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La squallidissima vicenda della beneficenza di Ferragni ai bimbi malati


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Inviato

P.S. @artepaint circa 0,15 cent a pezzo venduto, ne hanno venduto 367 mila circa, destinati in beneficenza a fronte di un prezzo di produzione del prodotto di un paio di euro, se al pubblico il Pandoro “normale” si vende a € 3,70 e quello “incriminato” ne costava € 9,00 peraltro con un packaging completamente diverso e più “lussuoso” creato ad hoc, direi che la cifra corrisposta per beneficenza era più che congrua, il cachet della Ferragni invece rientra sotto la voce pubblicità e quindi segue delle premesse aziendali di investimento diverse.

Inviato
25 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Se così fosse non vedo proprio come sia possibile escludere la pubblicità ingannevole.

Colpo all’immagine devastante.

E', sulla base di ciò che conosciamo, così.

C'entrano poco le mail interne e i contratti fra il manico di scopa e i baiocchi. Così come non c'entra il suo compenso.

C'entra il messaggio veicolato ai consumatori per attirarli e il fatto che di quel messaggio è stato disatteso tutto dalla prima all'ultima parola.

Moz l'ha già spiegato molto bene credo.

 

Poi possiamo andare avanti 25 pagine sui "se" ma" "forse" "mi sembra", il punto e i dati di fatto sono sempre quelli iniziali:

- finta beneficenza per attirare allocchi

- facce da tolla

- bimbi malati tirati in mezzo perchè fa più Natale

- all'ospedale è andata una briciola, alla ferrigna tutto il panettone.

 

  • Melius 1
Inviato
12 ore fa, claravox ha scritto:

Anche zucchero invertito

Quello sarebbe pure di moda

  • Haha 2
Inviato
6 minuti fa, Velvet ha scritto:

C'entra il messaggio veicolato ai consumatori e il fatto che di quel messaggio è stato disatteso tutto dalla prima all'ultima parola.

Moz l'ha spiegato molto bene credo.

 

 

GBchznMWQAE-x2K.jpg

 

Alla fine nessun costo commerciale è mai sostenuto direttamente dall’azienda o dai suoi testimonial, il costo della beneficenza è sempre in capo ai consumatori, l’azienda è un tramite come pure il testimonial, perché poi è sempre il consumatore finale che sostiene il costo reale di qualsiasi costo, almeno in queste operazioni commerciali, altrimenti si deve fare beneficenza direttamente mettendo le mani nelle proprie tasche e donando, ma non è questo il caso.

Inviato

Quindi tu a differenza del Garante sei conoscenza del sostegno economico che Chiara Ferragni, come tramite, ha dato all'Ospedale.

Mi fa piacere.

Inviato
3 minuti fa, Velvet ha scritto:

Quindi tu a differenza del Garante sei conoscenza del sostegno economico che Chiara Ferragni, come tramite, ha dato all'Ospedale.

Mi fa piacere.

Credo di averlo scritto più che chiaramente se lo si vuole capire, neppure l’azienda ha messo del suo per beneficenza, i suoi costi per l’Ospedale Santa Maria Margherita al pari di quelli per ingaggiare la Ferragni sono parte delle spese aziendali dalle quali l’azienda rientra con le vendite, quello che accade in qualsiasi azienda per qualsiasi costo sostenuto, la percezione per il consumatore descritta da Mozarteum ed al centro della sanzione dell’Antitrust mi è chiara, ma è una percezione che è ugualmente fallace anche in buona parte di casi analoghi di beneficenza nei quali la cifra donata non ha una correlazione diretta con le vendite effettuate, al più lo è per i pezzi prodotti e destinati alla vendita con quello specifico logo, quindi è sempre in realtà scollegata e l’ente percepisce la cifra donata anche se per assurdo non si vendesse neppure un pezzo di quelli promozionati.

P.S. Ovviamente un’operazione fallimentare potrebbe divenire un costo se non rientrasse delle spese sostenute ma questo è un altro discorso.

Inviato
1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

la percezione per il consumatore descritta da Mozarteum ed al centro della sanzione dell’Antitrust mi è chiara

Non sembrerebbe 

3 minuti fa, Roberto M ha scritto:

e’ un’altra figurina del PD che cade.

Secondo te cade?

Magari fosse così.

Inviato
9 minuti fa, alexis ha scritto:

Il meccanismo del marchio purtroppo è antropologicamente insito nei meccanismi di comunicazione dei gruppi sociali.. è un emblema di appartenenza a un gruppo, come direbbe un sociologo a caso. Non per nulla un gruppo come la LVMH capitalizza da solo 400 Miliardi.. piudell‘intera industria pesante in europea.. il tutto vendendo assolutamente nulla di oggettivamente necessario.. in soldoni aria calda, suggestivamente impregnata dal concetto di desiderio e di identificazione in un preciso gruppo.

