Mighty Quinn Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 9 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Questo per dire che lo strumento alla fine fa piu distinzione dell'orecchio umano Strumento e orecchio live together in perfect harmony Side by side on my piano keyboard Oh Lord Why don't we? Io quando ascolto musica me ne frego dello strumento Quando lavoro per migliorare la qualità dell' ascolto, uso anche quei pochi strumenti che so usare al meglio che so Uno di questi strumenti però è praticamente gratis per tutti si chiama informazione È mia esperienza che purtroppo, tante, troppe volte si ha paura della corretta e fattuale informazione in quanto tende a non seguire i canoni audiofili come ce li hanno venduti per decenni
Vmorrison Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 @captainsensible capita, tu sei ingegnere dovrebbe essere una risposta veloce…qui si parlava di timbrica..non sono un di quelli che menntre ascolta un impianto fosse solo la prima volta si sofferma sulla timbrica…ma alla domanda di @Grancolauro sulla timbrica, la risposta è stata…” na cassata che ce vo”. Vorrei comprendere tutto qui! 🤷♂️
captainsensible Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 @Vmorrison io sono ingegnere e ci sono tecniche matematiche per riconoscere gli strumenti che non conosco perché non è il mio mestiere attuale. Ma ti posso dire che oggi puoi prendere un brano, eliminare uno strumento e cambiargli persino l'intonazione. CS
Nicola_66 Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 2 ore fa, Grancolauro ha scritto: non capisco perché si rifiuti per partito preso un approccio "interdisciplinare" o "olistico" alla riproduzione musicale, dove le competenze legate alle misure si incrociano con competenze storico-musicali, estetiche, psciologiche, esecutive, editoriali, e altro ancora. Dopo tutto il forum è frequentato da chi sa misurare il suono o è in grado di costruire un DAC, come anche da chi ha assistito a migliaia di concerti, ha collezioni sterminate di dischi, ha una cultura musicale enciclopedica Ma non è che si rifiuti, è che da una parte (le misure) a procedure uguali corrispondono risultati uguali, dall'altra (gli ascolti) le procedure sono difficilmente omogeneizzabili, questo rende impossibile parlare di oggettività per quanto gli ascoltatori abbiano assistito a migliaia di concerti e abbiano collezioni sterminate di incisioni. Se per ipotesi portassimo un numero congruo di ascoltatori nella stessa stanza, con la stessa catena, e i confronti si facessero dietro una tenda, nessuno si sognerebbe di rifiutare alcunché. Se si prescinde dalla parità di condizioni di ascolto, non si possono trarre conclusioni oggettive, i ragionamenti rimangono nel campo della retorica, non in quello del confronto. In questo stesso forum ci sono MIGLIAIA di opinioni contrastanti su gli stessi apparecchi, sulle stesse incisioni, e se diamo per assodato che buona parte degli ascoltatori abbia un'ottima esperienza di sale da concerto, catene di ascolto al di sopra di molti sospetti e ambienti professionalmente trattati, che cosa concludiamo?
Vmorrison Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 2 minuti fa, captainsensible ha scritto: io sono ingegnere e ci sono tecniche matematiche per riconoscere gli strumenti che non conosco perché non è il mio mestiere attuale. Ma ti posso dire che oggi puoi prendere un brano, eliminare uno strumento e cambiargli persino l'intonazione. Questo lo immaginavo magari con n tracce..ma dove…mentre i misuri i dac? Questo vorrei comprendere
captainsensible Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 @Vmorrison ripeto fatti in corso di tecnologie audio. Studi 29 materie e ti togli i dubbi. CS
ilmisuratore Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 15 minuti fa, Vmorrison ha scritto: Intendevo il luogo non l’aspetto acustico. Spero sia chiaro adesso Misurare il timbro sui segnali di tipo deterministico è un emerita cassata in quanto il segnale lo si può analizzare geometricamente in tutte le sue sfaccettature L'analisi geometrica di fatto va sinergicamente anche a braccetto con quella spettrale Tra due strumenti musicali si possono ottenere risposte in frequenza simili [modulo dello spettro] ma proporzioni geometriche del segnale diverse Per abbreviare vanno studiate queste caratteristiche in quanto la timbrica è caratterizzata espressamente dalla forma dell'inviluppo A differenza del modulo dello spettro riguardo la timbrica si analizza lo spettro, e non sono esattamente la stessa cosa in quanto lo spettro del segnale occupa integralmente tutte le posizioni nel dominio del tempo, in pratica, in ogni preciso istante cambia lo spettro Il modulo dello spettro, che sarebbe quello a cui si dedica l'attenzione sulla risposta di un sistema audio, non stabilisce la timbrica, ma soltanto l'equilibrio tonale
ilmisuratore Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 9 minuti fa, Vmorrison ha scritto: ma dove…mentre i misuri i dac? Un DAC riproduce un segnale Un segnale non è uno strumento musicale acustico in aria libera Il segnale registrato determina l'evento in forma già prestabilita Avendo a disposizione il segnale si ha a disposizione il riferimento Il riferimento contiene tutte le informazioni catturate durante la fase di registrazione
Nacchero Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 @Max440 io uso il DAC integrato nel Eoin pro plus......rispetto al pro sento molto meglio........ l'aspirapolvere della vicina.
