiamente molto lo fa il carattere, per esempio, Kirill e Teo sono su due pianeti diversi. 

Inviato

@analogico_09 Currentzis l'altra sera ha creato ricordi ex novo perfino in chi non ne aveva alcuno :-D

grazie per la condivisione :-D

  • Haha 1
Inviato

Kirill a me ricorda Abbado (che pero’ dirigeva tutto a memoria). anzi forse e’ ancor piu’ maniacale. Perfezione del dettaglio, paratassi delle note, non crea linee principali e subordinate in funzione emotiva come Currentzis (al massimo grado tecnico peraltro) o il Mehta giovane che fu o Dudamel che pero’ e’ piu’ istintivo nel dirigere laddove Currentzis non lascia nulla al caso.

Stiamo parlando di direttori Petrenko e Currentzis ma aggiungo Sokhiev che possono essere affincati ai grandi del passato.

Certo sono valutazioni complesse perche’ anche i repertori sono diversi

Inviato
14 minuti fa, Memé ha scritto:

Aggiungo che mi piacerebbe vedere un Petrenko indipendente dalla partitura,

Se hai la digital senti Francesca da Rimini di Ciaikovsky da lui diretta…. Senza parole

Inviato

Sono felice che “siate venuti” sulle mie posizioni, e cioè quelle di ritenere Currentzis un genio assoluto. Che ha in suoi “eccessi”, e quindi probabilmente non piace a tutti… ma sono “eccessi” geniali e quindi fanno vedere i capolavori musicali da prospettive diverse da quelle classiche.

No, direi che il “rock non c’entra niente”, e lo dice un ex cantante di Heavy Metal qual io mi vanto, c’entra invece un’aura ascetica, quasi mistica, che accompagna ogni concerto, ogni registrazione.

Ho avuto la fortuna di assistere dal vivo a concerti con la Kopatchinskaja, altra grandissima interprete geniale e totalmente non convenzionale che si intende “alla perfezione” con il Currentzis..

E ho avuto la fortuna di assistere a due sinfonie beethoveniane dal vivo (una era la quinta), e l’esperienza è davvero quella di essere immersi in un musica mistica è quasi trascendentale…

Ho segnalato spesso le registrazioni di Currentzis sul mio Thread “le nuove uscite di classica in HiRes” come registrazioni di riferimento, artistico ovviamente, ma anche di qualità audio bellissima.

La Sony riesce a “catturare” alla perfezione il suono del Currentzis e, se a casa si ha a disposizione un impianto audio di livello, si riesce addirittura a rivivere l’esperienza del concerto dal vivo…

Così è stata la mia impressione con la sesta di Mahler…

P.S. @Memé cercati le registrazioni di Currentzis e ascoltale… non sarà la stessa esperienza del live… ma… provare per credere..😉

P.S. Sulla discussione “le nuove uscite” spesso negli ultimi due mesi cito il vecchio Klemperer, forse perché apparentemente così diverso da Currentzis, eppure così uguale nel promanare una specie di flusso mistico e far raggiungere agli orchestrali livelli artistici impensabili..

  • Melius 1
Inviato

Cara @Memé hai aperto il thread che avrei voluto aprire io, sicuramente scritto meglio di come avrei fatto, ma ne condivido in gran parte il contenuto. Per me all'emozione del concerto, reale, con lacrimoni e tutto il resto, si è aggiunta l'emozione di essere per la prima volta a Santa Cecilia, pertanto mi sono accattato un posto in platea fila 13 e centralissimo e credo che questo abbia ancora di più contributo alla partecipazione emotiva.

L'associazione Currentiz/rock-pop è banale e più un fatto estetico che altro. Lo notavo dai commenti delle sciure intorno a me, centrati sugli anfibi anzichè sulla musica. Gli stessi commenti che quelle stesse sciure (comunque presenti e anziane già all'epoca) avrebbero affibbiato a un capellone negli anni 70. Ma vabbè, folklore che poco aggiunge a quello che ho sentito da parte di un'orchestra che sembrava una grande complicazione Patek Philippe: un meccanismo grande, intricato, incomprensibile ai più, ma che riusciva a comunicare con una linearità e un nitore in grado di arrivare anche a un bambino. 

Tornerò per Rouvali/Radulovic. Un programma che amo e conosco di meno, ma sono fiducioso.

  • Thanks 1

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