mozarteum Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 11 minuti fa, magicaroma ha scritto: Sabato scorso una signora che voleva passare mi ha apostrofato con "Entschuldigung junger Mann"... ho 62 anni! Ogni scarrafon e’ bell’ a’ vecchia soia
samana Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 1 ora fa, Ggr ha scritto: Mi metto nei panni di un giovane ragazzo, che capita su un forum a caso. Ci vuole l'ampli almeno da 200 watt' le casse con woofer da 30 cm, le trombe da 6 m cubi, la sprgente da 10.000 euro, con 10.000, ci fai un impianto da pezzente, ecc ecc, secondo voi cosa fa? Quando mi iscrissi a videohifi avevo 26 anni. Sono passati 18 anni. Grazie ai consigli e letture sparse mi costruii il mio primo impianto “serio”. Ampli aa Puccini 70, diffusori B&W dm603 s3 ed un vecchio lettore philips cd 460. Credo che non sia corretto generalizzare. Mai. Ci sono milioni di teste la’ fuori.
Paolo 62 Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 32 minuti fa, mozarteum ha scritto: l’entry level non e’ alle fiere ma su amazon ad esempio c’e’ l’imbarazzo della scelta L'alta fedeltà secondo me è meglio comprarla in negozio perchè la si può ascoltare e si va a gusti e quello che sembra buono visto su Amazon potrebbe non piacermi all'ascolto. Anche a costo di pagare qualcosa in più.
Look01 Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 3 ore fa, campaz ha scritto: Triste? Oculato, non triste... Triste perché una volta esistevano molti negozi dove si vendevano e si ascoltavano anche impianti dal costo umano e c'erano molti giovani che andavano con gli amici per sentire, vedere e confrontarsi. Oggi i giovani comprano via internet e resistono solo gioiellerie dell'Hi-Fi o Hi-End per pochi vecchi compreso il sottoscritto il resto è in mano ad Amazon compreso dischi e CD 😥. Che paga come tutte le multinazionali il 5% di tasse e ti fa fin quando andrà bene dal 5 al 10% di sconto. Ciao Stefano 1
pro61 Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 Venerdì mi manda in messaggio mio figlio, 31 anni, polistrumentista dilettante: Che ne pensi? https://www.amazon.it/gp/product/B0BHF5GSJW/ref=ox_sc_saved_image_1?smid=A11IL2PNWYJU7H&th=1 E io, mati serve per forza il bluthoot? Risposta: Il mio ampli ha solo quello. I giovani ragionando così.
newton Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 Il mercato offre di tutto a ogni prezzo. Oggi con uno stipendio medio di un mese ti fai un impianto che suona più che bene rispetto agli anni 80 con lo stipendio relativo. Non so, dac col volume, finale classe D, diffusori usati. O giradischi, piccolo pre con ampli cuffie, bookshelf attivi. Il settore hiend è più che florido, il lusso in generale è un mercato che ha avuto enorme espansione negli ultimi anni. Le solite lagne: e i giovani, e i prezzi, e ai tempi nostri... e spendeteli sti piccioli. 1
Ospite Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 4 ore fa, FabioSabbatini ha scritto: Ma inizio della fine di cosa? @FabioSabbatini della fine dell'interessamento delle persone, almeno alle mostre
Mighty Quinn Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 Adesso, veidt ha scritto: della fine dell'interessamento delle persone, Finiscono assieme Persone e interesse Ci sta
Wildwood Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 27 minuti fa, mozarteum ha scritto: Comunque non ricordo 50 anni fa la qualita’ che si puo’ oggi ottenere con un entry level ben a La sensazione di qualità va rapportata al livello dello standard del periodo storico in cui la si percepisce , ed al tempo l'ascolto della musica avveniva dalla radio da tavolo, dalla radiolina a transistor, dal registratore portatile mono o al massimo dal giradischi Lesa col braccio in plastica e la testina piezoelettrica. L'ascolto di un qualsiasi sistema hifi, anche il più elementare, provocava uno shock, sorprendeva l'ascolto di informazioni fino a quel momento mai percepite, e lo stesso avvenne per il tv a colori rispetto al bianco e nero, da cui un boom equivalente a quello dell'audio. Oggi dal minimo al massimo livello si ascolta sostanzialmente la stessa cosa, le informazioni sono le stesse distribuite in modo differente, di fatto ciò che fondamentalmente viene a mancare è la sorpresa, e poiché senza sorpresa non c'è emozione, senza emozione non scatteranno certamente passione e desiderio. Soltanto un abnorme livello qualitativo proposto ad un costo ragionevole potrebbe invertire la rotta, di fatto la normalità in qualsiasi altro settore dell'elettronica di consumo, tranne in hifi dove costi faraonici vengono richiesti per prestazioni musicali molto spesso discutibili e comunque sostanzialmente ancorate ai livelli di 50 anni fa. 1
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 27 Novembre 2023 Moderatori Inviato 27 Novembre 2023 Andrà a ridursi al lumicino come rimane ridotto al minimo il mondo dei cb o dei radioamatori che imperversava negli anni 70. 1
Paolo 62 Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 Quello che fa testo sono le vendite: quanti componenti hifi si vendono oggi? E quanti se ne vendevano quarant'anni fa?
Gici HV Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 Queste fiere popolate solo da vecchi appassionati... ..e molto probabilmente ci stiamo guardando l'un l'altro (metaforicamente, io non sono andato).
Ospite Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 3 ore fa, antonew ha scritto: Il mercato hifi , per come lo intendiamo e come siamo stati abituati , non esiste più. O meglio ,si è spostato da occidente ad oriente, un pò come successe all'impero romano. Ricordate le prime realizzazioni copia di metà anni 2000 degli orientali? Bene, ora non c'entrano più nulla, sono un lontano ricordo. @antonew Ma questo già accadeva quarant'anni fa, quando negli anni ottanta le aziende italiane (Radiomarelli, CGE, Mivar e prima ancora Geloso) fallirono lasciando il campo ai giapponesi Sony, Pioneer, Kenwood etc. etc. sono quarant'anni che la produzione si è spostata al 90% in Oriente, ma valuta lo stato di salute dell' hi-fi negli anni ottanta e valutalo oggi...non è una questione di cambio di produzione.
Paolo 62 Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 Mivar ha resistito fino ai primi anni 2000, le altre industrie non hanno resistito alla concorrenza. In Europa hanno resistito Philips e le marche tedesche per la qualità dei loro prodotti, radio e televisori soprattutto.
Moderatori paolosances Inviato 27 Novembre 2023 Moderatori Inviato 27 Novembre 2023 Con stupore vediamo AKAI che produce lavatrici
Paolo 62 Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 Spiace ma quelli vendono ciò che rende di più, fossero anche frullatori. I registratori li fa ancora TEAC ma non sono più quelli di una volta.
Titian Inviato 27 Novembre 2023 Inviato 27 Novembre 2023 forse Roma scomparirà ma esposizioni come Monaco di Baviera e analoghe vivranno ancora.
Questo è un messaggio popolare. alexis Inviato 27 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Novembre 2023 Mi chiedo perché questi tred frignoni? E che ce ne frega di cosa fa o dice il mercato, l‘offerta é ampia sia sul nuovo che sull‘usato di qualità, che aumenta di anno in anno.. e di tutte le categorie di prezzo. Per noi appassionati veri quello che fa il mercato è assolutamente irrilevante, mica siamo sociologi, antropologi o gerontologi.. giusto? 3 2
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