Rufusen Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 Sicuramente geniale, con un carattere particolare, ci lascia oggi l'Ing. Restano le sue idee che in tanti abbiamo usato per sperimentare. Un sentito Grazie per l'impulso che ha dato alla ricerca. RIP
Questo è un messaggio popolare. leonida Inviato 29 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Dicembre 2023 Il Suono Musicale Testo di Lorenzo Russo Qualcuno ha mai visto strumenti di misura nel corso dei millenni? Il teorema di Fourier vale per il suono fisico... Il suono fisico può essere descritto tramite la risposta in frequenza, perfettamente corrispondente alla descrizione nel dominio del tempo Perché ivi la durata dei suoni non ha importanza in quanto il sistema per il suono fisico è invariante! Per il suono fisico il mascheramento non esiste ed i suoni si sommano tutti! ... il suono fisiologico ed il suono musicale che moss... primo al mondo, ha distinto e sistemizzato fino a pervenire alla esatta definizione di suono musicale: "il suono musicale è una storia spazio temporale che l'ambiente costruisce a partire da quanto emesso dallo strumento." La definizione di Fourier toglie lo svolgimento temporale, è corretto farlo se il sistema è invariante, se cioè il valore della grandezza all'istante considerato non dipende dalla storia accaduta fino all'istante precedente. Quello che lo strumento emette nello spazio è e sarà ignoto per l'eternità... la storia che costruisce l'ambiente è e sarà ignota per l'eternità... I conti si fanno nel cervello... il quale fa le sottrazioni ed orienta l'attenzione... più altre cose... fuori dal cervello e prima della elaborazione intellettiva emozionale il suono musicale non esiste perchè non si è formato... ...statistica è quando risultato converge secondo previsione... Le altre sono elaborazioni a posteriori... media, varianza, scarto quadratico medio... è caos organizzato senza una manipolabilità previsionale... e sono ben altra cosa... Esistono informazioni nella aggregazione dei dati che non sono contenute nel singolo individuo del lotto... informazioni di relazione che non esistono di per se... appunto sono di relazione... sono elaborazioni non contenute nel segnale... Per rifarsi al suono musicale... il suono musicale non sta nei segnali misurabili sta nella elaborazione dei segnali, dopo averne estratto i significati... c'è il suono. La sequenza, la serie non sta nei singoli numeri e nella loro disposizione sta nella regola che li unisce e nella capacità di cogliere e dare significato alla regola. Tutta roba per il cervello... non per gli strumenti. Ing. Lorenzo Russo 1 3
Questo è un messaggio popolare. leonida Inviato 29 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Dicembre 2023 Report di Paolo Caviglia Prima di iniziare la descrizione dell'ascolto dell'impianto Full Moss vorrei premettere (ad uso di chi non mi conosce) che: •Ho iniziato ad interessarmi dello "stereo"nell'anno 1971 •Ho iniziato ad interessarmi all' "alta fedelta" nell'anno 1972 •Mi guadagno da vivere progettando e costruendo apparecchiature elettroniche •Per ragioni familiari ho iniziato ad ascoltare musica dal vivo dall'età di 9 anni (polifonia rinascimentale e grande repertorio organistico) Questo solo per precisare che non sono sceso dal presepe l'altro ieri, che è un po' difficile che scambi la tecnologia evoluta con la magia ("citazione colta" da A.C Clarke) e che -forse- ho qualche familiarità con la musica eseguita e non solo riprodotta. Come forse saprete sono gentilmente stato invitato dall'Ing. Russo ad ascoltare l'impianto Full Moss e, dato che sono una personcina assai curiosa, ho immediatamente accettato l'invito. L'Ing. Russo da me conosciuto è persona assai affabile e cordiale, ben lontano dall'imagine di "orco in*****so" che può apparire dai Forum. L'impianto