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Melius Club

Bastano pochi quattrini per un dac completamente trasparente, dice la scienza audio


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Inviato
5 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

punto non è ciò che suona in maniera identica 

Il punto è l'udibilita' 

Non capisco proprio il significato.

Se le differenze sono udibili allora i dac suonano diversamente se non sono udibili suonano allo stesso modo.

Inviato
Adesso, Jarvis ha scritto:

Non capisco proprio il significato.

Se le differenze sono udibili allora i dac suonano diversamente se non sono udibili suonano allo stesso modo.

Mi sa che state dicendo la stessa cosa.

Due dac che misurano diversi, ma sotto la soglia di udibilta', al nostro udito sono uguali.

Inviato
2 ore fa, scroodge ha scritto:

Vanno solo contestualizzate (setup, ambiente, genere musicale) e precedute da un onesto "per me".

Dato che per qualcun altro e/o in un altro contesto potrebbero essere del tutto diverse.

Completamente d'accordo.

2 ore fa, scroodge ha scritto:

Mediamente non mi sono di nessuna utilità, perchè so che poi a casa mia, per me, le cose potrebbero appunto, andare assai diversamente.

Certo, è così. Io le trovo comunque utili perché arrichiscono la mia esperienza mediante le "testimonianze" degli altri, nella misura in cui queste sono affidabili ovviamente.

Ma questo mi sa che è troppo ovvio per risultare interessante in questo thread. 

  • Melius 1
Inviato
7 minuti fa, Jarvis ha scritto:

Non capisco proprio il significato.

Peccato

Me ne farò una ragione

A me pare non particolarmente complesso 

8 minuti fa, Jarvis ha scritto:

se non sono udibili suonano allo stesso modo.

Ovviamente no

Ma vedi sopra 

Inviato
13 minuti fa, Ggr ha scritto:

Due dac che misurano diversi, ma sotto la soglia di udibilta', al nostro udito sono uguali.

E però temo che non sia così.

A meno che non si pensi male di decenni di recensioni. E noi stessi  nei nostri ascolti ci siamo suggestionati. È come dire: fino ad ora ci hanno raccontato solo fesserie. Io non credo. 

Quel forumer che ride sempre con le faccine viceversa lo afferma in maniera assai presuntuosa 

extermination
Inviato
26 minuti fa, Ggr ha scritto:

Due dac che misurano diversi, ma sotto la soglia di udibilta', al nostro udito sono uguali.

 

Le differenze possono esistere; anzi no, di norma esistono.

A detta di taluni le differenze si misurano senza se e senza ma!

A detta di taluni altri si sentono senza se e senza ma. 

Senza dubbio, le differenze di cui tenere conto in una sessione di ascolto  sono quelle che rientrano nella soglia di udibilità.

Al di sotto di tale soglia può anche succedere di sentire quello che non c’è. Al contrario, al di sopra, può anche succedere di non sentire quello che c'è.

Questo è il funzionamento del sistema uditivo_questo è il funzionamento del sistema percettivo. Se ne facciano tutti una ragione

 

 

  • Melius 2
Inviato
15 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

arrichiscono la mia esperienza mediante le "testimonianze" degli altri,

Essendo testimonianze che derivano da sensazioni soggettive possiamo tranquillamente concludere che si tratterebbe di un impastata con 1000 condimenti, difatti due individui non percepiscono la medesima cosa nemmeno se assistono al medesimo suono riprodotto

Sono proprio queste testimonianze che hanno creato mostri e leggende metropolitane

  • Melius 2
Inviato
11 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Sono proprio queste testimonianze che hanno creato mostri e leggende metropolitane

E il mercato dei DAC hiend esosi

 

E tanto altro

Nel caso dei DAC 

La gente ci crede perché ha bisogno di credere di poter provare sensazioni nuove e speciali

E quindi le sente 

Ma non c'è niente in realtà 

Niente di udibile

Truth hurts 

 

  • Melius 1
Inviato

@ilmisuratore  Non sarei così categorico. Se negassimo il valore delle testimonianze per partito preso, dovremmo chiudere i tribunali, buttare al rogo i libri di storia, dubitare di qualsiasi informazione ci venga fornita. Direi piuttosto che le testimonianze audio, se sincere e informative, vanno prese per quello che sono: degli indizi, non delle regole. Assumere che siano delle imposture mi sembra poco utile, oltre che irrazionale.

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

ma perchè poi un dac deve essere trasparente?

Almeno per vedere quello che c'è dentro...:classic_biggrin:

dx9.jpg

Inviato
3 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Direi piuttosto che le testimonianze audio, se sincere e informative, vanno prese per quello che sono: degli indizi, non delle regole

Quindi dovrei prendermi un switch ethernet da 2k e un cavo sempre ethernet da almeno 1k per migliorare l'impianto?

No perché in parecchi ne riscontrano i benefici al di là di ogni evidenza scientifica (pure di buon senso, aggiungo).

Testimonianze Sincere? Ma si, magari non proprio tutte. Informative? Ma proprio no, al contrario, totalmente disinformative.

Ma ben vengano le misurazioni di ASR!

  • Melius 1
Inviato
20 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Sono proprio queste testimonianze che hanno creato mostri e leggende metropolitane

 

Questo è vero, ma le testimonianze possono essere ugualmente importanti, se gli assegniamo il "giusto" valore. È anche molto importante come si pone il testimone, chiaramente. 

Se si raccontano le cose con equilibrio (senza mascelle che cadono e pretese più o meno velate di capirci di più perché io so io...  insomma), trovo sempre utile il soggettivismo dell'ascoltatore.

 

 

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

ma perchè poi un dac deve essere trasparente?

Perché è più bello e affascinante e quindi si sente molto meglio!

Il mio è fantastico 😻

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Inviato
31 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

difatti due individui non percepiscono la medesima cosa nemmeno se assistono al medesimo suono riprodotto

Mah, anche qui mi sembri troppo categorico. :classic_smile:

Il fatto che due individui non percepiscano esattamente la stessa cosa non implica che non possano fornire le medesime informazioni, vere e giustificate, riguardo a una caratteristica percepita di quella cosa. Ad esempio, se agli allievi di una classe di solfeggio suono un LA al pianoforte, loro percepiscono correttamente un LA e scrivono "LA" sul pentagramma. E se uno scrive "DO" ha sbagliato, e nessuno lo mette in dubbio. Percepiscono cose diverse sotto un profilo rilevante, in questo caso? Non mi pare. La loro testimonianza nello scrivere LA è inattendibile? Anche questo non mi pare.

Inviato

@musicante

Ma con tutto il rispetto, il tuo è un ordinario topping, il mio è il non plus ultra della nobiltà dacchiana universale 

Ospite
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