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17 anni di carcere al gioielliere di Grinzane Cavour...


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6 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

anche il rapinatore prima di fare una rapina.

Se non vedi la differenza hai un problema, un serio problema.

Il gioielliere ha ecceduto sotto lo stress della minaccia per la sua vita e per quella dei suoi familiari e per questo pagherà, ma è indubbio che era ed è un cittadino che non ha optato il crimine come scelta di vita, ha “solo” reagito ad un’aggressione eccedendo, al contrario un rapinatore ha fatto, come scelta di vita, quella di delinquere e non è quindi un cittadino normale ma un criminale, un criminale che per scelta non lavora onestamente ma ha scelto di sottrarre ad altri le ricchezze a cui ambisce.

 

@briandinazareth Visto adesso sulla Stampa che le rapine erano solo due. Ma possono bastare a far scattare istinti di rivalsa se ci va di mezzo la figlia com'è effettivamente successo. Non è mia intenzione giustificare il gioielliere ma comprendo la sua reazione.

comuque nel mentre che googolo per vedere quanto erano pregiudicati i tipi, mi salta fuori di un' altra rapina

ad un orafo a grinzane, e poi un altro nel 2015 che lo hanno anche menato ( magari era lo stesso di adesso )

pēnis, altro che tombstone, ma checcè a grinzane, l' associazione anonima della mala mondiale

ps: poi wikipardeggio pure io, il postaccio non fa manco 2000 abitanti

briandinazareth
1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

ha “solo” reagito ad un’aggressione

 

no, ha inseguito delle persone facendo un'esecuzione e accanendosi con il cadavere. 

una cosa molto diversa da quella che teorizzavi. 

il reato che ha compiuto è di diversi ordini di grandezza più grave di quello dei rapinatori con la pistola giocattolo.

5 minuti fa, Panurge ha scritto:

Si, ma alla seconda ?

Anche alla prima non è un cittadino normale ma un criminale, lo ha scelto scientemente, il gioielliere invece ha agito d’impulso, sbagliando, ma non lo ha scelto in modo razionale.

 

briandinazareth
Adesso, maurodg65 ha scritto:

Anche alla prima non è un cittadino normale ma un criminale, lo ha scelto scientemente, il gioielliere invece ha agito d’impulso, sbagliando, ma non lo ha scelto in modo razionale.

 

è interessante questa disamina sulle origini, ma occhio che con un'analisi di questo tipo potremmo scavare nella vita dei rapinatori e scoprire che sono vissuti in un certo ambiente, con un certo schema di valori, magari con una qualche inefficienza della corteccia prefrontale o la famosa mutazione genetica che incrementa di 2 ordini di grandezza la possibilità di essere un criminale ecc. 

ovvero se vogliamo trovare giustificazioni abbiamo solo l'imbarazzo della scelta. 

invece se pensiamo al pericolo per la società, che è la prima ratio della giustizia, indubbiamente un tizio che detiene illegalmente un'arma, che si mette a sparare in mezzo alla strada e che uccide della gente è molto più pericoloso di un rapinatore con un'arma giocattolo.

  • Haha 1
Adesso, briandinazareth ha scritto:

no, ha inseguito delle persone facendo un'esecuzione e accanendosi con il cadavere. 

Si certo, ma a seguito di un tentativo

do rapina a mano armata nel quale era a rischio la sua vita e quella dei suoi familiari, non giustifica la reazione ma la spiega e rende la stessa una azione d’impulso, sbagliata fin che vuoi ma non una scelta lucida e razionale, fosse stato lucido avrebbe evitato l’eccesso e si sarebbe limitato a difendersi senza aggredire, al contrario un rapinatore scegli razionalmente e lucidamente di delinquere, anche usando la

violenza come nel caso in questione, quindi quei due rapinatori non erano persone normali, erano criminali, mentre il gioielliere per nella consapevolezza del reato commesso non lo è.

3 minuti fa, Renato Bovello ha scritto:

Quindi se la rapina mi va bene guadagno. Se mi va male ottengo un risarcimento. Abbiamo inventato la polizza contro il rischio d'impresa. Aspetta che me la segno...

ma no è il giusto risarcimento che dobbiamo ad una vittima della società… eh 😁

briandinazareth
1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

mentre il gioielliere per nella consapevolezza del reato commesso non lo è.

 

beh, detenere un'arma illegalmente, carica, ed essere pronti ad usarla non mi pare che sia la classica cosa che fanno i cittadini per bene.

51 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

E questo spiega molte cose. Era perseguitato. La condanna a mio avviso è troppo pesante e non riesco ad accettare il risarcimento in favore dei rapinatori. Io al suo posto avrei chiuso e mi sarei trasferito lontano.

non l'ho scritto io

1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

invece se pensiamo al pericolo per la società, che è la prima ratio della giustizia, indubbiamente un tizio che detiene illegalmente un'arma, che si mette a sparare in mezzo alla strada e che uccide della gente è molto più pericoloso di un rapinatore con un'arma giocattolo.

Il tuo problema è che tu non risparmi i tentativi di giustificazioni per i rapitori, mentre al contrario non risparmi nulla nella condanna al

gioielliere che però, al contrario di ciò che scrivi, non è un folle che è uscito e si è messo a sparare contro due passanti per un attacco di follia, ma è una onesto commerciante che ha subito un’aggressione che ha messo a rischio la sua vita e quella dei suoi familiari, aggressione alla quale ha reagito eccedendo, commettendo quindi un reato per il quale pagherà, ma a leggerti sembra che i due rapinatori siano le vittime ed il gioielliere il colpevole…

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