ascoltato è installato in un normale soggiorno di appartamento condominiale, dalla superficie di circa 28-30 mq non isolato dall'esterno (niente doppie pareti o pavimento flottante). La sistemazione dell'impianto parte dal collegamento del cavo di alimentazione al contatore ENEL. Tutti i cavi di collegamento di rete, dall'interruttore generale che segue il contatore, sono cavi MOSS. Le elettroniche utilizzate sono elettroniche commerciali, progettate negli anni '70; il pre pre e il preamplificatore sono a stato solido e il finale di potenza è a tubi (potenza di uscita: 50 W). Le elettroniche sono "coriandolizzate", cioè divise in tutti gli elementi costituenti (circuito stampato, trasformatore, alimentatore, tubi elettronici ecc). ognuno dei quali è sospeso elasticamente ad un trespolo in alluminio. Le elettroniche, pur derivando da apparecchi commerciali sono state pesantemente modificate in termini di selezione dei componenti e smorzamento dalle vibrazioni. I cavi di segnale e di potenza sono cavi MOSS.Pur con le elettroniche smembrate non si ascolta alcun fruscio e ronzio in assenza (o sovrapposto) al segnale. Le "casse acustiche" (chiamiamole così) sono a tre vie. il mobile per le note basse è a forma di tronco di piramide, realizzato in fusione di alluminio, con lo spessore di 3 cm L'altoparlante per le note basse ha un diametro di 17 cm. Gli altoparlanti per le note medie e acute sono sospesi esternamente al mobile. L'intera struttura è ricoperta di feltro di lana e sospesa su tre "gambe" (tre molle ad aria con il loro serbatoio di espansione). Il crossover è sospeso elasticamente all'esterno del mobile. Nella stanza sono disposti i famosi "totem" in feltro e le sedie per l'ascolto; una parete laterale è interamente coperta da una libreria. La sorgente con cui si sono compiuti gli ascolti è il giradischi MOSS Eldorado sospeso su base sismica MOSS e su molle ad aria, utilizzante una testina Dynavector Karat "integrata" nel braccio di lettura. La stanza La stanza di ascolto, pur essendo ben dotata di strutture assorbenti (i famosi "totem") in feltro di lana non ha nulla di una "camera anecoica" (io visitai -è ovvio- una piccola camera anecoica, tempo fà e quindi so come è e come ci si sente all'interno di essa). Nella stanza si può tenere una normale conversazione tenendo il volume di voce basso o normale e non c'è nulla che la faccia apparire, all'orecchio e al cervello, come un ambiente acusticamente anomalo. La posizione di ascolto Il particolare tipo di impianto consente l'ascolto realistico su un fronte sonoro ben più ampio di quello di un normale impianto stereo. La posizione "più compromettente" (vedremo poi perchè) e quella sul vertice del classico triangolo equilatero della stereofonia. In questa posizione nella stanza è presente una poltrona, circondata da strutture asorbenti in feltro. Nella stanza è presente anche un divanetto, posto in un angolo. Il materiale musicale L'ascolto è stato effettuato con dischi di varia età e "lignaggio" (Archiv, EMI, DGG, ma anche i Grandi della Musica di Curcio Editore e altri di musica leggera o rock); con tutti i dischi citati si è realizzato un ascolto "ottimale". L'ascolto non è stato di tipo "audiofilo-compulsivo" (i primi 10 secondi di ogni brano), ma si è protratto per l'intero brano o per l'intera facciata del disco. Si dice spesso che gli impianti migliori non possano essere ascoltati con esecuzioni scadenti, perchè di esse verrebbero evidenziati solo i difetti. Con l'impianto Full Moss abbiamo ascoltato dischi da 50 centesimi (Curcio Editore) ottenendo gli stessi risultati dei dischi di migliore qualità per quanto riguarda la registrazione.Si è anche ascoltato il classico "disco inascoltabile" sugli impianti stereo classici: un EMI registrato negli anni '70 (dischi "compressissimi" e giudicati di dinamica