Roberto M Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 16 minuti fa, appecundria ha scritto: Nel merito della vicenda non so dire nulla perché non la conosco. Però invece nell'altra sei intervenuto dicendo che gli avevano dato "pure poco", ed anzi dovevano dargli 30 anni, così come è pure intervenuto @briandinazareth esprimendo lo stesso concetto. Mi sono chiesto come mai qui invece nulla, visto che la tematica è sostanzialmente la stessa (id est: discrezionalità del giudice nell' applicazione delle circostanze attenuanti all'esito del reato di omicidio). Quanto al "comune sentire in materia di giustizia" se per questo intendi i "processi da bar" anche a me fa orrore, specialmente quando tende a "creare un mostro" in odio alla persona condannata, come è accaduto nell'altro thread. Diverso invece se per "comune sentire" si intende la volontà di un popolo di "graduare" le pene in relazione alla tipologia di reato, per cui una determinata maggioranza potrebbe considerare "meno grave" (e quindi meritevole di una pena più bassa) un reato di rapina rispetto a quello di evasione fiscale e viceversa, tanto per capirci. E così sulle attenuanti. Quella si chiama "democrazia" e non dovrebbe fare orrore a nessuno. PS: anche io non nessun partito da sponsorizzare.
appecundria Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 Adesso, Roberto M ha scritto: Però invece nell'altra sei intervenuto E si vede che l'altro lo conoscevo.
appecundria Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 2 minuti fa, Roberto M ha scritto: Quella si chiama "democrazia" e non dovrebbe fare orrore a nessuno. Abbiamo concezioni diverse della democrazia. Succede...
Roberto M Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 9 minuti fa, ferrocsm ha scritto: come fa un tribunale ad assolvere e l'altro invece a condannare? Te lo dico io, pur non conoscendo le carte. Il Tribunale ha ritenuto che sussistesse la legittima difesa "putativa" (e cioè che "nella testa" del ragazzo fosse scattata la "convinzione" che l'unico modo di salvare la madre fosse quello di uccidere fisicamente il padre, perchè altrimenti non si giustifica l'aver inferto 34 coltellate con 6 coltelli diversi) mentre invece la Corte di Appello ha ritenuto che questa legittima difesa putativa non sussisteva oggettivamente. Il resto della partita si è giocato sulle attenuanti. Che in questo caso mi sembrano correttamente applicate, perchè di fronte ad un omicidio volontario con pure l'aggravante dell'ascendenza è difficile immaginare una pena inferiore a 6 anni. Mentre sul fatto della legittima difesa putativa ovviamente non posso dire nulla, non conoscendo gli atti del processo. 1
Roberto M Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 7 minuti fa, appecundria ha scritto: E si vede che l'altro lo conoscevo. Eri nella giuria popolare ? Parte civile ? Hai avuto accesso a tutti gli stenografici, perizie, testimonianze ecc. ? Dicci, dicci.
audio2 Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 1 ora fa, nullo ha scritto: Non parlo per carità cristiana del fratello che si è rifiutato di intervenire quella sera per contenere lo squilibrato e poi va a baiocchi nei confronti di quelle povere vittime ma non c'è problema ne parlo io, quindi apprendiamo che non c'è verso nemeno giuridico di annullare simili mer.de umane, che per carità se non hanno il coraggio non se lo possono dare, però poi hanno l' intraprendenza di andare a battere cassa.
Roberto M Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 Il problema del risarcimento delle "vittime" nei casi di reazione alla violenza è gravissimmo e può essere risolto solo con un intervento del legislatore per cambiare la legge. Almeno in questo caso è stato contenuto 30 mila euro (mi pare di aver letto) contro 480 mila (o giù di li) dell'altro. Pure qui si vede come gioca l'applicazione della "discrezionalità" del giudice nella liquidazione del danno.
audio2 Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 24 minuti fa, ferrocsm ha scritto: Da ultimo, la questione "del danno patrimoniale: 100 euro, "il che non consente di ritenere integrato il peculato" ma da primo la questione che un processo costa quello che costa, cioè tantissimo, e qua imbastiscono un procedimento perchè forse la tipa è sospettatata di essersi ciulata 3 scatole di aspirine, che se facessero la contabilità precisa delle spese di cancelleria spicciola di tutte le amministrazioni pubbliche non basterebbero le carceri cinesi a tenerceli dentro.
LeoCleo Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 7 minuti fa, Roberto M ha scritto: contro 480 mila (o giù di li) dell'altro. Beh, un rapinatore di gioiellerie guadagna molto bene! Gli avranno riconosciuto due/tre anni di bottino.