Ma quel gruppo vende comunque qualcosa, seppure di astratto.. ma giammai potrebbe permettersi le bassezze di quel ghigno di vipera della tipastra in oggetto, a mio sentire semplicemente ignobile.. con quel cinismo di fondo, forse ancora peggiore, perché sulle spalle della sofferenza vera di bimbi innocenti. Punto.

Verissimo, ma pur con tutta l’antipatia che si può nutrire per la Ferragni l’Ospedale ha ricevuto quanto concordato e, probabilmente, senza di lei non sarebbe neppure partita la campagna e la cifra donata sarebbe rimasta una chimera.

Inviato
2 minuti fa, Velvet ha scritto:

Secondo te cade?

Magari fosse così.

Ripensandoci meglio mi sa che hai ragione tu.

:classic_sad:

Inviato
2 minuti fa, Velvet ha scritto:

Non sembrerebbe 

Tua legittima opinione, ma mi pare di aver espresso un pensiero articolandolo, se qualcosa non ti quadra puoi evidenziarlo altrimenti siamo sul piano delle chiacchiere.

 

2 minuti fa, Velvet ha scritto:

Secondo te cade?

Magari fosse così.

Sta in piedi per i consumatori che la seguono, se non cade il problema non è lei.

Inviato

@maurodg65

Ripeto.

Non è questione della Ferragni o altri ,ma che chi fa prodotti debba guadagnare una miseria e chi invece fa uno starnuto firmato gli danno decine di migliaia di euro ,lo trovo un mondo corrotto.

 

Inviato
2 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Ripensandoci meglio mi sa che hai ragione tu.

La manico di scopa è consapevolissima di avere un pubblico abboccante  composto per la stragrande maggioranza di ragazzini e persone con limitate capacità di giudizio, infatti è già partita a frignare che il garante brutto e cattivo rema contro alla sua grande generosità nel fare beneficenza.

Se i suoi consulenti faranno un buon lavoro alla fine apparirà che il garante è il Mostro mentre lei è la fatina buona che incassa i milioni per fare del bene agli altri.

Sul punto sarei quasi pronto a scommettere, purtroppo.

  • Melius 1
Inviato
36 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Alla fine nessun costo commerciale è mai sostenuto direttamente dall’azienda o dai suoi testimonial, il costo della beneficenza è sempre in capo ai consumatori, l’azienda è un tramite come pure il testimonial, perché poi è sempre il consumatore finale che sostiene il costo reale di qualsiasi costo, almeno in queste operazioni commerciali, altrimenti si deve fare beneficenza direttamente mettendo le mani nelle proprie tasche e donando, ma non è questo il caso.

Mauro , ma davvero tu non capisci che quel cartellino che tu hai postato e' fuorviante per il consumatore?

Quello che uno potrebbe intendere e' che "manico di scopa" (Velvet docet) desse un contributo economico alla "causa", Contributo che materialmente non c'e' stato assolutamente.

C'e' stato contributo per le sue profonde saccocce.

Quel cartellino dei pandori con l'occhio cecato era da scrivere meglio.

 

Inviato
14 minuti fa, jedi ha scritto:

Ripeto.

Non è questione della Ferragni o altri ,ma che chi fa prodotti debba guadagnare una miseria e chi invece fa uno starnuto firmato gli danno decine di migliaia di euro ,lo trovo un mondo corrotto.

Negli anni ‘60 era come vorresti fosse tu, purtroppo oggi i produttori sono molti di più ed il problema è arrivare al consumatore ed incentivare le vendite del tuo prodotto nella marea di prodotti analoghi ai tuoi, quindi o produci eccellenze vere, spesso lo sono più per l’immagine del brand che per una reale superiorità tecnologica o concretamente qualitativa, o devi combattere con le armi a disposizione e i testimonial pubblicitari o gli influencer, come preferisci chiamarli, ti aiutano concretamente a raggiungere degli obiettivi di vendita che magari faticheresti a raggiungere con le tue sole forze.

Inviato
5 minuti fa, criMan ha scritto:

Mauro , ma davvero tu non capisci che quel cartellino che tu hai postato e' fuorviante per il consumatore?

Quello che uno potrebbe intendere e' che "manico di scopa" (Velvet docet) desse un contributo economico alla "causa", Contributo che materialmente non c'e' stato assolutamente.

C'e' stato contributo per le sue profonde saccocce.

Quel cartellino dei pandori con l'occhio cecato era da scrivere meglio.

@criMan da dove deduci da quel cartellino che le donazioni saranno proporzionali alle vendite? Io leggo “sostengono l’Ospedale Santa Maria Margherita di Torino finanziando l’acquisto di un macchinario…”, quindi altro, poi non discuto la cosa sul piano legale lo ha fatto in modo chiaro Mozarteum, quindi che lo facciano gli avvocati, ma sinceramente a me l’italiano usato e il senso della frase paiono chiari. 


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