nulla). L'unica differenza rispetto agli altri ascolti è stata la comparsa (a mia sensazione) di uno "strato di rumore" pesantemente compresso, ma comunque "separato" dalle linee sonore dell'esecuzione orchestrale originale e pertanto assolutamente non fastidioso. L'ascolto - generalità Passiamo adesso alle note di ascolto -durato ben quattro ore- premettendo già che lo stesso si è dimostrato "sconvolgente" (dei pregiudizi, delle credenze, dell'estetica musicale e anche dello spirito). La prima cosa notevole è questa: normalmente si dice che un buon impianto hi-end "porta l'orchestra (o il gruppo, o il cantante) in casa". L'impianto Full Moss porta invece l'ascoltatore nell'ambiente in cui il brano è stato registrato. Questa è LA rivoluzione copernicana dell'ascolto (e non è la sola !). La seconda cosa notevole che rende l'impianto differente da tuti gli altri, è il fatto che esso svincola completamente dalla posizione di ascolto ottimale. Se si ascolta nella posizione centrale classica dello stereo si otterrà un immagine "centrale", se ci si sposterà in altre posizioni l'immagine (come a teatro) si sposterà in maniera congruente all'ambiente di ascolto. Ascoltando da un lato della stanza (nell'angolo) si avrà l'immagine stereo come "vista di lato" in maniera perfetta e tutto questo senza l'implementazione di tecniche DSR o similari negli altoparlanti. Mi spiego meglio con un piccolo esempio: ascoltando un brano di Alessandro Scarlatti suonato al clavicembalo, l'ascolto dalla posizione centrale mostrava chiaramente il coperchio aperto del clavicembalo, con le corde gravi ed acute pizzicate nel giusto ordine. Ascoltando lo stesso brano dal divano nell'angolo si sentiva chiaramente l'ascolto "dietro il coperchio" del clavicembalo stesso (chi conosce il clavicembalo "dal vivo" sa cosa voglio dire), ma senza alcuna alterazione nella posizione delle corde vibranti. Sensazione sonora La sensazione sonora che si ha ascoltando l'impianto Full Moss è intensissima; io credo che il cervello, liberato dalla grande fatica di dover far congruire le informazioni sonore in un ambiente "disturbato" (cfr.: mascheramento) , possa acquisire direttamente il messaggio musicale. L'effetto può essere devastante, credetemi ! Quando l'Ing. Russo mi descrisse l'impianto, mi parlò della "poltrona centrale" avvertendomi che il sedersi lì avrebbe potuto farmi uscire di testa; al momento pensai: "si, vabbè...", ma poi dovetti ricredermi. In quella poltrona, direttamente posizionata verso gli altoparlanti, l'eliminazione del mascheramento provoca al cervello una specie di sovraccarico di sensazioni che non passa attraverso la mediazione culturale (non saprei descrivere altrimenti l'effetto). In parole povere, anche un tipo come me che ha la sensibilità media di un orso marsicano, si è ritrovato quasi a piangere all'ascolto della Suite Scozzese di Bruch, eseguita da David Oistrakh,senza poter costringere la parte cosciente del cervello ad erigere una barriera tra me e le emozioni. Quello che sto dicendo non fa parte di una recensione hi-end, ma è piuttosto qualcosa che richiede uno studio neurologico (e non sto affatto scherzando !) Dinamica dell'impianto Questo nuovissimo metodo di ascolto, che non pertiene più la sfera dell'acustica o dell'elettronica, causa anche una revisione del concetto di dinamica. La dinamica di questo impianto non è più una "variazione di livelli sonori", ma si può descrivere come "una variazione di intensità espressiva" (non si può andare oltre, a parole, bisogna ascoltare). Voglio solo far notare però come un ascolto di quattro ore in ambiente condominiale, comprendente brani di grande orchestra (Rossini e Wagner) "percepiti" a livello di intensità e dinamica reali non è stato seguito da una visita di vicini inferociti armati di nodoso randello (eppure mi si dice