Jack Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 6 minuti fa, LeoCleo ha scritto: Beh, un rapinatore di gioiellerie guadagna molto bene! Gli avranno riconosciuto due/tre anni di bottino. ho riso per non piangere.
nullo Inviato 14 Dicembre 2023 Autore Inviato 14 Dicembre 2023 1 ora fa, appecundria ha scritto: il comune sentire in materia di giustizia mi fa orrore. Capisco che il terreno sia scivoloso, ma non sarei così netto, perché si rischia anche di peggio. le pene e l’amministrazione della giustizia vanno sentite come un valore positivo che difende e regola la convivenza. se quelle regole non sono “sentite” come giuste, c’è alla base una grave deficit di comunicazione e/o di rappresentanza. Se ascolti qualche registrazione delle continue vessazioni e il clima di vero terrore, tali da creare una devastazione a livello psicologico, perpetrate sui figli fin dai primi anni e sulla coniuge, ti fai in fretta una idea di come ad un certo punto, quando un padre ti minaccia reiteratamente di morte se provi a denunciarne gli abusi, possa scattare una rivalsa estrema perché capisci in quale trappola si trovassero i familiari. fotografare e giudicare un attimo parlando di mancanza di sussistenza degli elementi legati alla legittima difesa, senza vedere e valutare l’intero film può disturbare alquanto, e infatti lascia perplesse, un mare di persone. ora, dopo anni in cui il ragazzo studia e lavora, e può rifarsi una vita, lo cacciamo dentro per dargli una chance rieducandolo a vita finalmente normale…. Insomma… 1 ora fa, appecundria ha scritto: non ho partiti politici Sfugge completamente il nesso con l’argomento. ps ….e considerando il mare di post politici selettivi a getto continuo, non mi pare neanche troppo credibile. 1
Paolo 62 Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 7 ore fa, nullo ha scritto: Li minacciava urlando che se avessero avvisato le forze dell’ordine, le stesse non sarebbero arrivate in tempo a salvarli perché li avrebbe uccisi, questo fin da quando erano bambini piccoli, idem con la madre, succubi di un pazzo. la polizia andava avvisata alla prima scenata seria, che alla seconda può essere troppo tardi. La moglie ha aspettato troppo. E perchè poi non scappare da quella casa? Mai lasciar andare avanti cose del genere. Adesso il figlio è nei guai perchè potrebbero non riconoscergli la legittima difesa neanche in Cassazione. Ha tirato troppe coltellate e con coltelli diversi e non avrebbe dovuto farlo. Meglio non far montare la rabbia perchè poi esplode. Sporgere denuncia e allontanarsi da lì per non dover usare le maniere forti.
nullo Inviato 14 Dicembre 2023 Autore Inviato 14 Dicembre 2023 @Paolo 62 se vivi in Italia e leggi le cronache, capisci che se fosse così facile non succederebbe mai nulla di così grave. e invece c’è gente che soffre per una intera vita questi soprusi. la moglie è evidentemente una imbelle, non che a quelle coraggiose sia andata bene dopo le denunce in molti casi.
Paolo 62 Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 Se fossimo in un Paese civile le famiglie con problemi di questo tipo vivrebbero sotto protezione fino a quando il violento non finisce dove si merita e anche dopo se necessario. Visto che siamo indietro la cosa più sicura è nascondersi all'energumeno per non dover usare la forza. Che poi ci sia stata paura da parte della madre è assolutamente vero.
audio2 Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 1 ora fa, Paolo 62 ha scritto: perchè poi non scappare da quella casa per andare dove e come e a far cosa ci vogliono le strutture apposite, e dove le hanno fatte c'è stata una marea di abusi ( inversi ) considera anche che siamo in italia
Paolo 62 Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 @audio2 Se non si vuole fare una brutta fine o si affronta il problema o lo si fugge. Nel caso in questione si è aspettato troppo. Occasioni per difendersi legalmente ce n'erano (vedi articolo)ma secondo me la situazione va affrontata: primo: querela per maltrattamenti e minacce,corroborata da testimonianze e registrazioni poi trasferirsi lontano e chiedere porto d'armi per difesa. https://torino.corriere.it/notizie/cronaca/23_dicembre_14/alex-la-verita-in-un-podcast-mio-padre-mi-stringeva-il-collo-coprivo-i-segni-con-il-fondotinta-diceva-i-carabinieri-arrivano-tardi-vi-trovano-tutti-morti-f93e64cf-f5f2-4c49-b8bf-37a7489fexlk.shtml Altro articolohttps://www.ansa.it/piemonte/notizie/2023/12/13/uccise-padre-violento-condannato-a-6-anni-e-2-mesi_0b43ab9b-71d3-4418-9a19-36b1a81d16b3.html
audio2 Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 paolo, per trasferirsi lontano e andare via dal degrado, servono i soldi ( che non ci sono ).
Paolo 62 Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 @audio2 Io non so se le associazioni antiviolenza sarebbero rimaste con le mani in mano, magari un alloggio sarebbe saltato fuori. E poi la madre era cassiera e anche il figlio lavorava. Per conto mio non chiedere aiuto è stata la scelta peggiore.
Messaggi raccomandati