Vmorrison Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 Grazie ma ho la sensazione che non hai riposto…se ti va rileggiti la risposta che hai dato alla @Grancolauro. Non ho dubbi si possa fare per gli strumenti musicali, la domanda era su un singolo strumento di una registrazione
Mighty Quinn Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 18 minuti fa, captainsensible ha scritto: Studi 29 materie 29? Miiii cheppalle I soliti ridicoli corsi di laurea italiani pieni zeppi di fuffa...per i noti motivi Di sicuro la metà bastano Vabbè Chiuso OT
ilmisuratore Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 4 minuti fa, Vmorrison ha scritto: la domanda era su un singolo strumento di una registrazione Lo avevo scritto ma forse non lo hai notato Sul singolo strumento è di fatto piu semplice in quanto ci si concentra molto meglio rispetto 10 strumenti che suonano in contemporanea Sul singolo si può parlare di timbrica dello strumento Su una vasta scala di strumenti che suonano in simultanea si può parlare di timbrica della registrazione
Vmorrison Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 4 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Lo avevo scritto ma forse non lo hai notato Neanche in questo post lo noto…ma non fa niente la timbrica dei dac non mi appassiona particolarmente. 👍
Nacchero Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 2 ore fa, gianventu ha scritto: Einstein Lui però faceva e fa tutt'ora ottimi amplificatori! 😎
ilmisuratore Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 3 minuti fa, Vmorrison ha scritto: la timbrica dei dac non mi appassiona particolarmente. 👍 Quella dei diffusori si ? Quale risposta cerchi di preciso ? Che si possa misurare l'aspetto timbrico già è stato detto O forse cerchi esempi pratici ?
Grancolauro Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 1 ora fa, faber_57 ha scritto: Ora ho capito da dove derivano le tue perplessità. Però, come hanno già scritto altri, fare l'analisi strumentale di un DAC non ha nulla a che fare con la misura del timbro. L'analisi strumentale serve solo a definire la fedeltà del DAC nel riprodurre il segnale originale, che dentro ci passi musica oppure un segnale di misura. La misura del timbro si fa in altri contesti (ad esempio quando si vogliono confrontare due violini diversi), utilizzando anche misure differenti. E la misura comunque nulla ti dirà sulla percezione che un ascoltatore ha di quei due violini (basta vedere i pareri diversissimi su varie registrazioni in altri thread aperti). Sì, hai ragione. La questione di cui si stava discutendo era tuttavia un’altra, e cioè se ci sono fenomeni percettivi non esplicabili in modo esauriente (o non prevedibili in modo certo) mediante le misure, e che tuttavia corrispondono a caratteristiche timbriche obbiettive del suono. L’esistenza di questi fenomeni spiegherebbe differenze timbriche nella riproduzione del suono, mediante l’uso di dac differenti, che non sono catturate dalle misure. Una fazione sostiene che tali fenomeni esistono, Simotocca ad esempio, un’altra sostiene che non esistono, i misuratori ad esempio. Così almeno ho capito io ma mi posso sbagliare ovviamente. Sono lento, specie la domenica mattina, e non riesco a tenere il peso di discussioni come queste, sorry
dec Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 2 ore fa, Grancolauro ha scritto: Mi riferivo alla percezione del timbro. L'evoluzione dello spettro del suono nel tempo si può misurare, ovviamente, ma non consente di spiegare in modo esauriente, né di prevedere in modo certo, molti fenomeni percettivi legati al timbro. Perdonami ma il timbro di qualsiasi strumento musicale si puo' non solo misurare ma anche ricreare con grande credibilità. Se ti capitasse di ascoltare qualche moderno sintetizzatore o workstation che utilizzi non solo campionature ma anche sintesi sonora a modelli fisici beh, rimarresti sorpreso dalla veridicità dei risultati. Io stesso a casa ho il piacere di poter "suonare" la London Symphony Orchestra, per dire. Non riprodurre, proprio suonare ogni singolo strumento o insiemi di essi o ancora l'intera orchestra, perfettamente campionata in HR nota per nota, accento per accento, sino ad ogni singola sfumatura espressiva. Questo per dire che con la tecnologia a nostra disposizione registrare e riprodurre adeguatamente un evento sonoro "finito" non è piu' un problema particolarmente complesso, oggi come oggi. Siamo noi che, spesso e volentieri, tendiamo a mitizzarne le difficoltà. 2
ilmisuratore Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 4 minuti fa, Grancolauro ha scritto: un’altra sostiene che non esistono, i misuratori ad esempio. Non è che si sostiene l'inesistenza di un determinato fenomeno, altrimenti piu che misuratori saremmo anche sciocchi per non ammettere l'evidenza Si ammette però quello che è presente e si conferma anche quello che non è presente Qui si ritorna a bomba sul lato dell'ascoltatore e ci si domanda: l'ascoltatore può dimostrare in modo inconfutabile di aver sentito una differenza ? Ecco, per dimostrarlo servirebbero dei test controllati, con un opportuno schema che ne certifica la reale udibilità e non la semplice sensazione percepita che deriva dal confronto VEDO come suona questo dac piuttosto dell'altro
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