che gli ascolti dimostrativi, nei giorni precedenti, son andati avanti fino alle due di notte). Evidentemente alti livelli di SPL non sono condizione necessaria e sufficiente per far percepire al cervello la dinamica e il livello delle esecuzioni orchestrali dal vivo. Parlerò anche "dei bassi" del sistema Full Moss, dato che alcuni hanno manifestato perplessità rispetto alle potenzialità di riproduzione dell'altoparlante da 17 cm. I bassi ci sono, e ci sono tutti; non sono i bassi delle minicasse, ma sono bassi veri, di grande orchestra. I timpani del crescendo della sinfonia del Guglielmo Tell di Rossini sono stati entusiasmanti e riprodotti a livello reale, come pure la pedaliera dell'organo nella Passacaglia e Fuga di Giovanni Sebastiano Bach. Ridefinizione dell'estetica musicale L'ascolto delle nuove incisioni sull'impianto Full Moss dovrebbe essere reso obbligatorio per ogni critico musicale. L'intensità della sensazione sonora e la percezione della dinamica espressiva reale (quella che è scritta sulla partitura e non quella che deriva dal passaggio della corrente nelle giunzioni) rendono l'ascolto della musica riprodotta un evento "reale". Non è più il disco che si ascolta (cioè un surrogato), ma è l'evento riprodotto nell'ambiente originale, che si ascolta. E' il privilegio di poter ascoltare Oistrakh, o Richter, o De Andrè (non più ascoltabili in concerto); è il privilegio dei re, che potevano avere i migliori esecutori nelle loro magioni (non stò esagerando, credetemi !). Piuttosto che ascoltare degli esecutori mediocri dal vivo è molto meglio ascoltare i grandi del passato con questo impianto; in questo caso e con questo impianto -e solo in questo caso e con questo impianto- il disco batte nettamente l'ascolto dal vivo (vedete bene se non si deve riscrivere l'estetica della musica; la buonanima di T.W. Adorno mi perdonerà). Un piccolo e sciocco esempio: ho chiesto di ascoltare il Concerto Brandeburghese n° 1 di G.S. Bach, nell'esecuzione di Karl Richter; è un disco che conosco bene e che, fin dalla gioventù mi è parsa un esecuzione un po' troppo meccanica e teutonica. Ebbene, nell'ascolto con il Full Moss ho scoperto un'espressività dei primi violini e una cantabilità incredibile, che mi ha fatto rivalutare questa esecuzione come esecuzione di primissimo ordine. Fate bene attenzione: ho parlato di espressività e cantabilità, caratteristiche della musica eseguita e non di timbro o setosità, caratteristiche artefatte e artefacibili ?! dell'hi-end... Conclusioni So che altri Forumisti hanno organizzato l'ascolto dell'impianto in questione, per cui le conclusioni saranno tratte anche da loro e si confronteranno con le mie, però una cosa in libera coscienza la voglio dire, facendo un po' violenza al mio carattere di ligure chiuso: BELIN .... LORENZO RUSSO E' UN GENIO ! 3
LeoCleo Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 Genio o pazzo, non so: non ho la formazione per esprimere un’opinione personale. Posso però affermare di avermi regalato alcune delle più grandi risate fatte davanti al monitor. E lo dico da vittima delle sue aggressioni verbali: quante ne ha scritte contro di me, per la battuta sul chilo di paglia ed il chilo di piombo. Lo ricordo quindi così: pesa di più un chilo di paglia o un chilo di piombo? Per una bilancia sono identici, per l’uomo no. Forse è per questo che le mie Cornwall, pur con brutte misure strumentali, sono così belle e goduriose. Riposi in pace.
alexis Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 Riposi in pace, era un grande, nonostante l‘ingestibile caratteraccio. bellissime e a mio avviso verissime le tesi riassunte da Leonida, di cui mi piacerebbe avere una specie di lettura critica.. :-)
Branch Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 Ma per caso questo Russo è il tizio del forum Moss HiFi?
