one4seven Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 5 ore fa, Jack ha scritto: Io questa venerazione per il supporto non ce l’ho Vi sono due facce: proprietà (del supporto) vs. Fruizione a noleggio. E poi semplice collezionismo. La seconda è semplice, appunto, mentre il primo passaggio non è banale.
Jack Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 54 minuti fa, one4seven ha scritto: Vi sono due facce: proprietà (del supporto) vs. Fruizione a noleggio. E poi semplice collezionismo. La seconda è semplice, appunto, mentre il primo passaggio non è banale. chiedo scusa ma non ho afferrato cosa vuoi dire
one4seven Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 @Jack mi spiego meglio: il passaggio dal supporto allo streaming non è un passaggio banale. Avere il supporto non implica soltanto il piacere del collezionismo. Implica anche la "proprieta della musica". Proprietà del prodotto. Lo streaming elimina questa caratteristica, e si pone come servizio. Te non paghi più un prodotto che rimane tuo. Paghi un servizio a tempo. La noleggi. Questo passaggio sposta inevitabilmente "un pezzo di possibili e potenziali scelte" da te a terzi, di cui non hai il controllo. Ne risultano vantaggi e svantaggi, sia per i fruitori che per i produttori. Non è scontato che ci siano solo vantaggi, per i fruitori, quali noi siamo.
landmarq Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 6 ore fa, Jack ha scritto: Io questa venerazione per il supporto non ce l’ho, manco per l’impianto ce l’ho. La musica per me potrebbe uscire direttamente dai muri o dai mobili o dall’aria della stanza evocata con un pensiero, se diffusa con sufficiente qualità da provocarmi sufficiente piacere di ascoltarla andrebbe benissimo. Va bene così uguale. Jack, in fondo sono d'accordo con te, se la musica "uscisse dai muri con sufficiente qualità" (già immagino qualche audiofilo sobbalzare) potrebbe bastare anche a me. Ma siccome non è così e dubito che accadrà a breve, mi arrangio con quello che ho e che mi sono conquistato in anni di sacrifici e applicazione. Ma una cosa dev'essere chiara, non ho nessuna venerazione per l'impianto né per i supporti in sè, semplicemente una normale gratitudine per delle macchine che mi consentono di ascoltare i miei dischi quando e soprattutto come desidero. Al centro, però, resta sempre e solo la musica, i fanatici stanno in altre sezioni di questo forum 1
Jack Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 @one4seven ora ho compreso cosa intendi ma faccio fatica a concepire il quadro che mi prospetti. A me interessa “voglio ascolare quel pezzo” due clic ed il pezzo arriva alle mie orecchie. Oppure “cosa ascolto oggi” due parametri di ricerca oppure una scorsa al 3ad “cosa state ascoltando oggi” (forse il più utile del forum) e taaac la musica che mi viene suggerita-ispirata è lì che mi arriva in pochi secondi. 20 anni fa si doveva: a) trovare notizia sulle riviste b) sentire qualche amico che ci dava suggerimenti al bar o per telefono c) andare in qualche negozio e, secondo importanza dell’opera, sperare che ci fosse il CD negli scaffali d) finalmente riuscire ad ascoltare quando magari già era passato l’interesse o l’opera non ci piaceva ma ci avevano scucito 20€ per la stessa —- non so, vedete voi, io manco morto tornerei al ciddi ed a questa tiritera. Senza dimenticare tutto il bordello per ascoltare in mobilità qualcosa. In auto co stavano si e no 5 o 6 custodie, se erano in macchina non erano a casa, per cui giù a far copie col PC… In mobilità a piedi poi… con quei trabiccoloni con cuffie evoluzione dei walkmann a cassette… Ma ribadisco, ognuno faccia come piace, per carità. Ma lo streaming non muore certo. Resterà solo lo streaming, già ora di fatto, c’è solo lo streaming.