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 29 Dicembre 2023 Moderatori Inviato 29 Dicembre 2023 @Branch pare di si...di Moss c'è n'è uno solo.
mozarteum Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 Quindi se ho ben capito non si fidava del microfono sotto l’impermeabile per misurare
Sfabr64 Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 Non sono riuscito ad ascoltare quell'impianto particolarissimo, diversi amici appassionati si... tutti, uno ad uno sono usciti sconvolti dalla bellezza dell'esperienza. R.I.P.
ilmisuratore Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 1 ora fa, LeoCleo ha scritto: Genio o pazzo Completamente pazzo Ciononostante RIP
ascoltoebasta Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 1 ora fa, mozarteum ha scritto: Quindi se ho ben capito non si fidava del microfono sotto l’impermeabile per misurare Esattamente, e il testo,che avevo quasi dimenticato, riportato da @leonida ,contiene verità vere,il risultato finale è cibo per il nostro cervello,che nessun microfono collegato a nessuno strumento di misura,potrà mai eguagliare.
ilmisuratore Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 Alla fine si s-parla sempre di misure, perfino durante un funerale, o meglio, si sparano fesserie sulle misure passando sopra i cadaveri
Ospite Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 1 ora fa, ilmisuratore ha scritto: Completamente pazzo @ilmisuratore Vogliamo dirla tutta la verità? Qualcuno "aggravò" la sua condizione, perché ricordo bene che all'epoca non venne tutelato nell'ex forum di Videohifi; coinvolto in una discussione dove venne per primo pesantemente offeso, non ottenne una valutazione imparziale della vicenda da parte della moderazione, venendo quindi espulso; mentre invece chi lo aveva provocato, ripeto: in prima battuta, non subì la stessa sorte (un famoso discografico veneto) questo perché la moderazione dell'epoca di Videohifi tutelava certi operatori del settore nelle discussioni; da lì in poi la vicenda degenerò (con offese anche al Moroni) fino a scivolare in tribunale. Moss incominciò, ovviamente sbagliando, a fare di tutta un'erba un fascio, a prendersela un po' con tutti nel suo famigerato Moss-forum. Ma io ho sempre pensato che la scintilla fu quella discussione.
ilmisuratore Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 4 minuti fa, veidt ha scritto: Ma io ho sempre pensato che la scintilla fu quella discussione Quando una persona nomina con offese gravissime i genitori della controparte è soltanto un folle Russo avrà fatto anche di peggio Comunque adesso riposa in pace
Ospite Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 6 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Quando una persona nomina con offese gravissime i genitori della controparte è soltanto un folle Russo avrà fatto anche di peggio Comunque adesso riposa in pace @ilmisuratore Si certo le sue reazioni sono sempre state spropositate e assurde ma sempre dopo quella vicenda... all'inizio quando scriveva nell'ex forum non era affatto così.
ago Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 Ho conosciuto di persona l'Ing. Lorenzo Russo. Avevo comprato a Roma da Davoli in Via Merulana una base Moss, la più grande con le colonne a segmenti di piombo e talco su piedoni con membrane mantenute in pressione con delle bombole caricate ad aria compressa. Stiamo parlando a cavallo degli anni '80/'90. Credo una delle prime messe in vendita. Qualche anno dopo uno dei piedoni con le membrane perdeva pressione e andai a Latina dove, mentre ascoltavo l'impianto conformato come ben descritto nel post precedente, l' Ing . Lorenzo procedette alla riparazione. Per me , in quella occasione parve una persona estremamente affabile ma ben sicura delle proprie idee. La stessa affabilità la dimostrò quando andai a trovarlo a Roma al ministero dell'industria presso l'ufficio brevetti dove mi aveva convocato per regalarmi un set di nuove membrane che aveva ideato. Tutto gratis. Dell'uomo conservo un ottimo ricordo. Come conservo un buon ricordo dell'ascolto. Saluti Luigi
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