Jack Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 Ho ascoltato più musica negli ultimi 4-5 anni che nel resto della mia vita, ma molta di più ed ho potuto valutare, apprezzare, criticare mille volte più opere dell’ingegno artistico umano di quanto avrei potuto in due vite al ritmo di quanto sopra. Resto sempre un ignorantone - qui ci sono forumer che fanno paura per conoscenze musicale - ma molto meno ignorante di quanto ero prima dello streaming. Anche questo per me conta molto, anche se ammetto che la facilità di fruizione rischia di banalizzare l’ascolto. Vedendo come fanno i ragazzi si capisce quest’ultimo rischio: 20-30 secondo e via con un altro pezzo … non hanno più il concetto di album per esempio… questo ammetto e ascrivo allo streaming
one4seven Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 @Jack ma infatti concordo con tutto ciò che hai detto. A livello di fruizione non ci sono paragoni. È a livello di qualità che le cose non vanno sempre "dritte". Non è raro che del titolo che ti piace, però, ti becchi il remaster merdoso ed ipercompresso, decisamente peggiore del CD originale di 30 anni fa.
mla Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 35 minuti fa, one4seven ha scritto: Proprietà del prodotto. A tale scopo in qualche caso acquisto l'album in formato digitale generalmente Hi-Res per averlo anche quando sono disconnesso (), e molto raramente il vinile. Per il resto solo streaming, non credo che acquisterò più i CD.
mla Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 8 minuti fa, Jack ha scritto: Ho ascoltato più musica negli ultimi 4-5 anni che nel resto della mia vita 8 minuti fa, Jack ha scritto: Resto sempre un ignorantone Concordo ed aggiungo, ho aperto l'ascolto anche a generi che non mi sarei aspettato, fatto probabilmente dovuto sia all'età che alle possibilità offerte dallo streaming. Lo streaming è un'opportunità straordinaria, snobbarlo equivale ad una grande perdita, e non solo per quelli come il sottoscritto che possedevano poche centinaia di album fisici.
Jack Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 @mla esatto, ma non lo snobberà nessuno. I giovani ormai lo danno per scontato. Come il telefonino smart di cui si facevano simili profezie nefaste quando uscì. Nessuno di loro si metterebbe a comprare ciddì qualora - in ipotesi - sparisse lo streaming… lo streamnig è intrinseco alla rete, finché c’è rete c’è fruizione di contenuti che la stessa è in grado di portare all’utenza. Per i pochi soldi che solo un servizio a totale scalabilità può garantire. Ma c’è un’altra perla dello streaming che dimenticavo: la produzione dei contenuti che diventa a disposizione di chiunque voglia cimentarsi. Un esempio: mio figlio ha messo in piedi - un po’ l’ho aiutato anche io - un piccolo studio di registrazione e con un amico biligue italo - spagnolo stanno creando parecchio, voce e mac, l’amico voce, lui tutto il resto. Quando sono soddisfatti pubblicano sui servizi di streaming in 10 minuti. Il tempo di caricare. Sono cose piacevoli, che potrebbero pure avere successo in ipotesi perché non sono indegne né per qualità né per piacevolezza. Ora, a prescindere dal risultato commerciale, immaginiamo cosa doveva fare un giovane 20 anni fa per pubblicare una creazione musicale? quanti soldi ci volevano ed a quanti diktat e selezioni di soloni delle case discografiche dovevano subire? . No, secondo me in nessun modo lo streaming tornerà indietro. Io penso che, anzi, ancora pochi anni e chi vorrà un ciddì se lo dovrà produrre da solo col pc e solo finché resteranno disponibili i masterizzatori (parola che è un pezzo che manco sento più pronunciare) E qui chiudo la mia versione della questione, ribadendo che non è verbo di dio ma la semplice opinione di un fruitore
mla Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 10 minuti fa, Jack ha scritto: ma non lo snobberà nessuno. I giovani ormai lo danno per scontato. Certo, mi riferivo a noi di una certa età, restii a novità e cambiamenti.
dariob Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 2 ore fa, Jack ha scritto: se ammetto che la facilità di fruizione rischia di banalizzare l’ascolto. IMHO questo è fondamentale. Per dirne una non interessa più 'chi, come e perchè' suona quel disco. 2 ore fa, Jack ha scritto: non hanno più il concetto di album per esempio Già. Ma aldilà che sono io a essere 'vecchio', non capisco come possa avere un 'valore'assoluto un pezzo di musica di 3/4 min. isolato, non facente parte di un opera più ampia o strutturata. 1
magicaroma Inviato 11 Dicembre 2023 Autore Inviato 11 Dicembre 2023 Mah, credo nessuno metta in dubbio che il futuro della riproduzione musicale è nello streaming. Qualcuno ci guadagnerà, qualcuno ci rimetterà, qualcun'altro dovrà cambiare mestiere, ma indietro non si torna. Tralasciando gli scenari apocalittici, tipo grande fratellone che deciderà cosa dobbiamo ascoltare, mi chiedevo solamente come evolverà
one4seven Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 4 minuti fa, magicaroma ha scritto: come evolverà Speriamo non in divisione verticale per generi... Altrimenti per ascoltare diversi generi ci vogliono più abbonamenti. E siamo punto e a capo...
landmarq Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 Posso essere d'accordo sulla frase "il futuro della riproduzione musicale è nello streaming" a livello di scenario e se parliamo di mercato. Ma concretamente, cioè parlando del futuro della MIA fruizione, questa frase ha un senso? Ce l'ha, ma solo in parte. Ho ancora tutti i vinili ma non ne compro più dal 1986, anno in cui ho anche smesso di ascoltarli avendo messo definitivamente il piatto in soffitta. Da allora ho accumulato almeno 5-6.000 cd (per ora), fatto che, per i motivi spiegati sopra, mi assicurerà un'autonomia di ascolto per gli anni che mi rimarranno da vivere. Quindi sarà questa la modalità principale della mi fruizione più "qualitativa". E lo streaming? Sono abbonato a Spotify Premium, contento di tutte le cose che mi migliorano la vita e quindi lo utilizzo tantissimo, non tramite l'impianto, ma in macchina, in metropolitana, in spiaggia. Figuratevi che poi mi capita spesso di ascoltare dei cd di album storici guardando, invece che il libretto del compact, la copertina del vinile corrispondente. Poi magari il giorno dopo mi ascolto per strada con lo smartphone qualche album di quella band che non conosco ancora (ce n'è sempre qualcuno che è sfuggito), e in fondo il cerchio si chiude. Questo per dire che la fruizione della musica può anche essere ibrida, trasversale e tagliata sulla propria misura come un abito sartoriale. Chiunque di noi ha probabilmente ben chiaro quale sia la sua "strada", che non è affatto detto che sia unica né che coincida con quella degli altri.
one4seven Inviato 12 Dicembre 2023 Inviato 12 Dicembre 2023 Posso portare un esempio di strada, che poi è quello che sto facendo in questi giorni. Cerca su Google: "best album 2023". Inizio con il primo link proposto - https://pitchfork.com/features/lists-and-guides/best-albums-2023/ Ho cominciato ad ascoltare dal numero 50. Poi vedremo cosa propone anche OndaRock, ed altre testate anche "verticali", di genere. Tipo questo: https://www.jazzwise.com/features/article/jazzwise-albums-of-the-year-2023 Ha prezzo poter fare così, il tutto in altissima qualità? Si... 10/20€ mese. No... Non c'è supporto che tenga... 1
Membro_0024 Inviato 13 Dicembre 2023 Inviato 13 Dicembre 2023 Il 12/12/2023 at 13:02, one4seven ha scritto: https://www.jazzwise.com/features/article/jazzwise-albums-of-the-year-2023 Ha prezzo poter fare così, il tutto in altissima qualità? Si... 10/20€ mese. No... Non c'è supporto che tenga... interessante e grazie per il link dal quale sto attingendo per ascoltare musica che non sempre si arriva ad ascoltare, invece il supporto tiene sempre e proprio grazie a queste possibilità migliorate di scelta si può ascoltare 20/30 album di un genere e trovarne un paio che piacciono a tal punto da volerli acquistare fisicamente. Per quale motivo le due cose non possono andare nella stessa direzione che è quello dell'ascolto musicale di qualità?
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